Impugnazioni

Le conseguenze in appello della nullità dell’atto introduttivo del processo di primo grado per vizi afferenti alla vocatio in ius

Cass. civ., 19 giugno 2017, n. 15126; Pres. Frasca; Est. Scoditti. Impugnazioni civili – Appello – Nullità della citazione introduttiva del processo di primo grado – Rimessione della causa al primo giudice ex art. 354 c.p.c.– Necessità – Esclusione (cod. proc. civ., artt. 156, 159, 164, 353, 354). [1] La deduzione con l’atto di appello, da parte del convenuto in primo grado dichiarato contumace, della nullità della citazione introduttiva di quel giudizio per un vizio afferente alla “vocatio in ius” (nella specie l’erronea indicazione del tribunale adito), non dà luogo alla rimessione della causa al primo giudice, atteso che tale ipotesi non è riconducibile ad uno dei casi tassativamente indicati negli artt. 353 e 354 c.p.c., ma impone al giudice…

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Sulla sottoscrizione digitale dell’atto d’appello notificato via PEC

Cass., Sez. VI, 8 giugno 2017, n. 14338 Impugnazioni civili – Appello – Requisiti di ammissibilità – Sottoscrizione digitale dell’atto originale di citazione in appello predisposto mediante supporto informatico e notificato in copia via PEC (c.p.c.: artt. 125, 156, 161, 163; d.lgs. 82/2005: artt. 1, 20; D.M. 44/2011: artt. 11, 34; D.L. 193/2009: art. 4) [1] La sottoscrizione digitale dell’atto originale di appello predisposto su supporto informatico e successivamente notificato in copia via PEC costituisce requisito necessario a pena d’inesistenza giuridica dell’atto di impugnazione. CASO [1] L’attore in primo grado appellava la sentenza con la quale era stata dichiarata l’incompetenza territoriale del giudice adito. Tuttavia, l’atto di appello, predisposto su supporto informativo, veniva notificato in copia alla controparte via PEC…

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Breve rassegna di giurisprudenza in materia di impugnazioni

Il presente lavoro dà conto di alcune recenti pronunce di legittimità in materia di impugnazioni civili.   Condizioni dell’impugnazione Cass, sez. VI-3, 21 giugno 2017, n. 15414, dopo aver ribadito il costante orientamento di legittimità, secondo cui la fusione per incorporazione dà luogo ad una vicenda evolutivo-modificativa, escludendo dunque il verificarsi di qualsiasi fenomeno di tipo successorio, ha precisato che la società incorporante deve dimostrare, ai fini dell’ammissibilità dell’atto di appello, di essere subentrata alla società incorporata, producendo l’atto di fusione. Se tale documento non viene prodotto neanche a seguito di rilievo officioso del giudice di seconde cure ex art. 182 c.p.c., la parte interessata non potrà provvedervi per la prima volta in sede di legittimità ex art. 372 c.p.c….

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Improcedibile il ricorso per cassazione depositato senza la copia autentica della sentenza impugnata (anche se notificata via PEC)

Cass. civ., Sez. VI – 2, ord., 15.3.2017, n. 6657 – Pres. Petitti – Rel. Criscuolo [1] Giudizio di cassazione – Ricorso – Copia autentica della sentenza impugnata, con l’eventuale relazione di notifica – Deposito in cancelleria – Copia priva dell’attestazione di conformità – Improcedibilità (C.p.c., art. 369 – L. 21.1.1994, n. 53, artt. 3-bis, 6 e 9; D.L. 18.10.2012, n. 179 [conv. L. 17.12.2012, n. 221], art. 16-undecies; D.Lgs. 7.3.2005, n. 82, art. 23) [1] È improcedibile il ricorso per cassazione al quale sia seguìto nel termine di 20 giorni dalla notifica il deposito di copia semplice – e non autentica – della sentenza impugnata, anche quando quest’ultima sia stata notificata dalla controparte con modalità telematica. CASO [1] L’impresa…

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Il potere di sospensione facoltativa ex art. 337, c.p.c., al vaglio della Suprema Corte

Cass., Sez. VI-3, 22 maggio 2017, n. 12773 – Pres. Amendola – Est. Vincenti Impugnazioni civili – decreto ingiuntivo per la restituzione di somme versate in esecuzione di sentenza riformata – opposizione – ricorso per cassazione avverso la medesima sentenza di riforma – sospensione facoltativa dell’opposizione – sussistenza – esclusione (C.p.c. artt. 295, 336, co. 2, 337, co. 2) [1] Il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, avente ad oggetto la restituzione di somme versate a seguito di una sentenza di condanna, poi riformata in appello, non può essere sospeso ex art. 337, cpc., in attesa della decisione sul ricorso per cassazione avverso la medesima pronuncia di riforma, poiché tra i due procedimenti non ricorre un rapporto di pregiudizialità, tale…

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Notificazione d’ufficio del provvedimento e termine breve per impugnare: l’art. 18, co. 14, l. fallimentare

Cass. civ., sez. I, 16 giugno 2017, n. 14972 – Pres. Nappi – Rel. Genovese Impugnazioni – Ricorso per cassazione avverso la sentenza di rigetto il reclamo ex art. 18 l. fall. – Comunicazione di cancelleria – Sostanza di notificazione – Sussistenza – Decorso del termine breve – Idoneità (Legge fall., art. 18) [1] La comunicazione via p.e.c., da parte della cancelleria, della sentenza che rigetta il reclamo avverso la sentenza di fallimento, anche se formalmente comunicatoria, è sostanzialmente notificatoria, e quindi idonea a far decorrere il termine di trenta giorni per la proposizione del ricorso per cassazione ai sensi dell’art. 18, co. 13 e 14, l. fall.  CASO [1] Un giudizio di reclamo avverso al sentenza dichiarativa di fallimento…

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Secondo la Corte di Cassazione gli atti processuali del giudizio di legittimità non possono essere firmati digitalmente

Cass. civ., Sez. VI, ord., 23.3.2017, n. 7443 – Pres. Amendola – Rel. Vincenti [1-2] Giudizio di cassazione – ricorso e controricorso – mancanza della firma autografa del difensore – sottoscrizione per autentica della procura speciale – conseguenze (C.p.c., artt. 83, 365, 370 – D.L. 18.10.2012, n. 179 [conv. dalla L. 17.12.2012, n. 221], art. 16-bis) [3] Notificazioni in materia civile – a mezzo posta elettronica certificata – luogo – elemento costitutivo essenziale – esclusione – indirizzo PEC diverso da quello indicato come domicilio digitale – nullità sanabile – sussistenza (l. 21.1.1994, n. 53, art. 3-bis – C.p.c., artt. 156, 160, 291 e 366 – d.l. 18 ottobre 2012, n. 179 [conv. dalla l. 17 dicembre 2012, n. 221], art….

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Brevi note in tema di impugnazione incidentale adesiva

Il presente contributo offre un sintetico quadro delle principali problematiche sollevate dall’impugnazione incidentale di natura adesiva. Alcune preliminari distinzioni nell’ambito del più ampio genus dell’impugnazione incidentale.  Con un insegnamento ricorrente, tanto in dottrina (v. F. P. Luiso, Diritto processuale civile, II, Milano, 2011, 337 e ss.) quanto in giurisprudenza (Cass., Sez. Un., 25 giugno 2002, n. 9232), si suole affermare che l’impugnazione incidentale è quell’impugnazione proposta successivamente e all’interno del medesimo processo già avviato con l’interposizione del gravame principale. L’istituto in generale (art. 333 c.p.c.), come pure le sue varie declinazioni normative (cfr. artt. 343 e 371 c.p.c.), rispondono all’esigenza di offrire concreta e proficua attuazione al principio di unitarietà del giudizio di impugnazione, salvo in ogni caso l’operare, a…

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In memoria della pubblica udienza in Cassazione

Cass. civ, sez. VI, 2 marzo 2017, n. 5374 Giudizio di Cassazione – novella sul rito camerale – violazione dei principi eurounitari in materia di “giusto processo” – esclusione. (C.p.c. art. 380- bis) La novella sul rito camerale in Cassazione è compatibile con i principi eurounitari in materia di “giusto processo”. CASO Con avviso di accertamento, l’Agenzia delle entrate recuperava a tassazione gli importi corrispondenti ad IRES, IRAP e ad altri tributi dovuti in relazione all’anno di imposta 2007. All’esito di ricorso del contribuente, si pronunciava, con sentenza di rigetto, l’adita Commissione tributaria provinciale; avendo il soccombente interposto gravame, la competente Commissione tributaria regionale confermava la decisione delle prime cure, operando – a proprio avviso – presunzioni gravi, precise e…

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Revocazione ex art. 395, n. 3 c.p.c. e successiva testimonianza resa in sede penale

Cass., Sez. II, 14 giugno 2017, n. 14810 – Presidente Matera – Estensore Giusti Revocazione – Scoperta di nuovi documenti – Rilevanza – Appello – Testimonianza in sede penale (C.p.c. art. 395; C.c. art. 2719) Non rientra nell’ipotesi di revocazione ex art. 395, n. 3 c.p.c. il riconoscimento – nel corso di una deposizione testimoniale resa, in sede di giudizio penale, da chi era stato convenuto nel precedente giudizio civile – della sottoscrizione apposta sulla copia fotografica di contratto preliminare, fotocopia già prodotta nel giudizio civile conclusosi con la sentenza passata in giudicato ed espressamente disconosciuta, quanto alla sua conformità con l’originale, da parte del medesimo convenuto. CASO In primo grado l’attore sosteneva che il convenuto avesse inadempiuto all’obbligo di…

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