Impugnazioni

“Doppia conforme” e deducibilità del vizio ex art. 360, co. 1, n. 5 c.p.c.

Cass., sez. I, 24 agosto 2017, n. 20335 Lavoro subordinato – Licenziamento collettivo – Onere del datore di allegare i criteri di scelta sul datore di lavoro – Sussistenza – Onere del lavoratore di dimostrare l’illegittimità della scelta – Sussistenza (art. 5 L. 223/1991; cod. civ. art. 2697) Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – “Doppia conforme” – Oneri del ricorrente – Onere dimostrazione diversità motivazioni – Sussistenza – Inadempimento dell’onere – Inammissibilità motivo ex art. 360, co. 1, n. 5 (Cod. proc. civ., artt. 348 ter, 360, co. 1, n. 5)  Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – Motivi di ricorso – Omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio oggetto di discussione tra le parti – Oneri…

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Notifica PEC della sentenza e ricorso in cassazione. Un «kit di sopravvivenza»

Per la procedibilità del ricorso la Cassazione considera necessario – ma non sufficiente – il tempestivo deposito della copia, attestata conforme, del messaggio PEC di notifica telematica della sentenza impugnata e dei suoi allegati. Cass. civ., Sez. III, 9.11.2017, n. 26520 – Pres. Vivaldi – Rel. D’Arrigo [1] Cass. civ., Sez. II, 16.10.2017, n. 24347 – Pres. Matera – Rel. Penta [2] Cass. civ., Sez. III, 14.7.2017, n. 17450 – Pres. Vivaldi – Rel. Fanticini [3] [1-2-3] Giudizio di cassazione – ricorso – copia autentica della sentenza impugnata, con la relazione di notifica – deposito in cancelleria – notificazione telematica – copia priva dell’attestazione di conformità – improcedibilità (c.p.c., art. 369 – l. 21.1.1994, n. 53, artt. 3-bis, 6 e…

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Specificità dei motivi d’appello ex art. 342 c.p.c.: il punto dopo sez. un. 27199/2017

L’evoluzione normativa della disciplina E’ noto che l’atto, a norma del nuovo art. 342 c.p.c. deve contenere, oltre ai requisiti previsti dagli artt. 163 c.p.c. (ad esclusione del superfluo avvertimento di cui al n. 7: così Balena, Istituzioni di diritto processuale civile, Bari, 2015, 406; Luiso, Diritto processuale civile, II, Milano, 2015, 384; in giurisprudenza Cass., S.U., 18 aprile 2013, n. 9407), non più l’esposizione sommaria dei fatti (eliminata dalla l. 7 agosto 2012, n. 134, e confluita nella nuova “motivazione” dell’appello; il requisito per altro non dava luogo a particolari difficoltà, essendo indubbio che un’eventuale assenza avrebbe determinato una mera irregolarità non sanzionata dell’atto), bensì «1) l’indicazione delle parti del provvedimento che si intende appellare e delle modifiche che…

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Questioni «assorbite» nel giudizio di merito e ricorso incidentale per cassazione

Cass., sez. II, 26 luglio 2017, n. 18569 Cassazione civile – Ricorso – Motivi – Violazione di legge – Ambito – Fattispecie (C.p.c., art. 360, comma 1°, n. 3) [1] Cassazione civile – Parte vittoriosa in appello – Questioni «assorbite» nel giudizio di merito – Ricorso incidentale – Onere – Non sussiste (C.p.c., art. 371) [2] [1] Il motivo di ricorso per cassazione relativo alla violazione di legge attiene esclusivamente alla ricognizione della fattispecie astratta, mentre la ricostruzione dei fatti di causa costituisce attività riservata al giudice di merito ed è censurabile in sede di legittimità soltanto per vizi della motivazione. [2] La parte totalmente vittoriosa nel giudizio di appello non ha l’onere di proporre ricorso incidentale per cassazione per…

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Sul litisconsorzio necessario in fase di gravame derivante dalla chiamata in garanzia

Nota a Cass., sez. III, 31 ottobre 2017, n. 25822, Pres. Chiarini, Rel. Frasca Impugnazioni – Appello – Chiamata in garanzia – Inscindibilità – Omessa notificazione – Inammissibilità. (C.c., art. 1917; C.p.c., artt. 106, 331) [1] L’appello principale proposto dall’attore è inammissibile ex art. 331 c.p.c. se non viene notificato anche al terzo costituitosi in primo grado in seguito alla chiamata del convenuto ex art. 1917 c.c., in quanto la chiamata in garanzia determina un’estensione soggettiva dell’accertamento del rapporto principale nei confronti del preteso garante riconducibile al litisconsorzio necessario processuale.  IL CASO [1] Nel giudizio pendente in primo grado per la risoluzione di un contratto, il convenuto chiamava in causa l’assicuratore, il quale si costituiva e contestava sia l’obbligo di…

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L’impugnazione in Cassazione dell’ordinanza-filtro avente il contenuto sostanziale di sentenza di merito

Cass. civ., sez. III, sent. 23 giugno 2017, n. 15644 – Pres. Travaglino – Rel. D’Arrigo Impugnazioni in generale – Giudizio di appello – Ordinanza ex artt. 348 bis e ter c.p.c. – Individuazione del mezzo di impugnazione – Prevalenza della sostanza sulla forma (Cod. proc. civ. artt. 348 bis, 348 ter, 360; Cost. art. 111, co. 7) [1] Il provvedimento con il quale il giudice di appello, pur dichiarando l’inammissibilità dell’impugnazione ai sensi degli artt. 348 bis e 348 ter c.p.c., rilevi l’inesattezza della motivazione della decisione di primo grado e sostituisca ad essa una diversa argomentazione in punto di fatto o di diritto, pur avendo la veste formale di ordinanza, ha contenuto sostanziale di sentenza di merito, con…

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Il termine per impugnare nei casi di notifica della sentenza alla parte personalmente

Cass., Sez. VI-3, 21 luglio 2017, n. 18053 Impugnazioni civili – termine proposizione appello – notifica della sentenza di primo grado in forma esecutiva presso la residenza della parte costituita personalmente – termine breve di impugnazione  – decorrenza (Cod. proc. civ., artt. 86, 170, 285, 325, 326, 327, 479)   Impugnazioni civili – termine proposizione ricorso per cassazione – notifica della sentenza di secondo grado presso la residenza della parte costituita personalmente – termine breve di impugnazione – decorrenza (Cod. proc. civ., artt. 86, 170, 285, 325, 326, 327, 479) [1] La notifica della sentenza di primo grado effettuata alla residenza della parte costituita personalmente in giudizio ex art. 86 c.p.c., anche se avvenuta in forma esecutiva ed accompagnata dall’atto…

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Sui rimedi esperibili in caso di omessa liquidazione delle spese nel dispositivo

Il presente contributo dà conto del contrasto, rilevato dalla Seconda Sezione e la cui soluzione è stata rimessa alle Sezioni Unite, relativo ai rimedi di cui la parte può avvalersi per colmare l’omessa liquidazione delle spese nel dispositivo della pronuncia. La questione processuale sollevata da Cass., sez. II, 11 settembre 2017, n. 21048 Con l’ordinanza n. 21048 dell’11 settembre 2017, la Seconda Sezione della Suprema Corte torna ad occuparsi della problematica riguardante l’individuazione del giusto mezzo da utilizzare per colmare l’omessa liquidazione delle spese in dispositivo, richiedendo al Primo Presidente di valutare l’opportunità di una pronuncia a Sezioni Unite sulla questione. Sul punto, infatti, il Collegio dà atto dell’esistenza di un contrasto, che può così riassumersi: da un lato, stando…

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Sulla revocabilità della sentenza di revocazione emessa dalla Corte di cassazione

Cass., Sez. I, 4 settembre 2017, n. 20724 – Presidente Aniello – Estensore Lamorgese Revocazione – Sentenze di cassazione – (C.p.c. art. 391 bis, 391 ter, 395, 403) Le sentenze e le ordinanze emesse dalla Corte di cassazione nel giudizio di revocazione non sono suscettibili di una nuova impugnazione per revocazione alla luce del divieto, posto dall’art. 403 c.p.c., di proposizione di una nuova domanda di revocazione avverso la sentenza che si sia pronunciata su una prima domanda ex art. 395 c.p.c. CASO La parte, soccombente sia (i) nel giudizio di rinvio susseguente alla cassazione della sentenza della Corte d’appello “A” che aveva emesso nei suoi confronti sentenza di condanna generica al risarcimento del danno sia (ii) nel giudizio proseguito…

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Il difetto di integrazione del contraddittorio non può essere rilevato d’ufficio per la prima volta nel giudizio di rinvio

Cass., sez. VI, 11 settembre 2017 n. 21096 Rinvio civile – Litisconsorzio necessario – Mancata integrazione del contraddittorio – Rilievo da parte del giudice di rinvio – Inammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 102, 394). [1] Nel giudizio di rinvio dalla Corte di cassazione non può essere eccepita o rilevata di ufficio la non integrità del contraddittorio a causa di un’esigenza originaria di litisconsorzio (art. 102 c.p.c.) quando tale questione non sia stata dedotta con il ricorso per cassazione e rilevata dal giudice di legittimità, dovendosi presumere che il contraddittorio sia stato ritenuto integro in quella sede, con la conseguenza che, nel giudizio di rinvio e nel successivo giudizio di legittimità possono e devono partecipare, in veste di litisconsorti necessari, soltanto…

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