Impugnazioni

L’impugnazione in Cassazione dell’ordinanza-filtro avente il contenuto sostanziale di sentenza di merito

Cass. civ., sez. III, sent. 23 giugno 2017, n. 15644 – Pres. Travaglino – Rel. D’Arrigo Impugnazioni in generale – Giudizio di appello – Ordinanza ex artt. 348 bis e ter c.p.c. – Individuazione del mezzo di impugnazione – Prevalenza della sostanza sulla forma (Cod. proc. civ. artt. 348 bis, 348 ter, 360; Cost. art. 111, co. 7) [1] Il provvedimento con il quale il giudice di appello, pur dichiarando l’inammissibilità dell’impugnazione ai sensi degli artt. 348 bis e 348 ter c.p.c., rilevi l’inesattezza della motivazione della decisione di primo grado e sostituisca ad essa una diversa argomentazione in punto di fatto o di diritto, pur avendo la veste formale di ordinanza, ha contenuto sostanziale di sentenza di merito, con…

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Il termine per impugnare nei casi di notifica della sentenza alla parte personalmente

Cass., Sez. VI-3, 21 luglio 2017, n. 18053 Impugnazioni civili – termine proposizione appello – notifica della sentenza di primo grado in forma esecutiva presso la residenza della parte costituita personalmente – termine breve di impugnazione  – decorrenza (Cod. proc. civ., artt. 86, 170, 285, 325, 326, 327, 479)   Impugnazioni civili – termine proposizione ricorso per cassazione – notifica della sentenza di secondo grado presso la residenza della parte costituita personalmente – termine breve di impugnazione – decorrenza (Cod. proc. civ., artt. 86, 170, 285, 325, 326, 327, 479) [1] La notifica della sentenza di primo grado effettuata alla residenza della parte costituita personalmente in giudizio ex art. 86 c.p.c., anche se avvenuta in forma esecutiva ed accompagnata dall’atto…

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Sui rimedi esperibili in caso di omessa liquidazione delle spese nel dispositivo

Il presente contributo dà conto del contrasto, rilevato dalla Seconda Sezione e la cui soluzione è stata rimessa alle Sezioni Unite, relativo ai rimedi di cui la parte può avvalersi per colmare l’omessa liquidazione delle spese nel dispositivo della pronuncia. La questione processuale sollevata da Cass., sez. II, 11 settembre 2017, n. 21048 Con l’ordinanza n. 21048 dell’11 settembre 2017, la Seconda Sezione della Suprema Corte torna ad occuparsi della problematica riguardante l’individuazione del giusto mezzo da utilizzare per colmare l’omessa liquidazione delle spese in dispositivo, richiedendo al Primo Presidente di valutare l’opportunità di una pronuncia a Sezioni Unite sulla questione. Sul punto, infatti, il Collegio dà atto dell’esistenza di un contrasto, che può così riassumersi: da un lato, stando…

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Sulla revocabilità della sentenza di revocazione emessa dalla Corte di cassazione

Cass., Sez. I, 4 settembre 2017, n. 20724 – Presidente Aniello – Estensore Lamorgese Revocazione – Sentenze di cassazione – (C.p.c. art. 391 bis, 391 ter, 395, 403) Le sentenze e le ordinanze emesse dalla Corte di cassazione nel giudizio di revocazione non sono suscettibili di una nuova impugnazione per revocazione alla luce del divieto, posto dall’art. 403 c.p.c., di proposizione di una nuova domanda di revocazione avverso la sentenza che si sia pronunciata su una prima domanda ex art. 395 c.p.c. CASO La parte, soccombente sia (i) nel giudizio di rinvio susseguente alla cassazione della sentenza della Corte d’appello “A” che aveva emesso nei suoi confronti sentenza di condanna generica al risarcimento del danno sia (ii) nel giudizio proseguito…

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Il difetto di integrazione del contraddittorio non può essere rilevato d’ufficio per la prima volta nel giudizio di rinvio

Cass., sez. VI, 11 settembre 2017 n. 21096 Rinvio civile – Litisconsorzio necessario – Mancata integrazione del contraddittorio – Rilievo da parte del giudice di rinvio – Inammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 102, 394). [1] Nel giudizio di rinvio dalla Corte di cassazione non può essere eccepita o rilevata di ufficio la non integrità del contraddittorio a causa di un’esigenza originaria di litisconsorzio (art. 102 c.p.c.) quando tale questione non sia stata dedotta con il ricorso per cassazione e rilevata dal giudice di legittimità, dovendosi presumere che il contraddittorio sia stato ritenuto integro in quella sede, con la conseguenza che, nel giudizio di rinvio e nel successivo giudizio di legittimità possono e devono partecipare, in veste di litisconsorti necessari, soltanto…

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Le conseguenze del difetto di competenza del giudice di primo grado sul giudizio di impugnazione

Cass., Sez. VI-3, 21 luglio 2017, n. 18050 – Pres. Amendola – Est. Olivieri Impugnazioni civili – Declaratoria di incompetenza del giudice di pace – Appello al tribunale per motivi di competenza – Rigetto della censura – Cassazione della sentenza d’appello – Rimessione al giudice di Pace – Necessità – Esclusione (C.p.c. artt. 38, 341, 353, 354, 383, co. 3) [1] Qualora il Tribunale abbia confermato l’errata pronuncia di incompetenza emessa dal giudice di pace e la sentenza di secondo grado venga annullata, il giudice di legittimità deve rinviare la causa al medesimo tribunale, affinché questi possa deciderla nel merito, restando esclusa la possibilità di rimetterla al giudice di pace competente.  CASO [1] Il Giudice di Pace di Napoli rigettava…

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Comunicazione dell’ordinanza ex art. 702 ter c.p.c. priva di firma digitale del cancelliere e decorrenza del termine breve per appellare ex art. 702 quater c.p.c.

Cass. civ., sez. II, 28 settembre 2017, n. 22674 – Pres. Manna – Rel. Scarpa Impugnazioni – Procedimento sommario di cognizione – Termine breve decorrente dalla comunicazione – Provvedimento del magistrato in formato cartaceo – Estrazione di copia digitale – Comunicazione della copia digitale estratta – Mancanza della firma digitale del cancelliere sul documento comunicato – Irrilevanza (Cod. proc. civ., art. 334; Disp. att. Cod. proc. civ., art. 45; D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, art. 16 bis, co. 9-bis) [1] La comunicazione telematica di cancelleria dell’ordinanza ex art. 703 ter c.p.c. non firmata digitalmente dal cancelliere è idonea a far decorrere il termine di 30 giorni ex art. 702 quater per la proposizione dell’appello. CASO [1] Il Tribunale pronunciava…

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Sull’interpretazione del requisito dell’ ‘esposizione sommaria dei fatti di causa’ di cui all’art. 366, n. 3, c.p.c.

Il problema della “sommarietà”. Come è noto, l’art. 366, n. 3, c.p.c. prevede che il ricorso per cassazione contenga una «esposizione sommaria dei fatti di causa». Il nodo problematico della disposizione – il cui generico tenore letterale ha generato un’ampia letteratura (Carpi, La tecnica di formazione del ricorso per Cassazione, in Riv. trim. dir. proc. civ., 2004, 1017 ss.; Chiarloni, Il diritto vivente di fronte alla valanga dei ricorsi per cassazione: l’inammissibilità per violazione del c.d. principio di autosufficienza, in www.judicium.it; Giusti, L’autosufficienza del ricorso per cassazione civile, in Giust. civ., 2013, I, 247 ss.;  Poli, Il giudizio di cassazione dopo la riforma, in Riv. dir. proc., 2007, I, 15; Ricci E.F., Sull’“autosufficienza” del ricorso per cassazione: il deposito dei…

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Garanzia del contraddittorio e applicazione del procedimento camerale di cui all’art. 380 bis.1 c.p.c. fuori dai casi previsti dalla legge

Cass. Sez. II 25 luglio 2017, n. 18278, ord., Pres. Matera, Rel. Besso Marcheis Ricorso per cassazione – Revocazione – Inammissibilità – Procedimento camerale – Applicazione. (Cod. proc. civ., art. 380 bis, 380 bis.1, 391 bis, comma 4). [1] Alla declaratoria di inammissibilità del ricorso per revocazione si applica il procedimento di cui all’art. 380 bis.1 c.p.c., poiché il rispetto del principio del contraddittorio consente di superare il dato letterale dell’art. 391 bis, comma 4 c.p.c. nella parte in cui rinvia al procedimento di cui all’art. 380 bis c.p.c.  IL CASO [1] Un decreto di rigetto emesso dalla Corte d’appello veniva impugnato in Cassazione per violazione dell’art. 4, L. n. 89/2001 ed il ricorso veniva respinto. La sentenza di rigetto…

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Il versamento dell’«ulteriore importo a titolo di contributo unificato» in caso di inammissibilità, improcedibilità o integrale infondatezza dell’impugnazione. Casi di esclusione

Cass. civ., sez. VI, 25 luglio 2017, n. 18348 – Pres. Petitti – Rel. Lombardo Impugnazioni – Impugnazione principale inammissibile – Impugnazione incidentale tardiva inefficace ex art. 334 c.p.c. – Raddoppio del contributo unificato, ex art. 13, co. 1-quater, d.P.R. 115/2002, anche per l’impugnante incidentale – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 334; d.P.R. 30 maggio 2002, n. 155, art. 13, co. 1-quater) [1] Quando l’impugnazione incidentale tardiva diviene inefficace ai sensi dell’art. 334, co. 2, c.p.c., l’impugnante incidentale non è tenuto a versare l’ulteriore importo a titolo di contributo unificato previsto dall’art. 13, co. 1-quater, d.P.R. 115/2002.  CASO [1] Avverso una sentenza di appello venivano proposto ricorso per cassazione. La parte impugnata resisteva con controricorso e ricorso incidentale tardivo. Il…

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