Impugnazioni

La parte totalmente vittoriosa nel merito deve proporre appello incidentale ai fini della devoluzione in fase di gravame dell’eccezione rigettata

Cass., Sez. III, 12 dicembre 2017, n. 29642 Pres. Chiarini – Est. Frasca Impugnazioni civili – domanda risarcitoria per responsabilità professionale – rigetto – accertamento inadempimento professionista – appello incidentale contro tale statuizione – necessità – sussistenza (C.p.c. artt. 324, 333, 343, 346; c.c. 2909) [1] Il professionista, convenuto nell’ambito di un giudizio risarcitorio per responsabilità professionale, di cui venga accertato l’inadempimento, ma che risulti vittorioso all’esito del relativo processo, per mancata prova del danno sofferto dal cliente, è tenuto a proporre appello incidentale nei confronti della statuizione concernente il suo inadempimento. CASO [1] Tizio conveniva in giudizio il notaio Caio, chiedendone l’accertamento della  responsabilità professionale nonché la sua condanna al risarcimento dei danni. Il tribunale adito, pur affermando la…

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Sul mutamento della qualificazione giuridica della domanda in appello e la necessità di un motivo specifico di impugnazione

Cass., sez. VI, 13 dicembre 2017, n. 29978, Pres. Genovese, Rel. Di Marzio Appello – Domanda – Qualificazione giuridica – Mutamento – Rilevabilità d’ufficio – Esclusione. (C.p.c. artt. 113, 342, 345)  [1] Nel giudizio di appello, il divieto di nuove domande ex art. 345, primo comma c.p.c. non impedisce al giudice di disporre una nuova qualificazione giuridica della domanda, quando questa si fonda sui medesimi fatti accertati in primo grado e resta immutato il bene della vita oggetto di tutela.  [2] Il giudice dell’appello può disporre una diversa qualificazione giuridica della domanda, sulla base dei fatti già accertati in primo grado, a condizione che la parte ne abbia fatto richiesta con uno specifico motivo di impugnazione ex art. 342, n….

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Alle Sezioni Unite la questione relativa ai tempi della riproposizione in appello di domande ed eccezioni non accolte

Il presente lavoro dà conto di una recente pronuncia di legittimità (Cass., sez. III, 7 dicembre 2017, n. 29499), che ha devoluto alle Sezioni Unite la problematica concernente i limiti temporali della riproposizione ex art. 346 c.p.c. in riferimento agli appelli introdotti nel sistema processuale anteriore alla novella del 2005 (l. 80 del 2005) Il caso e la questione processuale sollevata da Cass., sez. III, 7 dicembre 2017, n. 29499 La Cassazione (Cass., sez. III, 7 dicembre 2017, n. 29499) torna ad occuparsi della riproposizione di domande ed eccezioni non accolte in appello, devolvendo alle Sezioni Unite la risoluzione di una questione che le stesse non hanno affrontato nelle recenti pronunce (cfr. Cass., S.U., 12 maggio 2017, n. 11799; Id.,…

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«Raddoppio» del contributo unificato ed esperibilità del ricorso per cassazione avverso la statuizione del giudice

Cass., Sez. VI, 5 ottobre 2017, n. 23281 (ord.) [1] Spese di giustizia – Obbligo di versare un ulteriore importo a titolo di contributo unificato – Insussistenza – Statuizione contraria del giudice – Ricorso per cassazione – Ammissibilità (D.p.r. 30 maggio 2002, n. 115, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, art. 13, comma 1°-quater) [1] È censurabile attraverso il ricorso per cassazione la statuizione concernente la sussistenza dei presupposti per il versamento dell’ulteriore importo a titolo di contributo unificato previsto in caso di inammissibilità, improcedibilità o integrale infondatezza dell’impugnazione.  CASO [1] Il tribunale di Bari rigettava l’opposizione allo stato passivo del fallimento A. s.c.c.r.l. proposta da R.S. e su tale presupposto dichiarava l’opponente…

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Onere di produzione della relata di notifica telematica della sentenza impugnata per cassazione: la parola passa (probabilmente) alle Sezioni Unite

Cass. civ., Sez. III, ord., 20.12.2017, n. 30622 – Pres. Di Amato – Rel. Rossi [1] Giudizio di cassazione – sentenza impugnata – notificata telematicamente – onere di deposito di copia autentica della relazione di notificazione – modalità – rimessione alle Sezioni Unite (c.p.c., art. 369 – l. 21.1.1994, n. 53, artt. 3-bis, 6 e 9; d.l. 18.10.2012, n. 179 [conv. l. 17.12.2012, n. 221], art. 16-undecies; d.lg. 7.3.2005, n. 82, art. 23) Va rimessa alle Sezioni Unite della Suprema Corte la questione – di massima di particolare importanza – avente ad oggetto le modalità di assolvimento dell’onere di deposito in cancelleria del messaggio di posta elettronica certificata (completo di allegati) concretante la notificazione telematica della sentenza impugnata per cassazione….

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“Doppia conforme” e deducibilità del vizio ex art. 360, co. 1, n. 5 c.p.c.

Cass., sez. I, 24 agosto 2017, n. 20335 Lavoro subordinato – Licenziamento collettivo – Onere del datore di allegare i criteri di scelta sul datore di lavoro – Sussistenza – Onere del lavoratore di dimostrare l’illegittimità della scelta – Sussistenza (art. 5 L. 223/1991; cod. civ. art. 2697) Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – “Doppia conforme” – Oneri del ricorrente – Onere dimostrazione diversità motivazioni – Sussistenza – Inadempimento dell’onere – Inammissibilità motivo ex art. 360, co. 1, n. 5 (Cod. proc. civ., artt. 348 ter, 360, co. 1, n. 5)  Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – Motivi di ricorso – Omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio oggetto di discussione tra le parti – Oneri…

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Notifica PEC della sentenza e ricorso in cassazione. Un «kit di sopravvivenza»

Per la procedibilità del ricorso la Cassazione considera necessario – ma non sufficiente – il tempestivo deposito della copia, attestata conforme, del messaggio PEC di notifica telematica della sentenza impugnata e dei suoi allegati. Cass. civ., Sez. III, 9.11.2017, n. 26520 – Pres. Vivaldi – Rel. D’Arrigo [1] Cass. civ., Sez. II, 16.10.2017, n. 24347 – Pres. Matera – Rel. Penta [2] Cass. civ., Sez. III, 14.7.2017, n. 17450 – Pres. Vivaldi – Rel. Fanticini [3] [1-2-3] Giudizio di cassazione – ricorso – copia autentica della sentenza impugnata, con la relazione di notifica – deposito in cancelleria – notificazione telematica – copia priva dell’attestazione di conformità – improcedibilità (c.p.c., art. 369 – l. 21.1.1994, n. 53, artt. 3-bis, 6 e…

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Specificità dei motivi d’appello ex art. 342 c.p.c.: il punto dopo sez. un. 27199/2017

L’evoluzione normativa della disciplina E’ noto che l’atto, a norma del nuovo art. 342 c.p.c. deve contenere, oltre ai requisiti previsti dagli artt. 163 c.p.c. (ad esclusione del superfluo avvertimento di cui al n. 7: così Balena, Istituzioni di diritto processuale civile, Bari, 2015, 406; Luiso, Diritto processuale civile, II, Milano, 2015, 384; in giurisprudenza Cass., S.U., 18 aprile 2013, n. 9407), non più l’esposizione sommaria dei fatti (eliminata dalla l. 7 agosto 2012, n. 134, e confluita nella nuova “motivazione” dell’appello; il requisito per altro non dava luogo a particolari difficoltà, essendo indubbio che un’eventuale assenza avrebbe determinato una mera irregolarità non sanzionata dell’atto), bensì «1) l’indicazione delle parti del provvedimento che si intende appellare e delle modifiche che…

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Questioni «assorbite» nel giudizio di merito e ricorso incidentale per cassazione

Cass., sez. II, 26 luglio 2017, n. 18569 Cassazione civile – Ricorso – Motivi – Violazione di legge – Ambito – Fattispecie (C.p.c., art. 360, comma 1°, n. 3) [1] Cassazione civile – Parte vittoriosa in appello – Questioni «assorbite» nel giudizio di merito – Ricorso incidentale – Onere – Non sussiste (C.p.c., art. 371) [2] [1] Il motivo di ricorso per cassazione relativo alla violazione di legge attiene esclusivamente alla ricognizione della fattispecie astratta, mentre la ricostruzione dei fatti di causa costituisce attività riservata al giudice di merito ed è censurabile in sede di legittimità soltanto per vizi della motivazione. [2] La parte totalmente vittoriosa nel giudizio di appello non ha l’onere di proporre ricorso incidentale per cassazione per…

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Sul litisconsorzio necessario in fase di gravame derivante dalla chiamata in garanzia

Nota a Cass., sez. III, 31 ottobre 2017, n. 25822, Pres. Chiarini, Rel. Frasca Impugnazioni – Appello – Chiamata in garanzia – Inscindibilità – Omessa notificazione – Inammissibilità. (C.c., art. 1917; C.p.c., artt. 106, 331) [1] L’appello principale proposto dall’attore è inammissibile ex art. 331 c.p.c. se non viene notificato anche al terzo costituitosi in primo grado in seguito alla chiamata del convenuto ex art. 1917 c.c., in quanto la chiamata in garanzia determina un’estensione soggettiva dell’accertamento del rapporto principale nei confronti del preteso garante riconducibile al litisconsorzio necessario processuale.  IL CASO [1] Nel giudizio pendente in primo grado per la risoluzione di un contratto, il convenuto chiamava in causa l’assicuratore, il quale si costituiva e contestava sia l’obbligo di…

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