Impugnazioni

Procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi ex art. 380-bis c.p.c. e regolamentazione delle spese di lite

Cass., sez. II, 16 aprile 2024, n. 10164, Pres. Mocci, Est. Oliva [1] Impugnazioni per cassazione – Procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi ex art. 380-bis c.p.c. – Proposta relativa a ricorso principale ed incidentale non condizionato – Istanza di decisione di una sola parte – Conseguenze – Rinuncia all’impugnazione non coltivata – Decisione di quella coltivata – Conseguenze sulla regolamentazione delle spese. In tema di procedimento per la decisione accelerata ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c., ove la proposta di decisione riguardi sia il ricorso principale che quello incidentale non condizionato e l’istanza di decisione sia depositata da una sola delle parti, l’impugnazione non coltivata va considerata rinunciata e va decisa solo quella coltivata, cosicché se tale decisione sia…

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Mancato rinvenimento di documenti decisivi prodotti in primo grado e decisione dell’appello nel merito

Cass., sez. III, 13 marzo 2024, n. 6645, Pres. Scarano, Est. Pellecchia [1] Appello – Fascicoli di parte e d’ufficio – Mancato rinvenimento di documenti ritenuti decisivi dalle parti già prodotti in primo grado – Dovere del giudice di appello di decidere sul merito – Sussistenza – Condizioni – Onere della parte di assicurarne la disponibilità – Sussistenza. Qualora, al momento della decisione della causa in secondo grado, non si rinvengano nel fascicolo di parte i documenti già prodotti in primo grado e su cui la parte assume di aver basato la propria pretesa in giudizio, il giudice d’appello può decidere il gravame nel merito se non ne è stato allegato lo smarrimento, essendo onere della parte assicurarne al giudice…

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Le Sezioni Unite tornano sull’ammissibilità delle impugnazioni tardive adesive e sul principio di consumazione dell’impugnazione

Corte di Cassazione, Sez. Un., sentenza del 28 marzo 2024, n. 8486 Obbligazioni solidali – appello – coobbligato solidale – impugnazione principale – impugnazione tardiva adesiva – ammissibilità – consumazione CASO Con sentenza n. 8486 del 28 marzo 2024, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affrontato la questione di massima e particolare importanza inerente l’ammissibilità o meno dell’impugnazione incidentale tardiva anche quando la stessa rivesta le forme dell’impugnazione adesiva rivolta contro la parte investita dell’impugnazione principale. La questione giunta sino alle Sezioni Unite prende le mosse dalla sentenza con cui il Tribunale di Varese aveva condannato i tre amministratori delegati della società fallita a pagare al Fallimento, in solido tra loro, la somma di oltre 2.000.000,00 euro, per…

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Ricorso per cassazione: la deduzione della violazione dell’art. 115 c.p.c.

Cass., sez. I, 27 marzo 2024, n. 8289, Pres. Ferro, Est. Amatore [1] Ricorso per cassazione – Violazione dell’art. 115 c.p.c. – Decisione sulla base di prove non introdotte dalle parti. In tema di ricorso per cassazione, per dedurre la violazione dell’art. 115 c.p.c., occorre denunciare che il giudice, in contraddizione espressa o implicita con la prescrizione della norma, abbia posto a fondamento della decisione prove non introdotte dalle parti, ma disposte di sua iniziativa fuori dei poteri officiosi riconosciutigli (salvo il dovere di considerare i fatti non contestati e la possibilità di ricorrere al notorio), mentre è inammissibile la diversa doglianza che egli, nel valutare le prove proposte dalle parti, abbia attribuito maggior forza di convincimento ad alcune piuttosto…

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Litisconsorzio alternativo passivo e oneri della parte in sede di impugnazione: la questione nuovamente al vaglio delle Sezioni Unite

Cass., Sez. IV, ord., 6 febbraio 2024, n. 3358 Pres. Di Paolantonio – Rel. Cavallari Litisconsorzio – Cumulo soggettivo passivo alternativo – Petitum – Impugnazioni – Oneri della parte – Soccombenza – Appello incidentale – Riproposizione domande (c.p.c. 103, 343, 346) [1] Il Collegio ritiene opportuno rimettere all’attenzione delle Sezioni Unite il seguente quesito: se, in caso di cumulo soggettivo passivo alternativo, l’appellato vincitore in primo grado sia tenuto, in presenza di appello principale del convenuto soccombente nello stesso grado, a presentare appello incidentale, eventualmente condizionato, o a riproporre ex art. 346 c.p.c. le domande non accolte dal giudice precedente, per evitare che, qualora detto appello principale sia accolto, passi definitivamente in giudicato la parte della decisione del primo giudice…

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I limiti della censurabilità in cassazione del mancato esame di un documento

Cass., sez. I, 8 aprile 2024, n. 9211, Pres. Acierno, Est. Reggiani [1] Cassazione civile – Ricorso – Prova in genere in materia civile – Valutazione delle prove In tema di ricorso per cassazione, il mancato esame di un documento può essere denunciato ai sensi dell’art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., quando il documento non esaminato offra la prova di fatti, primari o secondari, che siano stati oggetto della controversia come decisa dal giudice e che si rivelino decisivi, essendo il loro esame in grado di determinare un diverso esito della vertenza. CASO [1] La pronuncia della Cassazione oggetto del presente commento è stata resa all’esito di un giudizio instaurato per ottenere la regolamentazione dell’esercizio della responsabilità genitoriale. All’esito…

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Travisamento del fatto tra cassazione e revocazione

Cass., sez. un., 5 marzo 2024, n. 5792 Pres. Virgilio , Rel. Di Marzo Procedimento civile – Travisamento della prova – Onere della prova – Revocazione per errore di fatto – Omesso esame – Inammissibilità (C.c. art. 2697; C.p.c. 115, 116, 360, 395) Massima: “Il travisamento del contenuto oggettivo della prova, il quale ricorre in caso di svista concernente il fatto probatorio in sé, e non di verifica logica della riconducibilità dell’informazione probatoria al fatto probatorio, trova il suo istituzionale rimedio nell’impugnazione per revocazione per errore di fatto, in concorso dei presupposti richiesti dall’art. 395, n. 4, c.p.c., mentre, ove il fatto probatorio abbia costituito un punto controverso sul quale la sentenza ebbe a pronunciare, e cioè se il travisamento…

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Rinuncia ad uno dei capi di domanda originariamente proposti in sede di memoria di replica nel giudizio d’appello e questione di giurisdizione

Cass., Sez. Un., 7 febbraio 2024, n. 3453 Pres. D’Ascola – Rel. Nazzicone Procedimento civile – Appello – Comparse conclusionali e memorie di replica – Rinuncia ad una delle domande originariamente proposte – Ammissibilità – Effetti sulla giurisdizione (c.p.c. artt. 5, 190; Reg. (CE) n. 6/2002 artt. 81, 82; Reg. (UE) n. 1215/2012 art. 7) [1] La rinuncia ad uno dei capi di domanda originariamente proposti può intervenire anche in sede di comparsa conclusionale o memoria di replica, così in primo grado come in appello, e non le è d’ostacolo il fatto che la conseguente ridefinizione del thema decidendum possa influenzare la questione di giurisdizione, dovendosi riconoscere al giudice il potere di rimettere la causa sul ruolo al fine di…

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Interesse all’impugnazione e ricorso per cassazione avverso la sentenza che rigetta la domanda di revocazione

Cass., sez. III, 3 agosto 2023, n. 23780 Pres. Rubino, Rel. Rossi Procedimento civile – Cassazione – Ricorso – Inammissibilità – Difetto di interesse – Revocazione – Annullamento (C.p.c. 100, 360, 395, 398) Il ricorso per cassazione proposto contro la sentenza che ha rigettato la richiesta di revocazione è inammissibile, per carenza di interesse ad una ulteriore pronuncia di legittimità, qualora la sentenza revocanda sia stata già annullata in accoglimento di un precedente ricorso per cassazione. CASO La scarna ricostruzione del fatto processuale operata dalla Cassazione nella sentenza in esame permette di comprendere che, nel giudizio di legittimità, il ricorrente lamenta tre motivi avverso la sentenza emessa dalla Corte d’appello di Milano quale giudice adito per la revocazione della decisione…

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Impugnazione di delibera sulle spese condominiali e determinazione del giudice competente per valore

Cass., sez. II, 4 settembre 2023, n. 25721, Pres. Manna [1] Competenza – Competenza per valore – Determinazione del valore – Impugnazione delibera dell’assemblea condominiale Ai fini della individuazione del giudice competente per valore a conoscere della domanda di impugnazione di una delibera assembleare, ove si tratti di domanda proposta da un condomino al fine di contestare l’an o il quantum della quota di partecipazione alle spese condominiali a lui attribuita, il valore da prendere in considerazione non si commisura all’entità del singolo importo contestato, ma all’intero ammontare della spesa (della cui frazione in capo all’impugnante si controverte), così come risulta dal riparto approvato dall’assemblea del condominio.  CASO [1] Un condomino impugnava dinanzi al giudice di pace di Ragusa la…

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