Esecuzione forzata

La vendita effettuata durante la sospensione del processo esecutivo è invalida

Cass. civ., sez. III, 21 ottobre 2022, n. 31255 – Pres. Rubino – Rel. Tatangelo Esecuzione forzata – Sospensione del processo esecutivo – Atti posti in essere in pendenza della sospensione – Invalidità – Revoca del provvedimento di sospensione – Sanatoria degli atti compiuti – Esclusione [1] Gli atti di esecuzione posti in essere in pendenza della sospensione del processo esecutivo o, comunque, in violazione di uno specifico provvedimento di divieto del giudice dell’esecuzione, sono invalidi e tale invalidità non può venire meno ex tunc in caso di successiva revoca del provvedimento di divieto, la quale – sempre che non sia inammissibile per altre ragioni – può avere effetti solo per il futuro, dal momento che il divieto ha già…

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I rimedi esperibili contro l’ordinanza di assegnazione delle somme pignorate presso il terzo

Cassazione civile, Sez. III, sent. 12 aprile 2023, n. 9736, Pres. De Stefano, Est. Tatangelo Pignoramento presso terzi – ordinanza di assegnazione – opposizione all’esecuzione – opposizione agli atti esecutivi (Cod. Proc. Civ. artt. 543, 553, 615, 617) [I]  “Nei giudizi di opposizione esecutiva relativi a una espropriazione presso terzi ai sensi degli artt. 543 e ss. c.p.c. il terzo pignorato è sempre litisconsorte necessario” (massima redazionale) [II]   “L’ordinanza di assegnazione dei crediti pignorati, in quanto atto che non necessita di attuazione, non è mai revocabile o modificabile dal giudice dell’esecuzione che l’ha emessa e, una volta che il procedimento di espropriazione presso terzi di crediti si sia concluso con l’ordinanza di cui all’art. 553 c.p.c., non è più ammissibile neanche…

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Esecuzione forzata di un credito di «entità economica oggettivamente minima» e carenza di interesse ad agire del creditore

Cassazione civile, Sez. III, Ordinanza 18/01/2023, n. 1489. Pres. De Stefano, Estensore Rossi Procedimento esecutivo – pignoramento – opposizione all’esecuzione – credito di modesta entità – interesse ad agire – buona fede e correttezza – abuso del diritto Massima: “In tema di procedimento esecutivo, qualora il credito, di natura esclusivamente patrimoniale, sia di entità economica oggettivamente minima, difetta, ex art. 100 c.p.c., l’interesse a promuovere l’espropriazione forzata, dovendosi escludere che ne derivi la violazione dell’art. 24 Cost. in quanto la tutela del diritto di azione va contemperata, per esplicita od anche implicita disposizione di legge, con le regole di correttezza e buona fede, nonché con i principi del giusto processo e della durata ragionevole dei giudizi ex art. 111 Cost….

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Delegato alle vendite e Custode giudiziario: le Linee guida della Scuola Superiore della Magistrature

I REQUISITI PER L’ISCRIZIONE ALL’ELENCO DEI PROFESSIONISTI CHE PROVVEDONO ALLE OPERAZIONI DI VENDITA, LE VERIFICHE, L’AGGIORNAMENTO: IL NUOVO ARTICOLO 179 TER DISP.ATT. AL CODICE DI PROCEDURA CIVILE La scuola Superiore della Magistratura, in data 7.4.2023, ha pubblicato le linee guida per la formazione dei professionisti che provvedono alle operazioni di vendita delegate ai fini dell’iscrizione nell’elenco di cui all’art. 179 ter disp. att. cpc da cui il Magistrato attinge (sceglie) i nominativi cui affidare le operazioni delegate ai sensi dell’art. 591 bis c.p.c. e 534 bis c.p.c., ove non sia incaricato un istituto di vendite giudiziarie, nonchè le attività di custodia di cui all’art. 559 c.p.c. in sostituzione del debitore. La disciplina sottesa alle linee guida era stata anticipata sin…

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Clausole vessatorie, decreto ingiuntivo e riflessi sull’esecuzione forzata: l’intervento delle Sezioni Unite

Cass. civ., sez. un., 6 aprile 2023, n. 9479 – Pres. Curzio – Rel. Vincenti Ricorso per ingiunzione di pagamento proposto da professionista nei confronti di consumatore – Verifica d’ufficio del carattere abusivo delle clausole negoziali – Necessità – Poteri del giudice – Limiti – Accertamento del carattere vessatorio – Conseguenze  [1] Il giudice adito in via monitoria deve svolgere, d’ufficio, il controllo sull’eventuale carattere abusivo delle clausole del contratto stipulato tra professionista e consumatore in relazione all’oggetto della controversia, procedendo in base agli elementi di fatto e di diritto in suo possesso, integrabili, ai sensi dell’art. 640 c.p.c., con il potere istruttorio d’ufficio, da esercitarsi in armonia con la struttura e la funzione del procedimento d’ingiunzione: potrà quindi chiedere…

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Disconoscimento della sottoscrizione dell’assegno posto a base del precetto e verificazione di scrittura privata

Cass. civ., sez. III, 19 settembre 2022, n. 27381 – Pres. De Stefano – Rel. Guizzi Massima: “In caso di opposizione a precetto fondato su assegno bancario, l’autenticità della relativa sottoscrizione può essere contestata mediante il disconoscimento ex art. 214 c.p.c. (con conseguente onere del creditore opposto che intenda valersi del titolo esecutivo stragiudiziale di chiederne la verificazione ai sensi dell’art. 216 c.p.c.), senza che ciò sovverta le regole sull’onere probatorio applicabili a tale giudizio, trattandosi dell’ordinario strumento processuale idoneo a contrastare l’apparenza di esecutività del titolo, fondata sulla genuinità della sottoscrizione, contestata dal suo supposto autore”. CASO Una società cui erano stati consegnati quattro assegni intimava precetto di pagamento alla debitrice, che proponeva opposizione ai sensi dell’art. 615 c.p.c.,…

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Il condomino in regola con i pagamenti può far valere con l’opposizione ex art. 615 c.pc. il beneficio di preventiva escussione del condomino moroso 

Cassazione civile, Sez. II, sent. 17 febbraio 2023, n. 5043, Pres. Manna, Est. Scarpa Atto di precetto – opposizione a precetto – condominio (Cod. Civ. art. 63 disp. att. – Cod. Proc. Civ. artt. 480, 615)  Massima: “Il condomino in regola con i pagamenti, al quale sia intimato precetto da un creditore sulla base di un titolo esecutivo giudiziale formatosi nei confronti del condominio, può proporre opposizione a norma dell’art. 615 c.p.c. per far valere il beneficio di preventiva escussione dei condomini morosi che condiziona l’obbligo sussidiario di garanzia di cui all’art. 63, comma 2, disp. att. c.c., ciò attenendo a una condizione dell’azione esecutiva nei confronti del condomino non moroso e, quindi, al diritto del creditore di agire esecutivamente ai…

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Conversione del pignoramento o pagamento satisfattivo nelle mani del creditore: tertium non datur

Cass. civ., sez. III, 16 settembre 2022, n. 27329 – Pres. Rubino – Rel. Saija Massima: “Una volta che è stata disposta la vendita del bene pignorato, l’istanza di conversione del pignoramento non è più proponibile, sicché il debitore che intenda sottrarsi al vincolo pignoratizio deve procedere al pagamento diretto e totalmente satisfattivo a mani del creditore – se del caso, ricorrendo all’offerta formale ai sensi dell’art. 1208 c.c. – e può proporre opposizione all’esecuzione ex art. 615, comma 2, c.p.c. qualora il creditore integralmente soddisfatto non rinunci all’esecuzione ex art. 629 c.p.c.” CASO L’esecutata, assumendo di avere depositato in cancelleria somme idonee a estinguere la propria esposizione debitoria nei confronti del creditore procedente, proponeva opposizione ai sensi dell’art. 617…

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L’offerente può impugnare l’esclusione dalla gara con l’opposizione agli atti esecutivi

Cass. civ., sez. III, 26 luglio 2022, n. 23338 – Pres. De Stefano – Rel. Rossi Massima: “L’offerente escluso dalla partecipazione a un esperimento di vendita è legittimato a proporre opposizione ex art. 617 c.p.c. avverso il relativo provvedimento del giudice dell’esecuzione, indipendentemente dalla ragione giustificativa di quest’ultimo (e, quindi, anche in caso di dichiarazione di inammissibilità dell’offerta per vizi formali), perché, sotto il profilo oggettivo, l’atto è immediatamente lesivo del diritto del soggetto estromesso a concorrere per l’aggiudicazione del bene pignorato e, dal punto di vista soggettivo, l’offerente è interessato al regolare svolgimento della procedura e destinatario degli atti della stessa che siano idonei a cagionargli un pregiudizio”. CASO In una procedura esecutiva pendente innanzi al Tribunale di Como,…

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La crisi del mercato immobiliare non fonda la sospensione della vendita forzata ex art. 586 c.p.c. per prezzo ingiusto

Cassazione civile, sesta sez., ordinanza del 25 gennaio 2023, n. 2224; Pres. Cirillo; Rel. Valle. Massima: “Non integra un prezzo ingiusto di aggiudicazione, idoneo a fondare la sospensione prevista dall’art. 586 c.p.c., quello che sia anche sensibilmente inferiore al valore posto originariamente a base della vendita, ove questa abbia avuto luogo in corretta applicazione delle norme di rito, né si deducano gli specifici elementi perturbatori della correttezza della relativa procedura elaborati dalla giurisprudenza, tra cui non si possono annoverare l’andamento o le crisi, sia pure di particolare gravità, del mercato immobiliare”. CASO A.A. subiva l’espropriazione forzata di un immobile di sua proprietà a favore dell’Agenzia delle Entrate, di B.B., nonché di Bancapulia s.p.a., Soget s.p.a. ed Equitalia Sud s.p.a. A.A….

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