Esecuzione forzata
Conversione del pignoramento e regime della relativa ordinanza
– Nonostante i ripetuti interventi legislativi, l’art. 495 c.p.c. in tema di conversione del pignoramento continua a porre numerosi problemi. Quello più spinoso, considerato “vero e proprio nodo cruciale dell’istituto” (in questo senso Verde, voce Pignoramento in generale, in Enc. dir., XXXIII, Milano, 1983, 784), riguarda l’ambito della cognizione riservato al giudice dell’esecuzione nel determinare “la somma da sostituire al bene pignorato” e, di conseguenza, la stabilità della relativa ordinanza e i rimedi contro la stessa esperibili.Ovviamente, il problema non si pone (o comunque risulta fortemente ridimensionato) quando il debitore non ottemperi alla conversione e venga perciò dichiarato decaduto dall’invocato beneficio, essendo pacifico in tal caso che l’ordinanza ex art. 495, 3° co, c.p.c. non esplica alcuna efficacia vincolante…
Continua a leggere...Il termine di decadenza per presentare istanze tardive trova applicazione anche per i crediti che formano oggetto di un giudizio di impugnazione
Cass. civ.; ordinanza 13 aprile 2015, n. 7426 Scarica l’ordinanza Procedure concorsuali – crediti oggetto di accertamento nel giudizio di appello- ammissione al passivo – termine annuale decadenza ex art. 101 l. fall. – sussistenza (r.d. 16 marzo 1942 n. 267, disciplina del fallimento, art. 101, 96, secondo comma, n.3). [1] Nel caso di credito sorto anteriormente alla dichiarazione di fallimento e oggetto di accertamento in appello, il creditore che intenda far valere il credito nel fallimento ha l’onere di chiedere l’ammissione al passivo con riserva non oltre il termine di 12 mesi dalla dichiarazione di esecutività dello stato passivo, a pena di decadenza. CASO[1] Un ingegnere ha proposto istanza di ammissione al passivo oltre il termine di dodici mesi…
Continua a leggere...Offerta minima e legittimità dell’aggiudicazione
Tribunale di Savona, ordinanza 28 aprile 2016 Giudice dell’esecuzione dott. Cristina Tabacchi Scarica l’ordinanza Espropriazione forzata – tentativi di vendita successivi al primo – offerta minima – aggiudicazione – ingiustizia del prezzo – sospensione della vendita ex art. 586 c.p.c. – conferma dell’aggiudicazione (cod. proc. civ., art. 568, 572, 586) L’aggiudicazione dell’immobile pignorato per un importo pari all’offerta minima è legittima anche nel caso di tentativi di vendita successivi al primo e il giudice dell’esecuzione non può di sospendere la vendita ex art. 586 c.p.c. CASODopo 4 tentativi di vendita inesitati, l’immobile pignorato veniva nuovamente posto in vendita, previa regolare attuazione della pubblicità. Nelle prime due vendite andate deserte (6 maggio 2014 – 6 giugno 2014) il bene aveva un…
Continua a leggere...Note sulla competenza a conoscere il giudizio di opposizione agli atti esecutivi proposto prima dell’inizio dell’esecuzione
Trib. Palermo, ord. 8 aprile 2016 Scarica l’ordinanza Opposizione agli atti esecutivi – Opposizione prima dell’inizio dell’esecuzione – Competenza – Competenza per materia – Competenza per valore (Cod. proc. civ., art. 9, 27, 28, 480, co. 3, 617) [1] Nelle cause di competenza per valore del giudice di pace, il giudizio di opposizione agli atti esecutivi proposto prima dell’inizio dell’esecuzione non rientra nella competenza del tribunale ma in quella del giudice di pace. CASO[1] Il debitore propone opposizione agli atti esecutivi avanti al Tribunale di Palermo avverso un atto di precetto di pagamento di euro 1.166,00 per violazione dell’art. 480, 3° comma, c.p.c., come riformato dal d. l. 27 giugno 2015, n. 83, convertito in legge 6 agosto 2015, n….
Continua a leggere...Le modifiche «urgenti» all’espropriazione forzata nel d.l. 3 maggio 2016, n. 59
Tra le modifiche apportate dall’art. 4 del d.l. 3 maggio 2016, n. 59 al processo di espropriazione forzata, le principali riguardano l’atto di pignoramento e l’opposizione all’esecuzione, la vendita forzata mobiliare nonché quella immobiliare, l’attuazione dell’ordine di liberazione dell’immobile pignorato, l’assegnazione a favore di un terzo, il riparto parziale della distribuzione del ricavato, i rapporti riepilogativi del professionista delegato. Termine per l’opposizione all’esecuzione ed avvertimento nell’atto di pignoramento. La modifica più importante, sia da un punto di vista applicativo che sistematico, ha ad oggetto l’introduzione di un termine per l’opposizione ex art. 615 c.p.c. Ed infatti per impedire che il debitore proponga opposizioni dilatorie o pretestuose, il nuovo secondo comma dell’art. 615 c.p.c. stabilisce l’inammissibilità dell’opposizione all’esecuzione proposta dopo il…
Continua a leggere...L’ufficiale giudiziario non ha diritto al compenso a percentuale nel caso di pignoramento eseguito ai sensi dell’art. 494, terzo comma, c.p.c.
Tribunale di Napoli; ordinanza 18 dicembre 2016; Giud. Di Leonardo Scarica l’ordinanza Ufficiale giudiziario – Pignoramento di somme di denaro ex art. 494, secondo comma, c.p.c. – Compenso a percentuale previsto dall’art. 122 d.p.r. 15 dicembre 1959, n. 1229 – esclusione (Cod. proc. civ., art. 494; d.p.r. 15 dicembre 1959, n. 1229, Ordinamento degli ufficiali giudiziari ed aiutanti ufficiali giudiziari, art. 122; d.l. 12 settembre 2014 n. 132, Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile, conv., con modificazioni, dalla l. 10 novembre 2014, n. 162, art. 19; d.l. 27 giugno 2015 n. 83, Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria, conv., con…
Continua a leggere...La deducibilità della questione di giurisdizione all’interno dell’opposizione all’esecuzione
Cass., Sez. Un., sent. 7 gennaio 2016, n. 65 Scarica la sentenza Cassazione civile – Provvedimenti impugnabili – Ordinanza di inammissibilità dell’appello – Impugnabilità – Limiti (Cost. Art. 111; Cod. proc. civ. artt. 348 bis, 348 ter, 360). Esecuzione forzata – Opposizione all’esecuzione – Deduzione di profili cognitori relativi alla giurisdizione del giudice ordinario – Ammissibilità – Esclusione (Cod. proc. civ. artt. 41, 37, 474, 615). [1] Quando l’ordinanza di inammissibilità dell’appello emessa ai sensi dell’art. 348 ter viene emanata entro il suo proprio ambito applicativo (i.e. quello della impugnazione manifestamente infondata), non vi è spazio per un’autonoma ricorribilità per cassazione, difettando il requisito della definitività richiesto per l’impugnazione di cui all’art. 111 della Costituzione. [2] Poiché per agire…
Continua a leggere...La mancata rinnovazione della trascrizione del pignoramento caduca l’intero procedimento esecutivo
Cass., Sez. III, 14 marzo 2016, n. 4751 Pres. Salmè – Rel. Frasca Scarica la sentenza Esecuzione per obbligazioni pecuniarie – Espropriazione immobiliare – Atto di pignoramento – Rinnovazione della trascrizione – Mancanza – Conseguenze (Cod. Civ. artt. 2668 bis e 2668 ter) [1] La mancata rinnovazione della trascrizione del pignoramento nel termine ventennale caduca l’intero processo esecutivo, compreso il pignoramento, restando preclusa la possibilità che il soggetto interessato possa fare luogo ad una rinnovazione tardiva, di sua iniziativa o su termine concesso dal giudice dell’esecuzione, che si àncori all’originario pignoramento, nel frattempo divenuto sensibile ad atti di disposizione medio tempore verificatisi da parte del debitore originario. Esecuzione per obbligazioni pecuniarie – Espropriazione immobiliare – Atto di pignoramento –…
Continua a leggere...Rigetto dell’istanza di sospensione della efficacia esecutiva del precetto e potere di sospensione del giudice dell’esecuzione
Trib. Palermo, ord. 3 agosto 2015 Scarica l’ordinanza Opposizione all’esecuzione – Sospensione dell’esecuzione – Procedimenti cautelari –Provvedimento negativo – Riproposizione istanza – Mutamenti delle circostanze – Nuove ragioni di fatto o di diritto – (Cod. proc. civ., art. 615, 624, 669 septies; L. Fall. art. 51) [1] Nel caso di rigetto dell’istanza di sospensione ex art. 615, primo comma, c.p.c. l’istanza di sospensione può essere riproposta al giudice dell’esecuzione soltanto se sussistono nuove circostanze o nuove ragioni di fatto o di diritto. CASO[1] Parte debitrice proponeva opposizione a precetto ex art. 615, co. 1 c.p.c. con istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo. Il giudice dell’opposizione a precetto disponeva con ordinanza la sospensione. L’ordinanza di sospensione veniva reclamata dal creditore…
Continua a leggere...Il compenso del professionista delegato dopo il decreto ministeriale del 15 ottobre 2015, n. 227
Il d.m. 15 ottobre 2015, n. 277 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 2016, n. 45 serie Generale) regola la determinazione e liquidazione dei compensi per le operazioni delegate dal giudice dell’esecuzione ex artt. 169-bis e 179-bis disp. att. c.p.c., abrogando il d.m. 25 maggio 1999, n. 313. In linea generale, il nuovo d.m. del 2015 sembra da condividere nella parte in cui uniforma le liquidazioni dei delegati (diverse da circondario a circondario), consentendo di predeterminare i costi delle procedure di espropriazione forzata su scala nazionale. Il d.m. 227/15, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 24 febbraio 2016, è destinato ad entrare in vigore il 10 marzo 2016, ai sensi dell’art. 7 d.p.r. 1092/1985. Trova, dunque, applicazione non solo…
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