Esecuzione forzata

Obbligazioni solidali e abuso dei mezzi di espropriazione

Tribunale di Marsala, 3 agosto 2016 (ord.) – Pres. Genco; – Est. Vaccaro Espropriazione presso terzi – moltiplicazione delle azioni esecutive – correttezza e buona fede – abuso dei mezzi di espropriazione – conseguenze (Cost., art. 111; cod. proc. civ., artt. 543, 624 comma 2, 669 terdecies; cod. civ. art  1292)  [1] Il comportamento del creditore procedente, che promuove contestualmente quattro autonome azioni esecutive innanzi al medesimo Tribunale per l’intero credito di € 1.787,00 (di cui € 1.522,00 per spese legali liquidate in sentenza, € 68,00 per spese vive ed € 197,00 per compensi relativi alla redazione dell’atto di precetto) nei confronti di quattro debitori solidali, costituisce un uso distorto degli strumenti del processo esecutivo, poiché vìola il principio di…

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L’opposizione agli atti esecutivi è l’unico strumento per contestare la validità dell’ordinanza di assegnazione nella espropriazione presso terzi

  Trib. Palermo, ord. 12 dicembre 2016 –  Marinuzzi [1] Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – pignoramento presso terzi – ordinanza di assegnazione –opposizione all’esecuzione – inammissibilità – fattispecie (cod. proc. civ. artt. 533, 543, 547, 615, 617).  [2] Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – pignoramento presso terzi – opposizione all’esecuzione – condanna alle spese – fattispecie (cod. proc. civ. artt. 91, 615, 616, 624, 669 septies).  [1] Il terzo pignorato, che intende contestare il contenuto dell’ordinanza di assegnazione, non può proporre opposizione all’esecuzione ma deve proporre opposizione agli atti esecutivi nel termine di venti giorni dalla conoscenza dell’ordinanza. [2] L’ordinanza del giudice dell’esecuzione che provvede sull’istanza di sospensione ex art. 624 c.p.c. deve contenere la pronuncia sulle spese di…

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Il regime intertemporale delle impugnazioni delle sentenze che decidono il giudizio di opposizione all’esecuzione

  Cass. Civ., Sez. III, sent. 18 gennaio 2016, n. 674 – Pres. Ambrosio – Est. D’Amico – P.M. Servello (diff.)   Opposizione all’esecuzione – Impugnazione – Inappellabilità introdotta dalla legge 24 febbraio 2006 n. 52 – successiva abrogazione – rimedio esperibile (Cod. proc. civ., art. 616; Cost., art. 111 Cost.; l. 24 febbraio 2006, n. 52, art. 14; l. 18 giugno 2009, n. 69 artt. 49, 58) [1] Per individuare il mezzo di impugnazione avverso una sentenza occorre avere riguardo alla legge processuale in vigore al momento della sua pubblicazione. In seguito alle modifiche dell’art. 616 c.p.c., introdotte dalla l. 24 febbraio 2006, n. 52, le sentenze, che abbiano deciso opposizioni all’esecuzione, pubblicate prima del primo marzo 2006 sono appellabili,…

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Sospensione in seguito ad opposizione all’esecuzione: la mancata instaurazione del giudizio di merito non comporta la improcedibilità del reclamo

  Tribunale di Milano, 3 marzo 2016 (ord.) – Pres. de Sapia – Est. Rossetti Opposizione all’esecuzione – sospensione disposta dal giudice dell’esecuzione – mancata introduzione giudizio di merito – reclamo – improcedibilità – esclusione (cod. proc. civ., art. 624 commi 2 e 3; cod. proc. civ., art. 669 terdecies)  Opposizione all’esecuzione – mancata introduzione giudizio di merito – sospensione disposta dal giudice del reclamo – esclusione (cod. proc. civ., art. 624 commi 2 e 3; cod. proc. civ., art. 669 terdecies)  [1] Il reclamo avverso l’ordinanza che provvede sulla istanza di sospensione del processo esecutivo ai sensi dell’art. 624, comma primo, cod. proc. civ., non diviene improcedibile se nessuna delle parti inizia il giudizio di merito nel termine perentorio…

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Esdebitazione: nessun automatismo ma un (prudente) bilanciamento rimesso al giudice del merito

  Trib. Como, decr. 12 ottobre 2016; Pres. Introini; Est. Petronzi. Fallimento – Procedimento di esdebitazione – Requisiti oggettivi – Soddisfacimento creditori concorsuali – Parzialità – Ammissibilità – Fondamento – Accertamento rimesso al giudice del merito (Cod. civ., art. 2740, 2751 bis; legge fallimentare, art. 142) [1] Il requisito oggettivo per la esdebitazione, di cui al secondo comma dell’art. 142 l. fall., sussiste anche qualora alcune categorie di creditori non abbiano ricevuto alcun soddisfacimento in sede di riparto, purché – alla luce di un giudizio prudenziale rimesso al giudice di merito – la soddisfazione parziale della compagine creditoria non risulti irrisoria. CASO [1] Dopo il fallimento di una s.a.s. il socio accomandatario formula istanza di esdebitazione evidenziando la propria collaborazione…

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L’ordinanza di chiusura anticipata del processo per infruttuosità dell’esecuzione non è reclamabile, ma opponibile ex art. 617 c.p.c.

  Trib. Santa Maria Capua Vetere, sent. 28 aprile 2015   Esecuzione per obbligazioni pecuniarie – Espropriazione immobiliare – Infruttuosità della procedura – Ordinanza di chiusura anticipata del processo – Reclamo – Inammissibilità (Cod. proc. civ. artt. 178, 630; disp. att. cod. proc. civ., 164 bis). [1] L’ordinanza con cui il giudice dell’esecuzione dispone ai sensi dell’art. 164 bis disp. att. la chiusura anticipata del processo esecutivo per infruttuosità rientra nell’ambito delle ipotesi di “improseguibilità/chiusura anticipata” del processo esecutivo e non già in quelle di estinzione “tipica” o in senso stretto, per cui non può essere impugnata con il reclamo, ma solo con l’opposizione agli atti esecutivi. CASO [1] Il debitore esecutato proponeva reclamo avverso l’ordinanza di chiusura anticipata della…

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Opposizione di terzo e prova della proprietà dei beni mobili pignorati nella “casa del debitore”

Trib. Palermo, ord. 18 ottobre 2016 [1] Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – pignoramento mobiliare – casa del debitore – contratto di locazione intestato a un terzo – irrilevanza (cod. proc. civ. artt. 513, 619, 621, 622). [2] Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – pignoramento mobiliare – terzo opponente – onere della prova (cod. proc. civ. artt. 513, 619, 621, 622). [1] Per “casa del debitore” ai sensi degli artt. 513, 621 e 622 c.p.c. deve intendersi quella in cui il debitore abita di fatto e stabilmente, ancorché altri ne sia il proprietario o sia titolare di diritti reali o di godimento. Il fatto che il contratto di locazione sia intestato ad altro soggetto non impedisce il pignoramento mobiliare e…

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La posizione del debitore che ha trascritto la domanda giudiziale dopo l’iscrizione dell’ipoteca ma prima della trascrizione del pignoramento

Trib. Napoli, ordinanza 22 giugno 2016; Est. Ardituro Scarica la sentenza  Esecuzione forzata in generale – Creditore ipotecario – Debitore trascrivente domanda di risoluzione del contratto di compravendita – Opposizione – Istanza di sospensione – Rigetto (Cod. civ., artt. 2652, n. 1, 2858, 2915, 2° comma, 2919; cod. proc. civ., artt. 111, 4° comma, 498, 555, 602).   Va rigettata l’istanza di sospensione proposta dal debitore esecutato che abbia proposto e trascritto domanda di risoluzione del contratto di compravendita prima della trascrizione del pignoramento, ma dopo l’iscrizione di ipoteca; è infatti legittima l’azione esecutiva del creditore ipotecario, il quale, per soddisfare i suoi diritti, abbia seguito le forme ordinarie dell’esecuzione diretta contro il debitore che risulta titolare del bene dai registri…

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L’omessa attestazione di conformità degli atti, al momento di iscrizione a ruolo del pignoramento, è una mera irregolarità

Pres. Dall’Acqua – Est. La Rana Espropriazione presso terzi – iscrizione a ruolo – attestazione di conformità – omesso deposito – mera irregolarità (cod. proc. civ., art. 543 co. 2 e 4; d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, conv. con l. 17 dicembre 2012 n. 221, e s.m.i., art. 16 bis, co. 9 bis) [1] Il deposito del titolo esecutivo, del precetto e dell’atto di pignoramento, stabilito per l’iscrizione a ruolo della procedura esecutiva dall’art. 543, comma quarto, cod. proc. civ., mancante dell’attestazione di conformità di tali atti non determina l’inefficacia del pignoramento, ma costituisce una mera irregolarità.  CASO [1] Una società debitrice proponeva opposizione all’esecuzione ed esponeva che il creditore D.G.L.D. al momento della iscrizione a ruolo del pignoramento…

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Conflitti tra azioni esecutive civili e sequestri disposti dal giudice penale

L’articolo esamina le conseguenze derivanti dalla concessione di misure cautelari reali di natura penale sui processi esecutivi civile, aventi ad oggetto gli stessi beni. In questi casi occorre coordinare il processo esecutivo civile con le esigenze cautelari penali. La materia viene regolata dall’art. 55 del codice delle leggi antimafia, che detta una disciplina limitata soltanto ad alcune ipotesi di sequestro. Il principio, che sta a fondamento di questa norma, potrebbe essere esteso alle altre ipotesi di sequestro disposto dall’autorità giudiziaria penale in funzione della successiva confisca.  La legislazione penale negli ultimi anni utilizza sempre più spesso all’uso di misure cautelari reali, al fine di aggredire i patrimoni illeciti. Il d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, «codice delle leggi antimafia e…

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