Esecuzione forzata

Opposizione di terzo e prova della proprietà dei beni mobili pignorati nella “casa del debitore”

Trib. Palermo, ord. 18 ottobre 2016 [1] Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – pignoramento mobiliare – casa del debitore – contratto di locazione intestato a un terzo – irrilevanza (cod. proc. civ. artt. 513, 619, 621, 622). [2] Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – pignoramento mobiliare – terzo opponente – onere della prova (cod. proc. civ. artt. 513, 619, 621, 622). [1] Per “casa del debitore” ai sensi degli artt. 513, 621 e 622 c.p.c. deve intendersi quella in cui il debitore abita di fatto e stabilmente, ancorché altri ne sia il proprietario o sia titolare di diritti reali o di godimento. Il fatto che il contratto di locazione sia intestato ad altro soggetto non impedisce il pignoramento mobiliare e…

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La posizione del debitore che ha trascritto la domanda giudiziale dopo l’iscrizione dell’ipoteca ma prima della trascrizione del pignoramento

Trib. Napoli, ordinanza 22 giugno 2016; Est. Ardituro Scarica la sentenza  Esecuzione forzata in generale – Creditore ipotecario – Debitore trascrivente domanda di risoluzione del contratto di compravendita – Opposizione – Istanza di sospensione – Rigetto (Cod. civ., artt. 2652, n. 1, 2858, 2915, 2° comma, 2919; cod. proc. civ., artt. 111, 4° comma, 498, 555, 602).   Va rigettata l’istanza di sospensione proposta dal debitore esecutato che abbia proposto e trascritto domanda di risoluzione del contratto di compravendita prima della trascrizione del pignoramento, ma dopo l’iscrizione di ipoteca; è infatti legittima l’azione esecutiva del creditore ipotecario, il quale, per soddisfare i suoi diritti, abbia seguito le forme ordinarie dell’esecuzione diretta contro il debitore che risulta titolare del bene dai registri…

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L’omessa attestazione di conformità degli atti, al momento di iscrizione a ruolo del pignoramento, è una mera irregolarità

Pres. Dall’Acqua – Est. La Rana Espropriazione presso terzi – iscrizione a ruolo – attestazione di conformità – omesso deposito – mera irregolarità (cod. proc. civ., art. 543 co. 2 e 4; d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, conv. con l. 17 dicembre 2012 n. 221, e s.m.i., art. 16 bis, co. 9 bis) [1] Il deposito del titolo esecutivo, del precetto e dell’atto di pignoramento, stabilito per l’iscrizione a ruolo della procedura esecutiva dall’art. 543, comma quarto, cod. proc. civ., mancante dell’attestazione di conformità di tali atti non determina l’inefficacia del pignoramento, ma costituisce una mera irregolarità.  CASO [1] Una società debitrice proponeva opposizione all’esecuzione ed esponeva che il creditore D.G.L.D. al momento della iscrizione a ruolo del pignoramento…

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Conflitti tra azioni esecutive civili e sequestri disposti dal giudice penale

L’articolo esamina le conseguenze derivanti dalla concessione di misure cautelari reali di natura penale sui processi esecutivi civile, aventi ad oggetto gli stessi beni. In questi casi occorre coordinare il processo esecutivo civile con le esigenze cautelari penali. La materia viene regolata dall’art. 55 del codice delle leggi antimafia, che detta una disciplina limitata soltanto ad alcune ipotesi di sequestro. Il principio, che sta a fondamento di questa norma, potrebbe essere esteso alle altre ipotesi di sequestro disposto dall’autorità giudiziaria penale in funzione della successiva confisca.  La legislazione penale negli ultimi anni utilizza sempre più spesso all’uso di misure cautelari reali, al fine di aggredire i patrimoni illeciti. Il d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, «codice delle leggi antimafia e…

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Forma dell’appello avverso la sentenza che decide sul reclamo ai sensi dell’art. 630 c.p.c. in materia di estinzione del processo esecutivo

Cass. civ., Sez. III, 18 luglio 2016, n. 14646 – Pres. Ambrosio – Est. Sestini – P.M. Cardino Sentenza resa su reclamo ex art. 630 c.p.c. – Appello – Applicazione rito camerale – Forma dell’atto introduttivo – Ricorso (c.p.c. disp. att., art. 130) [1] L’appello avverso la sentenza che provvede sul reclamo proposto ai sensi dell’art. 630 c.p.c. (art. 130 disp. att. c.p.c.) è retto dal rito camerale fin dal momento della proposizione dell’impugnazione, che va perciò introdotta con ricorso da depositarsi entro i termini perentori prescritti dagli artt. 325 e 327 c.p.c. CASO [1] Nell’ambito di un procedimento di espropriazione immobiliare il G.E. dispone la riduzione del pignoramento ai sensi dell’art. 496 c.p.c. Avverso la relativa ordinanza il creditore…

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Sospensione dell’esecuzione e querela di falso

Trib. Benevento, 22 giugno 2016 Querela di falso – nullità della notifica del precetto – verbale di pignoramento – sospensione dell’esecuzione – inammissibilità Il debitore deve contestare le asserte nullità della notifica del precetto nelle forme e nei termini di cui all’art. 617 c.p.c. Pertanto, davanti al giudice dell’esecuzione è inammissibile – e non dà luogo a sospensione ex art. 624 c.p.c. – la querela di falso proposta dal debitore per impugnare l’atto di precetto ed il verbale di pignoramento. Scarica il provvedimento CASO Il debitore propone reclamo avverso l’ordinanza di rigetto, per insussistenza dei gravi motivi di cui all’art. 624 c.p.c., dell’istanza di sospensione formulata all’atto di proposizione della querela di falso, chiedendo al Collegio la revoca della suddetta…

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La deformalizzazione del rilascio dell’immobile pignorato

Sulla scia della più recente giurisprudenza di legittimità, ferma nel sottolineare come la celere liberazione del bene pignorato rappresenti uno dei presupposti dell’efficacia dell’espropriazione forzata, la riforma dell’estate 2016 ha riscritto il terzo ed il quarto comma dell’art. 560 c.p.c. Le nuove disposizioni prevedono, infatti, la deformalizzazione della fase di rilascio dell’immobile pignorato, attuata direttamente dal custode giudiziario, sotto il controllo del giudice dell’esecuzione immobiliare e senza più la partecipazione dell’ufficiale giudiziario. Il novellato art. 560 c.p.c. Il riformato art. 560 c.p.c apporta significative innovazioni alla precedente disciplina nella parte in cui abolisce le forme dell’esecuzione in forma specifica ex artt. 605 ss. c.p.c. Per ottenere il rilascio dell’immobile pignorato non è più richiesto notificare titolo esecutivo (munito di formula…

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Obbligazioni contratte dall’amministratore giudiziario nel procedimento per misure di prevenzione: quale tutela per i creditori?

Tribunale di Reggio Calabria; ordinanza 7 luglio 2015 dott.ssa Drago [1] Misure di prevenzione patrimoniali – obbligazioni contratte dall’amministratore giudiziario – azione esecutiva del creditore sui beni oggetto di sequestro – ammissibilità. (Cod. civ., art. 2910; d.leg. 6 settembre 2011, n. 159, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, art. 30, 45, 55, 56). [1] Il divieto di azioni esecutive sui beni oggetto di sequestro per misure di prevenzione non trova applicazione nel caso di debiti contratti dall’amministratore giudiziario per l’esercizio dell’impresa. CASO [1] Un amministratore giudiziario prosegue l’esercizio dell’impresa oggetto di sequestro per misure di prevenzione, ma non paga i canoni di locazione di un immobile. Il locatore ottiene un decreto ingiuntivo esecutivo e notifica il titolo…

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L’ordinanza ex art. 612 che risolve una questione circa il diritto della parte istante di procedere ad esecuzione forzata non ha (più) natura di sentenza, ma di provvedimento conclusivo della fase sommaria di un’opposizione all’esecuzione

Cass., Sez. III, 21 luglio 2016, n. 15015 – Pres. Vivaldi – Est. De Stefano – P.M- Cardino (diff.) Esecuzione forzata – Esecuzione degli obblighi di fare o di non fare – Ordinanza ex art. 612 c.p.c. – Risoluzione in concreto di controversia insorta tra le parti sulla portata sostanziale del titolo – Natura di ordinanza conclusiva della fase sommaria del giudizio di opposizione – Conseguenze (c.p.c. artt. 612, 616; c.p.c. disp. att., art. 185) [1] L’ordinanza emessa ai sensi dell’art. 612 che abbia illegittimamente risolto una questione in ordine alla portata sostanziale del titolo esecutivo e all’inammissibilità dell’azione esecutiva intrapresa (e dunque abbia esorbitato dalla funzione che la legge le assegna) non è mai considerabile come una sentenza in…

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Il “nuovo” ordine di liberazione dell’immobile pignorato, alla luce del d.l. n. 59 del 2016 convertito con legge n. 119 del 2016

La custodia e la liberazione dell’immobile pignorato Già la “maxi-riforma” attuata con la legge n. 263 del 2005 aveva fissato due principi essenziali, stabilendo, per un verso, che perlomeno coevamente alla pronuncia dell’ordinanza di vendita del compendio pignorato, la custodia del bene dovesse essere affidata ad un terzo (ai sensi del comma 4 dell’art. 559 c.p.c., il professionista delegato alle operazioni di vendita o l’istituto vendite giudiziarie); per altro verso, che l’ordine di rilascio del bene dovesse essere emesso al più tardi al momento della sua aggiudicazione. La nomina di un custode “professionale” in luogo del soggetto che subisce l’esecuzione si è legata, nel contesto riformatore del 2005, a chiari obiettivi di efficienza, trasparenza e apertura al mercato: la maggiore…

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