Esecuzione forzata

Sull’inefficacia del pignoramento immobiliare per inosservanza delle modalità di iscrizione a ruolo

Corte App. Milano, 13 gennaio 2017 – Pres. Piombo, Rel. Dehò Espropriazione immobiliare – Iscrizione a ruolo – Attestazione di conformità – Deposito – Termine perentorio – Inosservanza – Inefficacia del pignoramento. (C.p.c., artt. 557, 630; Disp. att. c.p.c., art. 164 ter) [1] Il mancato deposito dell’attestazione di conformità delle copie dell’atto di pignoramento, del titolo esecutivo e del precetto entro il termine previsto per l’iscrizione a ruolo determina l’inefficacia del pignoramento ex art. 557, terzo comma c.p.c. Tale inefficacia è insanabile ed integra un fatto estintivo del processo esecutivo, rilevabile d’ufficio dal giudice dell’esecuzione. IL CASO [1] Dopo la notificazione del pignoramento, il creditore iscriveva a ruolo la procedura mediante deposito per immagini del titolo esecutivo, del precetto e…

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Rassegna di giurisprudenza sul processo di espropriazione

Lo scritto esamina alcune delle principali sentenze emesse nell’ultimo anno dalla Corte di cassazione in materia di espropriazione forzata Premessa. Dal 2009, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario la Corte di cassazione redige una rassegna delle principali decisioni emesse dalla Corte in materia civile e penale. La rassegna di giurisprudenza è redatta dall’Ufficio del Massimario e consente di conoscere gli orientamenti e le linee evolutive della giurisprudenza. Di seguito saranno esaminate alcune pronunce, che sono state segnalate dall’Ufficio del Massimario nell’ultima rassegna e che appaiono di particolare interesse. Titolo esecutivo. La Suprema Corte ha precisato che, in caso di riforma in appello di sentenza in forza della quale si è proceduto ad esecuzione forzata, il debitore ha diritto alla restituzione non…

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Nullità del pignoramento di una quota del diritto del debitore e limiti del principio di autosufficienza della nota di trascrizione

Tribunale di Napoli Nord in Aversa; sentenza 3 maggio 2016 dott. Auletta [1] Esecuzione forzata – Pignoramento immobiliare – Pignoramento di una quota dei diritti del debitore – Nullità (Cod. proc. civ. artt. 555, 567, 617, 618) [2] Esecuzione forzata – Pignoramento immobiliare – Autosufficienza della nota di trascrizione – Divergenza tra titolo e nota di trascrizione – Fattispecie (Cod. civ. artt. 2657, 2658, 2659, 2665, 2672, 2826, 2841; Cod. proc. civ. art. 555) [1] La vendita forzata è diretta a trasferire diritti già esistenti e non mira a costituire nuovi diritti: pertanto è nullo il pignoramento di un diritto “meno ampio” rispetto a quello del debitore. [2] Il principio di autosufficienza della nota di trascrizione, in base al quale…

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Pignorabili per intero i compensi degli amministratori di s.p.a.

Cass., Sez. Un., 20 gennaio 2017, n. 1545 – Pres. Di Amato; – Est. Spirito; – P.M. Iacoviello (diff.) Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – Compensi dell’amministratore di società – Pignoramento – Limite del quinto – Applicabilità – Esclusione (cod. proc. civ., artt. 409 n. 3, 545, comma 4). [1] L’amministratore unico o il consigliere d’amministrazione di una società per azioni sono ad essa legati da un rapporto di tipo societario che, in considerazione dell’immedesimazione organica che si verifica tra persona fisica ed ente, e dell’assenza del requisito della coordinazione, non è compreso in quelli previsti dall’art. 409, n. 3, c.p.c., sicché i compensi spettanti ai soggetti predetti per le funzioni svolte in ambito societario sono pignorabili senza i limiti…

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La tutela esecutiva dei crediti bagatellari

L’Autore esamina alcune recenti sentenze della Corte di cassazione che hanno negato tutela giurisdizionale, per carenza di interesse ad agire in via esecutiva, nel caso di crediti di importo irrisorio. Queste decisioni devono essere esaminate in relazione alle concrete vicende processuali ed è errato affermare che, secondo la giurisprudenza, l’accesso alla tutela dei diritti è consentito soltanto se il valore economico supera un determinato importo. 1. Valore economico della controversia e interesse ad agire in via esecutiva. – 2. Il caso che ha dato origine all’affermazione del principio. – 3. La giurisprudenza successiva: un ritorno alle norme. – 4. Conclusioni.   Valore economico della controversia e interesse ad agire in via esecutiva. Alcune recenti sentenze della Corte di cassazione hanno…

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L’ordinanza ex art. 612 che risolve una questione circa il diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata ha (di nuovo) natura di sentenza

Cass., Sez. III, 8 dicembre 2016, n. 27185 – Pres. Chiarini – Est. D’Arrigo  Esecuzione forzata – Esecuzione degli obblighi di fare o di non fare – Ordinanza ex art. 612 c.p.c. – Risoluzione in concreto di controversia insorta tra le parti sulla portata sostanziale del titolo – Natura di sentenza – Conseguenze – Appellabilità (C.p.c. artt. 612, 615) [1] L’ordinanza emessa ai sensi dell’art. 612 c.p.c. che abbia risolto una contestazione che non attiene alla determinazione delle modalità esecutive, bensì alla portata sostanziale del titolo esecutivo, acquista natura di sentenza in senso sostanziale decisiva di una opposizione all’esecuzione e come tale è impugnabile con i mezzi ordinari, anziché con lo strumento dell’opposizione agli atti esecutivi.  CASO [1] Ottenuta la…

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Inammissibile l’opposizione a precetto diretta a contestare la validità della notifica del titolo

Cass., Sezione 6-III, ord., 9 novembre 2016, n. 22870; Pres. Amendola, Est. Rubino Esecuzione Forzata – Opposizione agli atti esecutivi – Contestazione sulla validità della notifica del titolo – Inammissibilità – Fattispecie (cod. proc. civ. art. 615) [1] La opposizione agli atti esecutivi diretta a contestare la notifica del titolo esecutivo, costituito da un decreto ingiuntivo, è inammissibile.  CASO [1] Il debitore propone opposizione al precetto notificato da due società di capitali, quali socie di un’altra società di capitali estinta, la quale aveva ottenuto un decreto ingiuntivo nei suoi confronti. Nell’opposizione a precetto il debitore solleva contestazioni sulla regolarità della notifica del titolo, che era costituito da un decreto ingiuntivo. L’opposizione a precetto veniva rigettata dal Tribunale di Milano. Il…

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Il curatore non può accettare offerte in aumento se ha comunicato al giudice delegato l’esito della vendita

Tribunale Udine, decreto 14 novembre 2016; dott. Zuliani Fallimento – vendita di immobili – liquidazione disposta dal curatore – offerte migliorative – termine di presentazione – sospensione della vendita – modalità – limiti (R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 107, 108) [1] Il potere di sospendere la vendita di immobili attribuito al curatore dall’art. 104, comma 7, l. fall. ove gli pervenga un’offerta d’acquisto per un importo superiore al dieci per cento del prezzo della precedente offerta, può essere esercitato fino alla comunicazione al giudice delegato dell’esito della vendita formalizzata con il deposito della relativa documentazione in cancelleria ai sensi dell’art. 104, comma 7, l. fall. CASO [1] Il curatore di un fallimento procedeva alla vendita di…

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La motivazione per relationem nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi

Cass. civ., 4 novembre 2016, n. 22372; Pres. Amendola, Est. Barreca Esecuzione forzata – Opposizione agli atti esecutivi – Sentenza – Contenuto – Motivazione – “Per relationem” ad ordinanza resa in corso di causa – Ammissibilità (cod. proc. civ., artt. 132, 360, 1° comma, n. 4, 612, 617; cod. proc. civ. disp. att., art. 118).   [1] La sentenza resa a seguito di opposizione agli atti esecutivi la cui motivazione si riporti ad altro provvedimento reso nel corso del giudizio (nella specie, all’ordinanza resa dal giudice adito all’esito della fase sommaria ai sensi dell’art. 618 c.p.c.) non è affetta da nullità per violazione dell’art. 132 c.p.c., essendo la decisione motivata per relationem. CASO
 [1] Proposta opposizione agli atti esecutivi avverso…

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La collocazione sussidiaria ex art. 2776 c.c., in caso di infruttuosa esecuzione sui mobili

L’articolo esamina un istituto che spesso determina contrasti tra i creditori nella fase della distribuzione del ricavato: la collocazione sussidiaria sul prezzo di vendita dei beni immobili, in favore dei crediti assistiti da privilegi generali mobiliari. Premessa Il nostro ordinamento regola, tra le cause di prelazione, i privilegi. Ai sensi dell’art. 2745 c.c. il privilegio è accordato «dalla legge in considerazione della causa del credito. La costituzione del privilegio può tuttavia dalla legge essere subordinata alla convenzione delle parti; può anche essere subordinata a particolari forme di pubblicità». Condizione necessaria perché vi sia un privilegio è, quindi, la esistenza di una espressa norma di legge e le parti non hanno il potere di costituire nuovi privilegi. Si distingue fra privilegi…

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