Esecuzione forzata

Inammissibile l’opposizione a precetto diretta a contestare la validità della notifica del titolo

Cass., Sezione 6-III, ord., 9 novembre 2016, n. 22870; Pres. Amendola, Est. Rubino Esecuzione Forzata – Opposizione agli atti esecutivi – Contestazione sulla validità della notifica del titolo – Inammissibilità – Fattispecie (cod. proc. civ. art. 615) [1] La opposizione agli atti esecutivi diretta a contestare la notifica del titolo esecutivo, costituito da un decreto ingiuntivo, è inammissibile.  CASO [1] Il debitore propone opposizione al precetto notificato da due società di capitali, quali socie di un’altra società di capitali estinta, la quale aveva ottenuto un decreto ingiuntivo nei suoi confronti. Nell’opposizione a precetto il debitore solleva contestazioni sulla regolarità della notifica del titolo, che era costituito da un decreto ingiuntivo. L’opposizione a precetto veniva rigettata dal Tribunale di Milano. Il…

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Il curatore non può accettare offerte in aumento se ha comunicato al giudice delegato l’esito della vendita

Tribunale Udine, decreto 14 novembre 2016; dott. Zuliani Fallimento – vendita di immobili – liquidazione disposta dal curatore – offerte migliorative – termine di presentazione – sospensione della vendita – modalità – limiti (R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 107, 108) [1] Il potere di sospendere la vendita di immobili attribuito al curatore dall’art. 104, comma 7, l. fall. ove gli pervenga un’offerta d’acquisto per un importo superiore al dieci per cento del prezzo della precedente offerta, può essere esercitato fino alla comunicazione al giudice delegato dell’esito della vendita formalizzata con il deposito della relativa documentazione in cancelleria ai sensi dell’art. 104, comma 7, l. fall. CASO [1] Il curatore di un fallimento procedeva alla vendita di…

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La motivazione per relationem nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi

Cass. civ., 4 novembre 2016, n. 22372; Pres. Amendola, Est. Barreca Esecuzione forzata – Opposizione agli atti esecutivi – Sentenza – Contenuto – Motivazione – “Per relationem” ad ordinanza resa in corso di causa – Ammissibilità (cod. proc. civ., artt. 132, 360, 1° comma, n. 4, 612, 617; cod. proc. civ. disp. att., art. 118).   [1] La sentenza resa a seguito di opposizione agli atti esecutivi la cui motivazione si riporti ad altro provvedimento reso nel corso del giudizio (nella specie, all’ordinanza resa dal giudice adito all’esito della fase sommaria ai sensi dell’art. 618 c.p.c.) non è affetta da nullità per violazione dell’art. 132 c.p.c., essendo la decisione motivata per relationem. CASO
 [1] Proposta opposizione agli atti esecutivi avverso…

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La collocazione sussidiaria ex art. 2776 c.c., in caso di infruttuosa esecuzione sui mobili

L’articolo esamina un istituto che spesso determina contrasti tra i creditori nella fase della distribuzione del ricavato: la collocazione sussidiaria sul prezzo di vendita dei beni immobili, in favore dei crediti assistiti da privilegi generali mobiliari. Premessa Il nostro ordinamento regola, tra le cause di prelazione, i privilegi. Ai sensi dell’art. 2745 c.c. il privilegio è accordato «dalla legge in considerazione della causa del credito. La costituzione del privilegio può tuttavia dalla legge essere subordinata alla convenzione delle parti; può anche essere subordinata a particolari forme di pubblicità». Condizione necessaria perché vi sia un privilegio è, quindi, la esistenza di una espressa norma di legge e le parti non hanno il potere di costituire nuovi privilegi. Si distingue fra privilegi…

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Obbligazioni solidali e abuso dei mezzi di espropriazione

Tribunale di Marsala, 3 agosto 2016 (ord.) – Pres. Genco; – Est. Vaccaro Espropriazione presso terzi – moltiplicazione delle azioni esecutive – correttezza e buona fede – abuso dei mezzi di espropriazione – conseguenze (Cost., art. 111; cod. proc. civ., artt. 543, 624 comma 2, 669 terdecies; cod. civ. art  1292)  [1] Il comportamento del creditore procedente, che promuove contestualmente quattro autonome azioni esecutive innanzi al medesimo Tribunale per l’intero credito di € 1.787,00 (di cui € 1.522,00 per spese legali liquidate in sentenza, € 68,00 per spese vive ed € 197,00 per compensi relativi alla redazione dell’atto di precetto) nei confronti di quattro debitori solidali, costituisce un uso distorto degli strumenti del processo esecutivo, poiché vìola il principio di…

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L’opposizione agli atti esecutivi è l’unico strumento per contestare la validità dell’ordinanza di assegnazione nella espropriazione presso terzi

  Trib. Palermo, ord. 12 dicembre 2016 –  Marinuzzi [1] Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – pignoramento presso terzi – ordinanza di assegnazione –opposizione all’esecuzione – inammissibilità – fattispecie (cod. proc. civ. artt. 533, 543, 547, 615, 617).  [2] Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – pignoramento presso terzi – opposizione all’esecuzione – condanna alle spese – fattispecie (cod. proc. civ. artt. 91, 615, 616, 624, 669 septies).  [1] Il terzo pignorato, che intende contestare il contenuto dell’ordinanza di assegnazione, non può proporre opposizione all’esecuzione ma deve proporre opposizione agli atti esecutivi nel termine di venti giorni dalla conoscenza dell’ordinanza. [2] L’ordinanza del giudice dell’esecuzione che provvede sull’istanza di sospensione ex art. 624 c.p.c. deve contenere la pronuncia sulle spese di…

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Il regime intertemporale delle impugnazioni delle sentenze che decidono il giudizio di opposizione all’esecuzione

  Cass. Civ., Sez. III, sent. 18 gennaio 2016, n. 674 – Pres. Ambrosio – Est. D’Amico – P.M. Servello (diff.)   Opposizione all’esecuzione – Impugnazione – Inappellabilità introdotta dalla legge 24 febbraio 2006 n. 52 – successiva abrogazione – rimedio esperibile (Cod. proc. civ., art. 616; Cost., art. 111 Cost.; l. 24 febbraio 2006, n. 52, art. 14; l. 18 giugno 2009, n. 69 artt. 49, 58) [1] Per individuare il mezzo di impugnazione avverso una sentenza occorre avere riguardo alla legge processuale in vigore al momento della sua pubblicazione. In seguito alle modifiche dell’art. 616 c.p.c., introdotte dalla l. 24 febbraio 2006, n. 52, le sentenze, che abbiano deciso opposizioni all’esecuzione, pubblicate prima del primo marzo 2006 sono appellabili,…

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Sospensione in seguito ad opposizione all’esecuzione: la mancata instaurazione del giudizio di merito non comporta la improcedibilità del reclamo

  Tribunale di Milano, 3 marzo 2016 (ord.) – Pres. de Sapia – Est. Rossetti Opposizione all’esecuzione – sospensione disposta dal giudice dell’esecuzione – mancata introduzione giudizio di merito – reclamo – improcedibilità – esclusione (cod. proc. civ., art. 624 commi 2 e 3; cod. proc. civ., art. 669 terdecies)  Opposizione all’esecuzione – mancata introduzione giudizio di merito – sospensione disposta dal giudice del reclamo – esclusione (cod. proc. civ., art. 624 commi 2 e 3; cod. proc. civ., art. 669 terdecies)  [1] Il reclamo avverso l’ordinanza che provvede sulla istanza di sospensione del processo esecutivo ai sensi dell’art. 624, comma primo, cod. proc. civ., non diviene improcedibile se nessuna delle parti inizia il giudizio di merito nel termine perentorio…

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Esdebitazione: nessun automatismo ma un (prudente) bilanciamento rimesso al giudice del merito

  Trib. Como, decr. 12 ottobre 2016; Pres. Introini; Est. Petronzi. Fallimento – Procedimento di esdebitazione – Requisiti oggettivi – Soddisfacimento creditori concorsuali – Parzialità – Ammissibilità – Fondamento – Accertamento rimesso al giudice del merito (Cod. civ., art. 2740, 2751 bis; legge fallimentare, art. 142) [1] Il requisito oggettivo per la esdebitazione, di cui al secondo comma dell’art. 142 l. fall., sussiste anche qualora alcune categorie di creditori non abbiano ricevuto alcun soddisfacimento in sede di riparto, purché – alla luce di un giudizio prudenziale rimesso al giudice di merito – la soddisfazione parziale della compagine creditoria non risulti irrisoria. CASO [1] Dopo il fallimento di una s.a.s. il socio accomandatario formula istanza di esdebitazione evidenziando la propria collaborazione…

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L’ordinanza di chiusura anticipata del processo per infruttuosità dell’esecuzione non è reclamabile, ma opponibile ex art. 617 c.p.c.

  Trib. Santa Maria Capua Vetere, sent. 28 aprile 2015   Esecuzione per obbligazioni pecuniarie – Espropriazione immobiliare – Infruttuosità della procedura – Ordinanza di chiusura anticipata del processo – Reclamo – Inammissibilità (Cod. proc. civ. artt. 178, 630; disp. att. cod. proc. civ., 164 bis). [1] L’ordinanza con cui il giudice dell’esecuzione dispone ai sensi dell’art. 164 bis disp. att. la chiusura anticipata del processo esecutivo per infruttuosità rientra nell’ambito delle ipotesi di “improseguibilità/chiusura anticipata” del processo esecutivo e non già in quelle di estinzione “tipica” o in senso stretto, per cui non può essere impugnata con il reclamo, ma solo con l’opposizione agli atti esecutivi. CASO [1] Il debitore esecutato proponeva reclamo avverso l’ordinanza di chiusura anticipata della…

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