Esecuzione forzata
Il decreto ingiuntivo emesso nei confronti del condominio deve essere notificato in forma esecutiva al singolo condomino debitore
Cass. civ., Sez. VI, 29 marzo 2017, n. 8150 – Pres. Amendola – Rel. Rubino [1] Espropriazione forzata – Decreto ingiuntivo – Notifica titolo esecutivo – Espropriazione contro il singolo condomino – Fattispecie (cod. proc. civ., artt. 479, 480, 617, 643, 654) [1] L’art. 654 c.p.c., che esonera il creditore dall’onere di notificare copia del decreto ingiuntivo spedito in forma esecutiva, trova applicazione soltanto nel caso in cui l’esecuzione viene iniziata contro il debitore ingiunto. Il creditore, se intende agire contro il singolo condomino, quale obbligato pro quota, deve notificare al condomino il decreto ingiuntivo spedito in forma esecutiva e l’omessa notifica costituisce un’irregolarità formale, che va sollevata nelle forme dell’opposizione agli atti esecutivi. CASO [1] Il creditore otteneva decreto…
Continua a leggere...La mancanza del titolo esecutivo può essere rilevata di ufficio dal giudice dell’esecuzione: un giusto «salvagente» per il debitore dopo la modifica dell’art. 615 c.p.c.?
Cass. civ., sez. VI – 3, ordinanza 22 giugno 2017, n. 15605, Pres. Amendola – Rel. Tatangelo Esecuzione forzata – Titolo esecutivo – Potere del giudice dell’esecuzione di verificare di ufficio la sussistenza del titolo esecutivo – Sussistenza (cod. proc. civ., artt. 474, 484, 617). Esecuzione forzata – Titolo esecutivo – Provvedimento del giudice dell’esecuzione che rileva la carenza del titolo esecutivo – Rimedi – Opposizione agli atti esecutivi (cod. proc. civ., artt. 474, 617). [1] Il giudice dell’esecuzione ha il potere/dovere di verificare di ufficio, e a prescindere da una opposizione del debitore, l’esistenza del titolo esecutivo e la corrispondenza degli importi pretesi dal creditore con quelli dovuti in base al titolo stesso e, nel caso in cui risulti…
Continua a leggere...La assegnazione forzata degli immobili pignorati: un istituto ancora poco utilizzato
Negli ultimi anni, le disposizioni che regolano l’istituto della assegnazione forzata degli immobili pignorati sono state modificate più volte: dal d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito con modificazioni con l. 14 maggio 2005, n. 80; dalla l. 28 dicembre 2005, n. 263; dal d.l. 27 giugno 2015, n. 83, convertito con modificazioni con l. 6 agosto 2015, n. 132; dal d.l. 3 maggio 2016, n. 59, convertito con modificazioni con l. 30 giugno 2016, n. 119. Il legislatore vorrebbe incrementare l’utilizzo di questo istituto, come alternativa alla vendita forzata. Tuttavia la attuale disciplina scoraggia l’utilizzo di questo istituto. Questo articolo è diretto a individuare in quali casi il creditore, procedente o intervenuto, potrebbe avere un vantaggio dall’assegnazione del bene…
Continua a leggere...Natura bifasica delle opposizioni esecutive e tempestività dell’impugnazione
Cass. civ., 12 aprile 2017, n. 9352; Pres. Vivaldi; Est. Frasca; P.M. Mistri (conf.). Esecuzione forzata – Esecuzione immobiliare – Opposizioni – All’esecuzione – Procedimento unico a struttura bifasica – Conseguenze in tema di impugnazioni– Termini – Decorrenza – Termine lungo per l’impugnazione – Riduzione a sei mesi – Applicazione “ratione temporis” – Rilevanza della fase sommaria (cod. proc. civ., artt. 327, 615, 616). [1] L’opposizione all’esecuzione, pur essendo distinta in due fasi, di cui una sommaria e l’altra a cognizione piena, è e resta un unico procedimento, per cui, ai fini dell’applicazione del termine lungo di impugnazione di cui all’art. 327 c.p.c., rileva il momento in cui è stata introdotta la fase sommaria, con il deposito del ricorso innanzi…
Continua a leggere...Le nuove competenze del giudice di pace in materia esecutiva
Nella Gazzetta Ufficiale del 31 luglio 2017, n. 177 è stato pubblicato il d.lgs. 13 luglio 2017, n. 116, che introduce la «Riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, nonché disciplina transitoria relativa ai magistrati onorari in servizio, a norma della legge 28 aprile 2016, n. 57». Le nuove disposizioni regolano il nuovo status giuridico dei giudici onorari e introducono importanti modifiche alla competenza del giudice di pace, che avrà competenze pure in materia di espropriazione forzata, ma soltanto a far data dal 31 ottobre 2021. Premessa. Circa un anno addietro la legge 28 aprile 2016, n. 57 ha delegato il Governo ad introdurre un nuovo modello unitario di magistratura onoraria che comprende al suo…
Continua a leggere...Opposizione a precetto e distribuzione dell’onere della prova
Cass. civ., sez. III, 7 marzo 2017, n. 5635; Pres. Vivaldi; Est. Tatangelo; P.M. Soldi (conf.) Espropriazione forzata – opposizione a precetto – onere della prova in capo all’opposto – esclusione (Cod. proc. civ., art. 360, 615, comma 1; Cod. civ., art. 2967). Il giudizio di opposizione a precetto ha natura e struttura di azione di accertamento negativo del credito consacrato nel titolo esecutivo: in tale giudizio spetta alla parte opponente l’onere di dedurre e dimostrare gli eventuali fatti estintivi, impeditivi e/o modificativi del credito. CASO I debitori propongono opposizione all’esecuzione, ai sensi dell’art. 615, comma 1, c.p.c., avverso l’atto di precetto che intimava il pagamento di un importo pari a euro 22.092,00. L’opposizione viene in parte accolta dal Tribunale…
Continua a leggere...Sui rimedi esperibili avverso l’ordinanza di assegnazione dei crediti ex art. 553 c.p.c.
Nell’espropriazione presso terzi la fase dell’assegnazione assolve alla funzione di trasferimento coattivo del diritto, ma, complici le modalità di accertamento “semplificato” introdotte dal legislatore a partire dal 2012, l’ordinanza di assegnazione ex art. 553 c.p.c. risolve questioni sostanziali inerenti i diritti coinvolti dal pignoramento. Ne deriva un necessario adattamento del sistema dei rimedi esperibili avverso l’ordinanza di assegnazione, in cui l’opposizione agli atti esecutivi ha assunto un ruolo centrale. Il rimedio generale avverso l’ordinanza di assegnazione. L’opposizione agli atti esecutivi. – 2. Limiti di ammissibilità dell’appello. – 3. Ancora sull’opposizione agli atti esecutivi. Casistica. – 4. I rimedi esclusi. – 5. L’impugnazione dell’ordinanza nel successivo processo esecutivo. 1.Eccetto il caso di cui all’art. 548, comma 2, c.p.c., la legge non prevede…
Continua a leggere...I mezzi di difesa esperibili dal terzo nell’esecuzione per rilascio
Cass. civ., 20 marzo 2017, n. 7041; Pres. Est. Vivaldi Esecuzione forzata – Esecuzione per rilascio – Opposizioni – Del terzo titolare di un diritto autonomo e incompatibile – Giudizio “inter alios” – Rimedi processuali – Opposizione di terzo ordinaria – Ammissibilità – Condizioni – Rapporti con l’opposizione di terzo all’esecuzione (cod. proc. civ., artt. 404, 605, 619). [1] Nell’esecuzione per consegna o rilascio, avviata in forza di sentenza resa inter alios, ove il terzo lamenti una lesione della sua situazione soggettiva che gli deriva non già da un errore sorto nel procedimento esecutivo, bensì direttamente dalla sentenza che ha accertato un diritto incompatibile con quello da lui vantato, egli non può proporre l’opposizione di terzo all’esecuzione, ai sensi dell’art….
Continua a leggere...Il pignoramento dello stipendio nei limiti di un quinto è costituzionalmente legittimo
Corte Costituzionale, ord. 12 ottobre 2016; Pres. Grossi; Est. Carosi. Espropriazione – Espropriazione presso terzi – Crediti impignorabili – Somme dovute dai privati a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro – Minimo vitale – Erogazioni assistenziali – Assegni familiari – Impignorabilità relativa (Cod. proc. civ., art. 545; d. l. 27 giugno 2015, n. 83, conv. con l. 6 agosto 2015, n. 132; d. p. r. 29 settembre 1973, n. 602; d. l. 2 marzo 2012, n. 16, conv. con l. 26 aprile 2012, n. 44) [1] È manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 545, 4° comma, c.p.c., sollevata con riferimento agli artt. 1, 2, 4 Cost., così come è…
Continua a leggere...È illegittima l’azione esecutiva che si alimenta da sola
Tribunale di Napoli Nord in Aversa; ordinanza 30 marzo 2017; Auletta [1] Espropriazione forzata – Atto di precetto – Spese di iscrizione ipotecaria – Fattispecie (cod. proc. civ., artt. 480, 481, 555, 615, 624; cod. civ., art. 2855) [2] Espropriazione forzata – Atto di precetto – Interesse ad agire in via esecutiva – Fattispecie (cod. proc. civ., artt. 100, 480, 555) [1] Le spese per l’iscrizione dell’ipoteca giudiziale non possono essere liquidate dal creditore nel precetto non costituendo né credito accessorio a quello principale, né accessorio di legge alle spese processuali, ma devono essere liquidate dal giudice dell’esecuzione all’esito dell’espropriazione utilmente promossa dal creditore sui beni ipotecati. [2] È illegittima la procedura espropriativa che si alimenta da sola, in quanto…
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