Esecuzione forzata
La riassunzione del processo esecutivo sospeso a seguito del rigetto in primo grado dell’opposizione
Cass. civ., sezione III, sent. 04 Aprile 2017, n. 8683 – Pres. Chiarini – Rel. Tatangelo Esecuzione forzata – Opposizione di terzo – Sospensione dell’esecuzione – Riassunzione del processo esecutivo – Decorrenza – Rigetto dell’opposizione – Immediata efficacia della sentenza di primo grado – (Cod. proc. civ. artt. 282, 619, 627, 669 novies, co. 3) [1] La riassunzione del processo esecutivo sospeso ex art. 624 c.p.c. è sempre possibile già a seguito della sentenza di primo grado di rigetto dell’opposizione. Tale interpretazione dell’art. 627 c.p.c. trova fondamento non solo nel riconoscimento dell’immediata efficacia della sentenza di primo grado riconosciuta dall’art. 282 c.p.c., ma anche nei principi dei provvedimenti cautelari, ed in particolare nella regola dettata dall’art. 669-novies, co. 3, c.p.c.,…
Continua a leggere...Esecuzione illegittima: la Suprema corte puntualizza che il risarcimento del danno è devoluto al giudice del giudizio di merito nel quale il titolo esecutivo si è formato oppure al giudice dell’opposizione all’esecuzione
Cass. civ., sez. III, ord. 21 settembre 2017, n. 21944 -Pres. Spirito; Rel. Spaziani Esecuzione forzata – Spese giudiziali in materia civile – Responsabilità aggravata e lite temeraria – Domanda ex art. 96, secondo comma, c.p.c. – Proposizione della domanda risarcitoria in giudizio separato e autonomo – Inammissibilità (cod. proc. civ., art. 96) [1] La condanna al risarcimento del danno procurato dalla parte che ha iniziato o compiuto l’esecuzione forzata agendo senza la normale prudenza, può essere chiesta soltanto al giudice che accerta l’inesistenza del diritto di procedere in executivis (e quindi unicamente nel giudizio di merito nel quale il titolo esecutivo si è formato oppure nel giudizio di opposizione all’esecuzione). CASO [1] Dopo l’inizio di una procedura esecutiva immobiliare,…
Continua a leggere...Omessa o invalida notifica del verbale di accertamento di violazione del codice della strada e natura della relativa opposizione
Cass. civ., Sez. Un., 22 settembre 2017, n. 22080; Pres. Rordorf; Est. Barreca Esecuzione forzata – Esecuzione esattoriale – Cartelle di pagamento relative a sanzioni amministrative da infrazioni stradali – Opposizione – Natura – (cod. proc. civ., art. 615; l. 24 novembre 1981 n. 689, legge di depenalizzazione, artt. 22 e 23; d.lgs. 1 settembre 2011, n. 150, Semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, art. 7; d.lgs. 30 aprile 1992 n. 285, Nuovo codice della strada, art. 201). [1] L’opposizione alla cartella di pagamento, emessa ai fini della riscossione di una sanzione amministrativa pecuniaria comminata per violazione del codice della strada, va proposta ai sensi dell’art. 7 del decreto legislativo 1 settembre 2011, n. 150 e non nelle forme della…
Continua a leggere...La tempestività del deposito dell’istanza di vendita
Cass., Sez. III sent., 28 luglio 2017, n. 18758 Espropriazione forzata – Esecuzione immobiliare – Deposito istanza di vendita – Termine perentorio – Dies a quo – Dal perfezionamento del pignoramento – Nozione – Principio della scissione soggettiva degli effetti della notifica – Inapplicabilità (art. 497 cod. proc. civ.) [1] Il termine per il deposito dell’istanza di vendita previsto dall’art. 497 cod. proc. civ., che decorre dal perfezionamento della notifica del pignoramento e non dalla sua trascrizione, va individuato per entrambe le parti nell’epoca di perfezionamento della notificazione nei confronti del destinatario. CASO [1] Nell’ambito di una procedura di espropriazione immobiliare incardinata dinanzi al tribunale fiorentino, il debitore aveva eccepito la inefficacia del pignoramento per tardivo deposito della istanza di…
Continua a leggere...Sospensione del processo esecutivo in favore delle vittime di usura o estorsione e sindacato del giudice dell’esecuzione
Cass., Sez. Un., 20 settembre 2017, n. 21854; Pres. Amoroso; Est. Frasca; P.M. Fuzio (conf.) Esecuzione forzata in genere – Processi esecutivi promossi nei confronti delle vittime dell’usura – Sospensione – Decreto del P.M. – Poteri del giudice dell’esecuzione (legge 23 febbraio 1999, n. 44, Disposizioni concernenti il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura, art. 20, comma 7). Il Giudice dell’esecuzione cui sia stato trasmesso il provvedimento del Pubblico ministero che, ai sensi dell’art. 20, comma 7, l. n. 44/1999, dispone la sospensione dei termini di una procedura esecutiva a carico di soggetti vittime di richieste estorsive o di usura, non può sindacare le valutazioni del giudice penale circa la sussistenza dei presupposti della provvidenza…
Continua a leggere...Il decreto ingiuntivo emesso nei confronti del condominio deve essere notificato in forma esecutiva al singolo condomino debitore
Cass. civ., Sez. VI, 29 marzo 2017, n. 8150 – Pres. Amendola – Rel. Rubino [1] Espropriazione forzata – Decreto ingiuntivo – Notifica titolo esecutivo – Espropriazione contro il singolo condomino – Fattispecie (cod. proc. civ., artt. 479, 480, 617, 643, 654) [1] L’art. 654 c.p.c., che esonera il creditore dall’onere di notificare copia del decreto ingiuntivo spedito in forma esecutiva, trova applicazione soltanto nel caso in cui l’esecuzione viene iniziata contro il debitore ingiunto. Il creditore, se intende agire contro il singolo condomino, quale obbligato pro quota, deve notificare al condomino il decreto ingiuntivo spedito in forma esecutiva e l’omessa notifica costituisce un’irregolarità formale, che va sollevata nelle forme dell’opposizione agli atti esecutivi. CASO [1] Il creditore otteneva decreto…
Continua a leggere...La mancanza del titolo esecutivo può essere rilevata di ufficio dal giudice dell’esecuzione: un giusto «salvagente» per il debitore dopo la modifica dell’art. 615 c.p.c.?
Cass. civ., sez. VI – 3, ordinanza 22 giugno 2017, n. 15605, Pres. Amendola – Rel. Tatangelo Esecuzione forzata – Titolo esecutivo – Potere del giudice dell’esecuzione di verificare di ufficio la sussistenza del titolo esecutivo – Sussistenza (cod. proc. civ., artt. 474, 484, 617). Esecuzione forzata – Titolo esecutivo – Provvedimento del giudice dell’esecuzione che rileva la carenza del titolo esecutivo – Rimedi – Opposizione agli atti esecutivi (cod. proc. civ., artt. 474, 617). [1] Il giudice dell’esecuzione ha il potere/dovere di verificare di ufficio, e a prescindere da una opposizione del debitore, l’esistenza del titolo esecutivo e la corrispondenza degli importi pretesi dal creditore con quelli dovuti in base al titolo stesso e, nel caso in cui risulti…
Continua a leggere...La assegnazione forzata degli immobili pignorati: un istituto ancora poco utilizzato
Negli ultimi anni, le disposizioni che regolano l’istituto della assegnazione forzata degli immobili pignorati sono state modificate più volte: dal d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito con modificazioni con l. 14 maggio 2005, n. 80; dalla l. 28 dicembre 2005, n. 263; dal d.l. 27 giugno 2015, n. 83, convertito con modificazioni con l. 6 agosto 2015, n. 132; dal d.l. 3 maggio 2016, n. 59, convertito con modificazioni con l. 30 giugno 2016, n. 119. Il legislatore vorrebbe incrementare l’utilizzo di questo istituto, come alternativa alla vendita forzata. Tuttavia la attuale disciplina scoraggia l’utilizzo di questo istituto. Questo articolo è diretto a individuare in quali casi il creditore, procedente o intervenuto, potrebbe avere un vantaggio dall’assegnazione del bene…
Continua a leggere...Natura bifasica delle opposizioni esecutive e tempestività dell’impugnazione
Cass. civ., 12 aprile 2017, n. 9352; Pres. Vivaldi; Est. Frasca; P.M. Mistri (conf.). Esecuzione forzata – Esecuzione immobiliare – Opposizioni – All’esecuzione – Procedimento unico a struttura bifasica – Conseguenze in tema di impugnazioni– Termini – Decorrenza – Termine lungo per l’impugnazione – Riduzione a sei mesi – Applicazione “ratione temporis” – Rilevanza della fase sommaria (cod. proc. civ., artt. 327, 615, 616). [1] L’opposizione all’esecuzione, pur essendo distinta in due fasi, di cui una sommaria e l’altra a cognizione piena, è e resta un unico procedimento, per cui, ai fini dell’applicazione del termine lungo di impugnazione di cui all’art. 327 c.p.c., rileva il momento in cui è stata introdotta la fase sommaria, con il deposito del ricorso innanzi…
Continua a leggere...Le nuove competenze del giudice di pace in materia esecutiva
Nella Gazzetta Ufficiale del 31 luglio 2017, n. 177 è stato pubblicato il d.lgs. 13 luglio 2017, n. 116, che introduce la «Riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, nonché disciplina transitoria relativa ai magistrati onorari in servizio, a norma della legge 28 aprile 2016, n. 57». Le nuove disposizioni regolano il nuovo status giuridico dei giudici onorari e introducono importanti modifiche alla competenza del giudice di pace, che avrà competenze pure in materia di espropriazione forzata, ma soltanto a far data dal 31 ottobre 2021. Premessa. Circa un anno addietro la legge 28 aprile 2016, n. 57 ha delegato il Governo ad introdurre un nuovo modello unitario di magistratura onoraria che comprende al suo…
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- …
- 26
- 27
- 28
- …
- 35
- 36
- SUCCESSIVO