Esecuzione forzata
Non è titolo esecutivo europeo la decisione emessa senza la specifica indicazione dell’indirizzo dell’autorità giudiziaria cui proporre opposizione
Corte di giustizia dell’Unione Europea, Sez. VII, 28 febbraio 2018, n. 289/17 – Pres. Rosas – Rel. Toader Titolo esecutivo – Titolo esecutivo europeo – Credito non contestato – Debitore contumace – Requisiti minimi – Fattispecie (C.p.c., art. 474; Reg. CE n. 805/2004, artt. 3 – 17 – 18) [1] Una decisione giudiziaria emessa senza che il debitore sia stato informato dell’indirizzo del giudice cui inviare la risposta, dinanzi al quale comparire o, eventualmente, presso il quale può essere proposto un ricorso avverso tale decisione, non può essere certificata come titolo esecutivo europeo. CASO [1] Tre diversi creditori presentavano le relative istanze di procedimento sommario d’ingiunzione di pagamento nei confronti dei rispettivi debitori innanzi al tribunale di primo grado della città di Tartu,…
Continua a leggere...La rinuncia al pignoramento determina l’inefficacia e l’estinzione della procedura, ma non preclude la decisione dell’opposizione all’esecuzione
Trib. Termini Imerese, ord. 25 aprile 2017; Dott.ssa Maria Margherita Urso Espropriazione – Espropriazione presso terzi – Rinuncia agli atti dell’esecuzione – Estinzione del processo (Cod. proc. civ., artt. 543, 545, 615, 629, 632) [1] Il giudice dell’esecuzione deve dichiarare l’inefficacia del pignoramento e l’estinzione della procedura esecutiva a seguito della rinuncia al pignoramento da parte del creditore procedente anche se pende opposizione all’esecuzione. Espropriazione – Espropriazione presso terzi – Crediti impignorabili – Erogazioni previdenziali – Impignorabilità relativa – Opposizione all’esecuzione – Rinuncia agli atti dell’esecuzione – Condanna alle spese – Ammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 545, 615; l. 12 giugno 1984 n. 222, art. 2; d.l. 27 giugno 2015, n. 83, conv. con l. 6 agosto 2015, n. 132;…
Continua a leggere...La necessaria coesistenza del requisito oggettivo e di quello soggettivo per la costituzione delle pertinenze e le relative implicazioni in sede esecutiva
Cass. civ., Sez. VI, 17 ottobre 2017, n. 24432 – Pres. D’Ascola – Rel. Scarpa Pertinenze – Proprietà e diritti reali – Pignoramento – Nota di trascrizione – Presunzioni – Vendita giudiziari (C.c., artt. 817, 818m 2912; c.p.c., artt. 555, 586) [1] Per la costituzione del vincolo pertinenziale è necessario non soltanto l’elemento oggettivo, consistente nella materiale destinazione del bene accessorio ad una relazione di complementarietà con quello principale, ma anche l’elemento soggettivo, consistente nella effettiva volontà del titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento; tale costituzione, tuttavia, non si traduce di per sé in un modo di acquisto della proprietà, per cui è comunque necessario l’accertamento del diritto dominicale sulla cosa accessoria. [2] Accertata…
Continua a leggere...Sulla inammissibilità dell’opposizione all’esecuzione avverso l’intervento non titolato
Tribunale di Roma, Sez. IV, ord. 1° febbraio 2018, Est. Cecere. Esecuzione forzata – Espropriazione immobiliare – Intervento non titolato – Intervento fondato su scritture contabili – Opposizione all’esecuzione – Inammissibilità – Controversie distributive – Ammissibilità (Cod. proc. civ., art. 499, 512, 615, 617; cod. civ., art. 2214) [1] L’opposizione all’esecuzione ai sensi dell’art. 615 c.p.c. è inammissibile qualora il debitore esecutato intenda contestare la sussistenza o l’ammontare del credito azionato mediante un intervento non titolato (nel caso di specie fondato sulle scritture contabili di cui all’art. 2214 c.c.). CASO [1] Nell’ambito di un procedimento di espropriazione immobiliare, la parte debitrice propone opposizione ai sensi degli artt. 615 e 617 c.p.c. avverso l’intervento sine titulo di un creditore, chiedendo contestualmente…
Continua a leggere...I principali orientamenti della giurisprudenza di legittimità per l’anno 2017 sul processo di esecuzione
Introduzione. Allo scopo di meglio orientare gli operatori giuridici nell’interpretazione e applicazione delle norme e principi giuridici, l’Ufficio del Massimario della Suprema Corte di Cassazione anche per l’anno appena trascorso ha elaborato una Rassegna delle principali decisioni della giurisprudenza di legittimità in materia civile (oltre che penale). La Rassegna si presenta particolarmente preziosa nell’ambito del processo esecutivo, in quanto volta a chiarire e precisare l’ambito di operatività di istituti interessati negli ultimi anni da reiterati e assai incidenti interventi riformatori legislativi. Di seguito verranno perciò riportate tra le molte pronunce segnalate dall’Ufficio del Massimario quelle che appaiono di particolare interesse. Titolo esecutivo. La Suprema Corte, ribadita l’immanenza nel processo esecutivo del principio nulla executio sine titulo (v. Cass., Sez. Un.,…
Continua a leggere...Per intervenire nell’espropriazione forzata il creditore non ha l’onere di notificare previamente al debitore il titolo esecutivo e il precetto
Cass. civ., Sez. III, 8 febbraio 2018, n. 3021; Pres. Chiarini; Est. Rossi. Esecuzione forzata – Espropriazione immobiliare – Intervento dei creditori – Credito tributario – Opposizione all’esecuzione avverso l’intervento – Motivi – Vizi di invalidità della notifica della cartella di pagamento – Rigetto – Fondamento (cod. proc. civ., artt. 447, 479, 480, 499, 615, 617; d.P.R 29 settembre 1973, n. 602, artt. 25, 49, 50). [1] In tema di espropriazione forzata, presupposto dell’intervento dei creditori nella procedura è l’esistenza del titolo esecutivo (costituito dal ruolo, per i crediti azionati dall’agente della riscossione), non la notificazione di esso né la intimazione del precetto (ovvero, per i crediti azionati dall’agente della riscossione, la notificazione della cartella di pagamento), sicché è destituita…
Continua a leggere...Gli effetti della mancata rinnovazione della trascrizione del pignoramento sulla procedura esecutiva
App. Cagliari Sez. I, sentenza 30 gennaio 2018; Pres. Aru Esecuzione forzata – Pignoramento – Espropriazione immobiliare – Trascrizione del pignoramento – Efficacia ventennale ex art. 2668-ter c.c. – Mancata rinnovazione della trascrizione – Caducazione del processo esecutivo – Inclusione dell’atto di pignoramento (C.c. artt. 2668 bis, 2668 ter; c.p.c. artt. 493, 555, 617, 630). [1] Ciascun pignoramento ha effetto indipendente rispetto agli altri e, quindi, la mancata rinnovazione della trascrizione nel termine prescritto dall’art. 2668 ter determina la caducazione del pignoramento. Tuttavia, in caso di più procedure esecutive sui medesimi beni riunite in un unico processo la caducazione di alcuni dei pignoramenti effettuati non comporta l’estinzione dell’intera procedura esecutiva. CASO [1] Con ordinanza, il g.e. dichiarava l’estinzione del procedimento…
Continua a leggere...L’opposizione all’esecuzione è improcedibile se la parte iscrive la causa a ruolo tardivamente
Cass. civ., Sez. VI, 17 gennaio 2018 n. 1058 (ordinanza) – Pres. Amendola – rel. Rubino Esecuzione forzata – Opposizione – All’esecuzione – Iscrizione della causa a ruolo – Mancato rispetto del termine – Conseguenze – Improcedibilità (Artt. 181, 307, 616 c.p.c.) [1] Nel giudizio di opposizione all’esecuzione, la conseguenza del mancato rispetto del termine perentorio previsto dall’art. 616 c.p.c. per l’iscrizione della causa a ruolo è l’improcedibilità, che non ammette sanatorie. CASO [1] Intrapresa un’esecuzione mobiliare presso terzi, il debitore proponeva opposizione al fine di ottenere la sospensione della procedura esecutiva. Il Giudice rigettava la suddetta richiesta e fissava il termine per l’inizio del giudizio di merito. Il creditore, a fronte dell’inattività del debitore, procedeva a notificargli “un atto…
Continua a leggere...Recupero delle spese processuali: vincolo di solidarietà o accollo pro quota?
Trib. Torre Annunziata, 24 luglio 2017, n. 1634/2011- rel. Di Martino Esecuzione forzata – Esecuzione esattoriale – Spese processuali – Opposizione all’esecuzione – Ripartizione pro quota – Ripartizione in solido (C.p.c., artt. 615, 617; c.p.p., art. 535; D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, art. 205). [1] La sussistenza del limite della irrevocabilità della sentenza comporta, con riferimento al rapporto tra la vecchia disciplina in tema di pagamento delle spese di giustizia di cui all’art. 535, secondo comma c.p.p. e la nuova, contenuta nell’art. 205 del D.P.R. 115/2002, così come modificato dalla legge 69/2009, la prevalenza della regola del pagamento pro quota soltanto se, nel caso concreto, la sentenza che condanna al pagamento delle spese processuali non sia ancora divenuta irrevocabile;…
Continua a leggere...Espropriazione forzata e responsabilità processuale aggravata ex art. 96 cod. proc. civ.
L’articolo esamina l’istituto della responsabilità aggravata e, in particolare, i primi due commi dell’art. 96 cod. proc. civ. e le pronunce giurisprudenziali più rilevanti in materia. Vengono analizzate alcune ipotesi di responsabilità aggravata che possono verificarsi nell’ambito della fase esecutiva, nonché il discusso argomento della individuazione del giudice competente a pronunziarsi in merito alla domanda di condanna al risarcimento dei danni ex art. 96 cod. proc. civ. Indice sommario: 1. Premessa – 2. La natura della responsabilità processuale aggravata e il rapporto con l’art. 2043 cod. civ. – 3. L’art. 96, I comma, cod. proc. civ. o responsabilità “per lite temeraria” – 4. L’art. 96, II comma: esecuzione forzata illegittima e iscrizione di ipoteca – 5. Il giudice competente a…
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- …
- 24
- 25
- 26
- …
- 35
- 36
- SUCCESSIVO