Esecuzione forzata
La sentenza che definisce, rigettandola, l’opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c. pone un vincolo preclusivo solo sui motivi dedotti e non su quelli deducibili
Cassazione civile, Sez. III, sent. 4 aprile 2019, n. 9316, Pres. Vivaldi, Est. Gianniti Opposizione all’esecuzione – Giudicato esterno – Limiti oggettivi del giudicato (Cod. Proc. Civ., art. 615; Cod. Civ., art. 2909) [I] Il giudicato su un’opposizione all’esecuzione non copre il dedotto ed il deducibile, ma soltanto il dedotto [II] Il giudicato esterno formatosi in altro giudizio di opposizione all’esecuzione produce i suoi effetti anche su un diverso giudizio di opposizione all’esecuzione nel quale risultano essere state dedotte identiche ragioni di opposizione CASO Le aggiudicatarie di un immobile nell’ambito di una procedura espropriativa notificavano ai debitori espropriati e ad altri tre soggetti, qualificati come possessori sine titulo dell’immobile stesso, il decreto di trasferimento (pronunciato oltre un anno prima), unitamente…
Continua a leggere...L’azione esecutiva collettiva di cui al nuovo art. 840 terdecies c.p.c.
Come noto, con il voto favorevole del Senato della Repubblica del 3 aprile 2019, su testo già definito dalla Camera dei Deputati, è stato approvato il disegno di legge n. 844 e, quindi, promulgata la legge 31 aprile 2019, n. 31, rubricata “Disposizioni in materia di azione di classe”. Nonostante i promotori della riforma (in primis, le associazioni dei consumatori) confidassero nell’attuazione di procedure di immediata e diffusa applicazione che potessero rispondere alle concrete esigenze degli utenti, la Legge n. 31 del 2019 ha, almeno in parte, deluso tali aspettative, dacché, da un lato, rinvia la sua entrata in vigore a un anno dalla sua pubblicazione (momento che determinerà anche l’abrogazione delle corrispondenti disposizioni sull’azione di classe contenute nel Codice…
Continua a leggere...L’ordinanza di estinzione atipica e di liberazione dei beni pignorati va impugnata con opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c.
Cassazione, sez. VI, 20 settembre 2019, n. 4961 – Pres. De Stefano – Est. Tatangelo Nelle ipotesi in cui il giudice dell’esecuzione dichiari l’improcedibilità della procedura esecutiva in base al rilievo della mancanza o inefficacia del titolo esecutivo, il provvedimento adottato a chiusura definitiva della procedura esecutiva è impugnabile solo con l’opposizione agli atti esecutivi ai sensi dell’art. 617 c.p.c. CASO T.A. proponeva opposizione agli atti esecutivi, ai sensi dell’art. 617 c.p.c., avverso il provvedimento con il quale il giudice dell’esecuzione del Tribunale di Foggia dichiarava improcedibile l’espropriazione presso terzi promossa nei confronti dell’Inps, ritenendo estinto il credito fatto valere e disponendo la liberazione delle somme pignorate. L’opposizione veniva accolta e il Tribunale dichiarava nulla l’ordinanza impugnata. Proponeva ricorso per cassazione…
Continua a leggere...Regime impugnatorio della condanna alla rifusione delle spese processuali nell’ordinanza di rigetto dell’istanza cautelare
Cassazione civile sez. VI, 01/03/2019, n. 6180; Pres. D’Ascola; rel. Criscuolo L’ordinanza di rigetto del reclamo cautelare non è ricorribile per cassazione, neppure in ordine alle sole spese, perché è un provvedimento inidoneo a divenire cosa giudicata, formale e sostanziale, conservando i caratteri della provvisorietà e non decisorietà. Pertanto, dopo la novella dell’art. 669 septies c.p.c. da parte della l. n. 69 del 2009, la contestazione delle spese – ove il soccombente abbia agito “ante causam” e non intenda iniziare il giudizio di merito – va effettuata in sede di opposizione al precetto ovvero all’esecuzione, se iniziata, trattandosi di giudizio a cognizione piena in cui la condanna alle spese può essere ridiscussa senza limiti, come se l’ordinanza sul reclamo fosse,…
Continua a leggere...Erronea dichiarazione del terzo pignorato: modalità di impugnazione e limiti della modifica della dichiarazione già resa
Cass. civ. Sez. III, Sent., (ud. 18-04-2018) 26-02-2019, n. 5489- Pres. Vivaldi, Rel. Rubino MASSIMA In tema di espropriazione presso terzi, il terzo pignorato che si avveda dell’erroneità della dichiarazione resa ai sensi dell’art. 547 c.p.c. può farla valere mediante opposizione agli atti esecutivi, ai sensi dell’art. 617 c.p.c., avverso l’ordinanza di assegnazione del credito emessa ex art. 553 c.p.c., a condizione che abbia tempestivamente emendato, mediante revoca o rettifica, la dichiarazione ritenuta affetta da errore e il giudice dell’esecuzione abbia, ciò non di meno, disposto l’assegnazione. CASO Il Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio ed i principali enti territoriali campani avevano sottoscritto un accordo di programma con la società (OMISSIS) per la realizzazione di un piano di completamento della…
Continua a leggere...La competenza per valore nell’opposizione di merito endoesecutiva e l’incidenza dei pagamenti parziali successivi al precetto
Cassazione civile sez. III, 15/02/2019, ord. n. 4530; Pres. Armano; Rel. D’Arrigo Esecuzione forzata – Opposizione all’esecuzione successiva al pignoramento – Competenza per valore – Credito per il quale è stato intimato il precetto – Pagamenti parziali riconosciuti dal creditore – Riduzione del credito – Incidenza sulla competenza per valore in relazione al giudizio di merito sull’opposizione all’esecuzione endoesecutiva (artt. 17, 615, 616 cod. proc. civ.) MASSIMA In materia di opposizione ad esecuzione forzata, quando l’esecuzione sia già iniziata, l’individuazione del giudice competente per valore per il giudizio di merito deve essere effettuata, in applicazione dell’art. 17 c.p.c., sulla base del credito per cui si procede, che corrisponde a quello che risulta dal titolo esecutivo e per il quale è…
Continua a leggere...Domanda riconvenzionale (inammissibile) e reconventio reconventionis (ammissibile) del creditore opposto nell’opposizione a decreto ingiuntivo
Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo solo l’opponente, sostanzialmente convenuto, può proporre domande riconvenzionali, mentre l’opposto, sostanzialmente attore, non può proporre domande diverse da quelle fatte valere con l’ingiunzione, in quanto nell’ordinario procedimento che si instaura a seguito della citazione in opposizione, dal momento che le parti processuali sono invertite e l’opposto è l’attore sostanziale cui è certamente permesso di precisare e modificare la domanda, purché ciò non comporti un’inammissibile mutatio. Ammettere una riconvenzionale da parte dell’opposto, anche se dipendente dal titolo dedotto in giudizio, significherebbe eludere il divieto di mutatio libelli. Un consolidato orientamento di legittimità esclude la possibilità per l’opposto di proporre domande riconvenzionali. Tale assunto si basa sulla considerazione per cui nel giudizio di opposizione a…
Continua a leggere...Esecuzione forzata per rilascio di immobile e opposizione ordinaria di terzo ex art. 404, comma 1, c.p.c., che vanti un diritto incompatibile con quello azionato dal creditore in executivis
Cassazione civile, Sez. III, Sentenza 20 novembre 2018, n. 29850. Pres. Vivaldi, Estensore Porreca Esecuzione forzata – Esecuzione per consegna o rilascio – Terzo titolare di un diritto incompatibile con quello del procedente – Mezzo di tutela azionabile – Opposizione di terzo all’esecuzione ex art. 619 c.p.c. – Inammissibilità – Opposizione ordinaria di terzo ex art. 404, comma 1, c.p.c. – Ammissibilità MASSIMA L’ordine contenuto in una pronuncia di condanna al rilascio d’immobile spiega efficacia nei confronti, non solo del destinatario della relativa statuizione, ma anche di chiunque si trovi a disporre del bene nel momento in cui la pronuncia stessa venga coattivamente eseguita, mentre il terzo che, come il proprietario possessore del bene, deduca un’incompatibilità fattuale giuridicamente rilevante con…
Continua a leggere...Mancanza della formula esecutiva, opposizione agli atti esecutivi, sentenza inappellabile e “nullità innocua”
Cassazione civile, Sez. III, 12 febbraio 2019, n. 3967, Pres. Vivaldi, Est. D’Arrigo Esecuzione forzata – Mancata spedizione del titolo in forma esecutiva – Nullità – Sussiste – Opposizione agli atti esecutivi ex art. 617, comma 1, c.p.c. – Sanatoria del vizio – Non sussiste – Allegazione del concreto pregiudizio – Necessità – Mancata allegazione – Difetto di interesse ad agire – Inammissibilità dell’opposizione – Sussiste (Cod. Proc. Civ., artt. 100, 156, 475, 479, 617, 618) MASSIMA L’omessa spedizione in forma esecutiva della copia del titolo esecutivo rilasciata al creditore e da questi notificata al debitore determina una irregolarità formale del titolo medesimo, che deve essere denunciata nelle forme e nei termini di cui all’art. 617, primo comma, cod. proc….
Continua a leggere...È ammissibile il regolamento di giurisdizione proposto da un convenuto residente in Italia in un giudizio di opposizione a d.i. in presenza di una clausola compromissoria di arbitrato estero
Cass. civ. Sez. Unite, ord., 21 settembre 2018, n. 22433, Pres. Schirò, Rel. Cirillo Regolamento preventivo di giurisdizione – Arbitrato estero – Clausola compromissoria – Opposizione a decreto ingiuntivo – art. 41 c.p.c. – 218/1995 – MASSIME Il regolamento preventivo di giurisdizione è ammissibile anche in pendenza del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, poiché l’adozione del provvedimento monitorio non costituisce decisione nel merito ai sensi dell’art. 41 c.p.c. Nel vigente sistema di diritto internazionale privato disciplinato dalla l. n. 218 del 1995, l’istanza di regolamento preventivo di giurisdizione proposta dal convenuto residente o domiciliato in Italia è sempre ammissibile, purché l’istante dimostri l’esistenza di uno specifico interesse a ricorrere a questo specifico strumento al fine di escludere la giurisdizione…
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