Esecuzione forzata

Nell’opposizione agli atti esecutivi tutte le parti dell’esecuzione sono litisconsorti necessarie

Cass. civ. sez. III, 12 giugno 2020, n.11268, Pres. De Stefano, Rel. D’Arrigo Esecuzione forzata – Opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. – Litisconsorzio necessario con tutti i creditori – Ricorso per cassazione – Omessa indicazione dei creditori nel ricorso – Inammissibilità MASSIMA                                                                                                                                                         In materia di opposizioni esecutive e controversie distributive, il ricorso per cassazione deve essere proposto nei confronti di tutti i creditori procedenti o intervenuti al momento della proposizione dell’opposizione, fra i quali sussiste litisconsorzio processuale necessario. Pertanto, il ricorso deve contenere, a pena di inammissibilità ex art. 366 c.p.c., comma 1, n. 3, l’esatta indicazione dei litisconsorti necessari, al fine di consentire alla Corte di verificare l’integrità del contraddittorio ed eventualmente provvedere ad ordinarne l’integrazione…

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Il debitore esecutato è litisconsorte necessario nel procedimento di accertamento dell’obbligo del terzo ex art. 549 c.p.c.

Cassazione civile, sesta sez., ordinanza interlocutoria, 20 maggio 2020, n. 9267; Pres. Frasca; Rel. D’Arrigo. Nel giudizio di accertamento dell’obbligo del terzo pignorato regolato dall’art. 549 c.p.c. così come modificato dal D.L. 27 giugno 2015, n. 83, art. 13, comma 1, lett. m-ter), convertito con modifiche dalla legge di conversione L. 6 agosto 2015, n. 132, il contraddittorio deve essere assicurato anche nei confronti del debitore esecutato, il quale è litisconsorte necessario anche nell’eventuale opposizione ex art. 617 c.p.c., proposta ai sensi della seconda parte dello stesso art. 549 c.p.c., e nel successivo ricorso straordinario per cassazione. CASO Il creditore F.A.A. procedeva ad esecuzione forzata nei confronti del debitore M.A., che doveva al primo circa € 40.000,00 per canoni di…

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È valida la notificazione del decreto ingiuntivo effettuata dal difensore di una società cancellata dal registro delle imprese dopo il deposito del ricorso 

Sezione Prima, Sentenza 20 aprile 2020, n. 7917, Pres. De Chiara, Estensore Falabella Procedimento d’ingiunzione – Deposito del ricorso – Estinzione della società ricorrente prima del deposito del decreto ingiuntivo – Conseguenze – Notifica da parte del difensore della società estinta – Validità CASO Alfa S.r.l. otteneva un decreto ingiuntivo contro Beta S.r.l. per il mancato pagamento del canone di locazione di un’unità immobiliare dalla stessa locata all’intimata. Beta proponeva opposizione, allegando che il credito era stato ceduto e che la società ingiungente era stata cancellata dal registro delle imprese; deduceva inoltre il radicale vizio della notificazione, eseguita da un avvocato – quello della società estinta – oramai privo di procura. La cancellazione di Alfa risulta successiva al deposito del…

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L’impugnazione dei provvedimenti di estinzione atipica del processo esecutivo

Cassazione civile sez. III – 29/04/2020, sentenza n. 8404; Pres. Amendola; Cons. rel. Tatangelo Estinzione atipica del processo esecutivo – Provvedimento – Opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. – Ammissibilità – Reclamo al collegio ex art. 630 c.p.c. – Inammissibilità (c.p.c. artt. 382, 617, 629, 630, 631; art. 187 bis disp. att. c.p.c.) I provvedimenti con i quali venga dichiarata l’estinzione del processo esecutivo in ipotesi diverse da quelle tipizzate dal codice sono impugnabili esclusivamente con l’opposizione agli atti esecutivi e non già col reclamo ex art. 630 c.p.c., il quale, ove proposto, deve essere dichiarato inammissibile anche d’ufficio. CASO Il ricorrente R.F. promuoveva un processo esecutivo per espropriazione immobiliare nei confronti di S.D., conclusosi con la dichiarazione…

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Non serve esperire la conciliazione obbligatoria per chiedere un decreto ingiuntivo in materia di controversie tra utenti e operatori nelle telecomunicazioni

Cass., Sez. Un., 28 aprile 2020, n. 8240 (Pres. Mammone, Rel. Rubino) Procedimento per ingiunzione – Controversie tra utenti e operatori di servizi di telecomunicazioni – Tentativo obbligatorio di conciliazione – Condizione di procedibilità – Esclusione (C.p.c. art. 633 ss.; art. 1, comma 11, L. 31 luglio 1997, n. 249.) In tema di controversie tra le società erogatrici dei servizi di telecomunicazioni e gli utenti, non è soggetto all’obbligo di esperire il preventivo tentativo di conciliazione, previsto dall’art. 1, comma 11, della L. 31 luglio 1997 n. 249, chi intenda richiedere un provvedimento monitorio, essendo il preventivo tentativo di conciliazione strutturalmente incompatibile con i procedimenti privi di contraddittorio o a contraddittorio differito. CASO La vicenda prende le mosse da un decreto ingiuntivo richiesto…

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L’ordinanza provvisoria di rilascio ex art. 665 c.p.c. non è impugnabile, neppure con regolamento di competenza

Cass. civ., Sez. VI – 3, Ord. 05-03-2020, n. 6319 – Pres. Frasca – Rel. Scrima. La questione di competenza, come ogni altra questione volta a contestare la domanda di merito, può ben essere sollevata già nell’udienza di comparizione, anche al fine di contrastare l’accoglimento dell’eventuale istanza finalizzata a conseguire l’ordinanza di rilascio, ma il suo esame è compiuto in quella sede in funzione della sola decisione su tale domanda incidentale. CASO Pr. concedeva in locazione un immobile a P.C.; successivamente intimava alla conduttrice lo sfratto per morosità, convenendola per la convalida dinanzi al Tribunale di Nola. C. si opponeva alla convalida eccependo, ex multis, la pendenza avanti al medesimo Tribunale di un altro giudizio tra le stesse parti, avente…

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I beni facenti parte di un fondo patrimoniale non rispondono dei debiti contratti nell’ambito dell’attività professionale di un coniuge

Cass. civ. sez. I, 27 aprile 2020, n.8201, Pres. De Chiara, Rel. Solaini Fondo patrimoniale – Pignoramento immobiliare – Opposizione di terzo all’esecuzione – Impignorabilità – Bisogni della famiglia MASSIMA                                                                                                                                                         Se il credito per cui si procede è solo indirettamente destinato alla soddisfazione delle esigenze familiari del debitore, rientrando nell’attività professionale da cui quest’ultimo ricava il reddito occorrente per il mantenimento della famiglia, non è consentita, ai sensi dell’art. 170 c.c., la sua soddisfazione sui beni costituiti in fondo patrimoniale. CASO Il finanziamento di € 300.000,00 da parte di una banca a favore di una società a responsabilità limitata veniva garantito con fideiussione dall’amministratrice unica la quale in seguito, assieme al marito, destinava due immobili di cui erano comproprietari al…

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Pluralità di espropriazioni a carico di debitori solidali, in presenza di un’esecuzione potenzialmente già satisfattiva

Cassazione civile, VI sez., sentenza del 24 aprile 2020, n. 8151; Pres. Frasca; Rel. D’Arrigo “In tema di esecuzione forzata, non viola gli obblighi di correttezza e buona fede e non contravviene al divieto di abuso degli strumenti processuali l’iniziativa del creditore di due o più debitori solidali che, in forza del medesimo titolo, intraprenda un’azione esecutiva nei confronti di uno di essi dopo aver ottenuto, nei confronti di un altro condebitore, un’ordinanza di assegnazione ex art. 553 c.p.c., fintanto che la stessa non sia stata interamente eseguita dal terzo pignorato sino all’integrale concorrenza del credito per cui si agisce, fermo restando il divieto di ottenere più dell’ammontare del credito medesimo, la cui violazione deve essere fatta eventualmente valere in…

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L’interesse ad agire del terzo datore di ipoteca a garanzia di debito altrui nel giudizio di opposizione a precetto

Cassazione civile sez. VI – 13/03/2020, ord. n. 7249; Pres. Frasca; Rel. Porreca Ipoteca a garanzia di debito altrui – Opposizione a precetto – Interesse ad agire – Espropriazione contro il terzo proprietario (c.c. artt. 2808, 2858, 2868, 2871; c.p.c. artt. 100, 602, 603, 615, 617). Quando un terzo costituisce una ipoteca su beni propri a garanzia di un debito altrui, il creditore ha diritto di fare espropriare la cosa ipotecata in caso di inadempimento del debitore, ed ai fini dell’esercizio di tale diritto è tenuto a notificare al terzo datore di ipoteca, oltre che al debitore, sia il titolo esecutivo che il precetto, specificando in quest’ultimo la “res” del terzo che si intende eventualmente sottoporre ad esecuzione forzata. Tuttavia,…

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La caducazione del titolo esecutivo nel corso del giudizio di opposizione e le sue conseguenze

Cass. civ. Sez. III, Ord., (ud. 26-02-2020) 06-03-2020, n. 6422 Pres.de Stefano – Rel. Rubino In tema di opposizione alla esecuzione si ritiene opportuno trasmettere gli atti al primo Presidente, al fine di valutare la possibile assegnazione alle Sezioni Unite, affinché venga risolto il contrasto giurisprudenziale sorto in merito al venir meno del titolo esecutivo in corso di causa, con significative ricadute sul tema della liquidazione delle spese di lite. CASO La vicenda giudiziaria ha origine dall’avvio del procedimento di sfratto per morosità convalidato per mancata opposizione del conduttore intimato. L’intimato V. proponeva opposizione tardiva alla convalida la quale veniva rigettata nel merito dal Tribunale di Lucca; V. appellava la sentenza. Nelle more del giudizio di secondo grado, i proprietari…

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