Esecuzione forzata

È soggetto a opposizione ex art. 617, comma 1, c.p.c. ed è nullo il precetto che non indica gli estremi del provvedimento che ha dichiarato l’esecutorietà del decreto ingiuntivo

Cass. civ., sez. III, 4 settembre 2024, n. 23725 – Pres. De Stefano – Rel. Condello Titolo esecutivo – Decreto ingiuntivo esecutivo – Atto di precetto – Omessa menzione del provvedimento con cui è stata disposta l’esecutorietà del decreto ingiuntivo – Conseguenze – Nullità del precetto – Opposizione a precetto ex art. 617, comma 1, c.p.c. Massima: “L’omessa menzione nell’atto di precetto del provvedimento che ha dichiarato l’esecutorietà del decreto ingiuntivo ai sensi dell’art. 654 c.p.c. comporta la nullità – deducibile con l’opposizione agli atti esecutivi – del precetto stesso, non potendo l’indicazione di tale provvedimento evincersi dalla menzione dell’apposizione della formula esecutiva (nella disciplina anteriore al 28 febbraio 2023), né potendosi sopperire a tale indicazione attraverso il ricorso ad…

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Inopponibile il pagamento anticipato dei canoni di locazione se la quietanza non è appositamente trascritta nei RR.II. prima del pignoramento

Cass. civ., sez. III, 24 settembre 2024, n. 25584 – Pres. Travaglino – Rel. Fanticini Espropriazione immobiliare – Immobile locato – Pagamento anticipato dei canoni – Opponibilità – Trascrizione del contratto di locazione da cui risulti il pagamento anticipato – Insufficienza – Trascrizione della liberazione – Necessità [1] A norma dell’art. 2918 c.c., applicabile anche nell’espropriazione immobiliare del bene locato, il pagamento anticipato di canoni non scaduti alla data del pignoramento per un periodo eccedente i tre anni ha effetti liberatori nei confronti dei creditori e del custode giudiziario se la liberazione è trascritta prima del pignoramento con un’autonoma formalità pubblicitaria ex art. 2643, n. 9), c.c., non essendo a tal fine sufficiente la trascrizione del solo contratto di locazione…

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Il decreto ingiuntivo è opponibile alla massa dei creditori, soltanto se l’opposizione è stata rigettata o dichiarata estinta con provvedimento passato in giudicato prima del fallimento

Cass. civ., sez. I, 5 agosto 2024, n. 22125 – Pres. Cristiano – Rel. Vella Fallimento – Decreto ingiuntivo – Opposizione del debitore poi fallito – Rigetto o estinzione – Opponibilità alla massa fallimentare – Condizioni Massima: “Il decreto ingiuntivo che sia stato opposto dal debitore poi fallito è opponibile alla massa dei creditori, a condizione che la sentenza di rigetto dell’opposizione o l’ordinanza di estinzione sia divenuta non più impugnabile – per decorso del relativo termine – prima della dichiarazione di fallimento [ora di apertura della liquidazione giudiziale], restando irrilevante che con i detti provvedimenti sia stata o meno dichiarata l’esecutorietà del decreto monitorio ai sensi dell’art. 653 c.p.c., ovvero che sia stato pronunciato, prima dell’apertura del concorso tra…

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Pignoramento di quote intestate a società fiduciaria

Cass. civ., sez. III, 16 settembre 2024, n. 24859 – Pres. De Stefano – Rel. Condello Espropriazione di partecipazione sociale – Intestazione della quota a società fiduciaria – Dissociazione tra proprietà sostanziale e formale – Titolarità sostanziale in capo al fiduciante – Pignoramento ai sensi dell’art. 2471 c.c. Massima: “Il pignoramento della quota di società a responsabilità limitata – la quale esprime una posizione contrattuale obiettivata, che va considerata come un bene immateriale da equipararsi al bene mobile non iscritto in un pubblico registro – intestata a società fiduciaria operante ai sensi della l. 23 novembre 1939, n. 1966, si esegue non già nelle forme del pignoramento presso terzi, ma ai sensi dell’art. 2471, comma 1, c.c., mediante notificazione sia…

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Impossibile eseguire coattivamente l’obbligo di consegnare una cosa che non esiste più

Cass. civ., sez. III, 11 luglio 2024, n. 19123 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Esecuzione forzata per consegna o rilascio – Inesistenza della cosa da consegnare – Diritto del creditore di procedere a esecuzione forzata – Insussistenza – Imputabilità della sopravvenuta impossibilità della prestazione di consegna al debitore – Risarcimento del danno – Accertamento Massima: “In caso di impossibilità sopravvenuta della prestazione di consegna di una cosa determinata perché non più esistente, il creditore, benché munito di titolo esecutivo giudiziale, non può procedere a esecuzione forzata diretta per l’attuazione del relativo obbligo, fermo restando il diritto di ottenere il risarcimento del danno, se l’impossibilità sopravvenuta sia imputabile al debitore; il relativo accertamento può essere effettuato in sede di…

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Il giudice dell’esecuzione non può rilevare la vessatorietà delle clausole dopo la vendita o l’assegnazione del bene pignorato

Cass. civ., sez. III, 20 giugno 2024, n. 17055 – Pres. De Stefano – Rel. Valle Esecuzione forzata – Titolo esecutivo – Decreto ingiuntivo non opposto – Omessa motivazione sul carattere non abusivo delle clausole – Controllo officioso del giudice dell’esecuzione – Limiti Se l’esecuzione è fondata su un decreto ingiuntivo non opposto e il giudice del monitorio ha omesso di esaminare l’eventuale abusività delle clausole contenute nel contratto stipulato tra un professionista e un consumatore, la natura abusiva delle pattuizioni contrattuali dev’essere rilevata, anche d’ufficio, dal giudice dell’esecuzione, ma entro il limite dell’avvenuta vendita del bene (o dell’assegnazione del credito) pignorato, non potendo opporsi all’aggiudicatario vizi del processo esecutivo che non siano stati fatti valere con il rimedio dell’opposizione…

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Forma e regime impugnatorio della liquidazione delle spese nell’esecuzione forzata per obblighi di fare

Cass. civ., sez. III, 4 settembre 2024, n. 23736 – Pres. De Stefano – Rel. Condello Esecuzione forzata di obblighi di fare o di non fare – Rimborso delle spese – Ingiunzione di pagamento ex art. 614 c.p.c. – Ordinanza che dichiara conclusa l’esecuzione – Mancata opposizione – Contestazione della liquidazione delle spese operata dal giudice dell’esecuzione – Inammissibilità Massima: “Sebbene l’art. 614 c.p.c. preveda che la liquidazione delle spese nell’esecuzione forzata di obblighi di fare o di non fare sia effettuata con decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, se la condanna dell’esecutato al pagamento delle spese sostenute per dare attuazione coattiva all’obbligo portato dal titolo è contenuta in un’ordinanza che dichiara concluso il processo esecutivo che non sia stata impugnata con…

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Divisione endoesecutiva e termine per la riassunzione del processo esecutivo sospeso

Cass. civ., sez. III, 2 luglio 2024, n. 18196 – Pres. Travaglino – Rel. Spaziani Espropriazione di beni indivisi – Giudizio di divisione endoesecutiva – Sospensione del processo esecutivo – Riassunzione – Termine – Decorrenza Poiché la sospensione del processo esecutivo nelle more della divisione dei beni pignorati ex art. 601 c.p.c. costituisce una species del genus sospensione per pregiudizialità necessaria di cui all’art. 295 c.p.c., la riassunzione deve avvenire nel termine previsto dall’art. 297 c.p.c. e, dunque, entro tre mesi dal passaggio in giudicato del provvedimento (sentenza o ordinanza ex art. 789, comma 3, c.p.c.) con cui viene dichiarato esecutivo il progetto di divisione e vengono trasformate in porzioni fisicamente individuate le quote ideali di comproprietà sul bene comune….

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Euroconference presenta: i Corsi abilitanti Delegato alle Vendite e Custode Giudiziario

L’Università degli Studi Guglielmo Marconi, in convenzione con Euroconference, offre due corsi di alta formazione dedicati ai professionisti nel settore delle vendite immobiliari giudiziarie e della custodia dei beni pignorati. Questi corsi sono pensati da un lato per chi desidera iscriversi agli elenchi dei custodi giudiziari e delegati alle vendite, d’altro lato per chi deve mantenere tale iscrizione aggiornata. Contesto normativo e ruolo del Delegato alle vendite e del Custode giudiziario I corsi si basano sulle Linee Guida generali per la definizione dei programmi dei corsi di formazione e di aggiornamento, di cui all’art. 179-ter disp. att. c.p.c., pubblicate dalla Scuola Superiore della Magistratura. Il Delegato alle vendite è un professionista nominato dal giudice dell’esecuzione per sovrintendere alle operazioni di…

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Il termine per proporre l’istanza di assegnazione è perentorio

Cass. civ., sez. III, 2 agosto 2024, n. 21860 – Pres. De Stefano – Rel. Saija Espropriazione immobiliare – Istanza di assegnazione – Termine per la presentazione – Natura perentoria [1] Massima: Deve qualificarsi come perentorio il termine – di dieci giorni prima dell’udienza fissata per la vendita – previsto dall’art. 588 c.p.c. per proporre l’istanza di assegnazione. CASO Il creditore intervenuto in un’espropriazione immobiliare proponeva istanza di assegnazione dell’immobile pignorato. Avendo il giudice dell’esecuzione dichiarato inammissibile l’istanza, perché presentata dopo la scadenza del termine previsto dall’art. 588 c.p.c., l’immobile, all’esito dell’esperimento di vendita tenutosi alcuni giorni dopo, era aggiudicato agli offerenti che avevano presentato l’unica offerta al prezzo minimo (ossia ridotto di un quarto rispetto a quello base, ai…

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