Comunione – Condominio - Locazione

La responsabilità ex art. 2051 c.c. del condominio

Corte di Cassazione – Sesta sez. civile-3 – Ordinanza n. 15839/2019 Condominio – art. 2051 c.c. – art. 2043 c.c. – art. 1227c.c. CASO La controversia origina da una vertenza tra un terzo ed il Condominio ed attiene all’applicabilità della responsabilità da cose in custodia ex art. 2051 c.c., in capo al Condominio ed in ragione dei danni occorsi al terzo per caduta accidentale, originata nel mentre transitava a piedi in prossimità di attività commerciali insistenti nel complesso condominiale e cagionata dalla presenza di residui di cibo misti a neve lungo il marciapiede. Il Condominio negava la propria responsabilità e in via cautelativa evocava in giudizio a manleva e garanzia, la propria compagnia assicuratrice della responsabilità civile. Il Tribunale civile…

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Impugnazione delibera assembleare, per l’individuazione della competenza per valore, conta il “thema decidendum” e non “quid dispuntandum”…

Corte di Cassazione, VI^-2  Sez. Civ. Ordinanza n. 21227 del 28 agosto 2018  Presidente Dott. Pasquale D’ascola – Rel. Consigliere Dott. Antonino Scalisi Art.1137 c.c. – L. 69 del 2009- Riforma L. 11 dicembre 2012, n.220 “Ai fini della determinazione della competenza per valore, in relazione a una controversia avente a oggetto il riparto di una spesa approvata dall’assemblea di un condominio, anche se il condominio agisce per sentir dichiarare l’inesistenza del suo obbligo di pagamento sull’assunto dell’invalidità della deliberazione assembleare, bisogna fare riferimento all’importo contestato, relativamente alla sua singola obbligazione, e non all’intero ammontare risultante dal riparto approvato dall’assemblea di condominio, poiché in generale, allo scopo dell’individuazione dell’incompetenza, occorre avere riguardo al “thema decidendum”, invece che al “quid disputandum”;…

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L’avviso di convocazione all’assemblea condominiale. Fa prova dell’intervenuto ricevimento, la spedizione o la ricezione?

Corte di Cassazione, Sez. II civile, Sentenza n. 8275 del 25 marzo 2019 – Pres. Stefano Petitti – Cons. Rel. Milena Falaschi Art. 1135 c.c. – Art. 1137 c.c. – Art. 1335 c.c. –  Art. 66 Disp. Att. c.c. (ante riforma) “In tema di condominio, con riguardo all’avviso di convocazione di assemblea ai sensi dell’art. 66 disp. att. c.c. (nel testo ratione temporis vigente), posto che detto avviso deve qualificarsi quale atto di natura privata (del tutto svincolato, in assenza di espresse previsioni di legge, dall’applicazione del regime giuridico delle notificazioni degli atti giudiziari) e in particolare quale atto unilaterale recettizio ai sensi dell’art. 1335 c.c., al fine di ritenere fornita la prova della decorrenza del termine dilatorio di cinque…

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La natura dell’obbligazione di pagamento di oneri condominiali da parte del conduttore a beneficio del locatore, e l’altruità del conduttore rispetto ai rapporti condominiali, sono dirimenti nell’impedire il reato di appropriazione indebita

Corte di Cassazione – Seconda sezione penale – Sentenza n. 8922/2019 Condominio – locazione – obbligazioni – appropriazione indebita  “L’autonomia dei rapporti descritti, rende palese l’impossibilità logica di ritenere che le somme oggetto delle obbligazioni contrattuali, pur se riferite alle spese condominiali, una volta consegnate al locatore possano ancora ritenersi di proprietà dei conduttori, non risultando in alcuno modo che i conduttori possano essere considerati debitori in via diretta del condominio.” “Il condominio e, per esso, i singoli condomini possono far valere le loro ragioni creditorie relativamente al pagamento degli oneri condominiali esclusivamente nei confronti di altro condomino e non già nei riguardi del conduttore o comunque di chi occupa l’appartamento senza esserne il proprietario, non avendo nei suoi confronti…

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La rilevanza dei rivestimenti esterni pregiati e dei fregi decorativi dei balconi, “cartina di tornasole” per l’attribuzione della spesa di manutenzione al singolo proprietario e/o al condominio

Tribunale di Roma, Sez. V^ civile, Sentenza n.20202 del 23 ottobre 2018, Giudice Dott. Roberto Ghiron Art. 1117 c.c.  “Pertanto i balconi aggettanti non costituiscono proprietà comune fra i condomini e non hanno funzione comune ma esclusiva sì che gli oneri di manutenzione debbono essere sopportati solo dai proprietari dei balconi aventi tali caratteristiche. Solo laddove i balconi rechino rivestimenti esterni pregiati o fregi decorativi ed ornamentali sì da conferire al fabbricato un profilo estetico più gradevole, tali parti dei balconi debbono considerarsi comuni.[1]” FATTO Con atto di citazione un condomino chiamava in giudizio il condominio chiedendo l’illegittimità di una delibera condominiale, che aveva ad oggetto la ripartizione di spese inerenti lavori straordinari per il restauro di facciate, balconi e…

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I limiti dell’articolo 1102 c.c.

Corte di Cassazione – Sesta sez. civile-2 – Sentenza n. 7618/2019 Condominio – art. 1102 c.c. – art. 116 cpc. “…deve ritenersi che la condotta del condomino, consistente nella stabile occupazione – mediante il parcheggio per lunghi periodi di tempo della propria autovettura – di una porzione del cortile comune, configuri un abuso, poiché impedisce agli altri condomini di partecipare all’utilizzo dello spazio comune, ostacolandone il libero e pacifico godimento ed alterando l’equilibrio tra le concorrenti ed analoghe facoltà[1]” “…la violazione dell’art. 116 cpc è idonea ad integrare il vizio di cui all’art. 360, n.4, c.p.c. solo quando il giudice di merito disattenda tale principio in assenza di una deroga normativamente prevista, ovvero, all’opposto, valuti secondo prudente apprezzamento una prova…

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La concessione di superficie condominiale per l’installazione di infrastrutture necessarie al servizio pubblico di telefonia mobile e la deroga al principio di accessione: unanimità o maggioranza?

Corte di Cassazione – Seconda sez. civile – Ordinanza interlocutoria n.08943/2019 Condominio – parti comuni – deliberazioni assembleari – innovazioni – impianti di telefonia mobile – regolamento condominiale contrattuale – art. 812 c.c. – art. 1571 c.c. – art. 934 c.c. – art. 1593 c.c. – art. 1027 c.c. – art. 1108 c.c. –  art. 1120 c.c. “… nell’ambito di un condominio edilizio, l’uso indiretto di una parte comune mediante locazione può essere disposto con deliberazione a maggioranza, sempre che non sia possibile l’uso diretto dello stesso bene per tutti i partecipanti alla comunione, proporzionalmente alla loro quota, promiscuamente ovvero con sistema di frazionamento degli spazi o turni temporali, costituendo, dunque, l’indivisibilità del godimento o l’impossibilità dell’uso diretto il presupposto…

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Presunzione di responsabilità della cosa locata in capo al conduttore. La prova liberatoria

Tribunale di Busto Arsizio, Sez. III civile, Sentenza n. 1591 del 10 ottobre 2018, Giudice Dott.ssa Martina Arrivi   Art. 1177 c.c.- Art. 1588 c.c. – Art. 1590 c.c. – Art. 2051 c.c. “In tema di locazione, la violazione da parte del conduttore dell’obbligo di custodire la cosa locata, per impedirne la perdita o deterioramento, comporta responsabilità del medesimo ai sensi del combinato disposto degli art. 1590 e 1177 c.c., e non dell’art. 2051 c.c., perché detta norma disciplina l’ipotesi di responsabilità per danni provocati a terzi della cosa in custodia e non per danni alla stessa cosa custodita. Pertanto nell’ipotesi di incendio della cosa locata, il conduttore risponde della perdita o deterioramento del bene, qualora non provi che il…

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La registrazione tardiva del contratto di locazione e le relative conseguenze, tra le “rivisitazioni” della giurisprudenza di legittimità

Corte di Cassazione – Terza sez. civile – Ordinanza n. 32934/2018 Locazione – registrazione tardiva – nullità – indebito oggettivo – art. 2033 c.c. – art. 1, c.346, l. 311/2004. “…Le Sezioni Unite hanno, con la sentenza richiamata, riconosciuto effetto sanante alla registrazione tardiva ed hanno affermato che tale effetto sanante abbia efficacia retroattiva, il che consente di stabilizzare definitivamente gli effetti del contratto, assicurando piena tutela alla parte debole del rapporto, atteso che il conduttore non sarà esposto ad azioni di rilascio, godrà della durata come prevista ab origine dal contratto e non dalla sua registrazione, che, intervenendo a distanza di tempo dalla stipulazione, ne abbrevierebbe significativamente quanto arbitrariamente i termini di scadenza.[1]” “…nel caso ora all’esame, la sanatoria…

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La tutela della detenzione/ospitalità nei rapporti tra familiari: le vicende collegate al rilascio del bene immobile

Tribunale civile di Bologna, ordinanza del 9.10.2018 – Sezione 2^, dott.ssa Gentili (inedita) Articoli 700 – 669 bis cpc  e segg.ti “Il ricorso è da riqualificarsi come richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza di liberazione dell’immobile ERP, detenuto da….in forza di contratto di locazione, nei confronti del figlio …, che lo occupa contro la volontà della conduttrice, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 700 e 669 septies, comma 6^ cpc. Se è vero, infatti che il detentore, che non adempia ai propri obblighi verso il possessore, non interverte il possesso, allo stesso modo il detentore per ragioni di ospitalità che non libera l’immobile diventa semplicemente detentore sine titulo, essendo venuta meno la volontà che aveva legittimato l’originaria ospitalità”. FATTO La vicenda…

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