Comunione – Condominio - Locazione

Una palestra di troppo in condominio

Tribunale di Catania, Sez. III civ., Sentenza del 31 gennaio 2019 n. 454 Giudice Onorario dott. Antonino A.M. Milazzo Art. 1138 c.c. – L. n. 220 del 2012 “Il regolamento di condominio predisposto dall’originario unico proprietario dell’intero edificio, ove accettato dagli iniziali acquirenti dei singoli piani e regolarmente trascritto nei registri immobiliari, assume carattere convenzionale e vincola tutti i successivi acquirenti non solo con riferimento alle clausole che disciplinano l’uso o il godimento dei servizi delle parti comuni, ma anche con riferimento a quelle che restringono i poteri e le facoltà dei singoli condomini sulle loro proprietà esclusive.”[1] Il regolamento di condominio Il  regolamento condominiale è “ il complesso delle norme alle quali tutti i condomini devono attenersi  nell’uso delle…

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La restituzione del bene immobile concesso al figlio in comodato gratuito, “soccombe” al vincolo di destinazione del bene ad abitazione coniugale ?

Corte d’Appello di Napoli, Sentenza 27 febbraio 2019 n.1004, Pres. Dott.ssa Maria Rosaria Castiglione Morelli, Cons. Rel. Dott.ssa Elvira Bellantoni Art. 1022 c.c. – Art. 1023 c.c. -Art. 1809 c.c. – Art. 2704 c.c. “Ove il comodato di un immobile è stipulato in favore di un nucleo familiare già formato o in via di formazione, ha carattere vincolato alle esigenze abitative familiari, con la conseguenza che il comodante è tenuto a consentire la continuazione del godimento anche oltre l’eventuale crisi coniugale, salva l’ipotesi di sopravvenienza di un urgente ed imprevisto bisogno ai sensi dell’art. 1809, co.2, c.c.; in tal caso il giudice deve esercitare con la massima attenzione il controllo di proporzionalità e adeguatezza nel comparare le particolari esigenze di…

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I poteri dell’amministratore di accedere alle unità private, in caso di lavori necessari ed urgenti ed il dovere di collaborazione dei condomini

Corte di Cassazione, II^ Sez. civile, Sentenza  n. 212429 agosto 2019 – Pres. Antonio Oricchio – Cons. Rel. Giuseppe Dongiacomo Art. 843 c.c. – Art. 1130 c.c. – Art. 1131 c.c. – Art. 360 c.p.c. L. n. 134 del 2012; L. n. 220 del 2012 “Il condominio ha il diritto di provvedere alla riparazione e alla manutenzione dei beni comuni dell’edificio ed ha l’obbligo di farlo onde evitare danni alle proprietà esclusive dei condomini e dei terzi e che, ove manchi la collaborazione dei condomini all’esercizio di tale diritto, l’amministratore può agire in giudizio, in rappresentanza del condominio, per fare valere tale diritto, sia in sede cautelare ( ex art. 1130 n. 4 c.c.) che di merito ( ex art….

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I frontalini dei balconi sono parti comuni, (se ed) in quanto aventi valore ornamentale della facciata dell’edificio

Corte di Cassazione – seconda sezione civile – ordinanza n. 27413 del 29 ottobre 2018 Condominio – facciata, balconi e frontalini – parti comuni dell’edificio – mancata prova di titolo contrario –regolamento condominiale (assembleare) e inderogabilità della legge Riferimenti normativi: art. 1117 c.c. – art. 1118 c.c. – art. 1138 c.c. “… Deve, quindi, trovare conferma in questa sede il principio secondo cui gli elementi decorativi del balcone di un edificio in condominio – come i cementi decorativi relativi ai frontali (ed ai parapetti) – svolgendo una funzione di tipo estetico rispetto all’intero edificio inserendosi nel suo prospetto, costituiscono, come tali, parti comuni ai sensi dell’art. 1117, n. 3, c.c., con la conseguenza che la spesa per la relativa riparazione…

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Impugnativa delibera assembleare, distacco dal riscaldamento condominiale – intervento di terzo

Tribunale civile di Milano, Sez. 3^, 10 gennaio 2017 n.187. Art.1136 c.c. – art. 1120 c.c. – 105 c.p.c. “Tanto rilevato in fatto e diritto ed in mancanza di diversa allegazione e prova, osserva questo giudice che seppure l’odierno attore, in linea di principio, ha diritto d rinunziare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento ed a distaccarsi dallo stesso, non ostandovi alcuna norma regolamentare contrattuale; invece, per quanto emerso in fatto, il distacco in questione comporterebbe per i restanti condomini e per l’impianto condominiale quegli squilibri dell’impianto ed aggravi di spese di gestione e manutenzione dello stesso, che sono ostativi al legittimo distacco” FATTO La fattispecie riguardava l’impugnazione di una delibera condominiale da parte di un condomino, cui era stata negata…

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Norma di interpretazione autentica in materia di rinnovo dei contratti di locazione a canone agevolato

DL. 34/19 CONVERTITO IN LEGGE 58/19, art. 19 bis: Il quarto periodo del comma 5 dell’articolo  2  della  legge  9 dicembre 1998, n. 431, si interpreta nel senso che, in mancanza della comunicazione ivi prevista, il contratto è rinnovato tacitamente, a ciascuna scadenza, per un ulteriore biennio. La durata dei contratti di locazione. E’ noto che la materia delle locazioni immobiliari ad uso abitativo ha attraversato “epocali” trasformazioni, che hanno interessato principalmente le vicende legate alla durata del contratto. L’originario “blocco contrattuale” rappresentato dal regime vincolistico della legge 392/78 (c.d. legge dell’equo canone), ha visto il graduale superamento, dapprima ad opera della disciplina della L.359/92 c.d. “dei patti in deroga” e da ultimo ha trovato compimento nella L.431/98, che oramai da circa venti anni,…

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Il frazionamento orizzontale dell’originario unico appartamento in due unità non comporta la revisione delle tabelle millesimali

Corte di Cassazione – Seconda sez. civile – Sentenza n. 15109/2019 Condominio – rapporti condominiali – frazionamento orizzontale – tabelle millesimali – art. 1123 c.c. – art. 69 disp. att. c.c. – art. 1138 c.c. – art. 23, L. 220/2012. “…le tabelle millesimali possono essere rivedute o modificate solo in caso di notevole alterazione del rapporto originario tra i valori dei singoli piani o porzioni di piano. E del resto, anche la recente riforma del condominio attuata con la legge n.220 del 2012, ha riservato la modifica delle tabelle millesimali alle ipotesi in cui, a causa delle mutate condizioni di una parte dell’edificio, sia alterato per più di un quinto il valore proporzionale dell’unità immobiliare anche di un solo condomino.”…

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La responsabilità ex art. 2051 c.c. del condominio

Corte di Cassazione – Sesta sez. civile-3 – Ordinanza n. 15839/2019 Condominio – art. 2051 c.c. – art. 2043 c.c. – art. 1227c.c. CASO La controversia origina da una vertenza tra un terzo ed il Condominio ed attiene all’applicabilità della responsabilità da cose in custodia ex art. 2051 c.c., in capo al Condominio ed in ragione dei danni occorsi al terzo per caduta accidentale, originata nel mentre transitava a piedi in prossimità di attività commerciali insistenti nel complesso condominiale e cagionata dalla presenza di residui di cibo misti a neve lungo il marciapiede. Il Condominio negava la propria responsabilità e in via cautelativa evocava in giudizio a manleva e garanzia, la propria compagnia assicuratrice della responsabilità civile. Il Tribunale civile…

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Impugnazione delibera assembleare, per l’individuazione della competenza per valore, conta il “thema decidendum” e non “quid dispuntandum”…

Corte di Cassazione, VI^-2  Sez. Civ. Ordinanza n. 21227 del 28 agosto 2018  Presidente Dott. Pasquale D’ascola – Rel. Consigliere Dott. Antonino Scalisi Art.1137 c.c. – L. 69 del 2009- Riforma L. 11 dicembre 2012, n.220 “Ai fini della determinazione della competenza per valore, in relazione a una controversia avente a oggetto il riparto di una spesa approvata dall’assemblea di un condominio, anche se il condominio agisce per sentir dichiarare l’inesistenza del suo obbligo di pagamento sull’assunto dell’invalidità della deliberazione assembleare, bisogna fare riferimento all’importo contestato, relativamente alla sua singola obbligazione, e non all’intero ammontare risultante dal riparto approvato dall’assemblea di condominio, poiché in generale, allo scopo dell’individuazione dell’incompetenza, occorre avere riguardo al “thema decidendum”, invece che al “quid disputandum”;…

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L’avviso di convocazione all’assemblea condominiale. Fa prova dell’intervenuto ricevimento, la spedizione o la ricezione?

Corte di Cassazione, Sez. II civile, Sentenza n. 8275 del 25 marzo 2019 – Pres. Stefano Petitti – Cons. Rel. Milena Falaschi Art. 1135 c.c. – Art. 1137 c.c. – Art. 1335 c.c. –  Art. 66 Disp. Att. c.c. (ante riforma) “In tema di condominio, con riguardo all’avviso di convocazione di assemblea ai sensi dell’art. 66 disp. att. c.c. (nel testo ratione temporis vigente), posto che detto avviso deve qualificarsi quale atto di natura privata (del tutto svincolato, in assenza di espresse previsioni di legge, dall’applicazione del regime giuridico delle notificazioni degli atti giudiziari) e in particolare quale atto unilaterale recettizio ai sensi dell’art. 1335 c.c., al fine di ritenere fornita la prova della decorrenza del termine dilatorio di cinque…

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