Comunione – Condominio - Locazione
Riduzione del canone di affitto per impossibilità parziale della prestazione dell’affittante durante la pandemia di Coronavirus
Tribunale di Roma, 29 maggio 2020 Parole chiave Affitto d’azienda – Pagamento dell’affitto – Impossibilità della prestazione dell’affittante – Impossibilità parziale della prestazione – Corrispondente riduzione dell’affitto Massima In tema di contratti di affitto d’azienda, essendo – in forza di provvedimento legislativo (factum principis) – rimasti chiusi i locali nei quali viene svolta l’attività aziendale nel periodo dall’11 marzo 2020 al 18 maggio 2020, è divenuta temporaneamente e parzialmente impossibile la prestazione del affittante, con la conseguenza che l’affittuario ha diritto a una riduzione dell’affitto. Disposizioni applicate Art. 2562 c.c. (affitto dell’azienda), art. 1464 c.c. (impossibilità parziale) CASO La fattispecie affrontata dal Tribunale di Roma può essere così riassunta. Fra le parti è stato concluso un contratto di affitto di…
Continua a leggere...Rispetto del termine di concludere il contratto preliminare di vendita e di rilasciare la polizza fideiussoria nella disciplina degli immobili in costruzione
Corte d’Appello di Bologna, Sezione terza civile, sentenza 11.07.19 n. 2073, Presidente R. Aponte, Consigliere Relatore A. De Cristofaro Massima “Il primo giudice, ha correttamente ritenuto che il termine di 60 giorni indicato dalle parti nel contratto preliminare, in base alla disciplina vigente, non potesse considerarsi perentorio, essendo circostanza dirimente unicamente l’avvenuta consegna della polizza fideiussoria prima del definitivo, ossia in data 2 luglio 2013, come risultava documentatamente provato. […] Allo stesso modo, appare infondata la censura di nullità fondata sul mancato rispetto del termine di 60 giorni, concordemente stabilito dalle parti: si deve evidenziare, a conferma della motivazione della sentenza, che la finalità della disposizione normativa dell’epoca era proprio quella di cautelare l’acquirente di un immobile in costruzione e di impedire…
Continua a leggere...Confermata la legittimità costituzionale dell’art. 55 L.392/78 dal giudice delle leggi
Corte Costituzionale, sentenza n.79 del 29/4/2020, norme impugnate: art.55 L.392/78, ordinanze n. 53e 54/2019 del Tribunale di Modena. “dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 55 L.392/78, sollevate con riferimento agli artt. 2, 3, secondo comma e 111 Costituzione, dal Tribunale ordinario di Modena con le ordinanze in epigrafe” Il tema di indagine e la norma impugnata art.55 L.392/78 dalle ordinanze n. 53e 54/2019 del Tribunale di Modena. Ci si consenta introdurre il commento, richiamando quanto ricorrentemente si ascolta nella nota trasmissione giornalistica d’inchiesta REPORT, relativamente alle vicende c.d. a “lieto fine” nella rubrica: “com’è andata a finire !” Lo scrivente si era immediatamente occupato di commentare criticamente[1], le ordinanze di rimessione del Tribunale di Modena, difendendo la…
Continua a leggere...La misura del risarcimento del danno da risoluzione anticipata del contratto di locazione per inadempimento del conduttore
Corte di Cassazione, Sezione Terza Civile, sentenza 5 maggio 2020 n. 8482 “Se il proprietario (o chi aveva comunque la disponibilità del bene) non consegue l’interesse contrattuale voluto, consistente nella percezione di un canone a fronte del godimento garantito al conduttore, si determina dunque un danno che non viene meno per la sola riacquistata disponibilità del bene. Il locatore, infatti, continuerà a subire il pregiudizio derivante dalla risoluzione sino alla successiva rilocazione del bene a terzi oppure, in mancanza di questa, fino al termine originariamente pattuito, salva la riduzione del risarcimento nell’ipotesi e alle condizioni desumibili dall’art. 1227, comma secondo, cod. civ.” “Si riconosce al locatore non inadempiente il diritto di pretendere quanto avrebbe potuto conseguire se le obbligazioni fossero state…
Continua a leggere...Il punto della Corte di Giustizia Europea: dal “condomino consumatore” verso il “condominio consumatore”
Corte Giustizia Unione Europea, sez. I, Sentenza 2 aprile 2020, n. C- 329/19 Condominio – procedimento principale avanti il Giudice nazionale – clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori – applicabilità al condominio – questione pregiudiziale dinanzi al Giudice europeo – sussiste. Riferimenti normativi: Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) – Direttiva CEE 5 aprile 1993, n. 93/13/CEE – Legge 6 febbraio 1996 n. 52 (c.d. Legge Comunitaria 1994) – Direttiva CEE 25 ottobre 2011, n. 2011/83/UE (c.d. Consumer Rights) – art. 1117, 1129 e 1131 c.c. – D.Lgs. 6 settembre 2005 n. 206 (c.d. Codice del Consumo) – Regolamento CE 04/07/2012 n. 650/2012 “… la Corte ha già dichiarato che una persona diversa da una persona fisica, che…
Continua a leggere...La videosorveglianza nel condominio
Tribunale di Vicenza, sentenza 18 ottobre 2019 – Giudice Dott.ssa Stefania Caparello, in giurisprudenza di merito 8.5.2020. Riferimenti normativi: art. 1122 ter c.c. – art. 615 bis c.p. – D.Lgs. 196/2003 (recante “Codice in materia di protezione dei dati personali, recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento nazionale al regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE”) – D.Lgs. 101/2018 – Regolamento (UE) n. 2016/679 (GDPR) – Provvedimenti Garante Privacy 29/11/2000, 29/04/2004, 08/04/2010 in materia di videosorveglianza – Provvedimento Garante Privacy 18 maggio 2006 in materia di amministrazione di condominio…
Continua a leggere...L’ assemblea di condominio ai tempi del Coronavirus: il condominio digitale
Le novità operate dalla riforma L.220/12, l’articolo 71 ter disp. att. cc. L’informatica rappresenta a tutti livelli di concreta applicazione un processo di evoluzione dell’uomo di carattere epocale, che influisce direttamente, migliorandola, sulla qualità di vita dei cittadini. In questa ottica i mutamenti da ricondurre a questa disciplina trovano applicazione in ogni settore e per quanto ci occupa anche in quello del diritto, anche se, a giudizio di chi scrive, tali strumenti devono costituire un ausilio, senza sostituire l’intelligenza umana, “vero cuore pulsante dell’universo progressista”[1]. Anche il legislatore “lungimirante” non è rimasto estraneo ai ridetti cambiamenti, se è vero che nella L.220/12 di Riforma del Condominio, ha introdotto l’articolo 71 ter disp. att. cc, con il quale, “su richiesta dell’assemblea”…
Continua a leggere...Distacco del condomino dall’impianto di riscaldamento centralizzato
Corte di Cassazione, sez. II, Sentenza 21 novembre 2019 n. 30479 Condominio – distacco di un condomino dall’impianto centralizzato – ammissibilità – manutenzione straordinaria canna fumaria condominiale – assemblea condominiale e riparto delle spese – partecipazione del rinunziante agli oneri di manutenzione straordinaria – esclusione – successiva deliberazione modificativa della precedente – ammissibilità Riferimenti normativi: art. 1117 c.c., art. 1118 c.c., art. 1123 c.c., art. 1135 c.c., art. 1137 c.c., art. 2377 c.c. “… la canna fumaria è soggetta alla presunzione di comunione di cui all’art. 1117, n. 3, c.c., pertanto – salva diversa previsione di destinazione contenuta nel titolo – deve ritenersi bene comune …” “… la rinuncia di un condomino all’uso dell’impianto centralizzato di riscaldamento legittima il conseguente…
Continua a leggere...Comunione pro indiviso e obbligazione risarcitoria del terzo proprietario confinante
Corte di Cassazione, Sez. III, Sent. 14 novembre 2019 n. 29506 Proprietà e comunione pro indiviso – azione di risarcimento danni del terzo – legittimazione sostitutiva del singolo comproprietario – litisconsorzio necessario – esclusione – negotiorum gestio processuale – sussiste – vincolo di solidarietà attiva tra comproprietari rispetto all’obbligazione risarcitoria del terzo – sussiste. Riferimenti normativi: art. 81 c.p.c. – art. 1100 e ss. c.c. – art. 2028 e ss. c.c. – art. 1292 e ss. c.c. – art. 2058 c.c. “… se il bene appartiene a più proprietari, ciascuno è da ritenersi legittimato attivamente (oltre che passivamente) rispetto a tutte le azioni a tutela della proprietà comune … Tale legittimazione è stata riconosciuta … in virtù del principio della…
Continua a leggere...Il diritto all’uso dell’ascensore è annoverabile tra i diritti individuali inviolabili
Corte di Cassazione – Seconda sez. civile – n. 219009-19, (relatore Dott. Correnti) “Sono nulle le delibere dell’assemblea condominiale prive degli elementi essenziali, con oggetto impossibile o illecito, con oggetto non ricompreso nelle competenze dell’assemblea, incidenti su diritti individuali o sulla proprietà esclusiva di un condomino mentre sono annullabili quelle affette da vizi relativi alla regolare costituzione dell’assemblea, adottate con maggioranze inferiori a quelle prescritte, affette da vizi formali in ordine al procedimento di convocazione e/o informazione dell’assemblea, affette genericamente da irregolarità nel procedimento di convocazione”. “Le delibere incidono sul diritto del singolo (proprietario dell’ultimo piano) rispetto all’utilizzo di un bene comune (ascensore) perché gli impediscono un uso pieno e incidono anche sul valore della proprietà esclusiva.” CASO La controversia…
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