Comunione – Condominio - Locazione

Il danno cagionato dall’incuria della cosa comune ad uso esclusivo ingenera responsabilità ex art. 2051 c.c.

Corte di Cassazione, Sezione VI-2, ordinanza del 11/01/2021 n. 516/2022, Presidente Dott. Luigi Giovanni Lombardi, Estensore Dott. Mario Bertuzzi. Massima: “La responsabilità per i danni derivanti dal lastrico solare o dalla terrazza a livello il cui uso non sia comune a tutti i condòmini deve essere ricondotta nell’ambito della responsabilità di cui all’art. 2051 c.c., con la conseguenza che dei relativi danni rispondono sia il proprietario, o usuario esclusivo quale custode del bene, sia il condominio in forza degli obblighi inerenti all’adozione dei controlli necessari alla conservazione delle parti comuni incombenti sull’amministratore, ai sensi dell’art. 1130, comma 1, n. 4, c.c., nonché sull’assemblea dei condòmini ex art. 1135, comma 1, n. 4 c.c., tenuta a provvedere alle opere di manutenzione…

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Individuazione di parti comuni dell’edificio

Cassazione civile, sez. II, sentenza 8.09.2021 n. 24189. Presidente P. D’Ascola – Estensore A. Scarpa Massima: “In tema di condominio negli edifici, l’individuazione delle parti comuni, come i cortili, risultanti dall’art. 1117 c.c. non opera con riguardo a cose che, per le loro caratteristiche strutturali, risultino destinate al servizio esclusivo di una o più unità immobiliari. (Nella specie la S.C. ha cassato la pronuncia di merito che aveva omesso di accertare, attraverso l’individuazione e la verifica dell’atto di frazionamento dell’iniziale unica proprietà, se l’obiettiva destinazione primaria del cortile oggetto del giudizio fosse o meno volta al servizio esclusivo di una delle unità immobiliari ivi prospicienti)“. CASO La vicenda processuale in commento riguarda una controversia insorta tra alcuni condomini di un…

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Deliberazioni assembleari, mediazione obbligatoria e nomina dell’amministratore di condominio: analisi di alcune questioni giuridiche

Tribunale di Roma, sezione V, sentenza, 10/05/2021, n. 8102 Condominio – assemblea dei condòmini – deliberazioni assembleari – nomina dell’amministratore – nullità o annullabilità della deliberazione – annullabilità – non sussiste – presentazione domanda di mediazione – interruzione della prescrizione e della decadenza – tardività – sussiste. Riferimenti normativi: art. 1129 c.c. – art. 1135 c.c. – art. 1136, comma 4, c.c. – art. 66 disp. att. c.c. – art. 6, comma 6, D. Lgs. n. 28/2010  “… Devono qualificarsi annullabili le delibere con vizi relativi alla regolare costituzione dell’assemblea, quelle adottate con maggioranza inferiore a quella prescritta dalla legge o dal regolamento condominiale, quelle affette da vizi formali, in violazione di prescrizioni legali, convenzionali, regolamentari, attinenti al procedimento di…

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Locazioni turistiche e residenza del locatore

Sintesi Anche nell’ipotesi in cui offra in locazione per alcuni periodi il proprio bene immobile il proprietario (o la persona fisica avente idoneo diritto di godimento) può porvi o mantenervi la propria residenza se, di fatto e consapevolmente, vi dimora abitualmente. L’art. 43 c.c. indica le circostanze della “dimora abituale” e della corrispondente “intenzionalità” come condizioni necessarie e sufficienti al fine di determinare la residenza. Trattasi di elementi puramente fattuali cui il dato formale anagrafico giuridicamente rilevante deve corrispondere. Sul punto, la giurisprudenza è uniforme e costante. Ne consegue che, trattandosi di materia riservata alla competenza esclusiva dello Stato dall’Art. 117 co. 2 i) e l) della Costituzione, una norma regionale volta a disciplinare questioni anagrafiche sarebbe esposta alla censura…

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Suddivisione di spese e millesimi ex art. 1126 c.c.

Cassazione civile, sez. 6 2, ordinanza 22.11.2021 n. 35957. Presidente L. Giovanni Lombardo – Estensore A. Scarpa Massima: “Allorché l’alloggio del portiere non sia più destinato ad uso condominiale, si applica ad esso la disciplina della comunione in generale, con la conseguenza che i partecipanti a siffatta comunione devono contribuire alle spese necessarie per la conservazione ed il godimento del bene, ivi comprese quelle occorrenti – come nella specie – per la riparazione del lastrico solare che funge da copertura, ex art. 1126 c.c., in proporzione al solo valore millesimale dell’unità sita nella colonna sottostante al lastrico. Deve considerarsi innovazione, agli effetti dell’art. 1120 c.c., non qualsiasi mutamento o modificazione della cosa comune, ma solamente quella modificazione materiale che ne…

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Illegittimità di un’opera realizzata da un condomino su un muro appartenente alla “cassa” delle scale oggetto di bene comune ex art. 1117 c.c.

Cassazione civile, sez. 6 2, ordinanza 22.11.2021 n. 35955. Presidente L. G. Lombardo – Estensore A. Scarpa Massima: “Deve affermarsi che è illegittima l’apertura di un varco praticata da un condomino nel muro dell’edificio condominiale al fine di mettere in comunicazione l’appartamento di sua proprietà esclusiva con l’andito di una scala destinata a servire un’altra parte del fabbricato, comportando tale utilizzazione l’imposizione sul bene oggetto di condominio parziale di un peso che dà luogo ad una servitù in favore di una unità immobiliare esterna alla limitata contitolarità di esso, con conseguente alterazione della cosa comune“. CASO La vicenda processuale in commento riguarda una controversia insorta tra un Condominio e un condomino ivi residente in merito ad un’opera realizzata da quest’ultimo…

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Contratto di rent to buy e inammissibilità dell’opposizione di terzo

Tribunale di Lecce, Sez. Commerciale, Ordinanza 30 Giugno 2021, Giudice dell’Esecuzione Pietro Errede. Massima: “La circostanza che tale contratto di “rent to buy” sia stato trascritto anteriormente al pignoramento non rileva ai fini di un attuale riconoscimento in capo alla società terza opponente di un diritto di proprietà o altro diritto reale, rilevante ai fini della proposizione dell’opposizione all’esecuzione ex art. 619 c.p.c.. Ciò in quanto non si è verificata allo stato alcuna fattispecie traslativa dell’intero compendio pignorato in suo favore”. CASO In data 02/12/2020, la (OMISSIS) SPA propose ricorso in opposizione ex art.619 c.p.c. alla procedura di pignoramento fondata sul presupposto che la società esecutata (OMISSIS) Spa le aveva concesso il godimento di alcuni immobili a mezzo di un…

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Locazione di immobile commerciale, vendita a terzo ed esercizio del diritto di riscatto

Corte di Cassazione, Sezione 3, n. 40252 del 15 dicembre 2021, Pres. Graziosi, Rel. Scrima Parole chiave Locazione commerciale – Diritto di prelazione – Diritto di riscatto – Efficacia ex tunc del riscatto – Sorte dei canoni pagati Massima: “Nell’ambito delle locazioni commerciali di immobili, quando il conduttore eserciti il diritto di riscatto dell’immobile venduto dal locatore a un terzo, il riscatto produce effetti ex tunc – ossia dalla data del trasferimento immobiliare al terzo – cosicché i canoni pagati dal conduttore successivamente alla vendita vanno restituiti al conduttore oppure decurtati dal prezzo di acquisto dell’immobile”. Disposizioni applicate Art. 38 l. n. 392 del 27 luglio 1978 (diritto di prelazione), art. 39 l. n. 392 del 27 luglio 1978 (diritto di…

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Locazione di bene demaniale gravato da uso civico: nullità del contratto non conforme al diritto collettivo

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 21 ottobre 2021, n. 29344 Terreno demaniale gravato da uso civico – concessione in godimento a soggetto privato – atti di concessione amministrativa o contratti di locazione – condizioni di validità – conformità della destinazione del bene all’uso civico e temporaneità del godimento – regime ordinario dell’onere della prova – non sussiste – nullità del contratto. Riferimenti normativi: Legge n. 1766/1927 – Regio Decreto n. 332/1928 – Legge Regione Campania n. 11/1981 – art. 1418 c.c. – art. 2697 c.c.  “La concessione in godimento, mediante contratto di locazione, di terreni demaniali soggetti ad uso civico è subordinata alla condizione che la destinazione concreta impressa al bene sia conforme all’esercizio dell’uso civico o, se…

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Le sorti della garanzia personale in caso di alienazione della cosa locata: “accessorium sequitur principale”, semper ?

Cassazione civile, sezione terza, sent. 16/12/2020, n. 2711. Presidente C. Graziosi – Estensore M. Gorgoni  Massima: “Dal combinato disposto degli artt. 1599 e 1602 cod. civ. emerge che colui che acquista una res locata, ricorrendo i presupposti di cui all’art. 1599 cod.civ., subentra ex lege all’originario locatore anche nella obbligazione di garanzia di cui quest’ultimo era beneficiario, ai sensi dell’art.1602 cod.civ., se tale obbligazione, derivando dal contratto di locazione, in quanto ne aveva costituito una clausola da esso inscindibile, non sia venuta meno per specifiche intese tra le parti originarie. Diversamente, l’operatività della surrogazione legale, di cui all’art. 1602 cod.civ., trova un limite nell’autonomia del contratto di fideiussione rispetto al contratto di locazione. Deve escludersi, infatti, che l’attribuzione della garanzia…

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