Procedimenti di cognizione e ADR

Legge Pinto ed istanza di accelerazione nel procedimento penale: chiarimenti della Cassazione

Cass. civ., sez. VI, sent. 21 dicembre 2016, n. 26629, Pres. Petitti, Est. Criscuolo Giusto processo – Durata ragionevole del processo penale – Equa riparazione –Istanza di accelerazione – Applicabilità ai procedimenti pendenti (L. n. 89/2001, art. 2, comma 2 quinquies lett. e), come introdotto dal D.L. 83/2012, art. 55) [1] In tema di equa riparazione per la irragionevole durata di un procedimento penale, la disposizione di cui all’art. 2, comma 2 –quinquies, lettera e), della legge n. 89 del 2001 – a tenore della quale non è riconosciuto alcun indennizzo «quando l’imputato non ha depositato istanza di accelerazione del processo penale nei trenta giorni successivi al superamento dei termini cui all’articolo 2 –bis» – non è applicabile in relazione…

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La visibilità del fascicolo informatico equivale a conoscenza legale del suo contenuto? Una discutibile pronuncia del Tribunale di Rieti

Trib. Rieti, ord. 20 ottobre 2016 – Pres. e rel. Centofanti Processo civile telematico – reclamo al collegio – richiesta di visibilità del fascicolo del procedimento a quo – conoscenza legale del provvedimento – effetti – decorrenza del termine per reclamare (C.p.c., artt. 136 e 669-terdecies – Disp. att. c.p.c., artt. 45 e 76 – D.L. 18.10.2012, n. 179 [conv. dalla L. 17.12.2012, n. 221], art. 16, comma 4 – D.M. 21.2.2011, n. 44, artt. 9 e 16)  MASSIMA [1] L’accoglimento della richiesta di visibilità del fascicolo informatico, determinando in capo alla parte la conoscenza legale del contenuto di detto fascicolo, fa decorrere il termine per proporre reclamo avverso l’ordinanza già resa che chiude il procedimento.    CASO [1] Una pluralità…

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Sul potere del giudice di attribuzione del bene immobile non comodamente divisibile

Trib. Sulmona 11 gennaio 2017 – Est. Di Benedetto Divisione ereditaria – Immobile non comodamente divisibile – Attribuzione in natura – Potere del giudice –  Attribuzione d’ufficio – Ammissibilità (C.c. art. 720; C.p.c. art. 784 ss.). [1] A seguito dell’introduzione del principio della ragionevole durata del processo espresso dall’art. 111 co. 2 Cost., la previsione di cui all’art. 720 c.c., allorché riconduce alla volontà delle parti l’attribuzione del bene non comodamente divisibile per l’intero nella porzione di uno dei condividenti, non va intensa come principio inderogabile ed assoluto ma quale criterio tendenziale, onde il giudice può procedere all’attribuzione d’ufficio ove si presenti concretamente e ragionevolmente praticabile. CASO [1] Richiesto lo scioglimento della comunione ereditaria dal coniuge del de cuius, il…

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Doppia condanna per responsabilità aggravata? Anche no

Trib. Genova, 28 ottobre 2016 – G. U. Del Nevo   Responsabilità aggravata per lite temeraria – Sussistenza del danno – Prova presuntiva – Sulla base degli atti di causa – Ammissibilità – Quantificazione del danno – Riadattamento parametri per la quantificazione dell’indennizzo dovuto per l’eccessiva durata del processo – Applicabilità (C.p.c. art. 96)  Responsabilità aggravata per lite temeraria – Condanna ex art. 96, comma 1, c.p.c. – Condanna contestuale al pagamento di una somma equitativamente determinata ex art. 96, comma 3, c.p.c. – Legittimità (C.p.c. art. 96) [1] Il danno da responsabilità processuale aggravata può desumersi in via presuntiva dalla durata del giudizio, secondo quanto risulta dagli atti; la sua liquidazione può compiersi anche alla stregua del principio della ragionevole durata…

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Ancora sul reclamo cautelare nel processo telematico: deposito cartaceo o digitale?

Tribunale di Bari; ordinanza 18 ottobre 2016 Procedimento civile – Processo civile telematico – Deposito degli atti – Reclamo cautelare –  Natura – Conseguenze (Cod. proc. civ., artt. 121, 156, 669 terdecies; d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in l. 17 dicembre 2012, n. 221, art. 16 bis). [1] Il vizio formale derivante dal deposito in forma cartacea, anziché telematica, del reclamo cautelare deve intendersi sanato per effetto del raggiungimento dello scopo ai sensi dell’art. 156, comma 3, c.p.c., in ragione del corretto instaurarsi del contraddittorio processuale e dell’assenza di qualsiasi lesione del diritto di difesa della parte resistente. Tribunale di Trani; ordinanza 5 settembre 2016 Procedimento civile – Processo civile telematico – Deposito degli atti – Reclamo cautelare –  Natura – Conseguenze (Cod….

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Il difetto di procura alle liti è sanabile? La Corte conferma ma “con riserva”

Cass., 3 ottobre 2016, n. 19663 – Presidente CHIARINI – Relatore FRASCA – PROCURA ALLE LITI – PROCURA RILASCIATA PER IL SOLO PRIMO GRADO – APPELLO – DIFETTO DI PROCURA – SANABILITà (C.p.c. artt. 182, secondo comma; 359; 350, secondo comma; L. 69/2009 art. 46, comma 2). Nel caso in cui l’atto di appello sia stato posto in essere dal difensore sulla base della procura rilasciatagli in primo grado, ancorché non estesa al grado di appello, si verifica una situazione di nullità della procura che, qualora l’appellante produca una procura estesa a quel grado all’udienza ai sensi dell’art. 350, secondo comma c.p.c., risulta spontaneamente sanata in modo rituale dall’appellante, tenuto conto di quanto prevede l’art. 182, secondo comma c.p.c., nel…

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Sul valore probatorio della sentenza di patteggiamento

E’ consolidato l’orientamento giurisprudenziale per cui la sentenza penale di applicazione della pena ai sensi degli artt. 444 e 445 c.p.p., pur non implicando un accertamento capace di fare stato nel giudizio civile (conclusione conforme agli approdi della dottrina processual penalistica, che da tempo sottolinea l’assenza di una vera e propria verifica della colpevolezza dell’imputato: Ferrua, Il giusto processo, Bologna, 2005, 77), contiene pur sempre una ipotesi di responsabilità di cui il giudice di merito non può escludere il rilievo senza adeguatamente motivare (Cass., 2 febbraio 2017, n. 2695; Cass., 31 marzo 2015, n. 6582; Cass., 18 aprile 2013, n. 9456; Cass., 6 dicembre 2011, n. 26263; Cass., 19 novembre 2007, n. 23906). La stessa giurisprudenza precisa talvolta che la…

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Liquidazione degli onorari degli avvocati: l’efficacia del parere consiliare dell’Ordine di appartenenza

Cass. civ., sez. II, 16 dicembre 2016, n. 26065   Onorari di avvocato – Procedimento speciale di liquidazione – Parere del consiglio dell’ordine – Valore probatorio nel giudizio di opposizione – Esclusione. (Cod. civ., art. 2697; Cod. proc. civ., artt. 633, 634, 636, 645; L. 31 dicembre 2012, n. 147, art. 29 , let. l.; D.P.R. 27 novembre 1933, n. 1578, art. 14, comma 1°, lett. d., conv. in L. 22 gennaio 1934, n. 36, art. 57).  [1] In tema di compenso per prestazioni professionali non è vincolante il parere espresso dal consiglio dell’ordine di appartenenza, le cui funzioni devono intendersi limitate al campo amministrativo, essendo sempre riservato al giudice di sindacare la liquidazione anche nel merito, allorché sia sorta controversia…

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La Cassazione ribadisce che l’assenza di collegamento tra il luogo di consegna dell’atto ed il suo destinatario rende la notifica nulla e non inesistente

Cass. civ., Sez. VI, ord., 28.12.2016, n. 27241 – Pres. e Rel. Manna [1] Notificazione in materia civile – elementi costitutivi essenziali – definizione (Cost., art. 111 – C.p.c., artt. 121 e 137 e ss.) [2] Notificazione in materia civile – vizi – inesistenza – nullità – distinzione (Cost., art. 111 – C.p.c., artt. 121, 137 e ss., 156 e 160) [3] Notificazione in materia civile – luogo – elemento costitutivo essenziale – esclusione – assenza di collegamento col destinatario – nullità – sussistenza (Cost., art. 111 – C.p.c., artt. 121, 137 e ss., 156, 160 e 291)  MASSIME [1] Sono elementi costitutivi essenziali del procedimento di notificazione in materia civile (i) l’attività di trasmissione svolta da un soggetto munito…

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Revirement delle Sezioni Unite: ora è ammissibile il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di liquidazione dei compensi degli arbitri ex art. 814 c.p.c.

Cass., Sez. Un., 7 dicembre 2016, n. 25045 Arbitrato – Arbitri – Compenso – Ordinanza ex art. 814, comma 3°, primo periodo, c.p.c. – Ricorso straordinario per cassazione – Ammissibilità (Cost., art. 111; cod. proc. civ., art. 814) [1] È ammissibile il ricorso straordinario per cassazione avverso l’ordinanza resa dalla Corte di appello in sede di reclamo contro il provvedimento del presidente del tribunale di determinazione del compenso degli arbitri ex art. 814 c.p.c. CASO [1] Veniva proposto ricorso straordinario per cassazione ex art. 111, comma 7°, Cost. avverso l’ordinanza con cui la Corte di appello di Roma aveva parzialmente accolto il reclamo contro il provvedimento del presidente del tribunale di liquidazione del compenso degli arbitri ex art. 814 c.p.c….

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