Procedimenti di cognizione e ADR

Domanda riconvenzionale davanti al giudice di pace: quando scatta la preclusione?

Cassazione civile, 9 maggio 2018, n. 11025 – Pres. Amendola – Rel. Pellecchia Processo innanzi al giudice di pace – domanda riconvenzionale – ammissibilità – preclusione ai sensi dell’art. 166 c.p.c. – non applicabilità (C.p.c. artt. 166, 167, 319)  [1] Nel procedimento davanti al giudice di pace, caratterizzato dal principio di concentrazione e di semplicità delle forme, non trova applicazione l’art. 166 c.p.c. in ordine al termine perentorio di venti giorni prima dell’udienza per la proposizione della domanda riconvenzionale. Ne consegue che, ai sensi dell’art. 319 c.p.c., il convenuto ha tempo per proporre la domanda riconvenzionale fino alla prima udienza. CASO [1] Il Sig. B.I. conveniva in giudizio innanzi al Giudice di Pace di Militello il Sig. D.C. e la…

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Responsabilità aggravata: l’art. 96 c.p.c., 3° comma, c.p.c. ha natura sanzionatoria

Cassazione, ordinanza, 21 febbraio 2018, n. 4136 – Pres. Amendola – Est. Graziosi Abuso del processo ­- Spese giudiziali civili – Responsabilita’ processuale aggravata – Elemento soggettivo – Mala fede o colpa grave ­-  Danno punitivo – Sanzione civile punitiva. (Cost., artt. 2, 24, 111; cod. civ., art. 1175; cod. proc. civ., art. 96) [1] La norma di cui all’art. 96 c.p.c., 3° comma, ha natura non intrinsecamente difforme dal danno punitivo ed è posta a presidio contro l’abuso dei diritti processuali e del corretto funzionamento del sistema processuale, ai sensi dell‘art. 111 c.p.c., 2° comma. Il processo, infatti, è uno strumento collettivo che non può essere utilizzato con modalità che contrastino l’obbligo di solidarietà imposto dall’art. 2 Cost., ovvero…

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Limiti esterni della giurisdizione, denegata giustizia, effettività della tutela giurisdizionale

Abstract In una recente pronuncia, le Sezioni Unite (Cass., civ., s.u., sentenza 29 dicembre 2017, n. 31226 – Pres. Amoroso, Est. De Chiara) sono tornate sul concetto di limite “esterno” della giurisdizione, la cui violazione da parte del Consiglio di Stato o della Corte dei Conti può essere sottoposta al vaglio della Cassazione ai sensi dell’art. 111 Cost. La sentenza offre lo spunto per una breve analisi del tema del controllo della Suprema Corte sui c.d. “limiti esterni” della giurisdizione del Giudice Amministrativo in tema di appalti pubblici e per una ricostruzione della nozione di vizio di difetto giurisdizione così come evolutivamente interpretata dalla giurisprudenza. Ricorso in Cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione. Il caso oggetto di una recente pronuncia…

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I giudizi sulla determinazione dello Stato competente per la protezione internazionale si propongono dinanzi al giudice ordinario

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, ordinanza 30 marzo 2018, n. 8044; Pres. Rordorf, Rel. Acierno, Straniero – Ingresso e soggiorno – Protezione internazionale (controversie in materia di) –Provvedimenti di trasferimento – Giurisdizione giudice ordinario (Cost., art. 2, 10; Cod. proc. civ., art. 1; d.lgs. 28 gennaio 2008, n. 25, art. 3; regolamento 26 giugno 2013 n. 604 del parlamento europeo e del consiglio, art. 3, 20). [1] Compete al giudice ordinario, e non al giudice amministrativo, anche nella disciplina anteriore al comma 3 bis dell’art. 3 d.leg. 25/2008, introdotto dal d.l. 13/2007, conv. con modif. in l. 46/2017, la giurisdizione sul provvedimento dell’Unità Dublino del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, dichiarativo dell’incompetenza dello Stato italiano…

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Ancora sul valore probatorio della Ricevuta di Avvenuta Consegna del messaggio PEC recante la notifica telematica di un atto giudiziario

Cass. civ., Sez. VI – 1, ord., 1° marzo 2018, n. 4789 – Pres. Campanile – Rel. Ferro Notificazioni in materia civile – Con modalità telematica – Posta elettronica certificata – Ricevuta di avvenuta consegna – Valore probatorio (cod. civ., art. 2699; l. 21 gennaio 1994, n. 53, artt. 1, 3 bis e 6; d.l. 18 ottobre 2012, n. 179 [conv. l. 17 dicembre 2012, n. 221], art. 16; d.p.r. 11 febbraio 2005, n. 68, artt. 6 e 14; d.lg. 7 marzo 2005, n. 82, artt. 2, 45 e 48; d.m. 21 febbraio 2011, n. 44, art. 18; d.lg. 22 luglio 1999, n. 261, art. 18; d.p.c.m. 22 febbraio 2013, art. 41) [1] Nei procedimenti giudiziari civili la ricevuta di avvenuta…

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La notificazione del decreto di fissazione dell’udienza effettuata in violazione del termine a comparire nel c.d. rito lavoro.

Cass., Sez. Lav., 17 aprile 2018 n. 9404 Scarica sentenza Lavoro e previdenza (controversie) – Notificazione civile – Termini processuali civili – Appello – Improcedibilità -Decreto di fissazione udienza (111 Cost; 164, 291, 435, 436, c.p.c.) [1] Nel c.d. rito lavoro, la notificazione dell’appellante all’appellato del decreto di fissazione dell’udienza effettuata in violazione del termine a comparire non rende l’appello improcedibile. CASO [1] Una S.p.a. intimava ad un proprio dipendente un licenziamento disciplinare. Il lavoratore adiva il tribunale di Caltanissetta che respingeva l’impugnativa. Veniva, quindi, adita la Corte d’Appello con ricorso del 3 dicembre 2014. In data 9 dicembre 2014, la cancelleria comunicava all’appellante che l’udienza si sarebbe tenuta il 28 gennaio 2015. In data 7 gennaio venivano notificati il…

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Brevi spunti processuali dell’amministrazione di sostegno

Il contributo prende spunto da Cass. 5123/2018 e si sofferma sui poteri del giudice rispetto al rapporto tra amministratore e suo ausiliario/delegato e sul controllo esercitabile nei confronti di questi poteri.  L’art. 408 c.c. prevede che possano essere nominate amministratori di sostegno anche le persone giuridiche, per via del rinvio operato dall’ultimo comma. Quando si verifica questa evenienza, sino ad ora rara, ma nella prassi sempre più frequente, alla luce dell’aumento dell’età anagrafica della popolazione italiana, l’ente dotato di personalità giuridica si avvale di un delegato/ausiliario che, in concreto svolge le funzioni di amministratore negli interessi del beneficiario. In primo luogo viene in rilievo la circostanza che la nomina, al pari della revoca, dell’amministratore di sostegno, emessi in sede di…

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Sulla inutilizzabilità nel contenzioso tributario dei documenti non esibiti nella fase amministrativa

Cassazione civile, Sez. V, ord. 21 marzo 2018, n. 7011, Pres. Bielli, Est. Caiazzo Contenzioso tributario – Imposta sul valore aggiunto – Accertamento induttivo – Prove – Documentazione contabile – Mancata produzione in fase amministrativa – Inutilizzabilità in fase contenziosa – Fondamento – Limiti (Cost., art. 24, 53; cod. civ., art. 2697; l. 27 luglio 2000, n. 212, c.d. Statuto del contribuente, art. 10; D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi, art. 32, 40; D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto, art. 19, 25, 52, 55) [1] In tema di accertamento tributario, l’interpretazione conforme agli artt. 24 e 53 Cost. dell’art. 52, co. 5, D.P.R….

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ReGIndE vs. IPA nella notifica del ricorso a mezzo p.e.c. Spunti dalla giurisprudenza amministrativa

Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, sent.12 aprile 2018, n. 216; Pres. De Nictolis – Est. Barone [1] Processo amministrativo – notificazione telematica effettuata all’Amministrazione presso l’indirizzo PEC presente sul solo registro IPA – rimessione in termini per errore scusabile – sussistenza (D.L. 18.10.2012, n. 179, art. 16-ter; D.L. 29.11.2008, n. 185, art. 16; Cod. proc. amm., art. 44) [1] Nel caso in cui l’Amministrazione non abbia inserito l’indirizzo PEC nell’elenco tenuto dal Ministero della giustizia ma solo sul registro IPA, deve essere disposta la rimessione in termini per errore scusabile ove la notificazione del ricorso sia stata effettuata all’indirizzo PEC tratto dall’elenco pubblico IPA.  CASO [1] La vicenda è piuttosto comune. Un ricorso viene notificato all’Amministrazione a…

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È escluso il ricorso per cassazione ex art. 111 Cost. avverso l’ordinanza di ammissibilità della class action

Cass. civ., sez. III, 23 marzo 2018 n. 7244 – Pres. Spirito – Est. D’Arrigo Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – Ordinanza di ammissibilità dell’azione di classe – Caratteri di decisorietà e definitività – Ricorso straordinario per cassazione – Inammissibilità. (d.leg. 6 settembre 2005, n. 206, art. 140 bis; Cost. art. 111). [1] L’ordinanza che decide sulla ammissibilità dell’azione di classe ex art. 140 bis d.leg. n. 206 del 2005 è priva del carattere di decisorietà, in quanto si pronuncia, pur se in modo definitivo, solo sulle modalità di svolgimento dell’azione e non sulla situazione sostanziale dedotta in giudizio; ne consegue l’inammissibilità avverso la stessa del ricorso straordinario per cassazione. CASO [1] La Corte d’Appello di Milano,…

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