Procedimenti di cognizione e ADR

La notificazione dell’atto processuale: la rinnovazione della notifica nulla e i limiti della legittimazione a dedurre il vizio di inesistenza della stessa

Cass., Sez. Terza, Ord., ud. 21 gennaio 2019, 08.03.2019, n. 6743. Notifica agli eredi – inesistenza – nullità – prova – eccezione – legittimazione – rinnovazione (cod. proc. civ., artt. 110,0156, 159 e 345; cod. civ., artt. 460, 486, 528 e 529) [1] In tema di atti processuali, i vizi attinenti alla notifica – in particolare la carenza di prova della stessa – e la conseguente nullità dell’attività processuale non possono essere dedotti dalla parte che li ha causati. [2] In tema di notificazioni degli atti processuali, quando l’atto è consegnato – seppur a persona ed in luogo assunti come non corretti – la notifica non deve essere considerata inesistente, ma nulla e, quindi, può esserne disposta la rinnovazione. CASO…

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Spunti essenziali in tema di opposizione di terzo

Abstract: il presente Focus è dedicato ad una – fatalmente essenziale – illustrazione dell’istituto dell’opposizione di terzo, disciplinato all’art. 404 c.p.c. 1. L’art. 404 c.p.c., rubricato «Casi di opposizione di terzo», conferisce, con i suoi due commi, altrettanti e differenti mezzi d’impugnazione a favore del terzo: l’opposizione c.d. ordinaria, proponibile «contro la sentenza passata in giudicato o comunque esecutiva pronunciata tra altre persone quando pregiudica i suoi diritti», e l’opposizione c.d. revocatoria, attribuita a creditori e aventi causa di una delle parti quando la sentenza sia «l’effetto di dolo o collusione a loro danno». L’eccezionalità dell’istituto può essere apprezzata già in base a un primo rilievo, di costituire cioè un mezzo di impugnazione a disposizione dei terzi, ossia di chi…

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La Consulta sulla legittimità costituzionale della mediazione obbligatoria nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo

Corte di Cassazione sent. 18 aprile 2019, n. 97 – Pres. Lattanzi – Rel. Antonini [1] Negoziazione assistita – Mediazione obbligatoria – Giudizio di legittimità costituzionale – Ordinanze di concessione o sospensione della provvisoria esecuzione (Cost. art. 3; C.p.c. artt. 648, 649; D.lgs. 4 marzo 2010 n. 28 art. 5) [1] “Nella mediazione il compito – fondamentale al fine del suo esito positivo – di assistenza alle parti nella individuazione degli interessi in conflitto e nella ricerca di un punto d’incontro è svolto da un terzo indipendente e imparziale, nella negoziazione l’analogo ruolo è svolto dai loro stessi difensori: è conseguentemente palese come, pur versandosi in entrambi i casi in ipotesi di condizioni di procedibilità con finalità deflattive, gli istituti…

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Mediazione, rappresentanza della parte e condizione di procedibilità. Luci ed ombre della prima pronuncia della Cassazione sul punto

Cass., Sez. III, Sent., ud. 6 febbraio 2019, 27 marzo 2019, n. 8473, Pres. Amendola – Rel. Rubino [1] Mediazione obbligatoria – Comparizione personale – Procura sostanziale all’avvocato – Rappresentante sostanziale (cod. proc. civ., artt. 83 e 185; d.lgs. n. 28/2010, artt. 5 e 8) [1] Nel procedimento di mediazione obbligatoria ex D.lgs. n. 28/2010, è necessaria la comparizione personale delle parti davanti al mediatore, assistite dal difensore; nella comparizione obbligatoria, la parte può anche farsi sostituire da un proprio rappresentante sostanziale, eventualmente nella persona dello stesso difensore che l’assiste nel procedimento di mediazione, purché dotato di apposita procura sostanziale. [2] Mediazione obbligatoria – Condizione di procedibilità – Indisponibilità alla prosecuzione della mediazione (d.lgs. n. 28/2010, art. 8) [2] In…

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Gli effetti della notificazione della sentenza si producono anche per il notificante dalla data in cui la notifica viene eseguita

Cass. Sez. Un,, 4 Marzo 2019 n. 6278; Est. Lombardo Notificazione della sentenza – Decorrenza del termine breve per il notificante – principio della scissione soggettiva degli effetti della notificazione – efficacia bilaterale sincronica della notifica – unicità del termine per impugnare – esecuzione della notifica nei confronti del destinatario – dies a quo del termine breve per impugnare (Cod. proc. civ. artt. 325 e 326) In tema di notificazione della sentenza ai sensi dell’art. 326 c.p.c., il termine breve di impugnazione di cui al precedente art. 325 c.p.c., decorre, anche per il notificante, dalla data in cui la notifica viene eseguita nei confronti del destinatario, in quanto gli effetti del procedimento notificatorio, quale la decorrenza del termine predetto, vanno…

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Novità in tema di compensazione delle spese del giudizio

L’istituto della compensazione delle spese di lite ha subito negli anni una una lenta evoluzione sino alla recente pronuncia della Corte costituzionale, che ha dichiarato illegittimo l’art. 92, comma 2, c.p.c. nella parte in cui non prevede che il giudice possa compensare le spese tra le parti, parzialmente o per intero, anche qualora sussistano altre analoghe gravi ed eccezionali ragioni. Il presente lavoro vuole analizzare, seppur brevemente, gli aspetti critici del provvedimento segnalato, nonché offrire una rapida panoramica degli indirizzi seguiti, in materia, dalla giurisprudenza nel più recente periodo. La compensazione delle spese processuali nella sua evoluzione legislativa A partire dal secondo dopoguerra, l’art. 92 c.p.c. è stato via via rivisitato per limitare la possibilità del giudicante di addebitare o…

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Overruling in senso estensivo dei poteri processuali di parte e inammissibilità della rimessione in termini

Cass., Sez. Un., sent., 12 febbraio 2019, n. 4135 Pres. Mammone – Rel. Lamorgese Procedimento civile – Interpretazione giurisprudenziale delle norme processuali – Sopravvenuto mutamento (c.d. overruling) in senso estensivo dei poteri di parte – Rimessione in termini – Inammissibilità (C.p.c. artt. 153, 829; d. lgs. 2 febbraio 2016, n. 40, art. 27) [1] La rimessione in termini per causa non imputabile, in entrambe le formulazioni che si sono succedute nel tempo (artt. 184-bis e 153 c.p.c.9), non è invocabile in caso di errori di diritto nell’interpretazione della legge processuale, pur se determinati da difficoltà interpretative di norme nuove o di complessa decifrazione, in quanto imputabili a scelte difensive rivelatesi sbagliate, come quella di non impugnare il lodo per errori…

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La revocazione per scoperta di nuovi documenti

Come è noto l’art. 395, n. 3 c.p.c. consente la revocazione della sentenze “se dopo la sentenza sono stati trovati uno o più documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore o per fatto dell’avversario”, con ciò mirando a mettere il giudice della revocazione nella condizione di valutare il fatto sulla base di un panorama istruttorio che il giudice a quo, a causa di un evento sottratto alla sfera di controllo delle parti, aveva conosciuto in modo incompleto (e dunque, a differenza dell’“errore” previsto dal successivo n. 4, il motivo in esame non presuppone un vizio nel ragionamento del giudice). La giurisprudenza ha arricchito lo scarno dato positivo richiedendo, in primo luogo,…

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Nel giudizio di falso la prova della falsità del documento deve essere univoca ed allegata dal querelante

Cass., Sez. Seconda, Ord., ud. 14 novembre 2018, 24.01.2019, n. 2126 Prova – onere della prova – querela di falso (cod. civ., art. 2697) [1] Nel giudizio di falso, sia esso proposto in via incidentale o principale, la prova della falsità del documento deve essere univoca e fornita dal querelante. CASO La sig.ra M.G., nel giudizio di opposizione a sanzione amministrativa per violazione del Codice della Strada dinanzi al Giudice di Pace, deduceva l’apocrifia della sottoscrizione della relata di notifica del verbale di accertamento della violazione e, a tal fine, proponeva dinanzi al Tribunale di Piacenza querela di falso. Il Tribunale adito, disposta la C.T.U., rilevava che non era appurata l’autenticità o l’apocrifia della sottoscrizione e, pertanto, respingeva la domanda…

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Conflitto reale negativo di giurisdizione, parziale diversità di parti e di petitum formale

Cass., sez. un, 24 gennaio 2019, n. 2083 Pres. Mammone – Rel. Doronzo Giurisdizione civile – Giurisdizione ordinaria e amministrativa – Conflitto reale negativo di giurisdizione – Autorità giudiziaria amministrativa (C.p.c., artt. 362, co. 2, n. 1) [1] La denuncia del conflitto reale, positivo o negativo, di giurisdizione, a norma dell’art. 362 c.p.c. è ammissibile anche nel caso in cui fra i giudizi, svolti dinanzi a due diversi ordini giurisdizionali, vi sia una parziale diversità di parti e di “petitum” formale, allorché la prima non incida sulla sostanziale identità soggettiva e la seconda sia comunque posta in relazione alla medesima “causa petendi”. [2] Ove la tutela giurisdizionale sia chiesta per fasi progressive, la decisione di merito emessa nel giudizio primario…

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