Diritto Bancario

L’eccezione di prescrizione in materia di apertura di credito

La domanda di ripetizione delle somme illegittimamente percepite dalla banca non è soggetta al termine di prescrizione previsto dal n. 4 dell’art. 2948 c.c., bensì – trattandosi di azione mirata a conseguire la restituzione di interessi indebitamente corrisposti ex art. 2033 c.c. (e non di azione diretta ad ottenere il pagamento di interessi non accreditati) – al termine ordinario decennale di prescrizione ex art. 2946 c.c. La parte, ove eccepisca la prescrizione, ha l’onere di allegare e provare il fatto che, permettendo l’esercizio del diritto, determina l’inizio della decorrenza del termine ai sensi dell’art. 2935 c.c. “restando escluso che il giudice possa accogliere l’eccezione sulla base di un fatto diverso, conosciuto attraverso un documento prodotto ad altri fini da diversa…

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Circolari e istruzioni della Banca d’Italia in materia di usura

Dibattuta in giurisprudenza è la vincolatività delle circolari/istruzioni della Banca d’Italia in materia di usura. Secondo un consistente filone giurisprudenziale (cfr., per tutti, Cass. 46669/2011): – le circolari e le istruzioni della Banca d’Italia non rappresentano una fonte di diritti ed obblighi e nella ipotesi in cui gli istituti bancari si conformino ad una erronea interpretazione fornita dalla Banca d’Italia in una circolare, non può essere esclusa la sussistenza del reato [di usura] sotto il profilo dell’elemento oggettivo; – le circolari o direttive, ove illegittime e in violazione di legge, non hanno efficacia vincolante per gli istituti bancari sottoposti alla vigilanza della Banca d’Italia, neppure quale mezzo di interpretazione, trattandosi di questione nota nell’ambiente del commercio che non presenta in…

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Fideiussione e interessi moratori

Si segnala Cass. 12.6.2015, n. 12263, in tema di fideiussione, avente ad oggetto gli interessi di mora imputabili in proprio ai fideiussori (come noto, la fideiussione si estende, ai sensi dell’art. 1942 c.c. agli accessori del debito principale, i quali vincolano il fideiussore entro il massimo garantito). La Suprema Corte ha ribadito che, in ipotesi di recesso del fideiussore, “egli resta tenuto al soddisfacimento del debito quale esistente alla suddetta data e in tale misura cristallizzato (al quale va raffrontato il limite massimo della garanzia), e resta tenuto inoltre, nel caso di mancato tempestivo adempimento, agli ulteriori interessi che a titolo moratorio abbiano a maturare su tale importo fino alla data del pagamento, da chiunque effettuato: e l’incremento che per…

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Usura: no al cumulo degli interessi corrispettivi e moratori

Si moltiplicano le decisioni dei  Tribunali di merito e dell’Arbitro Bancario Finanziario che, nello sconfessare la sommatoria degli interessi corrispettivi e moratori ai fini della determinazione del TEG applicato al finanziamento, hanno evidenziato:  – l’irrazionalità di ravvisare il superamento del tasso-soglia ex lege 108/1996, raffrontando il risultato dei tassi corrispettivi e moratori cumulati (“tasso creativo”) con il diverso (e ovviamente minore) tasso fissato nei decreti ministeriali che quel cumulo invece escludono – la diversità ontologica e funzionale (fisiologia/patologia) delle due categorie di interessi, applicabili in ipotesi distinte e alternative: gli interessi corrispettivi remunerano il capitale erogato laddove gli interessi moratori, eventuali ed aventi funzione sanzionatoria/risarcitoria, sono calcolati sulla somma non pagata; il ‘tasso creativo’ riveniente dalla sommatoria dei tassi di…

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Invalidità della commissione di massimo scoperto

Di seguito una rassegna di orientamenti giurisprudenziali sulle cause di invalidità della commissione di massimo scoperto (CMS). La clausola di determinazione della commissione di massimo scoperto, poiché di regola variamente interpretata (corrispettivo autonomo rispetto agli interessi o remunerazione assimilabile agli interessi passivi), è necessario sia esplicitata in contratto, è cioè indichi: 1. la percentuale da applicare, 2. su quale somma, 3. la periodicità del calcolo; in difetto di tali essenziali informazioni, la CSM è nulla per indeterminatezza dell’oggetto ex art. 1346 cc (Trib. Cassino 10.6.2008; Trib. Teramo 18.1.2010; Trib. Piacenza 12.4.2011; Trib. Padova 10.6.2011; Trib. Prato 5.11.2013; Trib. Reggio Emilia 23.4.2014; Trib. Bari 24.4.2014; Trib. Nola 20.2.2015; Trib. Alessandria 21.2.2015; Trib. Potenza 25.2.2015; Trib. Verona 27.3.2015; Trib. Pavia  4.5.2015; Trib. Torino…

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Determinazione del Tasso Effettivo Globale

  Si segnala una recente ordinanza del Trib. Avellino 28.9.2015 (allegato) in tema di usura bancaria, nella quale il giudice ha formulato al CTU i seguenti quesiti: – “nel valutare il superamento del tasso soglia, [il CTU] consideri ‘qualsiasi commissione e remunerazione a qualsiasi titolo e spesa’ (anche spese di assicurazione e spese di estinzione anticipata), fatta eccezione solo di imposte e tasse dovute per legge” [nel recente passato si sono già espressi a favore dell’inserimento della penale di anticipata estinzione nel calcolo del TEG il Trib. Pescara 28.11.2014 e il Trib. Bari 12.12.2014] – “in particolare, il CTU effettui un doppio calcolo nel valutare il superamento del tasso soglia: il primo prendendo in considerazione solo gli  interessi convenzionali come…

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Trasparenza bancaria e le ipotesi di nullità

Il titolo VI (Trasparenza delle condizioni contrattuali e dei rapporti con i clienti) del TUB individua le ipotesi di nullità dei contratti bancari, tra cui è possibile distinguere quelle che 1) determinano soltanto la caducazione della singola clausola invalida da quelle che 2) causano la nullità dell’intero contratto di finanziamento. Premesso che quelle in oggetto sono tutte nullità di protezione, ossia “operano soltanto a vantaggio del cliente e possono essere rilevate d’ufficio dal giudice” (art. 127 tub), di seguito si indicano le nullità contemplate nel titolo VI del testo unico bancario. Determinano la caducazione della singola clausola affetta da nullità, lasciando in vita il contratto: – il rinvio agli usi (art. 117 tub) – la pattuizione di tassi, prezzi e…

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Determinazione del Tasso Effettivo Globale

Si segnala una recente ordinanza del Trib. Avellino 28.9.2015 (allegato) in tema di usura bancaria, nella quale il giudice ha formulato al CTU i seguenti quesiti: – “nel valutare il superamento del tasso soglia, [il CTU] consideri ‘qualsiasi commissione e remunerazione a qualsiasi titolo e spesa’ (anche spese di assicurazione e spese di estinzione anticipata), fatta eccezione solo di imposte e tasse dovute per legge” [nel recente passato si sono già espressi a favore dell’inserimento della penale di anticipata estinzione nel calcolo del TEG il Trib. Pescara 28.11.2014 e il Trib. Bari 12.12.2014] – “in particolare, il CTU effettui un doppio calcolo nel valutare il superamento del tasso soglia: il primo prendendo in considerazione solo gli  interessi convenzionali come sopra…

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Centrale rischi e debitore concordatario

  Con Comunicato 10 agosto 2015 la Banca d’Italia ha fornito chiarimenti riguardo alle corrette modalità di segnalazione in Centrale dei Rischi dei debitori che hanno formulato domanda di concordato preventivo (‘concordato in bianco’ o ‘concordato con continuità aziendale’). Con precedente Comunicato del 7 febbraio 2014 l’Organo di Vigilanza aveva già precisato che a partire dalla rilevazione riferita alla data di presentazione della domanda di concordato preventivo e sino a quando non sia noto l’esito della domanda, le esposizioni del debitore concordatario devono essere segnalate in Centrale dei Rischi tra le ‘inadempienze probabili’: fanno eccezione le ipotesi in cui a) ricorrano “elementi obiettivi nuovi” che inducano gli intermediari, nella loro responsabile autonomia, a classificare il debitore nell’ambito delle sofferenze; b)…

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Contenzioso bancario e oneri probatori

Nel contenzioso bancario è spesso disputata, ad es. in materia di anatocismo, la distribuzione degli oneri probatori che gravano su banca e correntista.   Secondo parte della giurisprudenza di merito, nel giudizio di ripetizione d’indebito, anche se la banca non abbia proposto domanda riconvenzionale, se non siano stati depositati gli estratti conto fin dall’inizio del rapporto e il saldo contabile risulti ‘negativo’ per il correntista, deve assumersi, quale base del riconteggio, un saldo di partenza pari a zero, in quanto il principio dell’onere della prova di cui all’art. 2697 c.c., deve essere adeguatamente temperato avendo riguardo al principio della vicinanza alla fonte della prova che le Sezioni Unite, n. 13533 del 2001, hanno elevato a criterio principe nella ripartizione dell’onere…

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