Diritto Bancario

Interessi usurari: Sezioni Unite n. 24675/2017 VS Sezioni Unite n. 19597/2020?

Come noto, Cass., Sez. Unite n. 24675/2017, sul presupposto che ai fini della qualificazione di un tasso come usurario ex art. 644 c.p. non può farsi a meno – perché così impone la norma d’interpretazione autentica – di considerare il momento in cui gli interessi sono convenuti, indipendentemente dal momento del loro pagamento, ha escluso la c.d. usura sopravvenuta. Il principio di diritto enunciato al riguardo è il seguente: «Allorché il tasso degli interessi concordato tra mutuante e mutuatario superi, nel corso dello svolgimento del rapporto, la soglia dell’usura come determinata in base alle disposizioni della legge n. 108 del 1996, non si verifica la nullità o l’inefficacia della clausola contrattuale di determinazione del tasso degli interessi stipulata anteriormente all’entrata…

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Invalidità delle fideiussioni conformi allo schema ABI: omnibus o specifiche?

Come noto, la Banca d’Italia (in funzione di Autorità garante della concorrenza tra istituti creditizi) con il Provvedimento n. 55 del 2 maggio 2005 ha censurato i rischi di una applicazione in modo uniforme della modulistica ABI sui contratti di fideiussione omnibus contenente previsioni (in particolare gli artt. 2, 6 e 8) relative alla c.d. clausola di sopravvivenza, di reviviscenza nonché di rinuncia termini ex art. 1957 c.c. In argomento, Cass. n. 24044/2019 (v. anche Cass. n. 4175/2020) ha stabilito che è da escludere una nullità in toto della fideiussione omnibus: le clausole di cui agli articoli 2, 6 e 8 della fideiussione schema ABI possono apparire anti-concorrenziali e quindi affette da una nullità relativa, che però non travolge l’intero contratto di…

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Cartolarizzazione dei crediti, oneri pubblicitari e prova della legittimazione attiva

Le operazioni di “cartolarizzazione” dei crediti realizzate ai sensi degli artt. 1 e 4 L. n. 130/1999 (Disposizioni sulla cartolarizzazione dei crediti) e dell’art. 58 TUB (Cessione di rapporti giuridici) prevedono la cessione a titolo oneroso di crediti pecuniari, sia esistenti sia futuri, individuabili in blocco se si tratta di una pluralità. Nell’ambito di tali operazioni, l’art. 58 TUB stabilisce che la banca cessionaria dà notizia dell’avvenuta cessione mediante iscrizione nel registro delle imprese e pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. I crediti ceduti si trasferiscono in capo al cessionario, conservando la loro validità e grado, senza necessità di annotazione o altra formalità. Il rispetto degli adempimenti pubblicitari predetti produce i medesimi effetti della comunicazione ex art. 1264 c.c….

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Promemoria interessi, usura e mutui secondo la Cassazione

Di seguito una essenziale rassegna di decisioni della giurisprudenza di legittimità in tema di interessi, usura e contratto di mutuo. Anche gli interessi di mora sono assoggettati alla normativa antiusura (Cass., Sez. Un., n. 19597/2020). La mancata indicazione dell’interesse di mora nell’ambito del TEGM non preclude l’applicazione dei decreti ministeriali, i quali contengano comunque la rilevazione del tasso medio praticato dagli operatori professionali, statisticamente rilevato in modo del pari oggettivo ed unitario, essendo questo idoneo a palesare che una clausola sugli interessi moratori sia usuraria, perché ‘fuori mercato’ (Cass., Sez. Un., n. 19597/2020). Ove l’interesse corrispettivo sia lecito, e solo il calcolo degli interessi moratori applicati comporti il superamento della soglia usuraria, ne deriva che solo questi ultimi sono illeciti…

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Sezioni Unite n. 19597/2020: gli interessi moratori sono assoggettati alla normativa antiusura

L’assoggettamento degli interessi di mora alla disciplina antiusura è al centro di un intenso dibattito dottrinale e giurisprudenziale, in sintesi riassumibile come segue. Un diffuso indirizzo giurisprudenziale, anche di legittimità, afferma che gli interessi di mora (autonomamente considerati) debbano essere inclusi nelle soglie d’usura. In primo luogo, è evidenziato che la locuzione concernente gli interessi « promessi o convenuti, a qualunque titolo » (art. 1, comma 1, D.L. n. 394/2000, convertito in L. n. 24/2001), induce a ritenere che la normativa antiusura sia applicabile, oltre che agli interessi corrispettivi e compensativi, anche a quelli di mora. La Cassazione ha posto a sostegno di questo indirizzo l’esistenza di un « principio di omogeneità di trattamento degli interessi, pur nella diversità di funzione » e la…

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Due questioni sull’indicazione del TAEG/ISC nei contratti di finanziamento

L’erronea indicazione del TAEG/ISC in un contratto di finanziamento (ad es. mutuo) non disciplinato dall’art. 125 bis TUB, non comporta, secondo la giurisprudenza prevalente, alcun effetto al di fuori del credito ai consumatori, da cui i mutui ipotecari sono esclusi ex lege: artt. 121 e 122 TUB, formulazioni ratione temporis vigenti (Trib. Bologna 29.9.2017 e 8.2.2018; Trib. Sulmona 30.10.2017; Trib. Torino 19.10.2017; Trib. Tempio Pausania 15.9.2017; Trib. Torino 12.3.2019; Trib. Roma 11.7.2019; Trib. Lecce 29.6.2020; ABF Roma n. 4953/2016; ABF Roma n. 9450/2016; ABF n. 6789/2016; ABF n. 4439/2017). Deve essere, infatti, adeguatamente valorizzata la circostanza che l’indicazione nel contratto di mutuo del valore del TAEG/ISC non risulta espressamente sanzionata con la nullità della clausola relativa al tasso di interesse;…

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Illegittima segnalazione alla Centrale dei rischi e responsabilità dell’intermediario

La falsità o erroneità delle segnalazioni effettuate dagli intermediari alla Centrale dei rischi può riguardare (schematizzando): la attribuzione dell’esposizione creditizia ad un soggetto diverso; la indicazione dell’esposizione creditizia per un importo diverso delle linee di credito accordate; la erronea classificazione della linea di credito concessa in relazione alla classificazione dei fidi secondo il livello di rischio; la imputazione al soggetto interessato di una posizione “a sofferenza”. Le prime tre ipotesi configurano sostanzialmente un comportamento dell’intermediario contrario ai doveri di diligenza nella segnalazione dei dati: la banca, svolgendo attività professionale, deve adempiere tutte le obbligazioni assunte nei confronti dei terzi con la diligenza particolarmente qualificata dell’accorto banchiere; la quarta ipotesi (appostazione a sofferenza) si traduce in una vera e propria contestazione…

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La cointestazione di un conto corrente bancario nella giurisprudenza di legittimità

La giurisprudenza di legittimità ha costantemente affermato, in via di carattere generale, che la cointestazione di un conto corrente, attribuendo agli intestatari la qualità di creditori o debitori solidali dei saldi del conto (art. 1854 c.c.) sia nei confronti dei terzi, che nei rapporti interni, fa presumere la contitolarità dell’oggetto del contratto (art. 1298, secondo comma, c.c.), ma tale presunzione dà luogo soltanto all’inversione dell’onere probatorio, e può essere superata attraverso presunzioni semplici – purché gravi, precise e concordanti – dalla parte che deduca una situazione giuridica diversa da quella risultante dalla cointestazione stessa (Cass. n. 11375/2019; Cass. n. 28839/2008; Cass. n. 4496/2010; Cass. n. 18777/2015). È stato pure chiarito che la cointestazione di un conto corrente, salvo prova di…

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Fideiussione omnibus e importo massimo garantito

La fideiussione si definisce “omnibus” quando garantisce tutte le obbligazioni già assunte o da assumersi in futuro da un debitore principale nei confronti della banca: con la fideiussione omnibus risultano, dunque, garantite tutte le obbligazioni, presenti e future, derivanti da operazioni bancarie di qualunque natura. L’art. 1938 c.c. stabilisce opportunamente che la fideiussione per obbligazione futura (quale è la fideiussione omnibus) debba sempre contenere la previsione dell’importo massimo garantito. Nella prassi bancaria, tale importo è sempre rapportato al totale degli affidamenti per rischi di credito concessi ad un soggetto con un criterio che tenga anche conto, in aggiunta al cumulo nominale delle linee di credito, di tutte le componenti di aggravamento del rischio di credito quali, a titolo esemplificativo: sconfinamenti…

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La liberazione del fideiussore per obbligazione futura nei rapporti bancari

L’art. 1956 c.c. prevede che « il fideiussore per un’obbligazione futura è liberato se il creditore, senza speciale autorizzazione del fideiussore, ha fatto credito al terzo, pur conoscendo che le condizioni patrimoniali di questo erano divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito. Non è valida la preventiva rinuncia del fideiussore ad avvalersi della liberazione ». L’onere del creditore di richiedere l’autorizzazione del fideiussore prima di far credito al terzo, le cui condizioni patrimoniali siano peggiorate dopo la stipulazione del contratto di garanzia, assolve alla evidente finalità di consentire al fideiussore di sottrarsi, negando l’autorizzazione, all’adempimento di un’obbligazione divenuta, senza sua colpa, più gravosa (Cass. n. 7444/2017; Cass. n. 32774/2019). In altri termini, la previsione – norma imperativa attesa…

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