Diritto Bancario

Penale di anticipata estinzione e usura: la posizione della Cassazione

Le Istruzioni della Banca d’Italia per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura escludono dal calcolo del TEG le penali a carico del cliente previste in caso di estinzione anticipata del rapporto poiché « laddove consentite, sono da ritenersi meramente eventuali » (paragrafo C4). In sostanza, la penale di estinzione nel caso di recesso anticipato costituisce un onere meramente potenziale, poiché non dovuto per effetto della mera conclusione del contratto, ma subordinato al verificarsi di eventi futuri rimessi nella disponibilità del cliente. Essa pertanto non è direttamente collegata all’erogazione del finanziamento, venendo in rilievo solamente nell’ipotesi in cui il rapporto non segua l’andamento pattuito. A confermare che la commissione di anticipata estinzione non rientri tra…

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Piani di rientro e ricognizione di debito nel contenzioso bancario: cenni

I rapporti banca/cliente spesso sono regolati da piani di rientro (rateizzazione del debito) e ricognizioni di debito (dichiarazioni unilaterali recettizie confermative di un preesistente rapporto fondamentale). Secondo la giurisprudenza di legittimità (v. Cass. n. 20689/2016; Cass. n. 25544/2018; Cass. n. 22588/2020; Cass. n. 2855/2022) la ricognizione di debito non costituisce autonoma fonte di obbligazione, ma ha solo effetto confermativo di un preesistente rapporto fondamentale, determinando, ex art. 1988 c.c., un’astrazione meramente processuale della “causa debendi“, da cui deriva una semplice “relevatio ab onere probandi“, che dispensa il destinatario della dichiarazione dall’onere di provare quel rapporto, che si presume fino a prova contraria, ma dalla cui esistenza o validità non può prescindersi sotto il profilo sostanziale. In definitiva, ogni effetto vincolante…

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I costi addebitabili alla clientela per l’accesso documentazione bancaria

In riferimento ai costi che deve sostenere la clientela per l’accesso alla documentazione bancaria, l’art. 119, comma 4, TUB stabilisce che « Al cliente possono essere addebitati solo i costi di produzione di tale documentazione ». Il predetto articolo deve essere interpretato nel senso di garantire all’utenza un accesso agli atti tempestivo ed economico: nel contemperare gli interessi in gioco, la norma in questione ha inteso ancorare i costi addebitabili alla parte debole ad un criterio indennitario anziché remunerativo; la norma, in realtà, consente all’intermediario di conseguire non già un compenso forfetario a ristoro del generico dispiego di tempo e di energie occorsi per estrarre i documenti richiesti, quanto piuttosto di recuperare i costi effettivamente sostenuti per reperire tali documenti….

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Art. 1956 c.c.: la liberazione del fideiussore per obbligazione futura

L’art. 1956 c.c. prevede che «il fideiussore per un’obbligazione futura è liberato se il creditore, senza speciale autorizzazione del fideiussore, ha fatto credito al terzo, pur conoscendo che le condizioni patrimoniali di questo erano divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito. Non è valida la preventiva rinuncia del fideiussore ad avvalersi della liberazione». L’onere del creditore di richiedere l’autorizzazione del fideiussore prima di far credito al terzo, le cui condizioni patrimoniali siano peggiorate dopo la stipulazione del contratto di garanzia, assolve alla evidente finalità di consentire al fideiussore di sottrarsi, negando l’autorizzazione, all’adempimento di un’obbligazione divenuta, senza sua colpa, più gravosa (Cass. n. 7444/2017; Cass. n. 32774/2019). In altri termini, la previsione – norma imperativa attesa…

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Art. 1283 c.c.: la domanda giudiziale di interessi anatocistici

Nell’anatocismo gli interessi maturati, scaduti e non pagati su un capitale dato a prestito si sommano al capitale stesso, che conseguentemente si accresce costituendo la base di calcolo di nuovi interessi, con un rapido e non lieve incremento della somma dovuta. La “giustificazione” dell’anatocismo è abitualmente ricondotta alla regola della fruttuosità del denaro: la mancata disponibilità, da parte del creditore, degli interessi scaduti è compensata dalla capitalizzazione che replica la fruttuosità del capitale liquido ed esigibile. L’anatocismo è disciplinato dall’art. 1283 c.c. – norma imperativa – che consente che gli interessi primari scaduti possano produrre nuovi interessi in determinate condizioni, ossia « dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti…

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Pagamenti rateali e decorrenza della prescrizione

Secondo l’orientamento tradizionale, il pagamento di ratei del mutuo configura un’obbligazione unica ed il relativo debito non può considerarsi scaduto prima della scadenza dell’ultima rata. È infatti diffuso il convincimento giurisprudenziale secondo cui il pagamento delle singole rate costituisce l’adempimento parziale dell’unica obbligazione restitutoria derivante dal mutuo e conseguentemente per i ratei già scaduti non opera il termine prescrizionale di cui all’art. 2948 c.c. relativo alla prescrizione delle prestazioni periodiche. La data di decorrenza dalla prescrizione deve quindi essere individuata con riferimento alla scadenza dell’ultima rata del mutuo e non prendendo in considerazione la data di stipula dello stesso (Cass. n. 17798/2011; conf. Cass. n. 19291/2010; Cass. n. 2301/2004; Trib. Padova 28.6.2016: il rapporto di mutuo è un rapporto unitario,…

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Fideiussione, contratto di leasing e mediazione ex art. 5 D.Lgs. n. 28/2010: opinioni a confronto

La mediazione (D.Lgs. n. 28/2010) è l’attività svolta da un professionista con requisiti di terzietà, finalizzata alla ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, anche con formulazione di una proposta per la risoluzione della lite. La mediazione, rispetto ad alcune materie elencate nell’art. 5 del D.Lgs. n. 28/ 2010, si pone come condizione di procedibilità per l’avvio dell’azione giudiziale (la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 97 del 18 aprile 2019, ha dichiarato la legittimità costituzionale del D.L. n. 69/2013 con cui il legislatore ha previsto l’obbligatorietà del tentativo di mediazione). Tra le materie rispetto alle quali deve essere preliminarmente esperito, con l’assistenza dell’avvocato, il procedimento di mediazione, ci sono i « contratti assicurativi, bancari e finanziari »….

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Decorrenza della prescrizione e natura dei pagamenti (solutori o ripristinatori)

Una decisione della Cassazione (n. 18815/2022) offre lo spunto per una rapida ricognizione di alcuni ‘punti fermi’ della giurisprudenza di legittimità in tema di decorrenza della prescrizione e natura dei pagamenti (solutori o ripristinatori). Il consolidato principio relativo alla decorrenza della prescrizione del diritto di ripetizione di indebito oggettivo è che l’azione di ripetizione, proposta dal cliente di una banca il quale lamenti la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi anatocistici maturati con riguardo a un contratto di apertura di credito bancario regolato in conto corrente, è soggetta all’ordinaria prescrizione decennale che inizia a decorrere, nell’ipotesi in cui i versamenti abbiano avuto solo funzione ripristinatoria della provvista, non dalla data di annotazione in conto di ogni singola posta…

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La valida pattuizione della commissione di massimo scoperto

La commissione di massimo scoperto è il corrispettivo pagato dal cliente per compensare l’intermediario dell’onere di dover essere sempre in grado di fronteggiare l’utilizzo oltre il fido accordato sul conto corrente. Il compenso è calcolato in misura percentuale sullo scoperto massimo verificatosi in un certo periodo (così Banca d’Italia, Glossario). È principio consolidato che non sussiste alcuna nullità della CMS allorché la stessa sia frutto di specifica pattuizione, con indicazione dei criteri di determinazione e delle modalità di calcolo, in modo da consentire al cliente di comprenderne la reale entità e di verificarne la corretta applicazione da parte della banca. La clausola sulla commissione di massimo scoperto, per essere valida, deve rivestire i requisiti della determinatezza o determinabilità dell’onere aggiuntivo…

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Cartolarizzazione dei crediti: legittimazione passiva della banca cedente

Con decisioni n. 21843/2019 e, più di recente, n. 13735/2022, la Cassazione ha operato dei significativi chiarimenti riguardo alla questione della legittimazione passiva della società cedente. Il ragionamento della Suprema Corte prende le mosse dal rilievo che la cessione non può mai pregiudicare la posizione del debitore ceduto; tale ‘regola’, sembrerebbe confortare la conclusione che costui, così come può opporre al cessionario le eccezioni relative alla validità o esatto adempimento del negozio da cui deriva il credito ceduto, possa far valere verso il cessionario le pretese creditorie derivanti dalla (in)validità e dall'(in)esatto adempimento di quel titolo negoziale. Vale a dire, che, in presenza di una cessione effettuata ai sensi degli artt. da 1 a 4 della I. n. 130 del…

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