FAMIGLIA E SUCCESSIONE

Esclusa la possibilità di revocazione del testamento per sopravvenienza di un figlio se il testatore ne aveva altri quando lo ha redatto

Cassazione civile sez. II, 05/10/2023, n.28043 (FALASCHI – Presidente – CRISCUOLO – Relatore) (Articoli art. 687 cod. civ.) Massima: “La revocazione delle disposizioni testamentarie per sopravvenienza di figli non opera quando il testatore, al momento della redazione dell’atto di ultima volontà, aveva già figli, dei quali gli era nota l’esistenza, e ne sia poi sopraggiunto un altro. In tale ipotesi, l’art. 687 c.c., attesa la sua natura eccezionale, non essendo suscettibile di applicazione analogica o estensiva, non può ritenersi applicabile.” Fonte: Diritto & Giustizia 2023, 6 ottobre CASO La sentenza in rassegna riguarda la richiesta di revocazione di un testamento ex art 687 da parte di V.D.A.M. che era stata accertata figlia naturale del testatore D.A. con sentenza passata in…

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Separazione e divorzio in un unico atto: il sì della Cassazione. E’ un risparmio di energie processuali

Cassazione civile sez. I, sentenza del 16/10/2023 n. 28727 Separazione e divorzio consensuale – cumulo delle domande (art. 473 bis 51 – art. 473 bis 49 c.p.c.) In tema di crisi familiare, nell’ambito del procedimento consensuale di separazione e divorzio è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto con domanda congiunta di separazione e contestualmente di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio. Il cumulo non incide sul c.d. carattere indisponibile dei patti futuri, trattandosi di un accordo unitario dei coniugi sull’intero assetto delle condizioni che è comunque sottoposto al controllo del Tribunale.  CASO Con ricorso congiunto due coniugi hanno chiesto al Tribunale di Treviso di pronunciare la loro separazione personale con le connesse disposizioni relative all’affidamento e collocazione della…

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Elargizione di denaro da parte di un genitore al figlio convivente. Liberalità o adempimento di obbligazione nascente dalla convivenza?

Cass. Civ., Sez. 2, Ordinanza n. 18814 del 04/07/2023  Successioni “mortis causa” – Successione necessaria – Reintegrazione della quota di riserva dei legittimari – Azione di riduzione (lesione della quota di riserva) –  Donazioni – Somme erogate in più occasioni dal “de cuius” alla figlia convivente – Soggezione alla collazione ereditaria e all’azione di riduzione – Condizioni – Accertamento sulle ragioni delle elargizioni, se determinate dall’adempimento di obbligazioni nascenti dalla convivenza e dal legame parentale – Necessità. Al fine di ravvisare presuntivamente la sussistenza di plurime donazioni di somme di denaro fatte dalla madre alla figlia convivente, soggette all’obbligo di collazione ereditaria ed alla riduzione a tutela della quota di riserva degli altri legittimari, tratte dalla differenza tra i redditi…

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La verità biologica contro gli interessi del figlio riconosciuto nell’impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità

Cassazione Civile sez. I, ordinanza del 10/10/2023 n.28317 Impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità (art. 263 c.c.) Massima: “Nell’azione promossa da terzi interessati, soggetti diversi dal figlio o genitore, con cui si contesta per difetto di veridicità il riconoscimento di un figlio nato da genitori non uniti in matrimonio e già maggiorenne al momento della instaurazione del giudizio, il giudice deve compiere un bilanciamento il concreto tra interesse del soggetto riconosciuto ed il favore per la verità del rapporto di filiazione. La valutazione non può essere astratta o legata ad automatismi, né può comportare, il sacrificio dell’uno in nome dell’altro, ma impone di tenere conto di tutte le variabili del caso, tra cui il diritto all’identità personale, e i…

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L’istituto della collazione assicura la parità di trattamento tra i vari condividenti nella formazione della massa ereditaria

Cassazione civile sez. II, ordinanza 4 luglio 2023, n. 18823 (FALASCHI – Presidente – SCARPA – Relatore) (Articoli 737, 566 e 537 Codice civile) Di Corrado De Rosa Massima: “In tema di divisione ereditaria, l’istituto della collazione, che, in presenza di donazioni (dirette e indirette) fatte in vita dal de cuius e salva apposita dispensa di quest’ultimo, impone il conferimento del bene che ne è oggetto in natura o per imputazione, ha la finalità di assicurare l’equilibrio e la parità di trattamento tra i vari condividenti nella formazione della massa ereditaria, così da non alterare il rapporto di valore tra le varie quote determinate attraverso la sommatoria del relictum e del donatum al momento dell’apertura della successione, sicché il relativo…

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Il denaro ricevuto in dono in occasione delle nozze non deve essere restituito dall’ex coniuge

Cassazione civile sez. II ordinanza del 19/07/2023, n. 21100 Scioglimento della comunione-divisione- restituzioni Artt. 1110 e ss c.c.- Art. 143 c.c. Il denaro donato agli sposi in occasione del matrimonio si presume utilizzato in vista della cerimonia nuziale e per le future esigenze della vita familiare in forza dell’obbligo di contribuzione ex art. 143 c.c. Dette somme non possono essere ripetute una volta sciolta la comunione tra i coniugi. Possono essere divisi e assegnati in proprietà i beni mobili ricevuti in dono. CASO Una donna intenta una causa all’ex marito da cui si è separata giudizialmente, per ottenere la dichiarazione di scioglimento della comunione sui beni e sul denaro che la coppia aveva ricevuto in occasione del matrimonio da parenti…

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Coniuge separato legalmente e diritto di abitazione ex art. 540, 2° comma, cod. civ.

Cass. Civ., Sez. 2, Sentenza n. 22566 del 26/07/2023 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE NECESSARIA – DIRITTI RISERVATI AI LEGITTIMARI – MISURA DELLA QUOTA DI RISERVA – CONIUGE – Diritto di abitazione e uso ex art. 540, comma 2, cod. civ. – Coniuge separato senza addebito – Spettanza – Sussistenza – Eccezioni – Abbandono della casa o perdita di collegamento con l’originaria destinazione familiare I diritti di abitazione e uso, accordati al coniuge superstite dall’art. 540, comma 2, cod. civ. spettano anche al coniuge separato senza addebito, eccettuato il caso in cui, dopo la separazione, la casa sia stata lasciata da entrambi i coniugi o abbia comunque perduto ogni collegamento, anche solo parziale o potenziale, con l’originaria destinazione familiare. Disposizioni…

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Adozione mite ai nonni anche se già affidatari della nipote

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 31/07/2023, n.23173   Adozione in casi particolari – adozione mite (l. 174/1983 art. 44 lett. d) Massima: “Ai nonni della minore, i quali prestano l’assistenza materiale e morale che i genitori non sono più in grado di offrire, e risultino idonei, è consentita la cosiddetta adozione mite, in base al principio ispiratore di tutta la materia, ossia la realizzazione del preminente interesse del minore. L’adozione in casi speciali consente il consolidamento dei rapporti tra il minore e coloro che già si prendono cura di lui e gli garantiscono una tutela giuridica più incisiva, equiparabile allo “status” di figlio minore “. CASO I nonni materni di una bambina, in seguito alla dichiarazione di decadenza della…

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A coloro che succedono per rappresentazione non può essere attribuito più di quanto spetterebbe al capostipite

Cassazione civile sez. II, 11/05/2023 n.12813 – DI VIRGILIO – Presidente – CRISCUOLO – Relatore (Artt. 521, 552, 564 c.c.) Massima: “Ai sensi dell’art. 552 c.c., il legittimario che rinunci all’eredità ha diritto di ritenere le donazioni o di conseguire i legati disposti in suo favore, anche nel caso in cui operi la rappresentazione, senza che i beni oggetto delle suddette disposizioni si trasmettano ai rappresentanti, fermo restando l’onere di questi ultimi di imputarli alla quota di legittima nella quale subentrano iure repraesentationis”. CASO Con atto di citazione depositato presso il Tribunale di Bari, D.B.P. chiamava in giudizio il proprio fratello D.B.G. per procedere alla divisione di un compendio immobiliare e di un fondo rustico oggetto di donazione da parte…

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Assegnazione parziale della casa coniugale: il padre rimane al piano seminterrato

Cassazione civile sez. I, 08/08/2023, ordinanza n. 24106/2023  Assegnazione della casa familiare – interesse del minore (art. 337 sexies c.c.) Massima: “L’assegnazione della casa familiare ad un coniuge è consentita unicamente con riguardo all’immobile che abbia effettivamente costituito il centro di aggregazione della famiglia durante la convivenza e nell’esclusivo interesse del figlio minore. Attenendosi a questo parametro, il giudice può limitare l’assegnazione della casa familiare ad una porzione dell’immobile, consentendo che la rimanente porzione dell’abitazione sia abitata dal padre”. CASO Una coppia si separa consensualmente concordando che la casa familiare sarebbe rimasta assegnata alla moglie, collocataria del figlio, ma solo per la parte da questi effettivamente abitata. L’immobile, quindi, sarebbe stato diviso in due unità e il padre avrebbe continuato…

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