FAMIGLIA E SUCCESSIONE

Invalidità del testamento olografo: l’apposizione della data ad opera di un terzo tra nullità e annullabilità

Cassazione Civile, Sezione 2, Ordinanza n. 27414 del 29/10/2018 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA – FORMA DEI TESTAMENTI – TESTAMENTO OLOGRAFO – AUTOGRAFIA Alterazione della scheda testamentaria – Modifica ad opera di terzi – Conseguenze – Fattispecie Nel testamento olografo l’omessa o incompleta indicazione della data ne comporta l’annullabilità; l’apposizione di questa ad opera di terzi, invece, se effettuata durante il confezionamento del documento, lo rende nullo perché, in tal caso, viene meno l’autografia stessa dell’atto, senza che rilevi l’importanza dell’alterazione. Peraltro, l’intervento del terzo, se avvenuto in epoca successiva alla redazione, non impedisce al negozio “mortis causa” di conservare il suo valore tutte le volte in cui sia comunque possibile accertare la originaria e genuina volontà del “de…

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Bigenitorialità non è divisione paritaria del tempo da trascorrere con il minore

Corte di Cassazione, I sez. civile, sentenza n. 30826 del 28 novembre 2018 Provvedimenti relativi ai figli – affidamento condiviso–bigenitorialità – (Art. 337 ter e quater c.c.) MASSIMA La bigenitorialità vuol dire presenza comune di entrambe le figure parentali nella vita del figlio e cooperazione nell’adempimento dei doveri genitoriale, ma non comporta necessariamente una divisione paritetica del tempo da trascorrere con il minore, essendo invece sufficiente prevedere modalità di frequentazione tali da garantire il mantenimento di una stabile consuetudine di vita e di salde relazioni affettive con il genitore.       La distanza oggettiva esistente tra i luoghi di residenza dei genitori, può incidere esclusivamente sulla disciplina dei tempi e dei modi di presenza del minore presso ciascuno di essi, ma non…

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Patto di famiglia: quale tassazione per la liquidazione dei legittimari non assegnatari dell’impresa?

Cass. civ. ,Sez. V , Ord., 19 dicembre 2018, n. 32823 – Pres. CHINDEMI – Rel. STALLA Patto di famiglia – Donazione – Donazione modale – Divisione ereditaria – Passaggio generazionale – Imposta sulle successioni – Imposta sulle donazioni  (C.c., artt. 468-bis ss, art. 2 co 49 d.l. 262/06 conv in l. 286/06; art. 3 comma 4-ter e art. 58 d.lgs.346/90) [1] Con il patto di famiglia, l’imprenditore può eccezionalmente produrre in via anticipata effetti attributivi e divisionali corrispondenti a quelli successori con esclusivo riguardo alla particolare tipologia di beni contemplata dall’articolo 768 bis (aziende e partecipazioni societarie). Non altrettanto può affermarsi per tutti gli altri cespiti del suo patrimonio, in ordine ai quali il divieto di patto successorio non trova…

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Mantenimento del figlio minore: non quantificabile in via equitativa anche se il padre è benestante

Corte di Cassazione, VI sez. civile, ordinanza n. 25134 del 10 ottobre 2018 Provvedimenti relativi ai figli – mantenimento  MASSIMA Nella quantificazione del mantenimento in favore del minore il giudice non può utilizzare un criterio generico ed equitativo perché il figlio vive in un ambiente familiare particolarmente benestante. A tal fine devono essere prese in considerazione, oltre alle esigenze del figlio, il tenore di vita dallo stesso goduto in costanza di convivenza e le risorse economiche dei genitori, nonché i tempi di permanenza presso ciascuno di essi e la valenza economica dei compiti domestici e di cura da loro assunta. CASO Nel giudizio promosso ai sensi dell’art. 316 bis c.c. per l’affidamento e il mantenimento del figlio nato da genitori…

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Institutio ex re certa e beni residui non oggetto di specifica destinazione da parte del testatore

Cassazione Civile, Sezioni Unite, ordinanza n. 17122 del 28 giugno 2018 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA – “Institutio ex re certa” – Coesistenza con la successione legittima – Esclusione – Fondamento – Fattispecie. In tema di delazione dell’eredità, non vi è luogo alla successione legittima agli effetti dell’art. 457, comma 2, c.c., in presenza di disposizione testamentaria a titolo universale, sia pur in forma di istituzione “ex re certa”, tenuto conto della forza espansiva della stessa per i beni ignorati dal testatore o sopravvenuti. Disposizioni applicate Codice Civile, articoli 647, 457 comma 2, 588 comma 2 e 734 comma 2 [1] Con testamento olografo Tizio lasciava alla moglie, Caia, l’usufrutto e ai cugini Mevio e Sempronio la nuda proprietà…

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Casa familiare in comodato: l’età anziana dei comodanti è decisiva ai fini della restituzione

Corte di Cassazione, VI sez. civile, ordinanza n. 17332 del 3 luglio 2018 Comodato a termine – comodato precario – vincolo di destinazione dell’immobile (artt. 1809 e 1810 c.c.) MASSIMA Ai sensi dell’art. 1809 c.c., comma 2, il bisogno imprevedibile e urgente che giustifica la richiesta del comodante di restituzione del bene immobile – anche se la sua destinazione sia quella di casa familiare – deve essere giudicato sussistente nel caso in cui i proprietari siano anziani, per gli inevitabili problemi di salute, e la conseguente necessità di fronteggiare maggiori spese mediche.  CASO La circostanza portata in giudizio è quella tipica in cui i genitori di uno degli sposi cedono in comodato gratuito alla coppia il godimento di un loro…

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Il legittimario pretermesso non deve accettare l’eredità con beneficio di inventario

Cass. civ. , Sez. II – Ord.  (ud. 23/02/2018) 22-08-2018, n. 20971 Azione di riduzione – Simulazione – Accettazione con beneficio di inventario  (C.c., artt. 564, 484, 1414, 1417) [1] Il legittimario totalmente pretermesso dall’eredità che, a tutela del proprio diritto alla reintegrazione della quota di legittima, impugna per simulazione un atto compiuto dal “de cuius”, agisce in qualità di terzo e non in veste di erede – condizione che acquista solo in conseguenza del positivo esercizio dell’azione di riduzione – e, come tale ed al pari dell’erede che proponga un’azione di simulazione assoluta ovvero relativa, ma finalizzata a far valere la nullità del negozio dissimulato, non è tenuto alla preventiva accettazione dell’eredità con beneficio di inventario; diversamente ove il…

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Stato di adottabilità: il genitore deve dimostrare possibilità concrete di recupero della capacità genitoriale

Corte di Cassazione, I sez. civile, ordinanza n. 26302 del 18 ottobre 2018 Stato di adottabilità – stato di abbandono (Legge n. 184/1983 artt. 1-2-8-15) In tema di adozione di minori d’età, sussiste la situazione d’abbandono, non solo in caso di rifiuto intenzionale di adempiere ai doveri genitoriali, ma anche quando la situazione familiare sia tale da compromettere in modo grave e irreversibile lo sviluppo psico-fisico del bambino, in relazione al suo vissuto, alle sue caratteristiche fisiche e psicologiche, alla sua età, al suo grado di sviluppo e alle sue potenzialità. E’ pertanto irrilevante la mera espressione di volontà del genitore di voler accudire il minore, in assenza di concreti riscontri sull’effettiva possibilità di recupero delle capacità genitoriali in tempi…

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Chiamato all’eredità nel possesso di beni ereditari ed obbligo di redazione dell’inventario

Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza n. 6275 del 10 marzo 2017 Successioni “mortis causa” – disposizioni generali – rinunzia all’eredita’ – impugnazione – in genere. Giudizio promosso o proseguito nei confronti dell’erede del debitore nel possesso dei beni ereditari – Deduzione di avvenuta rinuncia all’eredità – Domanda volta all’accertamento dell’inefficacia di detta rinuncia, siccome intervenuta dopo la scadenza del termine di cui all’articolo 485 cod. civ. – Necessità – Esclusione – Fondamento. Nel giudizio promosso o proseguito nei confronti dell’erede del debitore, che sia nel possesso dei beni ereditari ed abbia eccepito l’avvenuta rinuncia all’eredità, il creditore non deve proporre alcuna domanda volta all’accertamento dell’inefficacia di detta rinuncia, per essere la stessa intervenuta dopo la scadenza del termine previsto dall’articolo…

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Nel divorzio su domanda congiunta il coniuge non può revocare il consenso nel corso del procedimento

Cass. Civ. VI sez. Ordinanza n. 19540 del 24 luglio 2018 Divorzio su domanda congiunta – irrevocabilità consenso – emissione sentenza – (legge 1 dicembre n. 898/1970 art. 4 comma 16) In materia di divorzio su domanda congiunta, la revoca del consenso da parte di uno dei coniugi è irrilevante perché non impedisce al giudice di verificare la sussistenza dei presupposti di legge per l’emissione della sentenza di divorzio, per la quale è stato adito il Tribunale. La revoca è inoltre inammissibile poiché la natura negoziale e processuale dell’accordo intervenuto tra le parti in ordine alle condizioni del divorzio ed alla scelta dell’iter processuale, non consente ripensamenti unilaterali.  CASO In seguito al deposito di ricorso congiunto per la cessazione degli…

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