FAMIGLIA E SUCCESSIONE
Negata l’adozione alla zia residente all’estero che non ha un rapporto significativo con la nipote
Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza n. 31672 del 4 dicembre 2019 Dichiarazione di adottabilità – adozione o affidamento ai parenti entro il quarto grado (L. n. 184 del 1983, artt. 1, 4, 8, 12 e 15) Lo stato di abbandono dei minori non può essere escluso in conseguenza della disponibilità, manifestata da parenti entro il quarto grado, di prendersi cura di loro, quando non sussistano rapporti significativi pregressi tra parenti e i bambini. Non è sufficiente il mero intervento in giudizio da parte degli zii e il loro concreto interesse manifestato nel voler accudire il nipote. Sono rilevanti anche la mancanza di coesione familiare e la solidità dei rapporti con i genitori del bambino. Caso La Corte di…
Continua a leggere...Azione di simulazione ai fini dell’opposizione a negozio di donazione. rilevabilità d’ufficio di diversa causa di invalidità
Cassazione Civile, Sez. 2, sentenza n. 22457 del 9 settembre 2019 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE NECESSARIA – REINTEGRAZIONE DELLA QUOTA DI RISERVA DEI LEGITTIMARI – AZIONE DI RIDUZIONE (LESIONE DELLA QUOTA DI RISERVA) – Compravendita dissimulante una donazione – Azione di simulazione finalizzata alla trascrizione dell’atto di opposizione ex art. 563, comma 4, c.c. – Rilevabilità d’ufficio di una diversa causa di nullità della donazione. Il giudice innanzi al quale sia stata proposta un’azione di simulazione di una compravendita in quanto dissimulante una donazione, azione finalizzata alla successiva trascrizione dell’atto di opposizione, ai sensi dell’art. 563, comma 4, c.c., deve rilevare d’ufficio l’esistenza di una diversa causa di nullità della donazione e, ove sia già pendente il giudizio di…
Continua a leggere...Collocamento preferenziale al padre più educativo e presente
Cassazione civile sez. I, 20 novembre 2019, n. 30191 Affidamento e collocamento del figlio minore – giudizio prognostico capacità genitoriale Art. 337 ter c.c. Nella scelta del genitore presso cui collocare il minore in via prevalente, da effettuarsi in base a un giudizio sulla capacità di relazione affettiva, attenzione, comprensione, educazione e disponibilità ad un assiduo rapporto col minore, può essere preferito il padre, più presente, più educativo, e garante di maggiore stabilità. Caso La vicenda di questa coppia di genitori altamente conflittuali, nasce con il provvedimento del Tribunale per i Minorenni di L’Aquila con il quale si dispone l’affidamento della bambina ai Servizi sociali del Comune e il collocamento della stessa in via preferenziale presso il padre. Avendo la…
Continua a leggere...Rinuncia all’azione di regresso verso il figlio/debitore e donazione indiretta: rapporti con l’istituto della collazione
Cass., Sez. II Civ., 18 settembre 2019, ordinanza n. 23260 Pagamento di debito altrui- Surrogazione legale-Azione di Regresso- Rinuncia all’azione di regresso- Donazione indiretta- Collazione (art. 737 c.c.; art. 769 c.c.; art. 809 c.c.; art 1236 c.c.) Ai fini della collazione, il pagamento di un debito eseguito dal “de cuius” nei confronti di uno dei figli origina verso di lui un credito di pari importo; la rinuncia ad agire in regresso verso lo stesso costituisce una fattispecie di donazione indiretta. CASO Il figlio del de cuius, quale socio accomandatario, rispondeva illimitatamente dei debiti della società. Il de cuius pagava un debito della società del figlio dell’importo di Lire 280.000.000 e successivamente rinunciava ad agire in regresso nei confronti del figlio/debitore stesso….
Continua a leggere...Affidamento esclusivo del minore al genitore che in passato ha svolto meglio il ruolo
Cassazione civile sez. VI, ordinanza del 4 novembre 2019 n. 28244 Affidamento esclusivo – giudizio sull’idoneità genitoriale (Art. 337 quater c.c.) In tema di affidamento esclusivo del figlio minore, il giudice deve formulare un giudizio prognostico circa la capacità del padre o della madre di crescere e educare il figlio nella nuova situazione di genitore singolo, anche basandosi sulle modalità con cui in passato è stato svolto il ruolo. Caso Nel giudizio di separazione dei coniugi, il tribunale disponeva l’affidamento esclusivo delle minori alla madre. La Corte territoriale confermava la statuizione. Secondo i giudici di merito, il padre non aveva assolto agli obblighi educativi, affettivi e di sostegno nei confronti dei figli, disinteressandosi di loro. Egli, infatti, si era trasferito…
Continua a leggere...Momento perfezionativo dell’accettazione di eredità da parte di minore
SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – ACCETTAZIONE DELL’EREDITÀ CON BENEFICIO DI INVENTARIO – CASI OBBLIGATORI – EREDITÀ DEVOLUTE A MINORI O INTERDETTI – Mancata rinuncia all’eredità da parte del legale rappresentante del minore – Diritto del minore divenuto maggiorenne di rinunziare all’eredità – Esclusione – Fondamento. L’art. 489 c.c. non attribuisce al minore, il cui legale rappresentante non abbia rinunciato all’eredità, il diritto di rinunciarvi al compimento della maggiore età, ma soltanto la facoltà di redigere l’inventario nel termine di un anno dal suo compimento così da garantire la sua responsabilità “intra vires hereditatis”. Disposizioni applicate Cod. Civ.: artt. 471, 484, 485, 489 [1] Caia – all’epoca del giudizio di primo grado e dell’introduzione del gravame di appello minorenne – si vedeva…
Continua a leggere...Incapacità del testatore: chi afferma la validità del testamento deve provare la sua stesura in un momento di lucidità
Cassazione civile sez. II civile, ordinanza 22 ottobre 2019 n. 26873 Incapacità naturale del testatore – Annullamento testamento – Onere della prova (Art. 428 c.c. – Art. 591 comma 2 n. 3 c.c. – Art. 2697 c.c.) In tema d’incapacità di intendere e di volere al momento della redazione del testamento, il giudice di merito può trarre la prova dell’incapacità del testatore dalle sue condizioni mentali, anteriori o posteriori, sulla base di una presunzione, potendo l’incapacità essere dimostrata con qualsiasi mezzo di prova. Se l’attore in impugnazione fornisce la prova di una condizione di permanente demenza nel periodo immediatamente successivo alla redazione del testamento, spetta a chi afferma la validità del testamento, la prova della sua redazione in un momento…
Continua a leggere...Atti di scioglimento della comunione (ereditaria e ordinaria) e profili di nullità per deroga alle disposizioni di legge in materia urbanistica
Cass. civ. Sez. Unite, Sentenza, 07 ottobre 2019, n. 25021 Negozio di divisione- Divisione ordinaria e divisione ereditaria- Menzioni Urbanistiche e nullità – Divisione Giudiziale (D.P.R. n. 380 del 2001, art. 46, comma 1 e art. 40, comma 2, della detta L. n. 47 del 1985; artt. 757 e 713 c.c.) 1) La legge n. 47 del 1985, art. 40, comma 2, è applicabile anche agli atti di scioglimento della comunione; 2) Gli atti di scioglimento della comunione ereditaria sono soggetti alla comminatoria della sanzione della nullità, prevista dal D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, art. 46, comma 1, (già L. 28 febbraio 1985, n. 47, art. 17) e dalla L. 28 febbraio 1985, n. 47, art. 40, comma 2,…
Continua a leggere...Immobile edificato con i soldi della convivente: disposta la restituzione della metà dell’importo
Cassazione civile sez. II, ordinanza del 3 ottobre 2019 n.24721 Edificazione su suolo altrui – Indebito oggettivo – azione personale di restituzione –Ingiustificato arricchimento (artt. 2033 c.c. e 2041 c.c.) All’ex convivente devono essere rimborsate le somme versate a titolo di concorso nelle spese di costruzione dell’immobile da adibire ad abitazione familiare, rimasto in proprietà esclusiva dell’altro convivente. Caso Durante una convivenza di fatto, viene edificato un immobile da adibire ad abitazione familiare, sul terreno di proprietà esclusiva del convivente, con l’utilizzo di denaro della compagna. Le parti sottoscrivono una scrittura privata con la quale si riconosce espressamente la comproprietà della costruzione per la quota del 50% alla donna. Terminata la relazione e la convivenza, quest’ultima si rivolge al tribunale…
Continua a leggere...Donazione indiretta e collazione: aspetti processuali
Cassazione Civile, Sez. 2, Sentenza n. 19833 del 23/07/2019 DIVISIONE EREDITARIA – OPERAZIONI DIVISIONALI – FORMAZIONE DELLO STATO ATTIVO DELL’EREDITA’ – COLLAZIONE ED IMPUTAZIONE – OGGETTO – IN GENERE – Donazioni fatte in vita dal “de cuius” – Obbligo di collazione – Domanda espressa – Necessità – Esclusione – Fondamento – Accertamento pregiudiziale di una donazione indiretta – Proposizione della domanda nel termine di cui all’art. 167 c.p.c. – Ragioni La domanda di collazione non è sottoposta ai termini di cui all’art. 167 c.p.c., in quanto l’obbligo della collazione sorge automaticamente a seguito dell’apertura della successione e i beni donati devono essere conferiti indipendentemente dalla proposizione di una domanda dei condividenti, salva l’espressa dispensa da parte del “de cuius” nei…
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