FAMIGLIA E SUCCESSIONE
Designazione dei “legittimari eredi” quali beneficiari della polizza vita
Cass. Civ. , Sez. III Ord. 16-12-2019 n. 33195 – VIVALDI – Presidente, DI FLORIO – Relatore Assicurazione sulla vita – successione legittima – testamentaria (C.c., art. 1920, 536 ss. c.c. ) Vanno sottoposte alle Sezioni Unite le seguenti questioni: a) se in materia di assicurazione sulla vita in favore di un terzo, in presenza della diffusa formula contrattuale, presente anche nel contratto in esame e genericamente riferita ai “legittimi eredi”, detta espressione sia meramente descrittiva di coloro che, in astratto, rivestono la qualità di eredi legittimi o se debba intendersi, invece, che sia riferita ai soggetti effettivamente destinatari dell’eredità; b) se la designazione degli eredi in sede testamentaria possa interferire, in sede di liquidazione di indennizzo, con la individuazione…
Continua a leggere...Adozione del maggiorenne: consentita la deroga alla differenza di età minima per tutelare situazioni familiari consolidate
Cassazione civile sez. I, 03 aprile 2020, n.7667 Adozione del maggiorenne Art. 291 c.c. – L. 4 maggio 1983, n. 184, art. 44, comma 1, lett. b In materia di adozione di maggiorenne, al fine di evitare il contrasto con l’art. 30 Cost., il giudice può derogare alla prescrizione di cui all’art. 291 c.c., che impone la differenza di diciotto anni di età tra adottante e adottato, per tutelare situazioni familiari consolidate. CASO Un uomo si era rivolto al Tribunale di Modena chiedendo di adottare la figlia maggiorenne della sua convivente, rimasta orfana di padre a 6 anni, rilevando di averla cresciuta come se fosse sua figlia, fin da quando aveva 12 anni. Il Tribunale aveva respinto la domanda per…
Continua a leggere...Azione di riduzione e dies a quo di decorrenza dei frutti sul bene restituito
Cassazione Civile, Sez. 6 – 2, Ordinanza n. 4709 del 21/02/2020 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE NECESSARIA – REINTEGRAZIONE DELLA QUOTA DI RISERVA DEI LEGITTIMARI – AZIONE DI RIDUZIONE – EFFETTI – “Dies a quo” di decorrenza dei frutti sul bene restituito al legittimario – Dalla data della domanda giudiziale – Sussistenza – Fondamento. In caso di vittorioso esperimento dell’azione di riduzione per lesione di legittima, indipendentemente dalla circostanza che essa sia indirizzata verso disposizioni testamentarie o donazioni, i frutti dei beni da restituire vanno riconosciuti al legittimario leso con decorrenza dalla domanda giudiziale e non dall’apertura della successione, presupponendo detta azione – avente carattere personale ed efficacia costitutiva – il suo concreto e favorevole esercizio, affinché le disposizioni lesive…
Continua a leggere...L’affido condiviso e la frequentazione dei figli durante l’emergenza sanitaria da Covid-19
Corte d’appello di Bari 26 marzo 2020 Lo scopo primario delle norme poste dai DPCM emanati è una rigorosa e universale limitazione dei movimenti sul territorio diretta al contenimento del contagio, con conseguente sacrificio di tutti i cittadini anche dei minori. Il diritto/dovere di visita dei genitori è da considerarsi recessivo rispetto alle limitazioni poste alla circolazione delle persone, legalmente stabilite a norma degli artt. 16 e 32 Cost. Affidamento condiviso e frequentazione genitori/figli – sospensione – diversa modalità Art. 337 ter c.c. – DPCM 22 marzo 2020 IL QUADRO ATTUALE DELLA NORMATIVA Il DPCM del 22 marzo 2020, che ha previsto ulteriori restrizioni alla circolazione per contrastare il contagio da Covid-19, ha imposto il divieto a tutte le persone…
Continua a leggere...Vi era discriminazione degli affini nella previgente normativa fiscale sulle donazioni?
Corte Cost. Sentenza 13 marzo 2020 n.54/2020, Presidente: CARTABIA – Redattore: ANTONINI Imposta sulle donazioni – Affini – Discriminazione (Art. 13, c. 2°, della legge 18/10/2001, n. 383; Art. 3 Cost.) Non viene meno al principio di eguaglianza la disciplina (previgente: Art. 13, c. 2° L. 383/2001) che dispone nelle donazioni, un trattamento impositivo diverso tra gli affini e i parenti. La selezione dei soggetti passivi ad un’imposta rientra nell’esercizio del potere discrezionale del legislatore tributario, il quale ha costantemente graduato l’imposizione sulle successioni e donazioni in ragione della prossimità familiare tra il disponente e il beneficiario rispondendo a volte all’esigenza della semplificazione e del rilancio dell’economia e non alla tutela costituzionale della famiglia. CASO Le questioni sono sorte nell’ambito…
Continua a leggere...Nullo l’accordo separativo di revoca della donazione tra i coniugi per difetto di forma
Cassazione civile, sezione I, ordinanza del 3 marzo 2020 n. 5937 In applicazione del principio di simmetria delle forme, la scrittura privata di risoluzione della donazione allegata ai patti separativi omologati, è nulla per difetto di forma, dovendo la stessa condividere la forma pubblica e solenne stabilita ad substantiam dagli artt. 782 e 2699 c.c. per la donazione. Accordi solutori della crisi familiare – natura e forme (Artt. 782, 2699, 2932 c.c.) CASO Due coniugi si separavano consensualmente alle condizioni omologate dal Tribunale di Avellino in conformità ai patti contenuti in una scrittura privata, dagli stessi sottoscritta, e allegata al ricorso congiunto di conversione della separazione giudiziale in consensuale, depositato in udienza. In base agli accordi, la moglie, che aveva…
Continua a leggere...Aspetti patrimoniali della famiglia in crisi: assegno di divorzio e non solo…
La “rivoluzione” giurisprudenziale in tema di assegno di divorzio rappresenta senz’altro una delle più importanti questioni che agitano l’odierno panorama dottrinale e giurisprudenziale all’interno del diritto di famiglia. Così, se da lungo tempo le nostri corti, chiamate a verificare la sussistenza dei presupposti per accordare l’assegno di cui all’art. 5, co. 6, l. 898/1970, hanno accolto un concetto di “inadeguatezza dei mezzi” inteso come inadeguatezza «a conservare un tenore di vita analogo a quello avuto in costanza di matrimonio, senza che sia necessario uno stato di bisogno dell’avente diritto, il quale può essere anche economicamente autosufficiente» (così Cass. Civ., S.U., 29.11.1990, n. 11490), è a tutti noto come, a maggio del 2017, la prima Sezione della Corte di Cassazione si…
Continua a leggere...Divisione ereditaria: formazione delle porzioni e rappresentazione
Cassazione Civile, Sez. 2, Sentenza n. 139 dello 08/01/2020 DIVISIONE EREDITARIA – OPERAZIONI DIVISIONALI – STIMA – FORMAZIONE DELLE PORZIONI – In caso di rappresentazione – Formazione delle porzioni con riferimento agli eredi o alle stirpi condividenti – Formazione di sole porzioni all’interno di ciascuna stirpe – Esclusione – Limiti Per il combinato disposto degli artt. 469 e 726 c.c., la divisione ereditaria, quando vi è rappresentazione, avviene per stirpi, procedendosi alla formazione di tante porzioni, una volta eseguita la stima, quanti sono gli eredi o le stirpi condividenti, mentre non è prevista l’ulteriore formazione di altrettante subporzioni all’interno di ciascuna stirpe, sempre che non si formi al riguardo un accordo fra tutti i partecipanti.[1] Disposizioni applicate Art. 469 e…
Continua a leggere...Violazione del dovere di fedeltà: per l’addebito bastano le fotografie in atteggiamento di intimità con un’altra donna
Cassazione civile sez. VI, ordinanza del 24 febbraio 2020, n. 4899 Violazione del dovere di fedeltà – addebito (Art. 151 c.c.) Ai fini della pronuncia di addebito per violazione del dovere di fedeltà, le foto ritraenti il marito in atteggiamento di intimità con un’altra donna fanno presumere, secondo la comune esperienza, l’esistenza tra i due di una relazione extraconiugale. CASO Nel procedimento per separazione giudiziale dei coniugi, il tribunale di Roma ha pronunciato l’addebito in capo al marito, basandosi sulle produzioni fotografiche in cui lo stesso era ritratto con un’altra donna in presunti atteggiamenti intimi. L’uomo aveva appellato la sentenza affermando che le fotografie mostravano soltanto la vicinanza a una donna in un comportamento “puramente amicale”. Sostenendo la violazione o…
Continua a leggere...Patrimonio esaurito in vita mediante donazioni: rimedi per i legittimari pretermessi
Cass. civ. Sez. II, Ordinanza, 7 febbraio 2020, n. 2914 Presidente – MANNA, Relatore SAN GIORGIO Legittimari – Donazioni in conto di legittima – Collazione – Azione di riduzione (C.c., artt. 536 ss., 769 ss.) [1] In caso di assenza di relictum, non è necessaria la qualifica di erede ai fini dell’esercizio dell’azione di riduzione. Invero, qualora il de cuius abbia integralmente esaurito in vita il suo patrimonio mediante atti di donazione, sacrificando totalmente un erede necessario, il legittimario che intenda conseguire la quota di eredità a lui riservata dalla legge non ha altra via che quella di agire per la riduzione delle donazioni lesive dei suoi diritti, giacché, non sorgendo alcuna comunione ereditaria se non vi sia nulla da…
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