FAMIGLIA E SUCCESSIONE
La datazione del testamento olografo tra forma e sostanza
Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 9364 del 21/05/2020 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA – Testamento olografo – Autografia della data – Indicazione completa del giorno, mese ed anno – Necessità – Omissione totale o parziale – Annullamento del testamento – Valutazione della rilevanza sul regolamento d’interessi contenuto nell’atto – Esclusione. In tema di validità del testamento olografo, la completa indicazione della data, composta di giorno, mese ed anno, costituisce un requisito essenziale di forma dell’atto anche nel caso in cui, in concreto, l’omissione sia irrilevante rispetto al regolamento d’interessi risultante dalle disposizioni testamentarie. Disposizioni applicate Articoli 602, 606 cod. civ. [1] La vicenda sottesa alla pronuncia in esame riporta il caso di un testamento olografo privo di data, con…
Continua a leggere...Legittimo impugnare il riconoscimento di un bimbo da parte dell’uomo che sapeva di non essere il padre biologico
Corte Cost. sentenza n. 127 del 25 giugno 2020 Riconoscimento del figlio naturale – Impugnazione per difetto di veridicità Art. 263 c.c. – Art. 9 legge 40/2004 Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 263 del codice civile, sollevata in riferimento agli artt. 2 e 3 della Costituzione. La norma non può predeterminare un divieto, come nel caso della legge n. 40/2004 – che impedisce l’impugnazione del riconoscimento ai chi ha prestato il consenso alle tecniche di fecondazione assistita – poiché diverse sono le fattispecie. Chi ha effettuato un riconoscimento, pur nella consapevolezza della sua falsità, è legittimato a impugnarlo perché il giudice non deve applicare la rigida alternativa vero o falso. Occorre valutare il legame del soggetto…
Continua a leggere...L’azione di riduzione proposta contro un soggetto che è legittimario al pari del legittimario attore
Cass. Civ., Sez. VI, Ord., 21-02-2020 n. 4694 -D’ASCOLA– Presidente, TEDESCO – Relatore Azione di riduzione – Tutela dei legittimari- Legittimario pretermesso- Successione necessaria (C.c., art. 553 ss) L’azione di riduzione proposta contro un soggetto che è legittimario al pari del legittimario attore implica che il convenuto abbia ricevuto una donazione o debba beneficiare di una disposizione testamentaria, per cui venga ad ottenere, oltre la rispettiva legittima, che è anche a suo favore intangibile, qualcosa di più, che contribuisce a privare, in tutto o in parte, della legittima il legittimario attore. In questo caso, il convenuto con l’azione di riduzione non deve proporre alcuna domanda o eccezione per contenere la riduzione nei limiti di quanto eventualmente sopravanzi a ciò che…
Continua a leggere...Figli dichiarati adottabili se i genitori non sono in grado offrire loro un progetto di vita
Corte di Cassazione, sez. I civile, sentenza 12 giugno 2020, n. 11342 Stato di abbandono e dichiarazione di adottabilità dei minori Artt. 1, 8 legge n. 184/1993 Il diritto dei minori a crescere nella loro famiglia di origine, non esclude la pronuncia di dichiarazione di adottabilità quando, nonostante l’impegno del genitore per superare le proprie difficoltà personali e genitoriali, non sia in grado di predisporre un progetto di vita per i figli e non sia possibile prevedere il recupero delle capacità genitoriali in tempi compatitili con l’esigenza dei minori. CASO Due minori sono dichiarati adottabili dal tribunale minorile e la Corte d’Appello di L’Aquila respinge gli appelli dei genitori. La decisione viene presa sul presupposto dell’assoluta carenza di una progettualità…
Continua a leggere...Decorrenza del termine di prescrizione quinquennale dell’azione di annullamento di testamento olografo
Cassazione Civile, Sez. 2, sentenza n. 4449 del 19/02/2020 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA – Testamento olografo – Azione di annullamento – Termine di prescrizione quinquennale – “Dies a quo” – Individuazione – Riscossione del canone di locazione – Compimento di un atto gestionale per un solo bene dell’asse – Sufficienza. Il “dies a quo” di decorso del termine di prescrizione quinquennale dell’azione di annullamento del testamento olografo per incapacità del testatore, ex art. 591 cod. civ., va individuato in quello di compimento di un’attività diretta alla concreta realizzazione della volontà del “de cuius” – come la consegna o l’impossessamento dei beni ereditati o la proposizione delle azioni giudiziarie occorrenti a tale scopo – anche da parte di uno solo…
Continua a leggere...Frequentazione nonni e nipoti: limitata se il nonno è troppo invadente
Cassazione Civile sez. I, ordinanza del 19 maggio 2020 n. 9145 Rapporti dei minori con gli ascendenti Art. 315 bis c.c. – Art. 317 bis c.c. Il diritto del nonno di mantenere rapporti significativi con i nipoti è recessivo rispetto a quello dei minori di crescere in modo sano ed equilibrato. Il regime di visite disposto con i provvedimenti giudiziali può essere ridimensionato, se la relazione comporta uno stato di conflitto di lealtà dei minori tra genitori e ascendenti, e per mancanza di collaborazione nell’adempimento degli obblighi educativi, essendo tale elemento un presupposto indispensabile. CASO La vicenda, che vede coinvolti un nonno e la sua nuova moglie e le due nipoti minorenni dall’altro, ha inizio con un ricorso ai sensi…
Continua a leggere...Esecutore testamentario e la sua legittimazione nelle azioni relative all’eredità
Cass. Civ., Sez. II Ord. 28-02-2020 n. 5520 – SAN GIORDANO – Presidente, BELLINI – Relatore Esecutore testamentario – Litisconsorzio necessario – legittimazione processuale) (C.c., art. 704 ss) L’esecutore testamentario, mentre è titolare “iure proprio” delle azioni, relative all’esercizio del suo ufficio, che trovano il loro fondamento e il loro presupposto sostanziale nel suo incarico di custode e di detentore dei beni ereditari ovvero nella gestione, con o senza amministrazione, della massa ereditaria, è soltanto legittimato processuale, a norma dell’art. 704 c.c., per quanto riguarda le azioni relative all’eredità e, cioè, a diritti ed obblighi che egli non acquista o assume per sé, in quanto ricadenti direttamente nel patrimonio ereditario, pur agendo in nome proprio. In tale ultima ipotesi, in…
Continua a leggere...Accertamento paternità naturale: utilizzabili campioni biologici detenuti dalla struttura ospedaliera
Cass. Civ. sez. III sentenza 05 maggio 2020 n.8459 Prove accertamento paternità naturale – trattamento dei dati personali Art. 269 c.c. – Regolamento UE n. 679/2016 Non viola la normativa sulla privacy, l’utilizzo del materiale biologico detenuto dalla struttura ospedaliera e acquisito dal CTU nel giudizio per l’accertamento della paternità naturale. E’ lecita la conservazione dei dati personali da parte dell’ente pubblico per il perseguimento di interessi pubblici prevalenti, tra i quali l’impiego giudiziario del campione biologico. CASO Un uomo agisce per far accertare dal tribunale il proprio status di figlio naturale. Nel corso del giudizio, il presunto padre muore e prosegue il giudizio il suo erede. Il tribunale accoglie la domanda dichiarando la paternità naturale, ma la sentenza è…
Continua a leggere...I presupposti per l’impugnazione della rinuncia all’eredità ex art. 524 cod. civ.
Cassazione Civile, Sez. 6 – 2, Ordinanza n. 5994 del 04/03/2020 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – DISPOSIZIONI GENERALI – RINUNZIA ALL’EREDITA’ – IMPUGNAZIONE DA PARTE DEI CREDITORI – Presupposti – Danno ai creditori – Nozione – Onere probatorio – Riparto. Per l’impugnazione della rinuncia ereditaria ai sensi dell’art. 524 cod. civ. il presupposto oggettivo è costituito unicamente dal prevedibile danno ai creditori, che si verifica quando, al momento dell’esercizio dell’azione, i beni personali del rinunziante appaiono insufficienti a soddisfare del tutto i suoi creditori; ove dimostrata da parte del creditore impugnante l’idoneità della rinuncia a recare pregiudizio alle sue ragioni, grava sul debitore provare che, nonostante la rinuncia, il suo residuo patrimonio è in grado di soddisfare il credito dell’attore. Disposizioni applicate Articoli…
Continua a leggere...L’obbligo di visitare il minore da parte del padre non è coercibile
Cassazione Civile, sez. I, ordinanza 6 marzo 2020, n. 6471 Violazione obblighi di frequentazione del minore –Misure di coercizione indiretta Artt. 614 bis e 709 ter c.p.c. Il diritto-dovere di visita del figlio minore che spetta al genitore non collocatario non è suscettibile di coercizione neppure nella forma indiretta di cui all’art. 614-bis c.p.c., trattandosi di una potere-funzione che è destinato a rimanere libero nel suo esercizio, frutto di scelte autonome che rispondono anche all’interesse superiore del minore a una sua crescita sana ed equilibrata. CASO In un giudizio per l’accertamento della paternità naturale proposto dalla madre di un minore, il Tribunale di Chieti aveva sanzionato, ai sensi dell’art. 614-bis c.p.c., l’inadempimento del padre agli obblighi di visita fissati per…
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