FAMIGLIA E SUCCESSIONE

Non può esservi collazione se l’asse ereditario è stato esaurito con donazioni e/o legati

Cass. Civ., sez. VI, 14 gennaio 2021, n. 509 – LOMBARDO – Presidente, CRISCUOLO- Relatore  (C.c., art. 737) “La collazione presuppone l’esistenza di una comunione ereditaria e, quindi, di un asse da dividere, tuttavia, se l’asse é stato esaurito con donazioni o con legati, o con le une e con gli altri insieme, sicché viene a mancare un “relictum” da dividere, non vi è luogo a divisione e, quindi, neppure a collazione, salvo l’esito dell’eventuale azione di riduzione.” CASO F.R. conveniva in giudizio dinanzi al Tribunale di Venezia gli eredi di P.N. ossia F.O., F.N. e F.M. nonchè B.A., figlio di F.N. deducendo che dapprima era deceduta P.N., lasciando a sè superstiti i figli ed il marito F.L. che a…

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La revoca dell’assegno divorzile non fa perdere il già maturato diritto alla quota di TFR del coniuge

Cassazione civile sez. I, 19/02/2021, n. 4499 Quota TFR al coniuge divorziato – assegno divorzile – revoca e decorrenza (art. 12 bis Legge 898/70) Il diritto alla quota del T.F.R. spetta all’ex coniuge titolare di assegno divorzile se il trattamento è stato corrisposto all’altro ex coniuge dopo la proposizione della domanda di divorzio. La sopravvenuta revoca dell’assegno opera ex nunc, a far data dalla proposizione della relativa domanda, e non ha effetto sui diritti già acquisiti collegati all’assegno. CASO Nell’ambito di un giudizio di divorzio, la Corte d’appello di Messina ha confermato il provvedimento del tribunale che riconosceva all’ex coniuge il 40% del trattamento di fine rapporto del marito, percepito in epoca successiva a quella in cui la moglie aveva…

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L’operare della collazione in assenza di “relictum”

Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 509 del 14 gennaio 2021   DIVISIONE EREDITARIA – OPERAZIONI DIVISIONALI – FORMAZIONE DELLO STATO ATTIVO DELL’EREDITÀ – COLLAZIONE ED IMPUTAZIONE – Collazione – Presupposti – Asse da dividere – Esistenza – Necessità – Fondamento. La collazione presuppone l’esistenza di una comunione ereditaria e, quindi, di un asse da dividere, mentre, se l’asse è stato esaurito con donazioni o con legati, o con le une e con gli altri insieme, sicché viene a mancare un “relictum” da dividere, non vi è luogo a divisione e, quindi, neppure a collazione, salvo l’esito dell’eventuale azione di riduzione.  Disposizioni applicate Articoli 724 e 737 cod. civ. [1] In seguito alla morte dei propri genitori, Tizia conveniva in…

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Non ha diritto al mantenimento il coniuge separato che rifiuta lavori non consoni al suo titolo di studio

Cassazione civile sez. VI n. 5932 del 4 marzo 2021  Assegno di mantenimento – capacità lavorativa coniuge richiedente (art. 156 c.c. – art. 115 c.p.c.) In tema di mantenimento al coniuge separato, il rifiuto di proposte lavorative considerate inferiori rispetto al titolo di studio deve essere valutato dal giudice ai fini dell’attribuzione dell’assegno. E’ necessario accertare l’effettiva possibilità di svolgimento di un’attività retribuita, anche acquisendo professionalità diverse o ulteriori rispetto a quelle già possedute dal richiedente l’assegno. CASO La Corte di appello di Trieste, decidendo una causa relativa alla separazione personale dei coniugi, aveva confermato l’attribuzione in favore della moglie di un assegno di mantenimento quantificato nella misura di 1.000 euro. Il marito aveva dedotto nel giudizio la circostanza del…

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La dichiarazione del fiduciario può essere contenuta nel testamento

Cass. Civ., sez. II, Ord., 26 novembre 2020, n. 26988 – GORJAN– Presidente, GIANNACCARI- Relatore  (C.c., art. 602 c.c.) “La dichiarazione unilaterale scritta dal fiduciario, ricognitiva dell’intestazione fiduciaria dell’immobile, può essere contenuta anche in un testamento; essa non costituisce autonoma fonte di obbligazione, ma ha soltanto effetto confermativo del preesistente rapporto nascente dal patto fiduciario, con conseguente esonero a favore del fiduciante, destinatario della “contra se pronuntiatio”, dell’onere della prova del rapporto fondamentale, che si presume fino a prova contraria.” CASO L’attrice S.M.G. conveniva in giudizio innanzi al Tribunale di Roma B.H. per sentire dichiarare lo scioglimento della comunione ereditaria in seguito all’apertura della successione della sorella S.R., che aveva disposto dei propri beni con testamento. Il convivente in vita…

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Coniugi separati: la donna può chiedere l’impianto dell’embrione anche contro la volontà del marito

Trib. Santa Maria Capua Vetere ordinanza del 27 gennaio 2021 Revoca del consenso alla Pma – diritto del nascituro (Legge n. 40/2004) Il consenso alle tecniche di fecondazione assistita non può essere revocato dopo la fecondazione dell’ovulo, neppure se la coppia viene successivamente a separarsi. La tutela dell’embrione alla vita prevale sul diritto alla non paternità e può cedere il passo solo di fronte al rischio di lesione di diritti di pari rango ritenuti prevalenti (come la salute della donna). Il nascere in una famiglia di genitori separati non priverà il minore delle due figure genitoriali e della doverosa assistenza morale e materiale da parte di entrambi. CASO Una coppia di coniugi aveva iniziato il percorso di procreazione medicalmente assistita….

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Erede con beneficio d’inventario e responsabilità “cum viribus hereditatis”

Cassazione Civile, Sez. II, sentenza n. 29252 del 22/12/2020  SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – DISPOSIZIONI GENERALI – Accettazione dell’eredità con beneficio di inventario – Debiti ereditari – Responsabilità “intra vires” e “cum viribus” dell’erede beneficiato – Misure cautelari sui “beni propri” dell’erede – Preclusione. A seguito dell’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario, prescritta, a pena di inammissibilità dell’azione (di riduzione n.d.r.) , dall’art. 564 cod. civ., l’erede beneficiato risponde dei debiti ereditari e dei legati non solo “intra vires hereditatis“, e cioè non oltre il valore dei beni a lui pervenuti a titolo di successione, ma altresì esclusivamente “cum viribus hereditatis“, con esclusione cioè della responsabilità patrimoniale in ordine a tutti gli altri suoi beni, che i creditori ereditari e i legatari…

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Cospicuo mantenimento al figlio maggiorenne non è contrario al suo interesse morale

Cassazione civile sez. I ordinanza n. 2020 del 28 gennaio 2021 (artt. 147, 315 bis, 337 ter e 337 septies c.c.) Ai fini della quantificazione del mantenimento dei figli, l’interesse morale di questi non rientra tra i diretti parametri da prendere in considerazione e non può costituire la ragione per ottenere la riduzione dell’ammontare dell’assegno di contributo sul presupposto che sia diseducativo.  CASO Nel giudizio di cessazione degli effetti civili del matrimonio il tribunale competente poneva a carico del marito un assegno di mantenimento in favore dell’ex coniuge di 1.000,00 euro mensili ed un contributo per il mantenimento dei figli maggiorenni di 3.500,000 euro, di cui euro 2.000,00 da versare alla loro madre ed euro 750,000 da corrispondere direttamente ad…

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La donazione lesiva della legittima: l’azione di donazione e quella di collazione possono operare congiuntamente 

Cass. Civ., sez. II, 10 dicembre 2020, n. 28196 – DI VIRGILIO – Presidente, TEDESCO – Relatore Azione di riduzione – Collazione  (C.c., art. 553;737) “Quando una donazione soggetta a collazione sia contemporaneamente lesiva della legittima, la tutela offerta dall’azione di riduzione, vittoriosamente esperita contro il coerede donatario, non assorbe gli effetti della collazione, che opererà in questo caso consentendo al legittimario di concorrere pro quota sul valore della donazione ridotta che eventualmente sopravanzi l’ammontare della porzione indisponibile della massa.” CASO Il Tribunale di Torino, in una causa fra i coeredi di B.G., il coniuge P.S. e i tre figli B.N., B.F. e B.D., istituiti per testamento nella quota di 1/4 ciascuno: i) ha accertato la composizione della massa ereditaria…

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Esecutività o accertamento per richiedere il rimborso delle spese straordinarie di mantenimento del figlio?

Cassazione civile sez. I, ordinanza n. 379 del 13 gennaio 2021  Spese straordinarie – titolo esecutivo – accertamento (Art. 474 c.p.c. – art. 337 ter c.c.) In tema di esecuzione del provvedimento contenente l’obbligo contributivo nei confronti del figlio, relativo alle spese cosiddette straordinarie, gli esborsi che sono destinati ai bisogni ordinari del figlio (quali spese di istruzione e mediche) e che, certi nel loro costante e prevedibile ripetersi hanno l’effetto di integrare l’assegno di mantenimento, non richiedono un autonomo accertamento giudiziale e possono essere azionati in forza del titolo originario di condanna. CASO Una madre agisce per il recupero delle spese straordinarie sostenute per la figlia minore notificando l’atto di precetto al padre, in forza del provvedimento giudiziale in…

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