FAMIGLIA E SUCCESSIONE

Casa coniugale in comproprietà con soggetti terzi e diritto di abitazione del coniuge superstite ex art. 540, 2° comma, cod. civ.

Cassazione Civile, Sez. 2, sentenza n. 15000 del 28 maggio 2021  SUCCESSIONI – Morte di uno dei coniugi – Diritto di abitazione della casa del de cuius – Comunione con la prima moglie – Comproprietà con soggetti terzi – diritto di abitazione ed uso ex art. 540 c.c. – sussistenza – esclusione – diritto a conseguire la valorizzazione monetaria – sussistenza – esclusione *A norma dell’art. 540 c.c., il presupposto perché sorgano a favore del coniuge superstite i diritti di abitazione della casa adibita a residenza familiare e di uso dei mobili che la arredano è che la suddetta casa e il relativo arredamento siano di proprietà del “de cuius” o in comunione tra lui e il coniuge, con la…

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Revisione assegno divorzile: rileva quanto già ricevuto in seguito allo scioglimento della comunione legale

Cassazione Civile sez. I, ordinanza del 05/05/2021, n.11787 Assegno di divorzio – scioglimento della comunione legale – revisione condizioni divorzio (L. n. 898/70 art. 5, comma 6 – artt. 177 c.c. e seg. ) Al momento della cessazione del vincolo coniugale, la valutazione dei beni ricadenti nella comunione, specie quando costituita e alimentata con l’apporto solidaristico prevalente di uno dei coniugi, in vista della loro divisione in parti uguali, è un fatto rilevante ai fini della determinazione dell’assetto patrimoniale tra le parti nella fase post-coniugale. CASO Con la sentenza di cessazione degli effetti civili del matrimonio era stato disposto in assegno divorzile di 2.000 euro mensili in favore dell’ex coniuge. Il marito aveva successivamente agito per la modifica delle condizioni…

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Il divieto dei patti successori

L’art. 458 c.c. stabilisce che «è nulla ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione. È del pari nullo ogni atto col quale taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta, o rinunzia ai medesimi» (in dottrina si veda CAPRIGLIA S.A., I divieti di patti successori nel sistema di civil law, 2019; COCUCCIO M., Divieto dei patti successori e patto di famiglia, 2016; BARBA V., I patti successori e il divieto di disposizione della delazione, 2015; BALESTRA L., DI MARZIO M., Successioni e donazioni, 2014; MOSCATI E., Studi di diritto successorio, 2013; CASSANO G., ZAGAMI R., ACCOLLA G., RECCO D., Manuale della successione testamentaria, 2010. In giurisprudenza, invece, si vedano tra le più…

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La designazione generica degli eredi come beneficiari di un contratto di assicurazione sulla vita

Cassazione civile Sez. Un., 30 aprile 2021, n. 11421 – CURZIO – Presidente – SCARPA – Relatore Data l’importanza della sentenza in commento se ne torna a parlare anche in questo contributo. “La designazione generica degli “eredi” come beneficiari di un contratto di assicurazione sulla vita, in una delle forme previste dell’art. 1920, comma 2, c.c., comporta l’acquisto di un diritto proprio ai vantaggi dell’assicurazione da parte di coloro che, al momento della morte del contraente, rivestano tale qualità in forza del titolo della astratta delazione indicata all’assicuratore per individuare i creditori della prestazione. La designazione generica degli “eredi” come beneficiari di un contratto di assicurazione sulla vita, in difetto di una inequivoca volontà del contraente in senso diverso, non comporta la…

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Mancato versamento del mantenimento: è reato anche se i figli non si trovano in stato di bisogno perché li mantiene la madre

Cassazione penale sez. VI, 23/03/2021, n. 11195 Violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 c.p. – 570 bis c.p.) La minore età del figlio, in favore del quale è previsto l’obbligo di contribuzione al mantenimento, rappresenta di per sé una condizione soggettiva di stato di bisogno, che obbliga i genitori a contribuire al loro mantenimento, con la conseguenza che il reato di cui all’art. 570 c.p., comma 2, sussiste anche quando uno dei genitori ometta di prestare i mezzi di sussistenza in favore dei figli minori, e al loro mantenimento provveda in via sussidiaria l’altro genitore. CASO Per la violazione dell’obbligo disposto in sede di separazione personale dei coniugi, di corrispondere il mantenimento per i figli e per la…

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Indicazione degli eredi legittimi quali beneficiari di una polizza vita, la posizione delle Sezioni Unite

Cassazione Civile, Sezioni Unite, sentenza n. 11421 del 30 aprile 2021 Nel contratto di assicurazione sulla vita la designazione generica degli “eredi” come beneficiari, in una delle forme previste nell’articolo 1920, comma 2, c.c., comporta l’acquisto di un diritto proprio ai vantaggi dell’assicurazione da parte di coloro che, al momento della morte del contraente, rivestano tale qualità in forza del titolo della astratta delazione indicata all’assicuratore per individuare i creditori della prestazione. Nel contratto di assicurazione sulla vita la designazione generica degli “eredi” come beneficiari, in difetto di una inequivoca volontà del contraente in senso diverso, non comporta la ripartizione dell’indennizzo tra gli aventi diritto secondo le proporzioni della successione ereditaria, spettando a ciascuno dei creditori, in forza della “eadem…

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Riconosciuto il mantenimento alla moglie che non riesce a trovare un lavoro a tempo pieno

Cassazione civile sez. VI, ordinanza del 10/05/2021, n. 12329  Assegno di mantenimento separazione – capacità lavorativa in concreto del coniuge (Art. 156 c.c.) La prova dei presupposti per il riconoscimento dell’assegno grava sul coniuge che chiede il mantenimento. A fronte dell’accertamento positivo dei presupposti, compresa la mancanza di colpa del coniuge istante nel non riuscire a reperire un’occupazione adeguata, operata dal giudice di merito sulla base delle allegazioni e dei riscontri probatori offerti, ricade sulla parte che intende contestare tale ricostruzione, indicare nel ricorso per cassazione gli elementi di segno contrario allegati in sede di merito, e non valutati dal giudice dell’appello. Caso Nel giudizio di separazione personale dei coniugi, il Tribunale di Rovereto respingeva la domanda di addebito nei…

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L’instituto ex re certa non presuppone necessariamente l’intenzione di escludere la successione legittima

Cass. Civ., sez. IV, Ord., 9 aprile 2021, n. 9487 – COSENTINO – Presidente, TEDESCO – Relatore  (C.c., art. 588 c.c.) “L’institutio ex re certa, quando non comprende la totalità dei beni, non importa attribuzione anche dei beni che non formarono oggetto di disposizione, i quali si devolvono secondo le norme della successione legittima, destinata ad aprirsi ai sensi dell’art. 457 c.c., comma 2, ogni qualvolta le disposizioni a titolo universale, sia ai sensi del comma 1, sia ai sensi del comma 2 dell’art. 588 c.c., non ricostituiscono l’unità. Invero il principio che la forza espansiva della vocazione a titolo universale opera anche in favore dell’institutio ex re certa, va inteso nel senso che l’acquisto di costui non è limitato…

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Senza validi motivi di dissenso le spese per la scuola privata e le visite mediche per i figli vanno rimborsate al genitore che le ha anticipate

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 24/02/2021, n. 5059 Mantenimento figli – Spese straordinarie – rimborso genitore non affidatario (artt. 147 e 337-ter c.c.) Nel caso in cui non sia previsto il preventivo accordo per l’effettuazione di una spesa “straordinaria” per i figli e se l’altro genitore rifiuti di provvedere al rimborso della quota di sua spettanza, la valutazione dell’esistenza in concreto di giustificati motivi di dissenso spetta al giudice di merito, il quale è tenuto a verificare la rispondenza delle spese all’interesse dei minori, compiendo una valutazione sulla loro entità in relazione all’utilità per il figlio e alla capacità economica dei genitori. CASO Nel giudizio per la separazione personale dei coniugi, in sede di provvedimenti presidenziali, il giudice poneva…

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Usucapione di bene ereditario da parte di uno dei coeredi

Cassazione Civile, Sez. 2, ordinanza n. 9359 del 08 aprile 2021   Possesso – Effetti – Usucapione – Comunione ereditaria – Usucapione da parte del coerede della quota degli altri eredi – Ammissibilità – Condizioni – Mutamento del compossesso in possesso esclusivo – Necessità – Fattispecie Il coerede che, dopo la morte del de cuius, sia rimasto nel possesso del bene ereditario può, prima della divisione, usucapire la quota degli altri eredi, senza necessità di interversione del titolo del possesso; a tal fine, però, egli, che già possiede “animo proprio” ed a titolo di comproprietà, è tenuto ad estendere tale possesso in termini di esclusività, godendo del bene con modalità incompatibili con la possibilità di godimento altrui e tali da…

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