FAMIGLIA E SUCCESSIONE

Se i nipoti sono adulti e possono chiedere il reddito di cittadinanza cessa l’obbligo di contribuzione del nonno

Cassazione Civile sez. I, ordinanza del 31 marzo 2022, n. 10450 Obblighi di mantenimento degli ascendenti – autosufficienza figli maggiorenni (art. 148 c.c.- art. 316 bis c.c.) Massima: “Ai fini della cessazione dell’obbligo degli ascendenti di fornire ai nipoti il supporto economico quando il genitore non è in grado di adempiere, deve essere valutata anche l’età e la raggiunta maturità e capacità di provvedere a sé stessi. Deve inoltre essere considerata la possibilità di accedere al beneficio sociale del “reddito di cittadinanza”. CASO Il nonno di due nipoti maggiorenni agisce in giudizio per far dichiarare la cessazione del proprio obbligo di contribuzione nei loro confronti. Lo stesso, infatti, era stato onerato di tale obbligo nel 1999, quando i nipoti erano…

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La prova dello stato di incapacità naturale del testatore

Cassazione Civile, Sezione 2, Ordinanza n. 42124 del 31 dicembre 2021 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA – TESTAMENTO OLOGRAFO – CAPACItà di disporre – Incapacità naturale – Prova dello stato di incapacità – Al momento della redazione del testamento – Presupposti – Onere della prova Massima: “Se è vero che ai sensi dell’articolo 591 cod. civ., comma 2, n. 3, la prova dell’incapacità del testatore deve esistere al momento dell’atto e non genericamente al tempo dell’atto, è anche vero che la regola non implica che la prova debba limitarsi a tale momento. Il giudice di merito può trarre la prova dell’incapacità del testatore dalle sue condizioni mentali in epoca anteriore o posteriore al testamento, sulla base di una presunzione,…

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Infedeltà reale e virtuale: le conseguenze sull’addebito della separazione

Cassazione civile sez. VI, ordinanza 17/03/2022 n. 8750 Violazione del dovere di fedeltà – addebito (art. 143 c.c. e 151 c.c.) Massima: “Ai fini dell’accertamento della violazione dell’obbligo di fedeltà, la relazione extra coniugale può essere anche solo virtuale, mediante scambi di messaggi via chat contenenti effusioni o manifestazioni affettive con una terza persona. Tali condotte rendono addebitabile la separazione ai sensi dell’art. 151 c.c. quando, in considerazione degli aspetti esteriori con cui è coltivata la relazione e dell’ambiente in cui i coniugi vivono, diano luogo a plausibili sospetti di infedeltà e comportino offesa alla dignità e all’onore dell’altro coniuge”. CASO Nel corso di un giudizio di separazione personale dei coniugi, il Tribunale di Ancona e successivamente la Corte territoriale…

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Autorizzazione al rilascio del passaporto per il minore: auspicabile un coordinamento tra giudice tutelare e giudice del conflitto post separazione

Cassazione civile sez. I, ordinanza n.4799 del 14/02/2022 Rilascio passaporto figli minori – Autorizzazione Giudice tutelare Massima: “Nella contemporanea pendenza del giudizio ordinario di separazione personale, di cessazione degli effetti civili o scioglimento del matrimonio e in ogni altro caso in cui si discuta di affidamento, frequentazione e mantenimento di figli minori, si impone al giudice tutelare, o al tribunale per i minorenni, investiti della domanda di uno dei genitori per il rilascio del documento di espatrio per i figli a causa del dissenso dell’altro genitore, di coordinarsi, nell’emanazione del provvedimento, con gli accertamenti svolti dal giudice del conflitto, la cui più ampia cognizione, guidata dal principio dell’interesse preminente del minore, può sostenere la decisione particolare dei giudici del procedimento…

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Azione di riduzione e non configurabilità di un litisconsorzio necessario

Cassazione Civile, Sez. 6, Ordinanza n. 32197 del 05 novembre 2021 Limiti dell’azione del legittimario – Recupero dai convenuti della quota del beneficiario non convenuto; richiesta verso i beneficiari della differenza tra beni relitti e donati; recupero da donatario anteriore di beni recuperabili dal posteriore – Esclusione. L’azione di riduzione non dà luogo a litisconsorzio necessario, né dal lato attivo né dal lato passivo, e può, quindi, essere esercitata nei confronti di uno solo degli obbligati alla integrazione della quota spettante al legittimario; tuttavia, qualora quest’ultimo non abbia attaccato tutte le disposizioni testamentarie lesive, non potrà recuperare, a scapito dei convenuti, la quota di lesione a carico del beneficiario che egli non abbia voluto o potuto convenire in riduzione, e…

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Il genitore ha diritto di avere copia dei verbali degli incontri dei figli minori con l’assistente sociale

T.A.R. Roma, (Lazio) sez. II, 21/01/2022, n.716  Diniego di accesso agli atti (L. n. 241/1990- art. 116 c.p.a.) Massima: “Può essere legittimamente esercitato il diritto di accesso al cosiddetto Diario Giornaliero del Servizio sociale, in quanto contenente note e appunti che, seppure interne al procedimento, costituiscono la fonte delle relazioni finali degli assistenti sociali, non potendosi ragionevolmente escludere l’interesse della parte richiedente a valutare – per ragioni difensive – la corrispondenza di quanto annotato nel Diario rispetto a quanto esposto nelle relazioni finali degli assistenti sociali”. CASO In seguito alla presa in carico da parte del Servizio sociale dei due figli minori nel procedimento pendente presso il Tribunale per i minorenni di Roma, la madre propone domanda di accesso agli…

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La revoca della disposizione testamentaria a favore del legittimario quando il de cuius conferisce al bene un’altra destinazione

Cassazione civile, sez. II, Ord., 8 ottobre 2021, n. 27377–DI VIRGILIO – Presidente – TEDESCO– Relatore Testamento olografo- Legato- Revoca legato (C.c. art. 667,686 e 733 c.c.) Massima: “Opera la presunzione di revoca quando sia accertata l’integrazione dei requisiti oggettivi posti dall’art. 686 c.c. in relazione all’alienazione e trasformazione della cosa legata. La trasformazione può verificarsi anche in relazione a una disposizione impartita dal testatore ai sensi dell’art. 733 c.c.” CASO La causa riguarda la successione testamentaria di Pi.Fr. proposta dinanzi al Tribunale di Palermo dal coniuge del de cuius C.P. nei confronti dei figli del medesimo P.F., V.M. e N.. Il de cuius, con il testamento pubblico, aveva istituito eredi in parti uguali i figli F. e V.M., lasciando…

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Il fratello può adottare la sorella disabile e interdetta anche se il consenso non è prestato personalmente

Cassazione civile sez. I, ordinanza n. 3462 3 febbraio 2022 Adozione di persone maggiorenni – Consenso – Rappresentanza dell’incapace (Artt. 296 e 311 c.c. e artt. 357 e 414 c.c.) Massima: “In materia di adozione di persone maggiori di età, la valenza solidaristica dell’istituto consente un’interpretazione costituzionalmente orientata degli artt. 296 c.c. e 311 c.c., nel senso di permettere al soggetto maggiorenne dichiarato interdetto, di manifestare il proprio consenso all’adozione anche tramite il suo rappresentante legale, trattandosi di atto personalissimo che non è espressamente vietato e tenuto conto di quanto previsto dalla Convenzione sui Diritti delle Persone con disabilità adottata il 13 dicembre 2006, ratificata dall’Italia con L. 3 marzo 2009, n. 18”. CASO Una situazione familiare complicata. Il fratello…

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Sulla validità del testamento olografo redatto in stampatello

Cassazione Civile, Sezione 2, Ordinanza n. 42124 del 31 dicembre 2021 Successione mortis causa – Grafia – Caratteristiche – Abitualità e normalità – Rilevanza – Stampatello – Valenza – Ruolo del giudice Massima: “È valido il testamento olografo scritto in stampatello. L’uso dello stampatello non pone un problema di validità del testamento, ma di prova della sua provenienza, e tale valutazione si risolve in un apprezzamento di fatto che, se esente da vizi logici o giuridici, è incensurabile in Cassazione”. * * Massima non ufficiale  Disposizioni applicate Articoli 602 e 606 cod. civ. [1] Alla morte di Tizio (privo di discendenti o coniuge), la sua successione era regolata da un testamento olografo con il quale venivano nominati unici eredi il…

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Per le questioni minute e quotidiane come la scelta della scuola del minore non si ricorre in Cassazione

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 19 gennaio 2022, n.1568  Esercizio della responsabilità genitoriale – risoluzione dei contrasti (artt. 315 bis e 316 c.c. – art. 709 ter c.p.c.) Massima: “Le decisioni del giudice emesse in seguito al ricorso ex art. 709 ter c.p.c., per risolvere le controversie tra genitori in ordine all’esercizio concreto delle modalità di affidamento dei figli, come la scelta della scuola e altre vicende minute e quotidiane, non sono ricorribili in Cassazione. Tali provvedimenti non sono idonei ad acquistare autorità di giudicato, poiché modificabili in ogni momento”. CASO Due coniugi divorziati si rivolgono al Tribunale di Messina – con ricorso ex art. 709 ter c.p.c. – per risolvere il conflitto nato in merito alla decisione di…

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