FAMIGLIA E SUCCESSIONE

La modalità di redazione del testamento può provare l’incapacità naturale del testatore

Corte d’Appello di Milano, Sez. II, sentenza 17 ottobre 2024, n. 2731 Dott. CHIULLI Maria Caterina – Presidente; Dott. D’ANELLA Cesira – Consigliere; Dott. GRAZIOLI Elena Mara – Consigliere-relatore (Articolo 591 c.c.) Massima: “Ai fini dell’annullamento del testamento ex art. 591, co. 3, c.c., la prova dell’incapacità del de cuius può essere desunta, in assenza di documentazione medica chiara e lineare sulle condizioni mentali del testatore, dal contenuto del testamento e, in particolare, dalle modalità di redazione”. CASO Con testamento olografo del 10 maggio 2016 la de cuius, rimasta vedova e senza figli a causa della prematura scomparsa dell’unica figlia, ha disposto alcuni legati e ha istituito erede universale il signor [omissis]. In seguito alla premorienza di quest’ultimo è venuto…

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Il maggiorenne non autosufficiente fuori sede che torna presso la casa materna legittima la madre a percepire l’assegno di mantenimento

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 22/11/2024, n.30179 Mantenimento del maggiorenne – legittimazione attiva del genitore convivente (Art. 337 septies c.c.) Massima: “Il genitore convivente con i figli maggiorenni che si sono allontananti per motivi di studio ma che fanno ritorno periodicamente alla casa familiare legittimano il genitore a chiedere iure proprio il mantenimento per i figli all’altro genitore. Ciò che rileva è che tale abitazione rimanga un punto di riferimento per i figli e che il genitore sia la figura di riferimento per il loro corrente sostentamento e colui che provvede alle loro materiali esigenze. CASO Un padre agisce per la revoca o la riduzione dell’assegno di mantenimento delle figlie maggiorenni che dopo aver conseguito la laurea, avevano intrapreso…

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Atto di donazione nullo e usucapione

Cass. Civ., Sez. 3, Ordinanza n. 9566 del 09/04/2024 Atto di donazione nullo – Interversio possessionis – Idoneità – Sussistenza – Opposizione del detentore – Necessità – Esclusione – Fattispecie Massima: “In tema di usucapione, l’atto di donazione nullo, sebbene inidoneo a trasferire la proprietà, può costituire elemento idoneo a determinare l’interversione della detenzione in possesso, tale da rendere il successivo possesso atto all’usucapione, senza la necessità di alcun atto oppositivo da parte del detentore nei confronti del possessore”. (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza di merito che aveva rigettato la domanda di usucapione abbreviata svolta dal detentore e basata sulla circostanza dell’informale donazione del fondo da parte dell’originaria proprietaria, trattandosi di donazione nulla per mancanza dell’atto pubblico,…

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Signora anziana può adottare la persona con cui ha stabili legami affettivi e che si prende cura di lei

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 19/11/2024, n.29684 Adozione del maggiorenne (Artt. 291, 297, 299 c.c.) “Deve essere riconosciuta la domanda di adozione di persona maggiorenne in presenza di uno stretto legame affettivo e accuditivo e di un autentico rapporto ultratrentennale consolidatosi nel tempo, pur mancando l’inserimento dell’adottando nel contesto familiare di chi adotta. L’istituto non ha più solo la funzione di assicurare un figlio a chi non l’ha avuto e non persegue più esclusivamente il fine tradizionale di trasmissione del cognome e del patrimonio”. CASO Una anziana donna di 90 anni si rivolge al Tribunale di Asti per procedere all’adozione di persona maggiore di età. Si trattava di un uomo di cinquant’anni con il quale aveva un legame di…

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Condizione testamentaria e favor testamenti

Cassazione, ordinanza, 18 settembre 2024, n. 25116 Dott. Di Virgilio Rosa Maria – Presidente; Dott. Grasso Giuseppe – Consigliere-Relatore (Articoli 634, 1354 e 1359 c.c.) Massima: “Se il testatore impedisce, in vita, l’avveramento della condizione apposta alla propria disposizione testamentaria istitutiva, pur mantenendo ferma l’istituzione medesima, il principio del favor testamenti impone la salvezza dell’istituzione testamentaria non revocata, nonostante la revoca, per condotta incompatibile del disponente, della condizione sospensiva apposta.” CASO Il signor G.G.G., con testamento olografo del 24/11/2007 espresse la volontà di lasciare “tutto quanto in mio possesso del mio patrimonio… ai miei nipoti: G.G. e F.F. – e chiede loro che si impegnano ad accudirmi in mia vita natural durante in mio C frazione T e provincia di…

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Perdita dell’assegno divorzile: non rileva solo la coabitazione con un terzo ma la costituzione di una famiglia di fatto

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 18/10/2024, n.27043 Modifica delle condizioni di divorzio – Revoca assegno divorzile – Nuova convivenza dell’ex coniuge (art. 9 L. n. 898/1970) Massima: “Ai fini della revoca dell’assegno divorzile, la relazione stabile instaurata dall’ex coniuge beneficiario con un terzo, anche con coabitazione saltuaria, può portare alla perdita dell’assegno ma solo se sia rigorosamente provata l’esistenza di un nuovo progetto di vita dell’ex coniuge con il nuovo partner, dal quale derivino  reciproche contribuzioni economiche e reciproci obblighi di assistenza morale e materiale”. CASO Un uomo agisce presso il Tribunale di Velletri chiedendo la revoca dell’assegno divorzile in favore dell’ex moglie a causa della nuova stabile convivenza intrapresa dalla stessa. In appello la donna ottiene invece la…

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Oneri probatori nell’impugnazione del testamento per dolo

Cass. Civ., Sez. 2, Ordinanza n. 26519 dell’11/10/2024 Successioni mortis causa – Successione testamentaria – Vizi della volontà del testatore – Dolo (captazione) – Uso di elementi fraudolenti – Condizioni del testatore – Prova – * Al fine di poter affermare che una disposizione testamentaria sia affetta da dolo, non è sufficiente dimostrare una qualsiasi influenza di ordine psicologico esercitata sul testatore, se del caso mediante blandizie, richieste, suggerimenti o sollecitazioni; occorre, invece, la prova dell’avvenuto impiego di veri e propri mezzi fraudolenti idonei a trarre in inganno il testatore, avuto riguardo alla sua età, allo stato di salute, alle sue condizioni di spirito, così da suscitare in lui false rappresentazioni ed orientare la sua volontà in un senso in…

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Affidamento esclusivo al padre se la figlia non riesce a relazionarsi con la madre

Cassazione Civile sez. I, ordinanza dell’11 ottobre 2024, n. 26517 Affidamento esclusivo (Art. 337 quater c.c.) Massima: “La scelta dell’affidamento a uno solo genitore in base al prevalente interesse morale e materiale dei figli, deve essere sostenuta dalla verifica dell’idoneità genitoriale di entrambi i genitori e dalle condizioni psicologiche del minore nel contesto di un elevata conflittualità e nelle modalità di rapportarsi alle due figure genitoriali, considerando anche le ricadute che la decisione sull’affidamento avrà, nei tempi brevi e medio lunghi, sulla vita dei figli”. CASO In revisione della decisione del Tribunale, la Corte d’appello di Palermo ha disposto il cambiamento di regime di affidamento di una minore da condiviso ad esclusivo al padre. La bambina pur in regime di…

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La collaborazione volontaria come strumento di emersione delle donazioni occulte di attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero

Cassazione civile sez. tributaria, sentenza 09 luglio 2024, n. 18724 (SORRENTINO– Presidente – SOCCI – Relatore) (Articolo 56 bis, comma 1, lett. a), d.lg. n. 346 del 1990) “In tema di imposta di successione, la dichiarazione prevista dall’art. 56 bis, comma 1, lett. a), d.lg. n. 346 del 1990, al fine dell’accertamento e della sottoposizione all’imposta delle liberalità diverse dalle donazioni, può provenire, oltre che dal donatario, anche dal donante e può essere rappresentata anche dall’istanza volta ad avvalersi della procedura di collaborazione volontaria ed il rientro dei capitali detenuti all’estero, quando la donazione abbia avuto ad oggetto le attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute fuori dal territorio dello Stato, spontaneamente emerse per volontà dell’autore della violazione degli obblighi…

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Richiesto l’intervento della Consulta sul divieto di accedere alla fecondazione assistita per una donna single

Tribunale di Firenze Fecondazione eterologa per persone single (Art. 5 Legge n. 40/2004) CASO Una donna single di 40 anni si rivolge al Tribunale di Firenze citando il Centro di Procreazione assistita cui si era rivolta per sottoporsi alla tecnica di fecondazione assistita di tipo eterologo (con gameti maschili da donatore anonimo) che aveva negato l’intervento. In prima battuta la donna chiede che il tribunale ordini al Centro di Procreazione di accogliere la richiesta di accesso alla tecnica di fecondazione assistita. In ipotesi negata, chiede che sia sollevata questione di legittimità costituzionale dell’art. 5 della legge n. 40 del 2004, nella parte ni cui prevede che “possono accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita coppie di maggiorenni di sesso diverso,…

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