Diritto successorio e donazioni

Il testamento irreperibile e la presunzione di revoca

Cass. Civ., Sez. II, Ord. 14 ottobre 2020, n. 22191 –  DI VIRGILIO – Presidente, TEDESCO – Relatore Testamento olografo – Revoca delle disposizioni testamentarie – Distruzione, lacerazione e cancellazione del testamento (Art. 602-684 c.c.) “L’irreperibilità del testamento, di cui si provi l’esistenza in un certo tempo mediante la produzione di una copia, è equiparabile alla distruzione, per cui incombe su chi vi ha interesse l’onere di provare che esso fu distrutto, lacerato o cancellato da persona diversa dal testatore oppure che costui non aveva intenzione di revocarlo. La prova contraria può essere data non solo attraverso la prova dell’esistenza del testamento al momento della morte ma anche provando che il testamento, seppure scomparso prima della morte del testatore, sia…

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Giudizio di divisione e certificazione ipocatastale. Necessità od opportunità?

Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 10067del 28/05/2020 COMUNIONE DEI DIRITTI REALI – SCIOGLIMENTO – Divisione giudiziale – Produzione dei certificati relativi a iscrizioni e trascrizioni sull’immobile da dividere – Onere a pena di inammissibilità o improcedibilità della domanda – Esclusione – Vendita dell’immobile in comunione – Necessità dell’acquisizione di tali informazioni – Sussistenza – Modalità Nei giudizi di scioglimento della comunione, la produzione dei certificati relativi alle trascrizioni e iscrizioni sull’immobile da dividere, imposta dall’art. 567 c.p.c. per la vendita del bene pignorato, non costituisce un adempimento previsto a pena di inammissibilità o improcedibilità della domanda, tenuto conto che, in tali giudizi, l’intervento dei creditori e degli aventi causa dei condividenti è consentito ai soli fini dell’opponibilità delle statuizioni adottate….

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L’amministrazione di sostegno e le disposizioni testamentarie a favore dell’amministratore

Cass. Civ. , Sez. II  4 marzo 2020  n. 6079 –  TEDESCO – Presidente, OLIVA – Relatore Amministrazione di sostegno –  testamento olografo – incapacità del tutore e del protutore (C.c., artt. c.c.   411-591- 596) “In assenza di divieto previsto dalla legge, nel caso dell’amministrazione di mera assistenza il beneficiato è pienamente capace di disporre del suo patrimonio, anche per testamento e con disposizione in favore dell’amministratore di sostegno, a prescindere dalla circostanza che tra i due soggetti (amministratore e beneficiato) sussistano vincoli di parentela di qualsiasi genere, o di coniugio, ovvero una stabile condizione di convivenza – la quale ultima è stata evidentemente ritenuta dal legislatore, ai fini che qui interessano ed in funzione del suo connotato di stabilità…

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Falsificazione di testamento olografo e indegnità

Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 19045 del 14/09/2020 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – DISPOSIZIONI GENERALI – INDEGNITÀ DI SUCCEDERE – CASI – Formazione e uso di testamento falso – Rilevanza – Limiti Massima non ufficiale La formazione o l’uso consapevole di un testamento falso è causa d’indegnità a succedere se colui che viene a trovarsi nella posizione d’indegno non provi di non aver inteso offendere la volontà del “de cuius”, perché il contenuto della disposizione corrisponde a tale volontà e il “de cuius” aveva acconsentito alla compilazione della scheda da parte dello stesso nell’eventualità che non fosse riuscito a farla di persona ovvero che il “de cuius” aveva la ferma intenzione di provvedervi per evitare la successione “ab intestato”. Disposizioni applicate…

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La conferma e l’esecuzione ex art. 590 c.c. non hanno effetto in ipotesi di scheda testamentaria falsa 

Cass. civ., Ord., sez. VI, 28 maggio 2020, n. 10065 – D’ASCOLA- Presidente, TEDESCO- Relatore Conferma ed esecuzione volontaria di disposizioni testamentarie nulle- Testamento olografo- Nullità del testamento (C.c., art. 590- 602- 606) “La scheda testamentaria falsa, anche se eseguita dagli eredi pretermessi perché ritenuta comunque conforme alla volontà del testatore, non comporta la sanatoria dell’atto in quanto trattasi di atto “inesistente” e non semplicemente nullo. In tal caso, dunque, non è configurabile la previsione di cui all’articolo 590 del C.c. secondo cui la nullità della disposizione testamentaria non può essere fatta valere da chi, conoscendo la causa della nullità, ha, dopo la morte del testatore, confermato la disposizione o dato a essa volontaria esecuzione. Nella fattispecie, la riconosciuta non…

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La datazione del testamento olografo tra forma e sostanza

Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 9364 del 21/05/2020 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA – Testamento olografo – Autografia della data – Indicazione completa del giorno, mese ed anno – Necessità – Omissione totale o parziale – Annullamento del testamento – Valutazione della rilevanza sul regolamento d’interessi contenuto nell’atto – Esclusione. In tema di validità del testamento olografo, la completa indicazione della data, composta di giorno, mese ed anno, costituisce un requisito essenziale di forma dell’atto anche nel caso in cui, in concreto, l’omissione sia irrilevante rispetto al regolamento d’interessi risultante dalle disposizioni testamentarie. Disposizioni applicate Articoli 602, 606 cod. civ. [1] La vicenda sottesa alla pronuncia in esame riporta il caso di un testamento olografo privo di data, con…

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L’azione di riduzione proposta contro un soggetto che è legittimario al pari del legittimario attore

Cass. Civ., Sez. VI, Ord., 21-02-2020 n. 4694 -D’ASCOLA– Presidente, TEDESCO – Relatore Azione di riduzione – Tutela dei legittimari- Legittimario pretermesso- Successione necessaria (C.c., art. 553 ss) L’azione di riduzione proposta contro un soggetto che è legittimario al pari del legittimario attore implica che il convenuto abbia ricevuto una donazione o debba beneficiare di una disposizione testamentaria, per cui venga ad ottenere, oltre la rispettiva legittima, che è anche a suo favore intangibile, qualcosa di più, che contribuisce a privare, in tutto o in parte, della legittima il legittimario attore. In questo caso, il convenuto con l’azione di riduzione non deve proporre alcuna domanda o eccezione per contenere la riduzione nei limiti di quanto eventualmente sopravanzi a ciò che…

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Decorrenza del termine di prescrizione quinquennale dell’azione di annullamento di testamento olografo

Cassazione Civile, Sez. 2, sentenza n. 4449 del 19/02/2020 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA – Testamento olografo – Azione di annullamento – Termine di prescrizione quinquennale – “Dies a quo” – Individuazione – Riscossione del canone di locazione – Compimento di un atto gestionale per un solo bene dell’asse – Sufficienza. Il “dies a quo” di decorso del termine di prescrizione quinquennale dell’azione di annullamento del testamento olografo per incapacità del testatore, ex art. 591 cod. civ., va individuato in quello di compimento di un’attività diretta alla concreta realizzazione della volontà del “de cuius” – come la consegna o l’impossessamento dei beni ereditati o la proposizione delle azioni giudiziarie occorrenti a tale scopo – anche da parte di uno solo…

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Esecutore testamentario e la sua legittimazione nelle azioni relative all’eredità

Cass. Civ., Sez. II Ord. 28-02-2020 n. 5520 – SAN GIORDANO – Presidente, BELLINI – Relatore Esecutore testamentario – Litisconsorzio necessario – legittimazione processuale) (C.c., art. 704 ss) L’esecutore testamentario, mentre è titolare “iure proprio” delle azioni, relative all’esercizio del suo ufficio, che trovano il loro fondamento e il loro presupposto sostanziale nel suo incarico di custode e di detentore dei beni ereditari ovvero nella gestione, con o senza amministrazione, della massa ereditaria, è soltanto legittimato processuale, a norma dell’art. 704 c.c., per quanto riguarda le azioni relative all’eredità e, cioè, a diritti ed obblighi che egli non acquista o assume per sé, in quanto ricadenti direttamente nel patrimonio ereditario, pur agendo in nome proprio. In tale ultima ipotesi, in…

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I presupposti per l’impugnazione della rinuncia all’eredità ex art. 524 cod. civ.

Cassazione Civile, Sez. 6 – 2, Ordinanza n. 5994 del 04/03/2020 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – DISPOSIZIONI GENERALI – RINUNZIA ALL’EREDITA’ – IMPUGNAZIONE DA PARTE DEI CREDITORI – Presupposti – Danno ai creditori – Nozione – Onere probatorio – Riparto. Per l’impugnazione della rinuncia ereditaria ai sensi dell’art. 524 cod. civ. il presupposto oggettivo è costituito unicamente dal prevedibile danno ai creditori, che si verifica quando, al momento dell’esercizio dell’azione, i beni personali del rinunziante appaiono insufficienti a soddisfare del tutto i suoi creditori; ove dimostrata da parte del creditore impugnante l’idoneità della rinuncia a recare pregiudizio alle sue ragioni, grava sul debitore provare che, nonostante la rinuncia, il suo residuo patrimonio è in grado di soddisfare il credito dell’attore. Disposizioni applicate Articoli…

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