Diritto successorio e donazioni

Norme date dal testatore per la divisione e diritto dei coeredi a percepire beni di valore corrispondente alla quota

Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza n. 3675 del 12 febbraio 2021 DIVISIONE EREDITARIA – FATTA DEL TESTATORE – NORME PER LA FORMAZIONE DELLE PORZIONI – Divisione “regolata” dei beni caduti in successione, ex art. 733 c.c. – Diritti degli eredi Qualora il testatore, ai sensi dell’art. 733 c.c., fissi regole per la formazione delle porzioni dei coeredi (ovvero legittimamente attribuisca tale facoltà ad un erede), benché venga meno il diritto di costoro di conseguire, per quanto possibile, una parte dei vari beni relitti dal “de cuius”, secondo quanto previsto dall’art. 727 c.c., permane in ogni caso il diritto degli stessi di ottenere beni di valore corrispondente a quello della quota che ad essi compete. Disposizioni applicate Articoli 727 e 733…

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Il diritto di abitazione non può sussistere se la casa era di proprietà del de cuius e di un terzo

Cassazione civile, sez. II, 28 maggio 2021, n. 15000 – SAN GIORGIO– Presidente – ORICCHIO – Relatore Diritto di abitazione e uso – Successione Legittima (C.c. art. 540 c.c) “Il diritto di abitazione del coniuge superstite si origina solo se la casa adibita a residenza familiare era di proprietà del coniuge defunto o di proprietà comune tra i coniugi. Ciò non accade, invece, se la proprietà apparteneva in comunione al coniuge defunto e a un altro soggetto, diverso dal coniuge superstite.” CASO La controversia in esame attiene alla successione ab intestato del de cuius F.M., in relazione alla quale la moglie di primo letto, la B., e figli convenivano in giudizio innanzi al Tribunale di Roma l’odierna ricorrente R., moglie…

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Casa coniugale in comproprietà con soggetti terzi e diritto di abitazione del coniuge superstite ex art. 540, 2° comma, cod. civ.

Cassazione Civile, Sez. 2, sentenza n. 15000 del 28 maggio 2021  SUCCESSIONI – Morte di uno dei coniugi – Diritto di abitazione della casa del de cuius – Comunione con la prima moglie – Comproprietà con soggetti terzi – diritto di abitazione ed uso ex art. 540 c.c. – sussistenza – esclusione – diritto a conseguire la valorizzazione monetaria – sussistenza – esclusione *A norma dell’art. 540 c.c., il presupposto perché sorgano a favore del coniuge superstite i diritti di abitazione della casa adibita a residenza familiare e di uso dei mobili che la arredano è che la suddetta casa e il relativo arredamento siano di proprietà del “de cuius” o in comunione tra lui e il coniuge, con la…

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Il divieto dei patti successori

L’art. 458 c.c. stabilisce che «è nulla ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione. È del pari nullo ogni atto col quale taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta, o rinunzia ai medesimi» (in dottrina si veda CAPRIGLIA S.A., I divieti di patti successori nel sistema di civil law, 2019; COCUCCIO M., Divieto dei patti successori e patto di famiglia, 2016; BARBA V., I patti successori e il divieto di disposizione della delazione, 2015; BALESTRA L., DI MARZIO M., Successioni e donazioni, 2014; MOSCATI E., Studi di diritto successorio, 2013; CASSANO G., ZAGAMI R., ACCOLLA G., RECCO D., Manuale della successione testamentaria, 2010. In giurisprudenza, invece, si vedano tra le più…

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La designazione generica degli eredi come beneficiari di un contratto di assicurazione sulla vita

Cassazione civile Sez. Un., 30 aprile 2021, n. 11421 – CURZIO – Presidente – SCARPA – Relatore Data l’importanza della sentenza in commento se ne torna a parlare anche in questo contributo. “La designazione generica degli “eredi” come beneficiari di un contratto di assicurazione sulla vita, in una delle forme previste dell’art. 1920, comma 2, c.c., comporta l’acquisto di un diritto proprio ai vantaggi dell’assicurazione da parte di coloro che, al momento della morte del contraente, rivestano tale qualità in forza del titolo della astratta delazione indicata all’assicuratore per individuare i creditori della prestazione. La designazione generica degli “eredi” come beneficiari di un contratto di assicurazione sulla vita, in difetto di una inequivoca volontà del contraente in senso diverso, non comporta la…

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Indicazione degli eredi legittimi quali beneficiari di una polizza vita, la posizione delle Sezioni Unite

Cassazione Civile, Sezioni Unite, sentenza n. 11421 del 30 aprile 2021 Nel contratto di assicurazione sulla vita la designazione generica degli “eredi” come beneficiari, in una delle forme previste nell’articolo 1920, comma 2, c.c., comporta l’acquisto di un diritto proprio ai vantaggi dell’assicurazione da parte di coloro che, al momento della morte del contraente, rivestano tale qualità in forza del titolo della astratta delazione indicata all’assicuratore per individuare i creditori della prestazione. Nel contratto di assicurazione sulla vita la designazione generica degli “eredi” come beneficiari, in difetto di una inequivoca volontà del contraente in senso diverso, non comporta la ripartizione dell’indennizzo tra gli aventi diritto secondo le proporzioni della successione ereditaria, spettando a ciascuno dei creditori, in forza della “eadem…

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L’instituto ex re certa non presuppone necessariamente l’intenzione di escludere la successione legittima

Cass. Civ., sez. IV, Ord., 9 aprile 2021, n. 9487 – COSENTINO – Presidente, TEDESCO – Relatore  (C.c., art. 588 c.c.) “L’institutio ex re certa, quando non comprende la totalità dei beni, non importa attribuzione anche dei beni che non formarono oggetto di disposizione, i quali si devolvono secondo le norme della successione legittima, destinata ad aprirsi ai sensi dell’art. 457 c.c., comma 2, ogni qualvolta le disposizioni a titolo universale, sia ai sensi del comma 1, sia ai sensi del comma 2 dell’art. 588 c.c., non ricostituiscono l’unità. Invero il principio che la forza espansiva della vocazione a titolo universale opera anche in favore dell’institutio ex re certa, va inteso nel senso che l’acquisto di costui non è limitato…

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Usucapione di bene ereditario da parte di uno dei coeredi

Cassazione Civile, Sez. 2, ordinanza n. 9359 del 08 aprile 2021   Possesso – Effetti – Usucapione – Comunione ereditaria – Usucapione da parte del coerede della quota degli altri eredi – Ammissibilità – Condizioni – Mutamento del compossesso in possesso esclusivo – Necessità – Fattispecie Il coerede che, dopo la morte del de cuius, sia rimasto nel possesso del bene ereditario può, prima della divisione, usucapire la quota degli altri eredi, senza necessità di interversione del titolo del possesso; a tal fine, però, egli, che già possiede “animo proprio” ed a titolo di comproprietà, è tenuto ad estendere tale possesso in termini di esclusività, godendo del bene con modalità incompatibili con la possibilità di godimento altrui e tali da…

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Non può esservi collazione se l’asse ereditario è stato esaurito con donazioni e/o legati

Cass. Civ., sez. VI, 14 gennaio 2021, n. 509 – LOMBARDO – Presidente, CRISCUOLO- Relatore  (C.c., art. 737) “La collazione presuppone l’esistenza di una comunione ereditaria e, quindi, di un asse da dividere, tuttavia, se l’asse é stato esaurito con donazioni o con legati, o con le une e con gli altri insieme, sicché viene a mancare un “relictum” da dividere, non vi è luogo a divisione e, quindi, neppure a collazione, salvo l’esito dell’eventuale azione di riduzione.” CASO F.R. conveniva in giudizio dinanzi al Tribunale di Venezia gli eredi di P.N. ossia F.O., F.N. e F.M. nonchè B.A., figlio di F.N. deducendo che dapprima era deceduta P.N., lasciando a sè superstiti i figli ed il marito F.L. che a…

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L’operare della collazione in assenza di “relictum”

Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 509 del 14 gennaio 2021   DIVISIONE EREDITARIA – OPERAZIONI DIVISIONALI – FORMAZIONE DELLO STATO ATTIVO DELL’EREDITÀ – COLLAZIONE ED IMPUTAZIONE – Collazione – Presupposti – Asse da dividere – Esistenza – Necessità – Fondamento. La collazione presuppone l’esistenza di una comunione ereditaria e, quindi, di un asse da dividere, mentre, se l’asse è stato esaurito con donazioni o con legati, o con le une e con gli altri insieme, sicché viene a mancare un “relictum” da dividere, non vi è luogo a divisione e, quindi, neppure a collazione, salvo l’esito dell’eventuale azione di riduzione.  Disposizioni applicate Articoli 724 e 737 cod. civ. [1] In seguito alla morte dei propri genitori, Tizia conveniva in…

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