Diritto successorio e donazioni
Comunione ereditaria e usucapione del bene da parte di un comunista
Cass. Civ., Sez. 2, Sentenza n. 35067 del 29/11/2022 Possesso – effetti – usucapione – Successione ereditaria – Usucapione del bene relitto da parte del coerede prima della divisione – Possibilità – Godimento e volontà di possedere in termini di esclusività – Necessità – Onere prova – A carico dell’usucapiente – Astensione degli altri coeredi e amministrazione e utilizzo del bene – Sufficienza – Esclusione – Fondamento Massima: “In materia di successione ereditaria, il coerede, prima della divisione, può usucapire la quota degli altri coeredi, senza necessità di invertire il titolo del possesso, allorché eserciti il proprio possesso in termini di esclusività, ossia in modo inconciliabile con la possibilità di godimento altrui e tale da evidenziare l’inequivoca volontà di possedere…
Continua a leggere...Alcune riflessioni su captazione testamentaria, incapacità naturale e circonvenzione d’incapace
Cass. Civ., Sez. 6, Ordinanza n. 30424 del 17/10/2022 Successioni mortis causa – Successione testamentaria – Testamento in genere – Vizi della volonta’ del testatore – Dolo (captazione) – Uso di elementi fraudolenti – Prova – Condizioni del testatore – Malattie senili – Maggiore esposizione all’influenza di soggetti accudenti – Sindacabilità in sede di legittimità – Limiti Massima: “La disposizione testamentaria può dirsi effetto di dolo, ai sensi dell’art. 624, comma 1, c.c., allorché vi sia prova dell’uso di mezzi fraudolenti che, avuto riguardo all’età, allo stato di salute, alle condizioni di spirito del testatore, siano stati idonei a trarlo in inganno, suscitando in lui false rappresentazioni ed orientando la sua volontà in un senso verso il quale essa non…
Continua a leggere...L’inutile decorso del termine per accettare l’eredità ex art. 481 c.c. può anticipare l’effetto automatico dell’accrescimento
Cass. Civ., Sez. II, 6 ottobre 2022, n. 29146 – D’ASCOLA – Presidente – BELLINI – Relatore. (Artt. 467, 481, 523 e 674 cod. civ.) Massima: “La revoca formale della rinuncia all’eredità sopraggiunta in pendenza del termine per l’accettazione fissato all’erede in rappresentazione, senza che questi abbia accettato, impedisce che possa aver luogo l’accrescimento a favore dei chiamati congiuntamente con il rinunziante. Una volta concesso il termine, tale effetto si sarebbe realizzato solo dopo lo spirare del termine, e sempre che, nel frattempo, non fosse intervenuta la revoca della rinunzia da parte del rinunziante o l’accettazione da parte del chiamato per rappresentazione” CASO Il giudizio trae origine dalla domanda di accertamento della natura (asseritamente) simulata di alcune compravendite avvenute tra…
Continua a leggere...Il diritto al compenso dell’esecutore testamentario
Cass. Civ., Sez. 2, Ordinanza n. 24798 del 12/08/2022 Successioni “mortis causa” – successione testamentaria – esecutori testamentari – in genere Mancata previsione del compenso da parte del testatore – Previsione da parte degli eredi – Effetti. Massima: “La retribuzione a favore dell’esecutore testamentario non soltanto può essere disposta dal testatore, come prevede l’art. 711 cod. civ., ma è altrettanto possibile, in assenza di disposizione testamentaria “ad hoc”, che il compenso per l’opera prestata sia convenuto tra gli eredi e l’esecutore; tuttavia, mentre la retribuzione prevista dal testatore è a carico dell’eredità secondo quanto dispone l’art. 711 cod. civ., l’impegno autonomamente assunto dagli eredi non è idoneo a diminuire l’attivo ereditario in pregiudizio dei creditori ereditari e dei legatari, ma…
Continua a leggere...Institutio ex re certa e concorrenza con la successione legittima
Cass. Civ., Sez. 2, Sentenza n. 24310 del 05/08/2022 Successioni “mortis causa” – successione testamentaria – disposizioni a titolo universale e a titolo particolare – Istituzione di erede “ex re certa” – Possibilità di concorso con erede legittimo – Sussistenza Massima: “Il connotato essenziale della istituzione di erede “ex re certa” non va ricercato nell’implicita volontà del testatore di attribuire all’istituito la totalità dei beni di cui egli avrebbe potuto disporre al momento della confezione del testamento, ma nell’assegnazione di un bene determinato, o di un complesso di beni determinati, come quota del suo patrimonio; risolta la questione interpretativa nel senso della istituzione “ex re“, l’erede in tal modo istituito può partecipare anche all’acquisto di altri beni, se del caso…
Continua a leggere...Adulterio e revoca di donazione per ingratitudine
Cassazione Civile, Sezione 3, ordinanza n. 19816 del 20 giugno 2022 Donazione – Revoca per ingratitudine – Ingiuria grave – Sussistenza dei requisiti – Adulterio – In genere – Adulterio maturato all’interno del rapporto famigliare Massima: “Non basta ad integrare un’ingiuria grave tale da legittimare la domanda di revocazione di una donazione, una mera relazione extraconiugale. Tuttavia, la circostanza che l’adulterio sia maturato all’interno del nucleo familiare ristretto dei due coniugi ed il fatto che esso si sia sviluppato nella cornice di un comune ambiente lavorativo possono connotare in termini di gravità l’offesa all’onore patita dal coniuge e ad evidenziare, nell’altro, un atteggiamento di noncuranza e di assenza di rispetto nei confronti della dignità della coniuge predetto”*. *Massima redazionale Disposizioni…
Continua a leggere...La collazione non rileva ai fini della riunione fittizia
Cassazione civile, Sez. II, ord. 5 maggio 2022 n. 14193 – MANNA – Presidente – TEDESCO – Relatore Collazione – Riunione fittizia – Lesione di legittima C.c. artt. 556, 537, 737 Massima: “Ai fini del calcolo della disponibile ex art. 556 c.c., sono sempre assoggettate a riunione fittizia tutte le donazioni, a chiunque fatte, indipendentemente dalla qualità di congiunto, di erede o di estraneo del donatario.” “La dispensa dalla collazione sottrae il donatario dal conferimento ma non importa l’esclusione del bene donato dalla riunione fittizia ai fini della determinazione della porzione disponibile.” CASO L’ordinanza trae origine dalla successione di R.V.G., disciplinata da testamento con cui, dopo aver menzionato la donazione in favore del figlio R.G., istituiva eredi in parti uguali…
Continua a leggere...La rinuncia al legato in sostituzione di legittima quale condizione dell’azione di riduzione
Cassazione Civile, Sezione 2, ordinanza n. 13530 del 29 aprile 2022 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE NECESSARIA – DIRITTI RISERVATI AI LEGITTIMARI – Legato in sostituzione di legittima – Rinuncia – Modalità – Rilevanza della proposizione dell’azione di riduzione – Esclusione – Rinuncia quando è in corso la causa di riduzione – Tardività – Insussistenza Massima: “La rinuncia al legato in sostituzione di legittima, fatta salva la forma scritta quando il legato abbia per oggetto beni immobili, ben può risultare da atti univoci compiuti dal legatario, implicanti necessariamente la volontà di rinunciare al legato, tra i quali non rientra la proposizione dell’azione di riduzione, ben potendo ipotizzarsi un duplice intento del legittimario di conservare il legato conseguendo anche la legittima,…
Continua a leggere...Obbligo per il chiamato all’eredità di compiere l’inventario entro tre mesi dal giorno di apertura della successione
Cassazione civile, sez. VI, 23 novembre 2021, n. 36080 – GRECO Antonio – Presidente – ESPOSITO Antonio Francesco – Relatore Chiamata all’eredità – Rinuncia e accettazione di eredità – Inventario di eredità Massima: “Il chiamato all’eredità che è nel possesso dei beni ereditari non può rinunciare all’eredità in maniera efficace nei confronti dei creditori ereditari se non compie l’inventario entro tre mesi dal giorno di apertura della successione o dal giorno del ricevimento della notizia del decesso del de cuius” CASO L’Agenzia delle Entrate richiedeva a P.F., M.D., M.G. e M.S., nella loro qualità di eredi di M.A., il pagamento dei debiti tributari del de cuius. Il ricorso proposto dagli eredi avverso tale atto impositivo veniva accolto dalla Commissione tributaria…
Continua a leggere...Soggetto sottoposto ad amministrazione di sostegno e capacità di testare
Cassazione Civile, Sezione 2, sentenza n. 13270 del 28 aprile 2022 Estensione dell’incapacità di testare e donare, prevista per l’interdetto – Esclusione – Previsione “ex officio” del divieto – Mediante il decreto di nomina dell’amministratore, o successiva modifica – Ammissibilità *Massima: “Riconosciuto che di regola il beneficiario di amministrazione di sostegno conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l’assistenza dell’amministratore di sostegno, lo stesso conserva la capacità di donare e di testare. È fatta salva la possibilità che il giudice tutelare, attraverso l’esercizio del potere previsto dall’articolo 411 cod. civ., comma 4, possa imporre, nel singolo caso e in funzione di una maggiore tutela, la limitazione della capacità di testare o donare…
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- …
- 4
- 5
- 6
- …
- 13
- 14
- SUCCESSIVO