Diritto successorio e donazioni

Il diritto al compenso dell’esecutore testamentario

Cass. Civ., Sez. 2, Ordinanza n. 24798 del 12/08/2022 Successioni “mortis causa” – successione testamentaria – esecutori testamentari – in genere Mancata previsione del compenso da parte del testatore – Previsione da parte degli eredi – Effetti. Massima: “La retribuzione a favore dell’esecutore testamentario non soltanto può essere disposta dal testatore, come prevede l’art. 711 cod. civ., ma è altrettanto possibile, in assenza di disposizione testamentaria “ad hoc”, che il compenso per l’opera prestata sia convenuto tra gli eredi e l’esecutore; tuttavia, mentre la retribuzione prevista dal testatore è a carico dell’eredità secondo quanto dispone l’art. 711 cod. civ., l’impegno autonomamente assunto dagli eredi non è idoneo a diminuire l’attivo ereditario in pregiudizio dei creditori ereditari e dei legatari, ma…

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Institutio ex re certa e concorrenza con la successione legittima

Cass. Civ., Sez. 2, Sentenza n. 24310 del 05/08/2022 Successioni “mortis causa” – successione testamentaria – disposizioni a titolo universale e a titolo particolare – Istituzione di erede “ex re certa” – Possibilità di concorso con erede legittimo – Sussistenza Massima: “Il connotato essenziale della istituzione di erede “ex re certa” non va ricercato nell’implicita volontà del testatore di attribuire all’istituito la totalità dei beni di cui egli avrebbe potuto disporre al momento della confezione del testamento, ma nell’assegnazione di un bene determinato, o di un complesso di beni determinati, come quota del suo patrimonio; risolta la questione interpretativa nel senso della istituzione “ex re“, l’erede in tal modo istituito può partecipare anche all’acquisto di altri beni, se del caso…

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Adulterio e revoca di donazione per ingratitudine

Cassazione Civile, Sezione 3, ordinanza n. 19816 del 20 giugno 2022 Donazione – Revoca per ingratitudine – Ingiuria grave – Sussistenza dei requisiti – Adulterio – In genere – Adulterio maturato all’interno del rapporto famigliare Massima: “Non basta ad integrare un’ingiuria grave tale da legittimare la domanda di revocazione di una donazione, una mera relazione extraconiugale. Tuttavia, la circostanza che l’adulterio sia maturato all’interno del nucleo familiare ristretto dei due coniugi ed il fatto che esso si sia sviluppato nella cornice di un comune ambiente lavorativo possono connotare in termini di gravità l’offesa all’onore patita dal coniuge e ad evidenziare, nell’altro, un atteggiamento di noncuranza e di assenza di rispetto nei confronti della dignità della coniuge predetto”*. *Massima redazionale Disposizioni…

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La collazione non rileva ai fini della riunione fittizia

Cassazione civile, Sez. II, ord. 5 maggio 2022 n. 14193 – MANNA – Presidente – TEDESCO – Relatore Collazione – Riunione fittizia – Lesione di legittima C.c. artt. 556, 537, 737  Massima: “Ai fini del calcolo della disponibile ex art. 556 c.c., sono sempre assoggettate a riunione fittizia tutte le donazioni, a chiunque fatte, indipendentemente dalla qualità di congiunto, di erede o di estraneo del donatario.” “La dispensa dalla collazione sottrae il donatario dal conferimento ma non importa l’esclusione del bene donato dalla riunione fittizia ai fini della determinazione della porzione disponibile.” CASO L’ordinanza trae origine dalla successione di R.V.G., disciplinata da testamento con cui, dopo aver menzionato la donazione in favore del figlio R.G., istituiva eredi in parti uguali…

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La rinuncia al legato in sostituzione di legittima quale condizione dell’azione di riduzione

Cassazione Civile, Sezione 2, ordinanza n. 13530 del 29 aprile 2022  SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE NECESSARIA – DIRITTI RISERVATI AI LEGITTIMARI – Legato in sostituzione di legittima – Rinuncia – Modalità – Rilevanza della proposizione dell’azione di riduzione – Esclusione – Rinuncia quando è in corso la causa di riduzione – Tardività – Insussistenza Massima: “La rinuncia al legato in sostituzione di legittima, fatta salva la forma scritta quando il legato abbia per oggetto beni immobili, ben può risultare da atti univoci compiuti dal legatario, implicanti necessariamente la volontà di rinunciare al legato, tra i quali non rientra la proposizione dell’azione di riduzione, ben potendo ipotizzarsi un duplice intento del legittimario di conservare il legato conseguendo anche la legittima,…

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Obbligo per il chiamato all’eredità di compiere l’inventario entro tre mesi dal giorno di apertura della successione

Cassazione civile, sez. VI, 23 novembre 2021, n. 36080 – GRECO Antonio – Presidente –  ESPOSITO Antonio Francesco –  Relatore Chiamata all’eredità – Rinuncia e accettazione di eredità – Inventario di eredità Massima: “Il chiamato all’eredità che è nel possesso dei beni ereditari non può rinunciare all’eredità in maniera efficace nei confronti dei creditori ereditari se non compie l’inventario entro tre mesi dal giorno di apertura della successione o dal giorno del ricevimento della notizia del decesso del de cuius” CASO L’Agenzia delle Entrate richiedeva a P.F., M.D., M.G. e M.S., nella loro qualità di eredi di M.A., il pagamento dei debiti tributari del de cuius. Il ricorso proposto dagli eredi avverso tale atto impositivo veniva accolto dalla Commissione tributaria…

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Soggetto sottoposto ad amministrazione di sostegno e capacità di testare

Cassazione Civile, Sezione 2, sentenza n. 13270 del 28 aprile 2022 Estensione dell’incapacità di testare e donare, prevista per l’interdetto – Esclusione – Previsione “ex officio” del divieto – Mediante il decreto di nomina dell’amministratore, o successiva modifica – Ammissibilità *Massima: “Riconosciuto che di regola il beneficiario di amministrazione di sostegno conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l’assistenza dell’amministratore di sostegno, lo stesso conserva la capacità di donare e di testare. È fatta salva la possibilità che il giudice tutelare, attraverso l’esercizio del potere previsto dall’articolo 411 cod. civ., comma 4, possa imporre, nel singolo caso e in funzione di una maggiore tutela, la limitazione della capacità di testare o donare…

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Esclusa la presenza di un patto successorio in mancanza di convenzione tra le parti

Cassazione civile, sez. II, 21 Febbraio 2022, n. 5555  Patti successori – Patto successorio istitutivo – Nullità del patto successorio (C.c. art. 458) Massima: “Deve essere esclusa la sussistenza di un patto successorio vietato quando non intervenga tra le parti alcuna convenzione e la persona della cui eredità si tratta abbia soltanto manifestato verbalmente all’interessato o a terzi l’intenzione di disporre dei suoi beni in un determinato modo, atteso che tale promessa verbale non crea alcun vincolo giuridico e non è quindi idonea a limitare la piena libertà del testatore, oggetto di tutela legislativa. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto che non costituisse patto successorio vietato l’accordo intercorso tra le parti, avente ad oggetto prestazioni mediche e assistenziali in corrispettivo…

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Atto di opposizione a donazione ex art. 563 c.c.: negozio simulato e donazione indiretta

Cassazione Civile, Sezione 2, sentenza n. 4523 dell’11 febbraio 2022 Parole chiave: Opposizione di cui all’art. 563, comma 4, cod. civ. – -Azione di simulazione preordinata all’opposizione di cui all’art. 563, comma 4, cod. civ. – Proponibilità prima dell’apertura della successione del disponente – Ammissibilità – Donazioni effettuate prima dell’entrata in vigore della legge che ha introdotto il rimedio – Decorrenza del termine ventennale – Dalla trascrizione degli atti di liberalità – Fondamento. La mancanza di una norma di diritto intertemporale che, con riferimento alle donazioni anteriori alla data di entrata in vigore della legge n. 80 del 2005, individui tale data quale “dies a quo” del termine ventennale per l’esperimento del rimedio previsto dall’art. 563, comma 4, cod. civ.,…

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La collazione presuppone l’esistenza di una comunione ereditaria e, quindi, di un asse da dividere

Cassazione civile sez. II, 21 dicembre 2021, n. 41132 – DI VIRGILIO – Presidente – CRISCUOLO – relatore. COMUNIONE, COLLAZIONE E DIVISIONE EREDITARIA (C.c. artt. 724, 737, 1415) Massima: “La collazione presuppone l’esistenza di una comunione ereditaria e, quindi, di un asse da dividere, mentre, se l’asse è stato esaurito con donazioni o con legati, o con le une e con gli altri insieme, viene meno un “relictum” da dividere, sicché non vi è luogo a divisione e, quindi, a collazione che non potrebbe essere invocata neppure per effetto dell’eventuale azione di riduzione che mira unicamente a far ottenere al legittimario, titolare di un diritto proprio, riconosciutogli dalla legge, l’integrazione della quota di riserva spettantegli e non già la costituzione…

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