Diritto successorio e donazioni

Patto di famiglia: quale tassazione per la liquidazione dei legittimari non assegnatari dell’impresa?

Cass. civ. ,Sez. V , Ord., 19 dicembre 2018, n. 32823 – Pres. CHINDEMI – Rel. STALLA Patto di famiglia – Donazione – Donazione modale – Divisione ereditaria – Passaggio generazionale – Imposta sulle successioni – Imposta sulle donazioni  (C.c., artt. 468-bis ss, art. 2 co 49 d.l. 262/06 conv in l. 286/06; art. 3 comma 4-ter e art. 58 d.lgs.346/90) [1] Con il patto di famiglia, l’imprenditore può eccezionalmente produrre in via anticipata effetti attributivi e divisionali corrispondenti a quelli successori con esclusivo riguardo alla particolare tipologia di beni contemplata dall’articolo 768 bis (aziende e partecipazioni societarie). Non altrettanto può affermarsi per tutti gli altri cespiti del suo patrimonio, in ordine ai quali il divieto di patto successorio non trova…

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Institutio ex re certa e beni residui non oggetto di specifica destinazione da parte del testatore

Cassazione Civile, Sezioni Unite, ordinanza n. 17122 del 28 giugno 2018 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA – “Institutio ex re certa” – Coesistenza con la successione legittima – Esclusione – Fondamento – Fattispecie. In tema di delazione dell’eredità, non vi è luogo alla successione legittima agli effetti dell’art. 457, comma 2, c.c., in presenza di disposizione testamentaria a titolo universale, sia pur in forma di istituzione “ex re certa”, tenuto conto della forza espansiva della stessa per i beni ignorati dal testatore o sopravvenuti. Disposizioni applicate Codice Civile, articoli 647, 457 comma 2, 588 comma 2 e 734 comma 2 [1] Con testamento olografo Tizio lasciava alla moglie, Caia, l’usufrutto e ai cugini Mevio e Sempronio la nuda proprietà…

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Il legittimario pretermesso non deve accettare l’eredità con beneficio di inventario

Cass. civ. , Sez. II – Ord.  (ud. 23/02/2018) 22-08-2018, n. 20971 Azione di riduzione – Simulazione – Accettazione con beneficio di inventario  (C.c., artt. 564, 484, 1414, 1417) [1] Il legittimario totalmente pretermesso dall’eredità che, a tutela del proprio diritto alla reintegrazione della quota di legittima, impugna per simulazione un atto compiuto dal “de cuius”, agisce in qualità di terzo e non in veste di erede – condizione che acquista solo in conseguenza del positivo esercizio dell’azione di riduzione – e, come tale ed al pari dell’erede che proponga un’azione di simulazione assoluta ovvero relativa, ma finalizzata a far valere la nullità del negozio dissimulato, non è tenuto alla preventiva accettazione dell’eredità con beneficio di inventario; diversamente ove il…

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Chiamato all’eredità nel possesso di beni ereditari ed obbligo di redazione dell’inventario

Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza n. 6275 del 10 marzo 2017 Successioni “mortis causa” – disposizioni generali – rinunzia all’eredita’ – impugnazione – in genere. Giudizio promosso o proseguito nei confronti dell’erede del debitore nel possesso dei beni ereditari – Deduzione di avvenuta rinuncia all’eredità – Domanda volta all’accertamento dell’inefficacia di detta rinuncia, siccome intervenuta dopo la scadenza del termine di cui all’articolo 485 cod. civ. – Necessità – Esclusione – Fondamento. Nel giudizio promosso o proseguito nei confronti dell’erede del debitore, che sia nel possesso dei beni ereditari ed abbia eccepito l’avvenuta rinuncia all’eredità, il creditore non deve proporre alcuna domanda volta all’accertamento dell’inefficacia di detta rinuncia, per essere la stessa intervenuta dopo la scadenza del termine previsto dall’articolo…

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Assicurazione sulla vita a favore degli eredi legittimi e successiva istituzione di un terzo quale erede nel testamento: quid iuris?

Cass. civ. ,Sez. VI – 3, Ord., (ud. 27/06/2018) 15 ottobre 2018, n. 25635 – Pres. AMENDOLA – Rel. POSITANO Assicurazione – Assicurazione sulla vita – Testamento – Revoca del beneficiario (artt. 587, 1411, 1920, 1921 c.c.) La nomina nel testamento di un terzo quale erede universale, di per sé sola, non prevale sulla designazione degli eredi legittimi quali beneficiari di una polizza assicurativa sulla vita effettuata dal de cuius nel contratto di assicurazione. Al contrario, nel testamento è possibile che il testatore revochi espressamente la designazione dei beneficiari della polizza e nomini un nuovo beneficiario di quel contratto assicurativo: in tal caso il diritto alla riscossione del premio spetta al beneficiario nominato nel testamento. CASO L’attore aveva evocato in giudizio,…

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Conferma di disposizioni testamentarie nulle, possesso di beni assegnati a titolo di legato e rinuncia all’azione di riduzione

Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza n. 168 del 5 gennaio 2018 Successioni “Mortis Causa” – Successione Necessaria – Reintegrazione Della Quota Di Riserva Dei Legittimari – Azione Di Riduzione (Lesione Della Quota Di Riserva) – In Genere Diritto ad agire per la riduzione delle disposizioni lesive della quota di legittima – Rinunzia – Ammissibilità – Condizioni – Comportamento concludente – Fattispecie. [1] La conferma delle disposizioni testamentarie o la volontaria esecuzione di esse non opera rispetto a quelle lesive della legittima, in quanto gli effetti convalidativi di cui all’articolo 590 cod. civ. si riferiscono alle sole disposizioni testamentarie nulle: ne deriva che in dette ipotesi non è preclusa al legittimario l’azione di riduzione, salvo che egli non abbia manifestato in…

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Pagamento di un debito del defunto, accettazione tacita di eredità e uso del conto corrente comune

Cass. civ., Sez. II, ordinanza 22 febbraio 2018, n. 4320 – Pres. MAZZACANE – Rel. SABATO Accettazione di eredità – Accettazione tacita di eredità – Conto corrente cointestato – Denaro di proprietà comune del de cuius – Presunzione  (C.c., artt. 476, 1852-1857) In tema di successioni per causa di morte, un pagamento del debito del de cuius ad opera del chiamato all’eredità (con denaro dell’eredità), configura un’accettazione tacita – mentre nel caso in cui il chiamato adempia al debito ereditario con denaro proprio, quest’ultimo non può ritenersi per ciò stesso che abbia accettato l’eredità. In particolare, l’utilizzo di somme su conto corrente cointestato tra il defunto e il suo coniuge per l’adempimento di un debito comune non è, di per…

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Divieto dei patti successori: negozio dissimulante una donazione e transazione

Cassazione, ordinanza 15 giugno 2018, n. 15919, sez. VI – 2 civile Successioni “mortis causa” – Disposizioni generali – Delazione dell’eredita’ (chiamata all’eredita’) – Patti successori e donazioni “mortis causa” (divieto) – Transazione conclusa dal coerede – Rinunzia a fare valere la simulazione di atti compiuti dal futuro “de cuius” – Nullità – Fondamento. [1] È nulla, per contrasto con il divieto di cui agli articoli 458 e 557 cod. civ., la transazione conclusa da uno dei futuri eredi, allorquando sia ancora in vita il “de cuius”, con la quale egli rinunci ai diritti vantati, anche quale legittimario, sulla futura successione, ivi incluso il diritto a fare accertare la natura simulata degli atti di alienazione posti in essere dall’ereditando perché…

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L’accettazione presunta di eredità ed i diritti di uso e abitazione del coniuge superstite

Ai sensi dell’art 485 cod. civ., il chiamato all’eredità, quando a qualsiasi titolo è nel possesso di beni ereditari, deve fare l’inventario entro tre mesi dal giorno dell’apertura della successione o della notizia della devoluta eredità e, qualora non rispetti tale termine, è considerato erede puro e semplice. Si tratta di un’ipotesi di accettazione dell’eredità che prescinde sia da qualsiasi manifestazione di volontà (accettazione espressa), sia dal compimento di alcun atto da parte del chiamato (accettazione tacita, art. 476 cod. civ.). Parte della dottrina ritiene trattarsi di un caso di accettazione c.d. presunta dell’eredità, mentre secondo altri dovrebbe parlarsi al riguardo di accettazione legale o acquisto senza accettazione. Quale che sia l’inquadramento terminologico ritenuto preferibile, la dottrina è unanime nel…

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