Diritto successorio e donazioni

Atti di scioglimento della comunione (ereditaria e ordinaria) e profili di nullità per deroga alle disposizioni di legge in materia urbanistica

Cass. civ. Sez. Unite, Sentenza, 07 ottobre 2019, n. 25021 Negozio di divisione- Divisione ordinaria e divisione ereditaria- Menzioni Urbanistiche e nullità – Divisione Giudiziale (D.P.R. n. 380 del 2001, art. 46, comma 1 e art. 40, comma 2, della detta L. n. 47 del 1985; artt. 757 e 713 c.c.) 1) La legge n. 47 del 1985, art. 40, comma 2, è applicabile anche agli atti di scioglimento della comunione; 2) Gli atti di scioglimento della comunione ereditaria sono soggetti alla comminatoria della sanzione della nullità, prevista dal D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, art. 46, comma 1, (già L. 28 febbraio 1985, n. 47, art. 17) e dalla L. 28 febbraio 1985, n. 47, art. 40, comma 2,…

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Donazione indiretta e collazione: aspetti processuali

Cassazione Civile, Sez. 2, Sentenza n. 19833 del 23/07/2019 DIVISIONE EREDITARIA – OPERAZIONI DIVISIONALI – FORMAZIONE DELLO STATO ATTIVO DELL’EREDITA’ – COLLAZIONE ED IMPUTAZIONE – OGGETTO – IN GENERE – Donazioni fatte in vita dal “de cuius” – Obbligo di collazione – Domanda espressa – Necessità – Esclusione – Fondamento – Accertamento pregiudiziale di una donazione indiretta – Proposizione della domanda nel termine di cui all’art. 167 c.p.c. – Ragioni La domanda di collazione non è sottoposta ai termini di cui all’art. 167 c.p.c., in quanto l’obbligo della collazione sorge automaticamente a seguito dell’apertura della successione e i beni donati devono essere conferiti indipendentemente dalla proposizione di una domanda dei condividenti, salva l’espressa dispensa da parte del “de cuius” nei…

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Testamento ritrovato: prevale sulla successione legittima in sede di divisione ereditaria

Cassazione civile sez. II, sentenza n. 24184 del 27 settembre 2019 Successione legittima e successione testamentaria – giudizio di divisione (art. 457 c.c.) Una volta accertato il ritrovamento di un testamento olografo, il regolamento della successione deve avvenire secondo la volontà del de cuius, poiché la successione testamentaria prevale sempre sulla disciplina legale in materia, in forza del disposto dell’art. 457 c.c. Nel giudizio di divisione tra coeredi, non cambia la domanda ma solo il titolo che regola la successione. Caso. Nel procedimento di divisione dei beni ereditari tra fratello e sorella coeredi, il Tribunale di Catania procede alla divisione del patrimonio immobiliare e al conguaglio dei frutti e delle spese, tra gli stessi. La sentenza è appellata dalla sorella, rilevando come…

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Cancellazione di un testamento olografo comportante la revocazione di revocazione ex art. 681 c.c. e conseguente reviviscenza delle disposizioni testamentarie originarie

Cass. civ. Sez. II, Ordinanza, 21 marzo 2019, n. 8031 Revocazione delle disposizioni testamentarie- Testamento posteriore inefficace- Distruzione del testamento olografo- revocazione della revocazione ( C.c., artt. 681, 683, 684) Se il testatore ha “sbarrato a penna nella sua interezza” il testamento olografo contenete la revoca di un precedente testamento, il testamento sbarrato non è un testamento posteriore inefficace (nel senso di inefficacia accolto nella rubrica dell’art. 683 c.c.) ma è un testamento posteriore che è stato sbarrato e quindi a sua volta revocato. CASO La testatrice formulava nel corso della sua vita diversi testamenti olografi, tra i quali un testamento contenente la revoca di due disposizioni testamentarie precedenti. Il testamento oggetto della riesamina giurisprudenziale veniva “sbarrato a penna nella sua…

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La Cassazione torna sui suoi passi? Ancora su institutio ex re certa e successione legittima

Cassazione Civile, Sez. 2, Sentenza n. 17868 del 03/07/2019 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA – IN GENERE “Institutio ex re certa” – Coesistenza con la successione legittima – Condizioni L’”institutio ex re certa“, quando non comprende la totalità dei beni, non importa attribuzione anche dei beni che non formarono oggetto di disposizione, i quali si devolvono secondo le norme della successione legittima, destinata ad aprirsi ai sensi dell’art. 457, comma 2, c.c. ogni qual volta le disposizioni a titolo universale, sia ai sensi del comma 1, sia ai sensi del comma 2 dell’art. 588 c.c., non ricostituiscono l’unità. Invero il principio che la forza espansiva della vocazione a titolo universale opera anche in favore dell’istituito “ex re certa”, va…

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La tutela del creditore personale del legittimario

Azione di riduzione – Legittimario pretermesso – Creditore personale – Impugnazione della rinunzia -Azione surrogatoria-Azione revocatoria (C.c., artt. 557, 524, 2900, 2901 c.c. ) Prendendo spunto dal contributo dell’avv. Matteo Ramponi [1] in merito alla recente sentenza della Suprema Corte, Sez. II , n. 16623 del 20 giugno 2019,  si analizzano le diverse forma di tutela azionabili dal  creditore personale del legittimario. L’analisi della problematica non può prescindere dalla constatazione che il nostro sistema giuridico predilige la figura del legittimario quale soggetto destinatario, per legge, ad una quota del patrimonio ereditario (la c.d. quota di legittima o di riserva). A tutela della quota di legittima si attivano diversi meccanismi che consentono al legittimario di ottenere quanto a lui spettante, anche…

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L’esercizio in via surrogatoria dell’azione di riduzione da parte dei creditori del legittimario pretermesso

Cassazione Civile, Sez. 2, Sentenza n. 16623 del 20/06/2019 SUCCESSIONI MORTIS CAUSA – SUCCESSIONE NECESSARIA – REINTEGRAZIONE DELLA QUOTA DI RISERVA DEI LEGITTIMARI – AZIONE DI RIDUZIONE – Legittimazione – Eredi e Aventi causa – Creditori personali del legittimario – Sussiste * L’azione di riduzione è direttamente esperibile in via surrogatoria da parte del creditore del legittimario pretermesso nella specifica ipotesi di inerzia colpevole di questi (non essendo, perciò, necessario in tal caso il preliminare esperimento dell’actio interrogatoria e della conseguente domanda di autorizzazione, in caso di rinunzia, ai sensi dell’art. 524 c.c.), realizzandosi un’interferenza di natura eccezionale – ma legittima – nella sfera giuridica del debitore. *Massima non ufficiale Disposizioni applicate Articoli 457, 524, 557 e 2900 cod. civ….

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Le disposizioni anticipate di trattamento e amministrazione di sostegno: prima sentenza della corte costituzionale

Corte Costituzionale, sentenza n. 144 del 13 giugno 2019, in G.U. 19 maggio 2019 n. 25 – Presidente LATTANZI redattore MODUGNO (art. 404 ss. c.c.; art. 3, commi 4 e 5, della legge 22 dicembre 2017, n. 219) [1] L’art. 3, commi 4 e 5, della legge 22 dicembre 2017, n. 219 non attribuisce ex lege a ogni amministratore di sostegno che abbia la rappresentanza esclusiva in ambito sanitario anche il potere di esprimere o no il consenso informato ai trattamenti sanitari di sostegno vitale.  [2] Non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale relative all’art. 3, commi 4 e 5, della legge 22 dicembre 2017, n. 219: la norma non attribuisce all’amministratore di sostegno – al quale sia affidata…

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La reintegrazione della legittima in via stragiudiziale: profili fiscali

Cassazione Civile, Sez. 5, Ordinanza n. 1141 del 17/01/2019 TRIBUTI ERARIALI INDIRETTI – IMPOSTA DI REGISTRO – APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA – IN GENERE Accordi tra i legittimari – Natura – Qualificazione – Conseguenze – Fattispecie. Gli accordi diretti a reintegrare i diritti dei legittimari sono assoggettati all’imposta di registro ai sensi dell’art. 29 del D.P.R. n. 131 del 1986, e non a quella di successione, ove non abbiano natura meramente ricognitiva dell’inefficacia delle disposizioni testamentarie lesive, ma siano volti a modificare e/o integrare le stesse, poiché le attribuzioni concordate tra gli interessati non hanno natura ereditaria ma concretano un trasferimento. Disposizioni applicate Articolo 29 D.P.R. n. 131 del 26/04/1986; articolo 43 D.Lgs. n. 346 del 31/10/1990; articolo 1965 cod. civ. [1]…

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La capacita’ di donare del beneficiario di amministrazione di sostegno al vaglio della Corte Costituzionale

Corte Costituzionale, sentenza n. 114 del 7 marzo 2019, in G.U. 15 maggio 2019 n. 20 – Presidente LATTANZI redattore CARTABIA (art. 404 ss. c.c., art. 769 ss. c.c., art. 774 c.c.) [1] Il beneficiario di amministrazione di sostegno conserva la sua capacità di donare, salvo che il giudice tutelare, anche d’ufficio, ritenga di limitarla – nel provvedimento di apertura dell’amministrazione di sostegno o in occasione di una sua successiva revisione – tramite l’estensione, con esplicita clausola ai sensi dell’art. 411, quarto comma, primo periodo, cod. civ., del divieto previsto per l’interdetto e l’inabilitato dall’art. 774, primo comma, primo periodo, cod. civ. CASO Un’amministratrice di sostegno ha richiesto al Giudice tutelare del Tribunale ordinario di Vercelli  di essere autorizzata a…

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