Diritto successorio e donazioni

La sottoscrizione del testamento pubblico: condizioni e implicazioni giuridiche

Tribunale Viterbo, Sentenza, 07/01/2025, n. 7 – Dott. Eugenio Maria Turco – Presidente – Dott. Paolo Bonofiglio – Giudice Dott.ssa Fiorella Scarpato – Giudice Relatore Massima: “La sottoscrizione da parte del testatore in un testamento pubblico è un elemento essenziale che, in caso di impedimento fisico, deve essere giustificato mediante una dichiarazione resa in modo veritiero. In caso contrario, l’atto testamentario potrebbe essere dichiarato nullo per difetto di forma, conformemente all’art. 606 c.c..[1]” (Articoli di riferimento: 603 e 606 c.c.) CASO Nel 2021 il sig. AA ha adito il Tribunale di Viterbo chiedendo che fosse dichiarata la nullità del testamento pubblico del padre sig. BB redatto in data 6 luglio 2018; ha chiesto quindi al Tribunale che, a seguito della nullità,…

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Smarrimento del testamento olografo e revoca tacita

Cassazione Civile, Sez. 2, Ordinanza n. 4137 del 18/02/2025 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA – TESTAMENTO IN GENERE – REVOCAZIONE DELLE DISPOSIZIONI TESTAMENTARIE – TACITA – DISTRUZIONE DEL TESTAMENTO OLOGRAFO IN GENERE  Massima: “L’irreperibilità del testamento olografo, di cui si provi l’esistenza in un certo tempo, mediante la produzione di una copia informale, è equiparabile alla sua distruzione che ingenera una presunzione di revoca dello stesso, non scalfita dal mancato disconoscimento della conformità all’originale – rilevante solo una volta che sia superata la detta presunzione – rispetto alla quale grava su chi vi ha interesse l’onere di provare che esso “fu distrutto, lacerato o cancellato da persona diversa dal testatore” oppure che costui “non ebbe intenzione di revocarlo”; tale prova, salvo che la…

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Esperibilità dell’azione di riduzione in via surrogatoria: la questione rimessa alle Sezioni Unite

Cassazione Civile, Sez. 2, Sentenza n. 23 del 02/01/2025 Successioni Mortis Causa – Successione Necessaria – Reintegrazione Della Quota Di Riserva Dei Legittimari – Azione Di Riduzione – Legittimazione – Eredi e Aventi causa – Creditori personali del legittimario totalmente pretermesso  Occorre rimettere la causa alla Prima Presidente, affinché ne valuti l’opportunità della rimessione alle Sezioni Unite, perché si pronunci sulla questione relativa all’esperibilità, in via surrogatoria, dell’azione di riduzione per lesione di legittima, da parte del creditore del legittimario totalmente pretermesso, il quale abbia trascurato di esercitarla. Disposizioni applicate Articoli 457, 524, 557 e 2900 cod. civ. [1] Sotto il profilo che qui ci occupa, la sentenza in commento riguarda un’ipotesi di intervento volontario di un terzo creditore (Filano)…

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Mancata redazione dell’inventario: il minore è comunque erede per effetto dell’accettazione del legale rappresentante

Cass. civ., Sez. Unite, sentenza 6 dicembre 2024, n. 31310 (Articoli 459, 471, 484, 485, 487, 489, 519, 521) Massima: “L’art. 489 c.c.. disciplina le condizioni e i termini per la redazione dell’inventario ai fini del beneficio di inventario riconosciuto ai minori. La norma, prorogando il termine per l’inventario fino ad un anno dalla maggiore età, non concerne la condizione di erede del minore, che si intende acquisita per effetto della dichiarazione di accettazione del legale rappresentante”. CASO A seguito della morte del signor EE e in virtù della successione, il Banco di Brescia si è rivolto agli eredi AA e BB per il pagamento delle rate del mutuo contratto dal loro genitore presso la suddetta banca. Nel 2014 i…

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Sui presupposti per la revoca di donazione per ingratitudine in caso di convivenza more uxorio

Cassazione Civile, Sezione 2, ordinanza n. 32682 del 16 dicembre 2024  Donazione – Revoca per ingratitudine – Ingiuria grave – Sussistenza dei requisiti – Rapporti tra conviventi – Comportamento del donatario – Art. 801 c.c. ” Ancorché l’assenza di un vincolo matrimoniale attenui il dovere di fedeltà tra conviventi, ed anche a voler reputare lecita la condotta del convivente che decida di intraprendere una nuova relazione, la liceità di tale condotta non esime però dal dovere compiere una valutazione complessiva del comportamento tenuto onde apprezzare le modalità con le quali tale nuova relazione sia stata poi portata alla luce, considerando altresì anche le ulteriori condotte dalle quali possa ricavarsi un contegno irriguardoso nei confronti del donante, in avversione al sentimento…

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La modalità di redazione del testamento può provare l’incapacità naturale del testatore

Corte d’Appello di Milano, Sez. II, sentenza 17 ottobre 2024, n. 2731 Dott. CHIULLI Maria Caterina – Presidente; Dott. D’ANELLA Cesira – Consigliere; Dott. GRAZIOLI Elena Mara – Consigliere-relatore (Articolo 591 c.c.) Massima: “Ai fini dell’annullamento del testamento ex art. 591, co. 3, c.c., la prova dell’incapacità del de cuius può essere desunta, in assenza di documentazione medica chiara e lineare sulle condizioni mentali del testatore, dal contenuto del testamento e, in particolare, dalle modalità di redazione”. CASO Con testamento olografo del 10 maggio 2016 la de cuius, rimasta vedova e senza figli a causa della prematura scomparsa dell’unica figlia, ha disposto alcuni legati e ha istituito erede universale il signor [omissis]. In seguito alla premorienza di quest’ultimo è venuto…

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Atto di donazione nullo e usucapione

Cass. Civ., Sez. 3, Ordinanza n. 9566 del 09/04/2024 Atto di donazione nullo – Interversio possessionis – Idoneità – Sussistenza – Opposizione del detentore – Necessità – Esclusione – Fattispecie Massima: “In tema di usucapione, l’atto di donazione nullo, sebbene inidoneo a trasferire la proprietà, può costituire elemento idoneo a determinare l’interversione della detenzione in possesso, tale da rendere il successivo possesso atto all’usucapione, senza la necessità di alcun atto oppositivo da parte del detentore nei confronti del possessore”. (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza di merito che aveva rigettato la domanda di usucapione abbreviata svolta dal detentore e basata sulla circostanza dell’informale donazione del fondo da parte dell’originaria proprietaria, trattandosi di donazione nulla per mancanza dell’atto pubblico,…

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Condizione testamentaria e favor testamenti

Cassazione, ordinanza, 18 settembre 2024, n. 25116 Dott. Di Virgilio Rosa Maria – Presidente; Dott. Grasso Giuseppe – Consigliere-Relatore (Articoli 634, 1354 e 1359 c.c.) Massima: “Se il testatore impedisce, in vita, l’avveramento della condizione apposta alla propria disposizione testamentaria istitutiva, pur mantenendo ferma l’istituzione medesima, il principio del favor testamenti impone la salvezza dell’istituzione testamentaria non revocata, nonostante la revoca, per condotta incompatibile del disponente, della condizione sospensiva apposta.” CASO Il signor G.G.G., con testamento olografo del 24/11/2007 espresse la volontà di lasciare “tutto quanto in mio possesso del mio patrimonio… ai miei nipoti: G.G. e F.F. – e chiede loro che si impegnano ad accudirmi in mia vita natural durante in mio C frazione T e provincia di…

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Oneri probatori nell’impugnazione del testamento per dolo

Cass. Civ., Sez. 2, Ordinanza n. 26519 dell’11/10/2024 Successioni mortis causa – Successione testamentaria – Vizi della volontà del testatore – Dolo (captazione) – Uso di elementi fraudolenti – Condizioni del testatore – Prova – * Al fine di poter affermare che una disposizione testamentaria sia affetta da dolo, non è sufficiente dimostrare una qualsiasi influenza di ordine psicologico esercitata sul testatore, se del caso mediante blandizie, richieste, suggerimenti o sollecitazioni; occorre, invece, la prova dell’avvenuto impiego di veri e propri mezzi fraudolenti idonei a trarre in inganno il testatore, avuto riguardo alla sua età, allo stato di salute, alle sue condizioni di spirito, così da suscitare in lui false rappresentazioni ed orientare la sua volontà in un senso in…

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La collaborazione volontaria come strumento di emersione delle donazioni occulte di attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero

Cassazione civile sez. tributaria, sentenza 09 luglio 2024, n. 18724 (SORRENTINO– Presidente – SOCCI – Relatore) (Articolo 56 bis, comma 1, lett. a), d.lg. n. 346 del 1990) “In tema di imposta di successione, la dichiarazione prevista dall’art. 56 bis, comma 1, lett. a), d.lg. n. 346 del 1990, al fine dell’accertamento e della sottoposizione all’imposta delle liberalità diverse dalle donazioni, può provenire, oltre che dal donatario, anche dal donante e può essere rappresentata anche dall’istanza volta ad avvalersi della procedura di collaborazione volontaria ed il rientro dei capitali detenuti all’estero, quando la donazione abbia avuto ad oggetto le attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute fuori dal territorio dello Stato, spontaneamente emerse per volontà dell’autore della violazione degli obblighi…

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