Diritto successorio e donazioni
La modalità di redazione del testamento può provare l’incapacità naturale del testatore
Corte d’Appello di Milano, Sez. II, sentenza 17 ottobre 2024, n. 2731 Dott. CHIULLI Maria Caterina – Presidente; Dott. D’ANELLA Cesira – Consigliere; Dott. GRAZIOLI Elena Mara – Consigliere-relatore (Articolo 591 c.c.) Massima: “Ai fini dell’annullamento del testamento ex art. 591, co. 3, c.c., la prova dell’incapacità del de cuius può essere desunta, in assenza di documentazione medica chiara e lineare sulle condizioni mentali del testatore, dal contenuto del testamento e, in particolare, dalle modalità di redazione”. CASO Con testamento olografo del 10 maggio 2016 la de cuius, rimasta vedova e senza figli a causa della prematura scomparsa dell’unica figlia, ha disposto alcuni legati e ha istituito erede universale il signor [omissis]. In seguito alla premorienza di quest’ultimo è venuto…
Continua a leggere...Atto di donazione nullo e usucapione
Cass. Civ., Sez. 3, Ordinanza n. 9566 del 09/04/2024 Atto di donazione nullo – Interversio possessionis – Idoneità – Sussistenza – Opposizione del detentore – Necessità – Esclusione – Fattispecie Massima: “In tema di usucapione, l’atto di donazione nullo, sebbene inidoneo a trasferire la proprietà, può costituire elemento idoneo a determinare l’interversione della detenzione in possesso, tale da rendere il successivo possesso atto all’usucapione, senza la necessità di alcun atto oppositivo da parte del detentore nei confronti del possessore”. (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza di merito che aveva rigettato la domanda di usucapione abbreviata svolta dal detentore e basata sulla circostanza dell’informale donazione del fondo da parte dell’originaria proprietaria, trattandosi di donazione nulla per mancanza dell’atto pubblico,…
Continua a leggere...Condizione testamentaria e favor testamenti
Cassazione, ordinanza, 18 settembre 2024, n. 25116 Dott. Di Virgilio Rosa Maria – Presidente; Dott. Grasso Giuseppe – Consigliere-Relatore (Articoli 634, 1354 e 1359 c.c.) Massima: “Se il testatore impedisce, in vita, l’avveramento della condizione apposta alla propria disposizione testamentaria istitutiva, pur mantenendo ferma l’istituzione medesima, il principio del favor testamenti impone la salvezza dell’istituzione testamentaria non revocata, nonostante la revoca, per condotta incompatibile del disponente, della condizione sospensiva apposta.” CASO Il signor G.G.G., con testamento olografo del 24/11/2007 espresse la volontà di lasciare “tutto quanto in mio possesso del mio patrimonio… ai miei nipoti: G.G. e F.F. – e chiede loro che si impegnano ad accudirmi in mia vita natural durante in mio C frazione T e provincia di…
Continua a leggere...Oneri probatori nell’impugnazione del testamento per dolo
Cass. Civ., Sez. 2, Ordinanza n. 26519 dell’11/10/2024 Successioni mortis causa – Successione testamentaria – Vizi della volontà del testatore – Dolo (captazione) – Uso di elementi fraudolenti – Condizioni del testatore – Prova – * Al fine di poter affermare che una disposizione testamentaria sia affetta da dolo, non è sufficiente dimostrare una qualsiasi influenza di ordine psicologico esercitata sul testatore, se del caso mediante blandizie, richieste, suggerimenti o sollecitazioni; occorre, invece, la prova dell’avvenuto impiego di veri e propri mezzi fraudolenti idonei a trarre in inganno il testatore, avuto riguardo alla sua età, allo stato di salute, alle sue condizioni di spirito, così da suscitare in lui false rappresentazioni ed orientare la sua volontà in un senso in…
Continua a leggere...La collaborazione volontaria come strumento di emersione delle donazioni occulte di attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero
Cassazione civile sez. tributaria, sentenza 09 luglio 2024, n. 18724 (SORRENTINO– Presidente – SOCCI – Relatore) (Articolo 56 bis, comma 1, lett. a), d.lg. n. 346 del 1990) “In tema di imposta di successione, la dichiarazione prevista dall’art. 56 bis, comma 1, lett. a), d.lg. n. 346 del 1990, al fine dell’accertamento e della sottoposizione all’imposta delle liberalità diverse dalle donazioni, può provenire, oltre che dal donatario, anche dal donante e può essere rappresentata anche dall’istanza volta ad avvalersi della procedura di collaborazione volontaria ed il rientro dei capitali detenuti all’estero, quando la donazione abbia avuto ad oggetto le attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute fuori dal territorio dello Stato, spontaneamente emerse per volontà dell’autore della violazione degli obblighi…
Continua a leggere...Adempimenti di natura fiscale e accettazione tacita di eredità
Cassazione Civile, Sezione 3, Ordinanza n. 22769 del 13/08/2024 Successioni – Accettazione dell’eredità – Modi – Tacita – Comportamento del successibile – Necessità – Voltura catastale – Conseguenze. L’accettazione tacita dell’eredità può essere desunta dal compimento di atti di natura non meramente fiscale (come la denuncia di successione), ma al contempo fiscali e civili (come la voltura catastale), esclusivamente se posti in essere dal chiamato o a questo riferibili in via mediata, per conferimento di delega ovvero per svolgimento di mansioni procuratorie o attraverso negotiorum gestio, seguiti da ratifica dell’interessato; pertanto, non è configurabile l’accettazione tacita in caso di omessa identificazione del soggetto che ha conferito la delega o successivamente ratificato l’operato di chi ha in concreto compiuto l’atto. Disposizioni…
Continua a leggere...Novità in materia di accettazione di eredità da parte persone giuridiche private senza scopo di lucro ed enti del Terzo settore
(Articolo 705 Codice civile) La novella normativa Art 705, terzo comma, c.c. (novellato dall’art. 8, comma 1, L. 4 luglio 2024 n. 104) Massima: “Quando sono chiamati all’eredità unicamente persone giuridiche private senza scopo di lucro ed enti del Terzo settore, prima dell’accettazione della stessa eredità questi hanno facoltà di dispensare l’esecutore testamentario dagli obblighi di cui ai commi precedenti, mediante dichiarazione ricevuta dal cancelliere del tribunale del circondario in cui si è aperta la successione o da un notaio, fermo restando quanto previsto dall’articolo 473 e previa prestazione di idonea garanzia per i debiti ereditari. La dispensa non ha effetto se la dichiarazione non è effettuata da tutti i chiamati” Commento alla normativa L’articolo 8 della legge 104/2024, in…
Continua a leggere...Accettazione beneficiata e redazione di inventario di eredità quale condizione per l’azione di riduzione
Cass. Civ., Sez. 2, Ordinanza n. 19010 del 11/07/2024 Condizioni dell’azione – Accettazione dell’eredità con beneficio di inventario – Mancato compimento dell’inventario nei termini – conseguenze Massima: “L’azione di riduzione non può essere proposta nel caso in cui l’inventario sia stato redatto allorché sia già decorso il termine di tre mesi dalla dichiarazione di accettazione dell’eredità con beneficio di inventario. In tale ipotesi non ricorrerebbero le condizioni per applicare il disposto dell’art. 564 cod. civ. per il caso di decadenza dal beneficio di inventario, in quanto la tardiva esecuzione dell’inventario non integra un’ipotesi di decadenza dal beneficio di inventario. Infatti, l’art. 484 cod. civ., nel prevedere che l’accettazione con beneficio di inventario si fa con dichiarazione, preceduta o seguita dalla…
Continua a leggere...Esecuzione di legato e accettazione di eredità
Cass. Civ., Sez. 2, Sentenza n. 11389 del 29/04/2024 Successioni “mortis causa” -Accettazione dell’eredità – Accettazione tacita dell’eredità – Condizioni – Adempimento di legato con denaro proprio del chiamato all’eredità o di un terzo – Irrilevanza – Fondamento. Massima: “Per aversi accettazione tacita di eredità, non basta che un atto sia compiuto dal chiamato con l’implicita volontà di accettare, ma è necessario che si tratti di atto che egli non avrebbe diritto di fare, se non nella qualità di erede, cosicché è irrilevante l’esecuzione di un legato ad opera del chiamato, con denaro proprio o di un terzo, perché, come i debiti ereditari, anche i legati possono essere adempiuti direttamente da terzi, senza alcun esercizio di diritti successori”. Disposizioni applicate…
Continua a leggere...Terreno ereditato: la costruzione di immobile per accessione cade in comunione legale
Cassazione civile sez. II, ordinanza 22 aprile 2024, n. 10727 (DI VIRGILIO – Presidente – CAVALLINO – Relatore) (Articoli 934, 177 e 179 Codice civile) Di Corrado De Rosa Massima: “Il principio generale dell’accessione posto dall’art. 934 cod. civ., prevede che il proprietario del suolo acquista ipso iure al momento dell’incorporazione la proprietà della costruzione su di esso edificata, e non trova deroga nella disciplina della comunione legale tra coniugi, in quanto l’acquisto della proprietà per accessione avviene a titolo originario senza la necessità di apposita manifestazione di volontà, mentre gli acquisti ai quali è applicabile l’art. 177 co.1 cod. civ. hanno carattere derivativo, essendone espressamente prevista una genesi di natura negoziale; ne consegue che la costruzione realizzata in costanza…
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