Diritto e procedimento di famiglia

La divisione dei fratelli nelle cause di affidamento dei figli

Cassazione civile sez. VI, ordinanza del 04 ottobre 2022, n.28676 Affidamento e collocamento dei figli-diritto di fratellanza (art. 337 ter c.c. – art. 333 c.c.) Massima: “In materia di affidamento dei fratelli nelle situazioni di rottura conflittuale dei genitori, è conforme al loro superiore interesse prevedere una collocazione parziale presso una struttura di accoglienza – luogo neutro dove coltivare serenamente il loro rapporto – e per il restante tempo dei giorni infrasettimanali e il fine settimana, un fratello presso il padre e l’altro presso la madre.” CASO In corso di giudizio di separazione, il tribunale di Pordenone ha emanato un provvedimento di sospensione della responsabilità genitoriale affidando i figli minori della coppia al Servizio sociale. A causa della grave conflittualità…

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La condotta violenta di un coniuge è sufficiente per la pronuncia di addebito della separazione

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 22/09/2022, n.27766 Addebito-intollerabilità della convivenza-onere della prova (Art. 151 c.c.) Massima: “Ai fini dell’addebito nella separazione, anche un solo episodio di violenza fisica nei confronti dell’altro coniuge, costituisce una violazione grave ed inaccettabile dei doveri matrimoniali e fa scattare la pronuncia di addebito. Non è rilevante, a tal fine, l’accertamento del nesso di casualità con la crisi coniugale e/o delle cause dell’intollerabilità della convivenza”. CASO Nel giudizio per la separazione di coniugi, la Corte di appello di Venezia aveva escluso l’addebito della separazione al marito, non rilevando violazioni dei doveri nascenti dal matrimonio. La donna aveva dedotto a fondamento della domanda di addebito, il comportamento violento del marito che l’aveva spinta giù dalle scale…

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Le sanzioni pecuniarie per il genitore che ostacola la frequentazione dell’altro genitore con i figli

Cassazione Civile, Sez. I, ordinanza 7 settembre 2022 n. 26352 Affidamento e frequentazione figli minori – violazione dei provvedimenti (art. 709 ter c.p.c. – art. 614 bis c.p.c.) Massima: “Il giudice che si pronuncia in merito alla violazione dei provvedimenti che dispongono l’affidamento e la frequentazione del genitore con i figli minori, ai sensi dell’art. 709 ter c.p.c., può anche condannare il genitore inadempiente al pagamento di una somma di denaro ex art. 614 bis c.p.c., per ogni giorno di violazione del provvedimento”. CASO Nel giudizio di merito in ordine all’affidamento della figlia minore di una coppia, la Corte d’appello ha confermato il provvedimento di affido condiviso di una bimba, collocandola presso l’abitazione della madre e incaricando i servizi sociali…

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Pensione di reversibilità: per la suddivisione tra ex coniugi non si calcola solo la durata del matrimonio

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 25 agosto 2022 n. 25369 Pensione di reversibilità – Concorso tra coniuge superstite ed ex coniuge (art. 9 comma III-legge 898/1970) Massima: “La suddivisione della pensione di reversibilità tra coniuge divorziato e coniuge superstite deve essere effettuata, oltre che sulla base del criterio legale della durata dei matrimoni, anche considerando ulteriori elementi, collegati alla finalità solidaristica dell’istituto, quali l’entità dell’assegno riconosciuto al coniuge divorziato e le condizioni economiche degli aventi diritto”. CASO Il Tribunale di Ravenna – con sentenza del 2008 – ha attribuito alla ex moglie divorziata titolare di assegno divorzile e non passata a nuove nozze, il 50 % della pensione di reversibilità dell’ex marito, in concorso con il coniuge superstite. I…

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Per ricevere il mantenimento anche il figlio maggiorenne con disabilità non grave deve dimostrare di aver cercato un lavoro

Cassazione civile sez. I, sentenza dell’8 giugno 2022 n. 18451 Mantenimento figli maggiorenni non autosufficienti (art. 337 septies c.c.) Massima: “In tema di assegno di mantenimento di figli maggiorenni non autosufficienti, la disabilità non grave perché non rientrante nelle fattispecie di cui alla legge n. 104 del 1992, non esonera il figlio richiedente dall’onere di provare di avere diligentemente cercato una occupazione a lui confacente in grado di renderlo in tutto o in parte economicamente autosufficiente”. CASO Un padre agisce in giudizio per far dichiarare la cessazione del proprio obbligo di mantenimento nei confronti dei due figli gemelli dell’età di trentasette anni. I gemelli erano affetti da una patologia invalidante, con riduzione della capacità lavorativa ed invalidità pari al 34%,…

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Cognome ai figli: libera scelta e fine della prevalenza del cognome paterno

Corte Costituzionale, sentenza del 31/05/2022, n.131 Attribuzione del cognome ai figli (art. 262 c.c. II comma – art. 237c.c. II comma – art. 299 c.c. III comma – art. 27 L. 184/93) Massima: “Le norme sull’attribuzione del cognome ai figli al momento del riconoscimento o ai figli nati nel matrimonio, o agli adottati sono costituzionalmente illegittime nella parte in cui prevedono l’assegnazione del cognome paterno, anziché prevedere che il figlio assuma i cognomi dei genitori, nell’ordine da loro concordato, fatto salvo l’accordo, alla nascita, per attribuire il cognome di uno di loro soltanto”. Dopo il comunicato del 27 aprile 2022, arriva il deposito della sentenza integrale della Corte costituzionale. Tutti i figli, nati nel matrimonio o riconosciuti, compresi gli adottivi,…

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L’amministratore non ha azione diretta contro il coniuge assegnatario della casa coniugale che non paga le spese condominiali

Cassazione civile sez. VI, ordinanza del 23 maggio 2022, n. 16613 Assegnatario casa familiare –pagamento oneri condominiali – artt. 1104, 1123 c.c. e art. 63 disp. att. c.c. Massima: “L’amministratore di condominio può agire per la riscossione dei contributi per le spese delle parti e dei servizi comuni, esclusivamente contro ciascun condomino, ossia l’effettivo proprietario o titolare di diritto reale dell’immobile facente parte del condominio. Resta esclusa un’azione diretta nei confronti del coniuge o del convivente assegnatario dell’unità immobiliare adibita a casa familiare, il quale è titolare di un diritto godimento”.  CASO Un amministratore di condominio ha agito con decreto ingiuntivo nei confronti di una donna, in qualità di assegnataria della casa coniugale, per il recupero delle rate condominiali non…

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Intestazione della casa alla moglie: è donazione indiretta non revocabile se interviene separazione personale dei coniugi

Cassazione civile sez. VI, ordinanza del 10/05/2022, n. 14740 Donazioni indirette tra coniugi – Revoca per ingratitudine (artt. 143 c.c. – 801 c.c. – 809 c.c.) Massima: “L’intestazione dell’immobile alla ex moglie acquistato dal marito è configurabile come donazione indiretta. La domanda di restituzione delle somme impiegate non può essere accolta se il donante non prova l’assenza della volontà di donare, anche se successivamente viene meno l’affectio familiaris”. CASO Una coppia conclude un contratto preliminare per l’acquisto di un immobile da adibire a casa familiare, ma nell’atto definitivo l’immobile viene intestato soltanto alla moglie. In seguito alla richiesta di separazione personale inoltrata dalla donna, l’uomo agisce in giudizio per chiedere la restituzione della somma di euro 160.000 pagata per l’acquisto,…

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Nullo il giudizio che dispone l’affidamento esclusivo limitando la potestà genitoriale se il minore non è rappresentato da un curatore speciale

Cassazione civile sez. VI, ordinanza 21/04/2022, n.12802 Provvedimenti limitativi della responsabilità genitoriale – nomina del curatore speciale artt. 333 e 336 c.c. e art. 78 c.p.c. Massima: “Nell’ipotesi in cui nel giudizio per la modifica delle condizioni di divorzio il giudice emetta un provvedimento limitativo della responsabilità genitoriale, deve essere nominato un curatore speciale in rappresentanza degli interessi del minore, potenzialmente in conflitto con quelli dei genitori”. CASO Nel giudizio per la modifica delle condizioni di divorzio, il Tribunale di Trieste aveva disposto l’affidamento del figlio minore all’Ente locale, stabilendo, all’esito di consulenza tecnica d’ufficio, la sospensione del padre dalla responsabilità genitoriale e l’affidamento in via esclusiva del figlio alla madre, con collocamento dello stesso presso quest’ultima e diritto di…

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Perdita dell’assegno divorzile: per la prova bastano le foto con il nuovo partner e un contratto di locazione cointestato

Cassazione civile sez. VI, ordinanza del 04/04/2022 n. 10786 Perdita del diritto all’assegno divorzile (Art. 5 co. 6 L. n. 898 del 1970) Massima: “La revoca dell’assegno divorzile sulla base della convivenza stabile instaurata dall’ex coniuge divorziato può essere fondata, sulla base del prudente apprezzamento del giudice, sulla documentazione probatoria – non disconosciuta formalmente in giudizio – costituita da fotografie della nuova coppia e da un contratto di locazione cointestato”. CASO Un uomo agisce in giudizio per far dichiarare la cessazione dell’obbligo di versare l’assegno divorzile alla ex moglie sulla base della nuova stabile convivenza instaurata dalla stessa con un altro partner. Mentre il Tribunale respinge la richiesta, la Corte d’appello di Napoli, in accoglimento del reclamo, dispone la revoca…

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