Diritto e procedimento di famiglia

Responsabilità genitoriale: la competenza giurisdizionale si determina in base al criterio della residenza abituale del minore

Cass., sez. un., 10 febbraio 2017 n. 3555 Giurisdizione civile – Responsabilità genitoriale – Giurisdizione – Residenza abituale del minore – Rilevanza (Regolamento CE 27 novembre 2003, n. 2001, art. 8). [1] Per le domande relative alla responsabilità genitoriale su un minore, la competenza internazionale spetta all’autorità giudiziaria dello stato membro in cui il minore stesso risiede abitualmente alla data della domanda. Per residenza abituale deve intendersi il luogo dove il minore trova e riconosce, anche grazie a una permanenza tendenzialmente stabile, il centro dei propri legami affettivi, non solo parentali, originati dallo svolgersi della sua vita di relazione.  CASO [1] Pronunciando sul ricorso con il quale il padre di un minore chiedeva l’affidamento in via esclusiva del figlio, con…

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Sull’intervento del terzo nel procedimento divorzile e sulla ripartizione dell’onere della prova in materia di contributo al mantenimento per il figlio maggiorenne

Trib. Torino 26 settembre 2016 [1] MATRIMONIO – CESSAZIONE EFFETTI CIVILI – INTERVENTO VOLONTARIO DEL FIGLIO MAGGIORENNE – AMMISSIBILITA’ (Cod. civ., art. 337 septies; cod. proc. civ. artt. 105, 268 c.p.c.). [2] MATRIMONIO – CONTRIBUTO AL MANTENIMENTO DEL FIGLIO MAGGIORENNE – INDIPENDENZA ECONOMICA – INVERSIONE ONERE DELLA PROVA (Cod. civ., artt. 337 septies, 2697 e 2729). [1] Il figlio maggiorenne non ancora economicamente indipendente può intervenire nel processo di divorzio tra i genitori per chiedere che sia posto a carico del genitore non collocatario l’obbligo di versare direttamente a sé un assegno per il proprio mantenimento. [2] L’onere della prova dell’indipendenza economica raggiunta dal figlio maggiorenne grava sul genitore che chiede l’azzeramento del contributo al mantenimento e può essere soddisfatto…

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Amministrazione di sostegno ed interruzione del processo civile

Trib. Torino 24 ottobre 2016 Interruzione del processo – Perdita della capacità processuale – Interdizione, Inabilitazione, Amministrazione di sostegno – Potere rappresentativo generale (Cod. proc. civ., art. 300) [1] A seguito della nomina di un amministratore di sostegno di una parte costituita in un processo, occorre verificare se, per l’oggettiva estensione dei poteri rappresentativi attribuiti all’amministratore (e della speculare riduzione dell’autonomia di gestione del beneficiario), l’adozione della misura imponga al giudice di interrompere il processo nel momento in cui tale circostanza sia stata comunicata in udienza o notificata alle altre parti. CASO [1] A fronte del provvedimento di nomina dell’amministratore di sostegno da parte del Giudice Tutelare, veniva richiesta l’interruzione del processo dal difensore della parte beneficiaria. SOLUZIONE [1] Il…

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Si consolida l’interpretazione che consente l’assegno di mantenimento e divorzile nel procedimento dinanzi al Sindaco

Con l’art. 12 del d.l. n.132 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla l. 10 novembre 2014, n. 162, il legislatore ha introdotto il procedimento su accordo delle parti dinanzi all’ufficiale dello stato civile per la separazione, il divorzio e le modificazioni delle relative condizioni. Il 3° comma di tale norma vieta l’inserimento nell’accordo di “patti di trasferimento patrimoniale”. L’espressione ha dato luogo a due diverse interpretazioni, l’una comprendendo nel divieto anche l’assegno periodico di mantenimento o divorzile, l’altra escludendolo. Un recentissimo intervento del Consiglio di Stato, nell’ottica di favorire l’utilizzo del modulo stragiudiziale, ha avallato la seconda interpretazione. Il d.l. n. 132 del 2 settembre 2014, recante «Misure urgenti di degiurisdzionalizzazione ed interventi per la definizione dell’arretrato in materia di…

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Separazione personale tra coniugi di nazionalità diversa e responsabilità genitoriale: la giurisdizione si scinde se il minore risiede all’estero

Cass., sez. un., 7 settembre 2016 n. 17676 Giurisdizione civile – Responsabilità genitoriale – Provvedimenti sulla potestà genitoriale – Giurisdizione – Residenza abituale del minore – Rilevanza (l. 31 maggio 1995, artt. 3,32; Regolamento CE 27 novembre 2003, n. 2001, artt. 3, 4, 8, 12).  [1] In caso di separazione giudiziale di un cittadino italiano e di una cittadina inglese, al giudice italiano spetta unicamente la giurisdizione relativa alla domanda di separazione giudiziale, mentre le domande inerenti l’affidamento ed il mantenimento del figlio minorenne, stabilmente residente nel Regno Unito, sono devolute in via esclusiva alla giurisdizione inglese, qualora sia mancata l’accettazione da parte della convenuta della giurisdizione italiana.  CASO [1] Proposto ricorso da parte di un cittadino italiano per ottenere…

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La Cassazione ribadisce le condizioni per la modifica dell’assegno divorzile

Cass., sez. VI-1, 19 luglio 2016, n. 14734 Pres. Ragonesi – Est. Mercolino Matrimonio – Divorzio – Assegno – Revisione – Condizioni  (l. 1 dicembre 1970, n. 898, Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio, art. 5, 9)  [1] La revisione delle condizioni stabilite dalla sentenza di divorzio deve rappresentare il risultato di una valutazione comparativa delle rispettive situazioni economico-patrimoniali degli ex coniugi e non una mera presa d’atto della sopravvenienza di circostanze incidenti sul patrimonio o sul reddito di uno o di entrambi. CASO [1] Con decreto emesso il 21 gennaio 2014, il Tribunale di Foggia aveva accolto la domanda di riduzione dell’assegno mensile posto a carico dell’ex coniuge della ricorrente dalla sentenza di divorzio, pronuncia in seguito parzialmente…

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L’ascolto del minore nel procedimento di separazione giudiziale

Cass. Sez. I.,  29 settembre 2015 n. 19327
 Scarica la sentenza Famiglia – Procedimento di separazione giudiziale – Ascolto del minore – Necessità. 
 (C.c. artt. 315 bis, 336 bis, 337 bis c.c; disp. att. c.c. art. 38 bis) [1] In virtù degli artt. 315 bis, 336 bis, 337 bis c.c. e 38 bis disp. att. c.c.  – espressione delle convenzioni di New York del 1989 e di Strasburgo del 2003 – è obbligatorio l’ascolto del minore in tutti i procedimenti in cui si assumono provvedimenti che lo riguardano, salvo che l’audizione sia manifestamente superflua o si ponga in contrasto con il suo interesse, nel qual caso il giudice deve darne atto con provvedimento motivato. CASO[1]  In un procedimento di separazione…

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Negoziazione assistita familiare tra ADR e processo

Trib. Torino, ord. 15 gennaio 2015Scarica l’ordinanza Trib. Termini Imerese, ord. 24 marzo 2015 Scarica l’ordinanza Trib. Torino, decr. 20 aprile 2015Scarica il decreto Negoziazione Assistita – Accordo non autorizzato dal Procuratore della Repubblica – Poteri del presidente del tribunale (L. 10 novembre 2014, n. 162, conversione in legge, con modificazioni, del d.l. 12 settembre 2014, n. 132, recante misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile, art. 6). Negoziazione assistita – Procedimento avanti al presidente del tribunale – Natura giurisdizionale (L. 10 novembre 2014, n. 162, art. 6). Negoziazione assistita – Procedimento avanti al presidente del tribunale – Potere di autorizzare l’accordo disatteso dal p.m. – Sussistenza (L. 10 novembre 2014,…

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Sull’ammissibilità del ricorso straordinario per cassazione avverso i provvedimenti relativi all’affidamento dei figli nati fuori dal matrimonio

Cass., sez. I, 16 settembre 2015, n. 18194Scarica l’ordinanza Potestà dei genitori – Provvedimenti sulla potestà – Ricorso straordinario per cassazione – Ammissibilità (Cost., art. 111; cod. civ., artt. 316, 317 bis, 330 ss.; cod. proc. civ., art. 739; l. 8 febbraio 2006 n. 54, art. 4; d.leg. 28 dicembre 2013 n. 154, artt. 39, 40). [1] I decreti emessi dalla corte di appello all’esito del reclamo avverso i provvedimenti adottati ai sensi dell’art. 317 bis c.c., nel testo ratione temporis applicabile, relativi all’affidamento dei figli nati fuori dal matrimonio ed alle conseguenti statuizioni economiche, tra i quali rientra anche l’assegnazione della casa familiare, sono impugnabili con ricorso straordinario ex art. 111 Cost. IL CASO[1] La corte di appello adita…

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