Diritto e procedimento di famiglia

Nullo l’accordo separativo di revoca della donazione tra i coniugi per difetto di forma

Cassazione civile, sezione I, ordinanza del 3 marzo 2020 n. 5937 In applicazione del principio di simmetria delle forme, la scrittura privata di risoluzione della donazione allegata ai patti separativi omologati, è nulla per difetto di forma, dovendo la stessa condividere la forma pubblica e solenne stabilita ad substantiam dagli artt. 782 e 2699 c.c. per la donazione. Accordi solutori della crisi familiare – natura e forme (Artt. 782, 2699, 2932 c.c.) CASO Due coniugi si separavano consensualmente alle condizioni omologate dal Tribunale di Avellino in conformità ai patti contenuti in una scrittura privata, dagli stessi sottoscritta, e allegata al ricorso congiunto di conversione della separazione giudiziale in consensuale, depositato in udienza. In base agli accordi, la moglie, che aveva…

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Aspetti patrimoniali della famiglia in crisi: assegno di divorzio e non solo…

La “rivoluzione” giurisprudenziale in tema di assegno di divorzio rappresenta senz’altro una delle più importanti questioni che agitano l’odierno panorama dottrinale e giurisprudenziale all’interno del diritto di famiglia. Così, se da lungo tempo le nostri corti, chiamate a verificare la sussistenza dei presupposti per accordare l’assegno di cui all’art. 5, co. 6, l. 898/1970, hanno accolto un concetto di “inadeguatezza dei mezzi” inteso come inadeguatezza «a conservare un tenore di vita analogo a quello avuto in costanza di matrimonio, senza che sia necessario uno stato di bisogno dell’avente diritto, il quale può essere anche economicamente autosufficiente» (così Cass. Civ., S.U., 29.11.1990, n. 11490), è a tutti noto come, a maggio del 2017, la prima Sezione della Corte di Cassazione si…

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Violazione del dovere di fedeltà: per l’addebito bastano le fotografie in atteggiamento di intimità con un’altra donna

Cassazione civile sez. VI, ordinanza del 24 febbraio 2020, n. 4899 Violazione del dovere di fedeltà – addebito (Art. 151 c.c.) Ai fini della pronuncia di addebito per violazione del dovere di fedeltà, le foto ritraenti il marito in atteggiamento di intimità con un’altra donna fanno presumere, secondo la comune esperienza, l’esistenza tra i due di una relazione extraconiugale. CASO Nel procedimento per separazione giudiziale dei coniugi, il tribunale di Roma ha pronunciato l’addebito in capo al marito, basandosi sulle produzioni fotografiche in cui lo stesso era ritratto con un’altra donna in presunti atteggiamenti intimi. L’uomo aveva appellato la sentenza affermando che le fotografie mostravano soltanto la vicinanza a una donna in un comportamento “puramente amicale”. Sostenendo la violazione o…

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Legittima la richiesta di restituzione del mantenimento per i figli maggiorenni dopo la raggiunta autosufficienza

Cassazione Civile I sez. ordinanza 13 febbraio 2020, n. 3659 Cessazione obbligo di mantenimento figli – pagamento dell’indebito – azione restitutoria (artt. 337 quinquies e septies c.c., art. 2033 c.c.). Il principio d’irripetibilità del mantenimento per i figli versato dal genitore obbligato all’ex coniuge, si giustifica solo ove gli importi riscossi abbiano una concreta funzione alimentare, che non ricorre nel caso di maggiorenni ormai indipendenti economicamente. In tali casi è legittima la proposizione dell’azione restitutoria delle somme corrisposte indebitamente, a norma dell’art. 2033 c.c. CASO Due coniugi convengono, in sede di divorzio su domanda congiunta, che il padre versi in favore delle figlie una somma a titolo di mantenimento fino al termine dei loro studi universitari. Dopo che le figlie…

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Mantenimento dei figli: devono essere valutati anche il tenore di vita e le attuali ed effettive esigenze

Cassazione civile sez. VI, n. 1562 del 23 gennaio 2020 Obbligo di mantenimento verso i figli – criteri di quantificazione assegno (Art. 147 c.c. – art. 337 ter c.c.) Il dovere di mantenere, istruire e educare i figli, obbliga i genitori a far fronte a una molteplicità di esigenze, non riconducibili al solo obbligo alimentare. L’assegno di mantenimento deve essere parametrato in maniera tale da garantire un tenore di vita corrispondente alle risorse economiche della famiglia, e basandosi sulle effettive e attuali esigenze del figlio. CASO Nel giudizio di divorzio, in cui il contendere riguardava la quantificazione dell’assegno di mantenimento in favore del figlio maggiorenne non ancora autosufficiente, la Corte d’appello statuiva un aumento dell’importo già fissato dal Tribunale in…

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Aggiunta del cognome paterno: non è ostativa la carente relazione tra padre biologico e figlio

Cassazione civile, sez. VI, ordinanza n. 772 del 16 gennaio 2020 Cognome del figlio nato fuori del matrimonio (artt. 250 c.c. e 262 c.c.) In tema di attribuzione giudiziale del cognome al figlio nato fuori dal matrimonio e riconosciuto non contestualmente dai genitori, l’aggiunta del cognome paterno, anche se è carente la relazione tra genitore e figlio, non può ritenersi causa ostativa, in assenza di comportamenti negativi del padre di tale gravità da renderlo inidoneo ad assumere il ruolo genitoriale. Caso Un padre agisce per far dichiarare la paternità naturale del figlio. All’esito del giudizio, il tribunale di Reggio Calabria stabilisce l’affido esclusivo del minore alla madre, disciplinando i rapporti tra figlio e genitori, e dispone altresì che il minore assuma…

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Matrimonio concordatario nullo: i rapporti cautelati durante il fidanzamento indicano la volontà di non volere figli

Corte di Cassazione sez. I, ordinanza n. 32027 del 9 dicembre 2019 Nullità del matrimonio concordatario – Delibazione della sentenza ecclesiastica (Art. 8 L. n. 121/1985, art. 797 c.p.c.) Ai fini della delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio, rileva la volontà di un coniuge di non volere figli, manifestata con indizi significativi, quali l’aver avuto rapporti cautelati, prima del matrimonio. Tale condotta comporta la conoscenza o la conoscibilità della riserva mentale da parte dell’altro coniuge. Caso Nel giudizio ecclesiastico per la nullità del matrimonio, sia il tribunale di prima istanza che quello di appello, avevano dichiarato nullo il vincolo matrimoniale per aver accertato la volontà del marito, manifestata già prima della celebrazione del matrimonio, di esclusione della prole…

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Negata l’adozione alla zia residente all’estero che non ha un rapporto significativo con la nipote

Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza n. 31672 del 4 dicembre 2019    Dichiarazione di adottabilità – adozione o affidamento ai parenti entro il quarto grado (L. n. 184 del 1983, artt. 1, 4, 8, 12 e 15) Lo stato di abbandono dei minori non può essere escluso in conseguenza della disponibilità, manifestata da parenti entro il quarto grado, di prendersi cura di loro, quando non sussistano rapporti significativi pregressi tra parenti e i bambini. Non è sufficiente il mero intervento in giudizio da parte degli zii e il loro concreto interesse manifestato nel voler accudire il nipote. Sono rilevanti anche la mancanza di coesione familiare e la solidità dei rapporti con i genitori del bambino. Caso La Corte di…

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Collocamento preferenziale al padre più educativo e presente

Cassazione civile sez. I, 20 novembre 2019, n. 30191 Affidamento e collocamento del figlio minore – giudizio prognostico capacità genitoriale Art. 337 ter c.c. Nella scelta del genitore presso cui collocare il minore in via prevalente, da effettuarsi in base a un giudizio sulla capacità di relazione affettiva, attenzione, comprensione, educazione e disponibilità ad un assiduo rapporto col minore, può essere preferito il padre, più presente, più educativo, e garante di maggiore stabilità. Caso La vicenda di questa coppia di genitori altamente conflittuali, nasce con il provvedimento del Tribunale  per i Minorenni di L’Aquila con il quale si dispone l’affidamento della bambina ai Servizi sociali del Comune e il collocamento della stessa in via preferenziale presso il padre. Avendo la…

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Affidamento esclusivo del minore al genitore che in passato ha svolto meglio il ruolo

Cassazione civile sez. VI, ordinanza del 4 novembre 2019 n. 28244 Affidamento esclusivo – giudizio sull’idoneità genitoriale (Art. 337 quater c.c.) In tema di affidamento esclusivo del figlio minore, il giudice deve formulare un giudizio prognostico circa la capacità del padre o della madre di crescere e educare il figlio nella nuova situazione di genitore singolo, anche basandosi sulle modalità con cui in passato è stato svolto il ruolo. Caso Nel giudizio di separazione dei coniugi, il tribunale disponeva l’affidamento esclusivo delle minori alla madre. La Corte territoriale confermava la statuizione. Secondo i giudici di merito, il padre non aveva assolto agli obblighi educativi, affettivi e di sostegno nei confronti dei figli, disinteressandosi di loro. Egli, infatti, si era trasferito…

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