Diritto e procedimento di famiglia

Genitori si rifiutano di operare il figlio con trasfusioni di sangue proveniente da soggetti vaccinati: il giudice autorizza l’intervento

Cass. Civ. Sez. I, ordinanza del 3 febbraio 2025 n. 2549  Consenso ai trattamenti sanitari del minore (art. 3 comma V legge n. 219/2017) Massima. “Nel contrasto tra l’opinione dei genitori e quella dei medici, il giudice tutelare deve individuare il miglior interesse del minore, nella soluzione che secondo una determinata letteratura scientifica e i protocolli dalla struttura sanitaria scelta dai genitori garantisce meglio la salute del minore”. CASO La vicenda che ha avuto notevole risonanza riguarda il rifiuto di due genitori di sottoporre ad un intervento cardiaco, necessario per una grave malformazione congenita, il loro figlio di due anni. I genitori ponevano come condizione per la prestazione del consenso che fosse utilizzato per le trasfusioni esclusivamente sangue di donatori…

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Riconosciuta la valenza della solidarietà post convivenza di fatto come volontà di adempiere ad un obbligo morale verso l’ex convivente

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 02 gennaio 2025, n.28  Doveri di assistenza morale e materiale dei conviventi di fatto-obbligazione naturale (Art. 2034 c.c.) Massima: “Anche nel periodo successivo alla cessazione della convivenza, l’assistenza materiale nei confronti dell’ex convivente può configurarsi come adempimento di un’obbligazione naturale ai sensi dell’art. 2034 c.c., ricorrendo gli ulteriori requisiti della proporzionalità, spontaneità e adeguatezza. In assenza di un obbligo giuridico, tale solidarietà indica la volontà e la consapevolezza di osservare un obbligo morale verso una persona con cui si è condivisa gran parte della vita”. CASO La vicenda trae origine dall’azione intentata dal figlio di una coppia di genitori che avevano avuto una lunga convivenza, finita nel 2006. Fin dalla fine della convivenza la…

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Risarcito il danno da privazione del rapporto genitoriale al figlio non riconosciuto dal padre

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 09/12/2024, n.31552 Dichiarazione giudiziale di paternità – risarcibilità danno non patrimoniale (artt. 269- 2056-2059 c.c.) Massima: “Ai fini della quantificazione del danno risarcibile per la privazione del rapporto genitoriale a causa del mancato riconoscimento del figlio, non può presumersi che il pregiudizio sia limitato   solo fino alla maggiore età del figlio, trattandosi di una condotta illecita che può incidere sullo sviluppo psicofisico del minore e avere conseguenze nell’età adulta. È irrilevante il non avere esperito l’azione di accertamento della paternità tempestivamente”. CASO  Il figlio di quarant’anni agisce per far dichiarare la paternità del padre che alla nascita non l’aveva riconosciuto e l’aveva di fatto abbandonato. Il tribunale dichiara la paternità e dispone per il…

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Riconosciuto l’assegno divorzile in funzione assistenziale alla donna sessantunenne priva di redditi

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 13/12/2024 n.32354 (art. 5, comma 6 L. n. 898 del 1970 – art. 438 c.c.) Massima: “L’assegno divorzile può essere giustificato da una esigenza strettamente assistenziale se il coniuge più debole non ha i mezzi sufficienti per un’esistenza dignitosa e non può procurarseli per ragioni oggettive. Se la finalità assistenziale assume rilievo preponderante rispetto a quella perequativo-compensativa, la quantificazione dell’assegno divorzile dovrà tendenzialmente effettuarsi sulla base dei criteri di cui all’art. 438 c.c., salvi gli opportuni adattamenti a seconda della maggiore o minore importanza degli apporti ricevuti o goduti dall’ex coniuge obbligato”. CASO In sede di giudizio divorzile il tribunale di Cagliari respinge la richiesta di assegno della moglie. Dal matrimonio erano nati tre…

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Il maggiorenne non autosufficiente fuori sede che torna presso la casa materna legittima la madre a percepire l’assegno di mantenimento

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 22/11/2024, n.30179 Mantenimento del maggiorenne – legittimazione attiva del genitore convivente (Art. 337 septies c.c.) Massima: “Il genitore convivente con i figli maggiorenni che si sono allontananti per motivi di studio ma che fanno ritorno periodicamente alla casa familiare legittimano il genitore a chiedere iure proprio il mantenimento per i figli all’altro genitore. Ciò che rileva è che tale abitazione rimanga un punto di riferimento per i figli e che il genitore sia la figura di riferimento per il loro corrente sostentamento e colui che provvede alle loro materiali esigenze. CASO Un padre agisce per la revoca o la riduzione dell’assegno di mantenimento delle figlie maggiorenni che dopo aver conseguito la laurea, avevano intrapreso…

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Signora anziana può adottare la persona con cui ha stabili legami affettivi e che si prende cura di lei

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 19/11/2024, n.29684 Adozione del maggiorenne (Artt. 291, 297, 299 c.c.) “Deve essere riconosciuta la domanda di adozione di persona maggiorenne in presenza di uno stretto legame affettivo e accuditivo e di un autentico rapporto ultratrentennale consolidatosi nel tempo, pur mancando l’inserimento dell’adottando nel contesto familiare di chi adotta. L’istituto non ha più solo la funzione di assicurare un figlio a chi non l’ha avuto e non persegue più esclusivamente il fine tradizionale di trasmissione del cognome e del patrimonio”. CASO Una anziana donna di 90 anni si rivolge al Tribunale di Asti per procedere all’adozione di persona maggiore di età. Si trattava di un uomo di cinquant’anni con il quale aveva un legame di…

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Perdita dell’assegno divorzile: non rileva solo la coabitazione con un terzo ma la costituzione di una famiglia di fatto

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 18/10/2024, n.27043 Modifica delle condizioni di divorzio – Revoca assegno divorzile – Nuova convivenza dell’ex coniuge (art. 9 L. n. 898/1970) Massima: “Ai fini della revoca dell’assegno divorzile, la relazione stabile instaurata dall’ex coniuge beneficiario con un terzo, anche con coabitazione saltuaria, può portare alla perdita dell’assegno ma solo se sia rigorosamente provata l’esistenza di un nuovo progetto di vita dell’ex coniuge con il nuovo partner, dal quale derivino  reciproche contribuzioni economiche e reciproci obblighi di assistenza morale e materiale”. CASO Un uomo agisce presso il Tribunale di Velletri chiedendo la revoca dell’assegno divorzile in favore dell’ex moglie a causa della nuova stabile convivenza intrapresa dalla stessa. In appello la donna ottiene invece la…

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Affidamento esclusivo al padre se la figlia non riesce a relazionarsi con la madre

Cassazione Civile sez. I, ordinanza dell’11 ottobre 2024, n. 26517 Affidamento esclusivo (Art. 337 quater c.c.) Massima: “La scelta dell’affidamento a uno solo genitore in base al prevalente interesse morale e materiale dei figli, deve essere sostenuta dalla verifica dell’idoneità genitoriale di entrambi i genitori e dalle condizioni psicologiche del minore nel contesto di un elevata conflittualità e nelle modalità di rapportarsi alle due figure genitoriali, considerando anche le ricadute che la decisione sull’affidamento avrà, nei tempi brevi e medio lunghi, sulla vita dei figli”. CASO In revisione della decisione del Tribunale, la Corte d’appello di Palermo ha disposto il cambiamento di regime di affidamento di una minore da condiviso ad esclusivo al padre. La bambina pur in regime di…

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Richiesto l’intervento della Consulta sul divieto di accedere alla fecondazione assistita per una donna single

Tribunale di Firenze Fecondazione eterologa per persone single (Art. 5 Legge n. 40/2004) CASO Una donna single di 40 anni si rivolge al Tribunale di Firenze citando il Centro di Procreazione assistita cui si era rivolta per sottoporsi alla tecnica di fecondazione assistita di tipo eterologo (con gameti maschili da donatore anonimo) che aveva negato l’intervento. In prima battuta la donna chiede che il tribunale ordini al Centro di Procreazione di accogliere la richiesta di accesso alla tecnica di fecondazione assistita. In ipotesi negata, chiede che sia sollevata questione di legittimità costituzionale dell’art. 5 della legge n. 40 del 2004, nella parte ni cui prevede che “possono accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita coppie di maggiorenni di sesso diverso,…

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Decadenza dalla responsabilità genitoriale per i genitori che educano i figli all’illegalità

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 10/09/2024, n. 24254 Decadenza dalla responsabilità genitoriale (artt. 330-333 c.c. e L. n. 184/1993) Massima: “Il coinvolgimento della figlia minore nel reato commesso dalla madre, l’omesso dovere di vigilanza del padre nei confronti degli altri figli e l’educazione all’illegalità come modello da perseguire, costituiscono grave pregiudizio per i figli e legittimano la dichiarazione di decadenza dalla responsabilità genitoriale in considerazione della non idoneità dei genitori, non recuperabile in tempi compatibili con le esigenze dei minori”. CASO Il tribunale di Bari aveva dichiarato la decadenza della responsabilità genitoriale di entrambi i genitori con riguardo ad una minore e agli altri quattro figli della coppia. Nel corso dell’istruttoria era stato accertato che la minore in questione,…

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