FAMIGLIA E SUCCESSIONE
Mancata redazione dell’inventario: il minore è comunque erede per effetto dell’accettazione del legale rappresentante
Cass. civ., Sez. Unite, sentenza 6 dicembre 2024, n. 31310 (Articoli 459, 471, 484, 485, 487, 489, 519, 521) Massima: “L’art. 489 c.c.. disciplina le condizioni e i termini per la redazione dell’inventario ai fini del beneficio di inventario riconosciuto ai minori. La norma, prorogando il termine per l’inventario fino ad un anno dalla maggiore età, non concerne la condizione di erede del minore, che si intende acquisita per effetto della dichiarazione di accettazione del legale rappresentante”. CASO A seguito della morte del signor EE e in virtù della successione, il Banco di Brescia si è rivolto agli eredi AA e BB per il pagamento delle rate del mutuo contratto dal loro genitore presso la suddetta banca. Nel 2014 i…
Continua a leggere...Risarcito il danno da privazione del rapporto genitoriale al figlio non riconosciuto dal padre
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 09/12/2024, n.31552 Dichiarazione giudiziale di paternità – risarcibilità danno non patrimoniale (artt. 269- 2056-2059 c.c.) Massima: “Ai fini della quantificazione del danno risarcibile per la privazione del rapporto genitoriale a causa del mancato riconoscimento del figlio, non può presumersi che il pregiudizio sia limitato solo fino alla maggiore età del figlio, trattandosi di una condotta illecita che può incidere sullo sviluppo psicofisico del minore e avere conseguenze nell’età adulta. È irrilevante il non avere esperito l’azione di accertamento della paternità tempestivamente”. CASO Il figlio di quarant’anni agisce per far dichiarare la paternità del padre che alla nascita non l’aveva riconosciuto e l’aveva di fatto abbandonato. Il tribunale dichiara la paternità e dispone per il…
Continua a leggere...Sui presupposti per la revoca di donazione per ingratitudine in caso di convivenza more uxorio
Cassazione Civile, Sezione 2, ordinanza n. 32682 del 16 dicembre 2024 Donazione – Revoca per ingratitudine – Ingiuria grave – Sussistenza dei requisiti – Rapporti tra conviventi – Comportamento del donatario – Art. 801 c.c. ” Ancorché l’assenza di un vincolo matrimoniale attenui il dovere di fedeltà tra conviventi, ed anche a voler reputare lecita la condotta del convivente che decida di intraprendere una nuova relazione, la liceità di tale condotta non esime però dal dovere compiere una valutazione complessiva del comportamento tenuto onde apprezzare le modalità con le quali tale nuova relazione sia stata poi portata alla luce, considerando altresì anche le ulteriori condotte dalle quali possa ricavarsi un contegno irriguardoso nei confronti del donante, in avversione al sentimento…
Continua a leggere...Riconosciuto l’assegno divorzile in funzione assistenziale alla donna sessantunenne priva di redditi
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 13/12/2024 n.32354 (art. 5, comma 6 L. n. 898 del 1970 – art. 438 c.c.) Massima: “L’assegno divorzile può essere giustificato da una esigenza strettamente assistenziale se il coniuge più debole non ha i mezzi sufficienti per un’esistenza dignitosa e non può procurarseli per ragioni oggettive. Se la finalità assistenziale assume rilievo preponderante rispetto a quella perequativo-compensativa, la quantificazione dell’assegno divorzile dovrà tendenzialmente effettuarsi sulla base dei criteri di cui all’art. 438 c.c., salvi gli opportuni adattamenti a seconda della maggiore o minore importanza degli apporti ricevuti o goduti dall’ex coniuge obbligato”. CASO In sede di giudizio divorzile il tribunale di Cagliari respinge la richiesta di assegno della moglie. Dal matrimonio erano nati tre…
Continua a leggere...La modalità di redazione del testamento può provare l’incapacità naturale del testatore
Corte d’Appello di Milano, Sez. II, sentenza 17 ottobre 2024, n. 2731 Dott. CHIULLI Maria Caterina – Presidente; Dott. D’ANELLA Cesira – Consigliere; Dott. GRAZIOLI Elena Mara – Consigliere-relatore (Articolo 591 c.c.) Massima: “Ai fini dell’annullamento del testamento ex art. 591, co. 3, c.c., la prova dell’incapacità del de cuius può essere desunta, in assenza di documentazione medica chiara e lineare sulle condizioni mentali del testatore, dal contenuto del testamento e, in particolare, dalle modalità di redazione”. CASO Con testamento olografo del 10 maggio 2016 la de cuius, rimasta vedova e senza figli a causa della prematura scomparsa dell’unica figlia, ha disposto alcuni legati e ha istituito erede universale il signor [omissis]. In seguito alla premorienza di quest’ultimo è venuto…
Continua a leggere...Il maggiorenne non autosufficiente fuori sede che torna presso la casa materna legittima la madre a percepire l’assegno di mantenimento
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 22/11/2024, n.30179 Mantenimento del maggiorenne – legittimazione attiva del genitore convivente (Art. 337 septies c.c.) Massima: “Il genitore convivente con i figli maggiorenni che si sono allontananti per motivi di studio ma che fanno ritorno periodicamente alla casa familiare legittimano il genitore a chiedere iure proprio il mantenimento per i figli all’altro genitore. Ciò che rileva è che tale abitazione rimanga un punto di riferimento per i figli e che il genitore sia la figura di riferimento per il loro corrente sostentamento e colui che provvede alle loro materiali esigenze. CASO Un padre agisce per la revoca o la riduzione dell’assegno di mantenimento delle figlie maggiorenni che dopo aver conseguito la laurea, avevano intrapreso…
Continua a leggere...Atto di donazione nullo e usucapione
Cass. Civ., Sez. 3, Ordinanza n. 9566 del 09/04/2024 Atto di donazione nullo – Interversio possessionis – Idoneità – Sussistenza – Opposizione del detentore – Necessità – Esclusione – Fattispecie Massima: “In tema di usucapione, l’atto di donazione nullo, sebbene inidoneo a trasferire la proprietà, può costituire elemento idoneo a determinare l’interversione della detenzione in possesso, tale da rendere il successivo possesso atto all’usucapione, senza la necessità di alcun atto oppositivo da parte del detentore nei confronti del possessore”. (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza di merito che aveva rigettato la domanda di usucapione abbreviata svolta dal detentore e basata sulla circostanza dell’informale donazione del fondo da parte dell’originaria proprietaria, trattandosi di donazione nulla per mancanza dell’atto pubblico,…
Continua a leggere...Signora anziana può adottare la persona con cui ha stabili legami affettivi e che si prende cura di lei
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 19/11/2024, n.29684 Adozione del maggiorenne (Artt. 291, 297, 299 c.c.) “Deve essere riconosciuta la domanda di adozione di persona maggiorenne in presenza di uno stretto legame affettivo e accuditivo e di un autentico rapporto ultratrentennale consolidatosi nel tempo, pur mancando l’inserimento dell’adottando nel contesto familiare di chi adotta. L’istituto non ha più solo la funzione di assicurare un figlio a chi non l’ha avuto e non persegue più esclusivamente il fine tradizionale di trasmissione del cognome e del patrimonio”. CASO Una anziana donna di 90 anni si rivolge al Tribunale di Asti per procedere all’adozione di persona maggiore di età. Si trattava di un uomo di cinquant’anni con il quale aveva un legame di…
Continua a leggere...Condizione testamentaria e favor testamenti
Cassazione, ordinanza, 18 settembre 2024, n. 25116 Dott. Di Virgilio Rosa Maria – Presidente; Dott. Grasso Giuseppe – Consigliere-Relatore (Articoli 634, 1354 e 1359 c.c.) Massima: “Se il testatore impedisce, in vita, l’avveramento della condizione apposta alla propria disposizione testamentaria istitutiva, pur mantenendo ferma l’istituzione medesima, il principio del favor testamenti impone la salvezza dell’istituzione testamentaria non revocata, nonostante la revoca, per condotta incompatibile del disponente, della condizione sospensiva apposta.” CASO Il signor G.G.G., con testamento olografo del 24/11/2007 espresse la volontà di lasciare “tutto quanto in mio possesso del mio patrimonio… ai miei nipoti: G.G. e F.F. – e chiede loro che si impegnano ad accudirmi in mia vita natural durante in mio C frazione T e provincia di…
Continua a leggere...Perdita dell’assegno divorzile: non rileva solo la coabitazione con un terzo ma la costituzione di una famiglia di fatto
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 18/10/2024, n.27043 Modifica delle condizioni di divorzio – Revoca assegno divorzile – Nuova convivenza dell’ex coniuge (art. 9 L. n. 898/1970) Massima: “Ai fini della revoca dell’assegno divorzile, la relazione stabile instaurata dall’ex coniuge beneficiario con un terzo, anche con coabitazione saltuaria, può portare alla perdita dell’assegno ma solo se sia rigorosamente provata l’esistenza di un nuovo progetto di vita dell’ex coniuge con il nuovo partner, dal quale derivino reciproche contribuzioni economiche e reciproci obblighi di assistenza morale e materiale”. CASO Un uomo agisce presso il Tribunale di Velletri chiedendo la revoca dell’assegno divorzile in favore dell’ex moglie a causa della nuova stabile convivenza intrapresa dalla stessa. In appello la donna ottiene invece la…
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