Diritto Bancario

Sugli interessi che compongono la rata del mutuo

Nei mutui, la formazione delle rate di rimborso, nella misura composita predeterminata di capitale ed interessi, attiene alle mere modalità di adempimento di due obbligazioni poste a carico del mutuatario – aventi ad oggetto l’una la restituzione della somma ricevuta in prestito e l’altra la corresponsione degli interessi per il suo godimento – che sono ontologicamente distinte e rispondono a finalità diverse. Il fatto che nella rata tali modalità concorrano, allo scopo di consentire all’obbligato di adempiervi in via differita nel tempo, non è sufficiente a mutarne la natura né ad eliminarne l’autonomia. Gli interessi che compongono la rata di mutuo dunque non mutano la loro natura se conglobati in rate unitarie, aventi la sola funzione di consentire di dilazionare…

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Rilevanza degli interessi moratori usurari: pattuizione o concreta applicazione?

È tuttora dibattuto in giurisprudenza se, ai fini della rilevanza degli interessi moratori rispetto alla normativa antiusura, sia sufficiente che gli interessi di mora siano stati soltanto “promessi o convenuti” (seppure mai addebitati al mutuatario) o se invece debbano essere stati concretamente applicati (essendo quindi necessario l’inadempimento del mutuatario). I sostenitori del primo dei due orientamenti evidenziano che la legge (art. 1, comma 1, L. n. 24/2001) punisce anche la sola promessa di pagare costi usurari, e quindi è sufficiente la semplice stipula della clausola senza necessità che il fatto ivi ipotizzato (inadempimento) si concretizzi, ovvero senza la necessità che il cliente ne paghi il costo convenuto; trattandosi di promessa usuraria da valutarsi con giudizio prognostico ex ante al momento…

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Sulla corretta determinazione degli interessi

Il precetto dell’art. 1284, comma 3, c.c., a voce del quale «gli interessi superiori alla misura legale devono essere determinati per iscritto», è rispettato laddove la determinazione del tasso convenzionale degli interessi ultralegali avvenga anche per relationem, a condizione però che la relativa pattuizione contenga un richiamo a criteri prestabiliti ed elementi estrinseci, obiettivamente individuabili e funzionali alla concreta definizione del saggio di interesse (Cass. n. 12967/2018; Cass. n. 22179/2015; Cass. n. 25205/2014; Cass. n. 2072/2013). Ove il tasso convenuto sia variabile, è idoneo ai fini della sua precisa individuazione il riferimento a parametri fissati su scala nazionale alla stregua di accordi interbancari, mentre non sono sufficienti generici riferimenti, dai quali non emerga con sufficiente chiarezza quale previsione le parti…

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Orientamenti di vigilanza Bankitalia in tema di affidamenti e sconfinamenti

Con Delibera n. 286 del 3 luglio 2018, la Banca d’Italia ha reso noti gli orientamenti di vigilanza in tema di affidamenti e sconfinamenti (art. 117-bis TUB e D.M. n. 644/2012). Come noto, gli affidamenti concessi per mezzo di contratti di apertura di credito regolata in conto corrente o a valere su conti di pagamento possono comportare l’applicazione alla clientela di un tasso di interesse e di una commissione onnicomprensiva; agli sconfinamenti, oltre a un tasso di interesse, può essere applicata una commissione di istruttoria veloce (c.d. CIV) al ricorrere delle condizioni indicate dal D.M. 644/2012. Di seguito si riportano alcune delle più significative indicazioni fornite da Bankitalia. COMMISSIONE OMNICOMPRENSIVA Non sono in linea con la regola dell’onnicomprensività le strutture…

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Illegittima segnalazione a sofferenza e perdita di chance

A fronte di una illegittima segnalazione alla Centrale dei rischi di Bankitalia è abitualmente invocato (anche) il risarcimento del danno patrimoniale ex art. 2043 c.c., concernente la perdita di chance subita dal soggetto illegittimamente segnalato. La perdita di chance costituisce un danno patrimoniale risarcibile qualora sussista un pregiudizio certo (anche se non nel suo ammontare) consistente nella perdita di una possibilità attuale ed esige la prova – anche presuntiva, purché fondata su circostanze specifiche e concrete – dell’esistenza di elementi oggettivi dai quali desumere, in termini di certezza o di elevata probabilità, la sua attuale esistenza (Cass. 30.9.2016 n. 19604; Cass. 12.2.2015 n. 2737; Cass. 25.8.2014 n. 18207; Cass. 10.12.2012 n. 22376; Cass. 18.5.2012 n. 7927; Cass. 13.7.2011 n. 15385;…

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Cassazione, Sezioni Unite, n. 16303/2018 in pillole

È stata pubblicata l’attesa decisione delle Sezioni Unite (Cass., Sez. Un. 20.6.2018, n. 16303) in tema di commissione di massimo scoperto, avente ad oggetto i rapporti svoltisi, in tutto o in parte, nel periodo anteriore all’entrata in vigore delle disposizioni di cui all’art. 2 bis d.l. n. 185 del 2008, ai fini della verifica del superamento del tasso soglia dell’usura presunta come determinate in base alle disposizioni della l. n. 108 del 1996. Di seguito gli aspetti salienti della sentenza: – l’art. 2 bis d.l. n. 185 del 2008, inserito dalla l n. 2 del 2009, non può essere qualificato norma di interpretazione autentica dell’art. 644, quarto comma, c.p.; il carattere interpretativo (e quindi retroattivo) della disposizione è escluso poiché…

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Il superamento del limite di finanziabilità determina la nullità del contratto di mutuo fondiario

La Cassazione, con decisione dell’11 maggio 2018, n. 11543, ha ribadito che il limite di finanziabilità ex art. 38, comma 2, TUB è elemento essenziale del contenuto del contratto di mutuo fondiario ed il suo mancato rispetto determina la nullità del contratto stesso, ferma restando la possibilità, tuttavia, di conversione in ordinario finanziamento ipotecario ove ne sussistano i relativi presupposti (già prima, Cass. n. 17352/2017). La soglia stabilita per il finanziamento non è confinabile nell’area del comportamento in fase prenegoziale e dunque nell’area della contrattazione tra banca e cliente, in quanto la percentuale di concessione ha la più incisiva funzione di regolare l’ammontare della prestazione creditizia in modo da incidere direttamente sulla fattispecie; ne consegue che, con il superamento del…

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Sulla competenza territoriale del reato di usura nei contratti di mutuo

Il delitto di usura si configura come reato a condotta frazionata o a consumazione prolungata perchè i pagamenti effettuati dalla persona offesa, in esecuzione del patto usurario, compongono il fatto lesivo penalmente rilevante (Cass. pen. n. 40380/2015), di cui segnano il momento consumativo sostanziale (Cass. pen. n. 37693/2014). La giurisprudenza ha precisato che il momento di consumazione del reato di usura, in caso di rateizzazione nella corresponsione del capitale e degli interessi illeciti pattuiti, si individua nella dazione effettiva dei singoli ratei e non nella illecita pattuizione (Cass. pen. n. 42322/2009). Il delitto di usura, infatti, si configura come reato a schema duplice e, quindi, esso si perfeziona con la sola accettazione della promessa degli interessi o degli altri vantaggi…

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Sul preavviso di imminente segnalazione nei ‘SIC’

L’art. 4, comma 7, del ‘Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti’, adottato con Provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali del 16 novembre 2004, prevede che le società di informazioni creditizie (c.d. SIC) “al verificarsi di ritardi nei pagamenti” debbano preavvisare l’interessato, anche unitamente all’invio di solleciti o di altre comunicazioni, “circa l’imminente registrazione dei dati in uno o più sistemi di informazioni creditizie“. La ratio della disposizione è di rendere edotti gli interessati delle conseguenze di un perdurante inadempimento, dando così loro la possibilità di sanarlo prima di procedere all’effettiva iscrizione dei nominativi nei ‘Sic’. Secondo la…

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Il phishing nella giurisprudenza di legittimità

Il phishing è una truffa informatica effettuata inviando un’e-mail con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati quali numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc., motivando tale richiesta con ragioni di ordine tecnico. Figure essenziali di tale reato sono l’hacker (esperto informatico) che si procura i dati, il collaboratore “prestaconto” che mette a disposizione un conto corrente per accreditare le somme e il destinatario finale delle somme spedite dal cliente (cfr. Cass. pen. n. 10060/2017). Nel nostro ordinamento giuridico, il creditore che agisca per la risoluzione contrattuale, per il risarcimento del danno o per l’adempimento…

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