Diritto Bancario

La capienza patrimoniale del fideiussore: la parola alla Cassazione

La capienza del patrimonio del fideiussore è elemento indefettibile ai fini della validità della fideiussione (causa, “ragione pratica” dell’atto negoziale)? A tale quesito, di evidente impatto pratico, ha risposto Cass. n. 22559/2019. Il nostro ordinamento, è osservato, non presuppone una esatta coincidenza tra il concetto di garanzia patrimoniale e quello di capienza del patrimonio del debitore. L’art. 2740 c.c., infatti, dispone che “Il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri“. Detta disposizione, unitamente all’art. 2910 c.c., che prevede che il creditore possa fare espropriare i beni del debitore per conseguire quanto gli è dovuto, sancisce il principio della responsabilità patrimoniale del debitore, la quale comporta la sussistenza di un vincolo sul patrimonio del medesimo…

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Anatocismo: ammortamento alla francese, regime finanziario composto e modalità di calcolo degli interessi

Trib. Roma 19 settembre 2019, dott. Carlomagno Si segnala la recentissima decisione Trib. Roma 19 settembre 2019, dott. Carlomagno  (allegata), che contiene interessanti riflessioni in materia di anatocismo bancario e ammortamento alla francese. In particolare, la sentenza affronta la questione relativa alla necessità di esplicitare nel contratto di mutuo il regime finanziario composto e le modalità di computo degli interessi: sul capitale residuo piuttosto che sulla quota capitale in scadenza (per approfondimenti, si rinvia a  Fiorucci, Controversie bancarie. Casi e soluzioni giurisprudenziali, 2019, Milano, p. 188). Nel disattendere una tale ricostruzione del fenomeno anatocistico (al pari di quanto già stabilito da Trib. Torino 30.5.2019 e Trib. Milano 26.3.2019), l’allegata decisione evidenzia quanto segue: – nell’ammortamento francese, gli interessi vengono calcolati…

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Ricorso all’ABF e onorari dell’avvocato

L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un sistema di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) che possono sorgere tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari. Il ricorso è deciso esclusivamente sulla base della documentazione prodotta dalle parti (ricorrente e intermediario) e non è necessaria l’assistenza di un avvocato. Anche per questo, l’ABF raramente riconosce agli avvocati gli onorari per l’attività svolta a supporto del ricorrente nell’ambito del procedimento stragiudiziale presso l’Arbitro Bancario Finanziario. Il Collegio di coordinamento ABF n. 3198/2012, infatti, ha affermato che per quanto attiene alla refusione delle spese legali, le “Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari”…

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Il bancomat secondo la Cassazione

Il bancomat identifica un circuito di servizi per il prelievo di denaro contante da sportelli automatici ATM che consente al correntista di una banca di eseguire alcune operazioni (versamenti e prelievi di contanti, rilascio di estratti conto, pagamento di bollette, ricarica telefono mobile) mediante l’inserimento di una carta di debito magnetica personalizzata (detta correntemente carta bancomat) in uno sportello ATM (automatic teller machine). L’infrastruttura del circuito permette inoltre di effettuare il pagamento di beni e servizi presso esercizi commerciali convenzionati. La Cassazione ha stabilito che ai fini della valutazione della responsabilità contrattuale della banca ​per il caso di utilizzazione illecita da parte di terzi di carta bancomat trattenuta dallo sportello automatico, non può essere omessa, a fronte di un’esplicita richiesta…

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I tempi di conservazione dei dati nelle Centrali rischi private

I Sistemi di informazioni creditizia (c.d. SIC), conosciuti anche come Centrali rischi private (ad es. Crif, Experian, Assilea, Consorzio di Tutela del Credito, Cerved Group), sono archivi centralizzati che incamerano sistematicamente dati sugli affidamenti concessi dal sistema bancario e l’andamento dei pagamenti. La soglia di censimento è inferiore ai 30.000 euro. Particolare rilievo assumono i tempi di conservazione e di successiva cancellazione delle informazioni incamerate e gestite dalle Centrali rischi private, che il Codice deontologico e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti (Garante privacy) determina in base alla gravità degli inadempimenti, di fatto disciplinando il diritto all’oblio dei dati relativi ai ritardi nei pagamenti…

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Cass. n. 17447/2019: gli interessi corrispettivi e moratori non si sommano!

La asserita sommatoria degli interessi corrispettivi con quelli moratori, ai fini della verifica del superamento del tasso-soglia usurario, è una modalità piuttosto diffusa (quanto erronea) di impostare il tema dei rapporti tra usura, interessi corrispettivi e di mora, abitualmente riveniente da un’approssimativa lettura della sentenza della Cass. n. 350/2013, che non ha affatto legittimato tale modalità di calcolo. Tale pretesa sommatoria degli interessi corrispettivi e moratori ai fini della determinazione del tasso usurario è un approccio sconfessato (e talora censurato ex art. 96 c.p.c.) senza troppi giri di parole dalla giurisprudenza di merito pressoché totalitaria poiché affetto da insanabili vizi logici, matematici e giuridici. A sgombrare il campo da (eventuali) dubbi è finalmente intervenuta la Cass. n. 17447/2019 che –…

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Contenzioso bancario: la parola alla Cassazione

Con l’interessante decisione del 26 giugno 2019 n. 17110, la Cassazione ha operato una ricognizione di tematiche abitualmente al centro del contenzioso bancario, sintetizzabili come segue: – in tema di cessione in blocco dei crediti da parte di una banca, ai sensi dell’art. 58 TUB, è sufficiente a dimostrare la titolarità del credito in capo al cessionario la produzione dell’avviso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale recante l’indicazione per categorie dei rapporti ceduti in blocco, senza che occorra una specifica enumerazione di ciascuno di essi, allorché gli elementi comuni presi in considerazione per la formazione delle singole categorie consentano di individuare senza incertezze i rapporti oggetto della cessione (Cass. 29 dicembre 2017, n. 31188); – le disposizioni contenute nel d.m. 24…

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Sezioni Unite: OK all’eccezione di prescrizione generica

Con decisione del 13 giugno 2019 n. 15895, le Sezioni Unite della Cassazione – ritenuto che l’elemento qualificante dell’eccezione di prescrizione è l’allegazione dell’inerzia del titolare del diritto, che costituisce il fatto principale al quale la legge riconnette l’effetto estintivo e che, se il correntista può limitarsi ad indicare l’esistenza di versamenti indebiti e chiederne la restituzione in riferimento ad un dato conto e ad un tempo determinato, anche la Banca, dal canto suo, potrà limitarsi ad allegare l’inerzia dell’attore in ripetizione, e dichiarare di volerne profittare – hanno risolto il contrasto giurisprudenziale (eccezione di prescrizione specifica o generica?) nel senso della non necessarietà dell’indicazione, da parte della banca, del dies a quo del decorso della prescrizione. È stato dunque…

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Cancellazione dal Registro Informatico del protesto di assegni e cambiali/tratte accettate

Il protesto è un atto pubblico con cui il Pubblico Ufficiale autorizzato constata la mancata accettazione di una tratta o il mancato pagamento di una cambiale o di un assegno. Le Camere di Commercio mensilmente pubblicano nel Registro Informatico gli elenchi dei protesti levati dai Pubblici Ufficiali abilitati. Tale Registro contiene i protesti per 5 anni dalla data della loro pubblicazione, fatte salve eventuali cancellazioni intercorse a seguito di presentazione della relativa istanza. La cancellazione dal Registro Informatico del protesto di assegni e cambiali/tratte accettate è disciplinata dalla Legge 18/8/2000, n. 235. Relativamente a cambiali/tratte accettate la domanda di cancellazione può essere presentata nel caso in cui il debitore: abbia effettuato il pagamento della cambiale/tratta accettata entro 12 mesi dalla levata del protesto; sia…

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Illegittima segnalazione “a sofferenza” e risarcimento del danno

Una decisione del Trib. Modena dell’11 febbraio 2019 opera una interessante ricognizione di ‘punti fermi’ giurisprudenziali in merito alle conseguenze di una illegittima segnalazione a sofferenza, sintetizzabili come segue: in ipotesi di illegittima segnalazione del debitore alla Centrale Rischi Bankitalia, possono essere risarciti sia il danno non patrimoniale alla persona, anche giuridica, con riguardo ai valori della reputazione e dell’onore (essendo anche i soggetti collettivi titolari dei diritti della personalità a tutela costituzionale ex art. 2 Cost.), sia il danno al patrimonio, che può essere oggetto della prova presuntiva, quale conseguenza per l’imprenditore di un peggioramento della sua affidabilità commerciale, essenziale anche per l’ottenimento e la conservazione dei finanziamenti, con lesione del diritto ad operare sul mercato secondo le regole…

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