Diritto Bancario
La nullità dei finanziamenti per gli acquisti di azioni opera anche per le società cooperative (banche venete)
Corte di Cassazione, 8 gennaio 2025, n. 372, Pres. Terrusi, Rel. Dongiacomo Parole chiave Prestito – Acquisto di azioni – Collegamento negoziale – Nullità – Società cooperativa Massima: “L’art. 2358 c.c., lì dove vieta alla società di accordare prestiti ovvero fornire garanzie per l’acquisto o la sottoscrizione di azioni proprie, salve le condizioni legittimanti ivi previste, è compatibile e dunque applicabile alle società cooperative per azioni nonché, e a maggior ragione, alle banche popolari che ne rivestono la forma”. Disposizioni applicate Art. 2358 c.c. (altre operazioni sulle proprie azioni), art. 2519 c.c. (norme applicabili) CASO Una banca popolare veneta eroga a una s.r.l. un mutuo fondiario per l’importo di 1.100.000 euro. I soci della società usano una parte di detta…
Continua a leggere...Corte di Cassazione e i presupposti dell’azione risarcitoria per concessione abusiva di credito a imprese in crisi
La Cassazione, con l’ordinanza n. 28320 del 4 novembre 2024, ha chiarito i presupposti dell’azione risarcitoria contro gli istituti di credito per concessione abusiva di credito a soggetti in stato di crisi o insolvenza. Ai sensi dell’art. 218 L. Fall. (ratione temporis vigente), costituisce reato, nonché illecito civile, la condotta degli amministratori, dei direttori generali, dei liquidatori e, in generale, degli imprenditori che esercitano attività commerciale, i quali, anche al di fuori dei casi di bancarotta, ricorrono o continuano a ricorrere al credito dissimulando il dissesto o lo stato di insolvenza. In tal caso, il curatore fallimentare è legittimato ad agire nei confronti della banca, qualora la posizione di quest’ultima, in qualità di terzo responsabile solidale, sia configurata come corresponsabile…
Continua a leggere...Registro delle Imprese e Gazzetta Ufficiale nella cessione dei crediti cartolarizzati
Come è noto, le operazioni di cartolarizzazione dei crediti consistono, in estrema sintesi, nella cessione pro-soluto di crediti, generalmente deteriorati, da parte di un originator (ad es., una banca) a una società veicolo (SPV – Special Purpose Vehicle), che finanzia l’acquisto emettendo titoli obbligazionari negoziabili sui mercati. Tali operazioni sono disciplinate dalla L. n. 130/1999 e mirano a trasformare crediti illiquidi in strumenti finanziari, consentendo agli originator di ridurre il rischio di credito e migliorare la liquidità. Nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione dei crediti, l’art. 58, comma 2, TUB, richiamato dall’art. 4, comma 1, L. n. 130/1999, stabilisce che «La banca cessionaria dà notizia dell’avvenuta cessione mediante iscrizione nel registro delle imprese e pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana»….
Continua a leggere...Brevi note sull’art. 40-bis TUB
L’art. 40-bis del Testo Unico Bancario stabilisce che l’ipoteca iscritta a garanzia di obbligazioni derivanti da un contratto di mutuo, anche in caso di accollo a seguito di frazionamento, si estingue automaticamente alla data di estinzione dell’obbligazione garantita. Tale estinzione avviene in deroga agli articoli 2878 e 2847 del codice civile, e si applica anche quando l’ipoteca è annotata su titoli cambiari. Il creditore, dopo l’estinzione del debito, è obbligato a rilasciare al debitore una quietanza attestante la data di estinzione dell’obbligazione e a trasmettere una comunicazione al conservatore dei registri immobiliari entro 30 giorni dalla stessa data. Questa procedura non comporta alcun onere per il debitore, ed è regolata secondo le modalità stabilite dall’Agenzia del territorio. Se il creditore…
Continua a leggere...Credito ai consumatori: chiarezza e sanzioni secondo la Corte di Giustizia UE
Si segnala una interessante decisione della Corte di Giustizia europea del 13 febbraio 2025, causa C‑472/23, avente ad oggetto una controversia tra la Lexitor sp. z o.o., cessionaria dei diritti di un consumatore, e la banca A.B.S.A., relativamente alla richiesta di rimborso delle somme pagate a titolo di interessi, spese e commissioni. La sentenza oggetto della pronuncia pregiudiziale riguarda l’interpretazione delle disposizioni della direttiva 2008/48/CE, con particolare riferimento agli obblighi informativi previsti per i contratti di credito ai consumatori (art. 10, par. 2, lett. g) e k)) e alle sanzioni applicabili in caso di violazione di tali obblighi (art. 23). 1.Obbligo di informazione e trasparenza del TAEG (Art. 10, par. 2, lett. g) Uno dei principali quesiti sottoposto alla Corte…
Continua a leggere...Fideiussione omnibus: breve inquadramento normativo e profili giurisprudenziali
La fideiussione si definisce omnibus quando garantisce tutte le obbligazioni già assunte o da assumersi in futuro da un debitore principale nei confronti della banca. Con la fideiussione omnibus risultano, dunque, garantite tutte le obbligazioni, presenti e future, derivanti da operazioni bancarie di qualunque natura. La fideiussione omnibus e la fideiussione specifica tutelano interessi economico-individuali differenti: la prima è funzionale a garantire tutte le obbligazioni, anche future, contratte dal debitore principale nei confronti dell’istituto di credito; la seconda è finalizzata a garantire singole e specifiche obbligazioni del cliente verso la banca. La fideiussione omnibus possiede una causa distinta rispetto a quella propria della fideiussione specifica, in ragione della rilevanza dell’attività di concessione di finanziamenti – svolta in via professionale e…
Continua a leggere...Concordato minore liquidatorio con sola finanza esterna: era meglio l’esdebitazione?
Tribunale di Benevento, 14 gennaio 2025 Parole chiave Concordato minore – Concordato liquidatorio – Risorse esterne – Esdebitazione Massima: “La proposta di concordato minore può essere omologata anche se ha natura liquidatoria, a condizione che un soggetto esterno apporti finanza in misura sufficiente a incrementare in modo apprezzabile l’attivo disponibile”. Disposizioni applicate Art. 74 CCII (proposta di concordato minore) CASO Una persona chiede di essere ammessa a una procedura di concordato minore. Il Tribunale di Campobasso verifica la sussistenza dei presupposti di legge per l’accesso a questo tipo di procedura. Un dubbio si pone in riferimento al fatto che il concordato proposto ha natura liquidatoria e il debitore non ha beni da liquidare. Tuttavia, viene messa a disposizione da un…
Continua a leggere...Estratto conto ex art. 50 TUB e decreto ingiuntivo: è necessario nei mutui?
L’estratto conto, richiesto dall’art. 50 TUB per la concessione del decreto ingiuntivo a favore delle banche, deve consistere in un’indicazione analitica dei movimenti che conducono al saldo finale. Diversamente, il saldaconto (previsto dalla normativa previgente) rappresenta solo l’espressione numerica del saldo risultante dalle diverse annotazioni in dare e in avere del conto (Cass., Sez. Un., n. 6707/1994). Solo un estratto conto dettagliato possiede i requisiti di completezza e intelligibilità necessari a consentire una contestazione consapevole delle risultanze del documento; un mero saldaconto è, pertanto, inidoneo a costituire prova per la concessione del decreto ingiuntivo (Cass. n. 13542/2017; Cass. n. 12935/2017; Cass. n. 12936/2017; per la giurisprudenza di merito, tra le altre, Trib. Torino 28.5.2013; Trib. Verona 2.12.2015). Secondo Dolmetta, la…
Continua a leggere...Cessione di crediti in blocco ex art. 58 TUB: recenti orientamenti giurisprudenziali
Il Tribunale di Ferrara, con sentenza del 2 gennaio 2025, pronunciata in un giudizio di opposizione all’esecuzione relativo alla riscossione di un credito bancario oggetto di cessione, si è espresso su questioni attinenti alla cessione di crediti in blocco ex art. 58 TUB e al loro recupero, aderendo ai principi sanciti dalla Corte di Cassazione in materia. Richiamando la sentenza n. 17944 del 2023 della Suprema Corte, il Tribunale ha ribadito che, in tema di cessione di crediti in blocco ai sensi dell’art. 58 T.U.B., «ove il debitore ceduto contesti l’esistenza dei contratti, ai fini della relativa prova non è sufficiente quella della notificazione della detta cessione, neppure se avvenuta mediante avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dovendo il giudice procedere…
Continua a leggere...Operatività di credito fondiario: riduzione e restrizioni ipotecarie
Ai sensi dell’art. 39, comma 5, TUB, i debitori hanno diritto di richiedere, una volta estinto almeno un quinto del debito originario, una riduzione proporzionale della somma iscritta a garanzia ipotecaria, con conseguente diminuzione della soglia di responsabilità ipotecaria. La riduzione prevista da tale disposizione, che sostanzialmente riprende quanto stabilito dall’art. 2873, comma 2, c.c., riguarda l’importo iscritto a garanzia. La cosiddetta restrizione ipotecaria, contemplata nella seconda parte del quinto comma citato, attiene invece alla consistenza dell’immobile costituito in garanzia. In particolare, il debitore ha il diritto di «ottenere la parziale liberazione di uno o più immobili ipotecati quando, dai documenti prodotti o da perizie», risulti che le somme ancora dovute siano adeguatamente garantite dai beni rimanenti «ai sensi dell’art….
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