Diritto Bancario
Concordato minore liquidatorio con sola finanza esterna: era meglio l’esdebitazione?
Tribunale di Benevento, 14 gennaio 2025 Parole chiave Concordato minore – Concordato liquidatorio – Risorse esterne – Esdebitazione Massima: “La proposta di concordato minore può essere omologata anche se ha natura liquidatoria, a condizione che un soggetto esterno apporti finanza in misura sufficiente a incrementare in modo apprezzabile l’attivo disponibile”. Disposizioni applicate Art. 74 CCII (proposta di concordato minore) CASO Una persona chiede di essere ammessa a una procedura di concordato minore. Il Tribunale di Campobasso verifica la sussistenza dei presupposti di legge per l’accesso a questo tipo di procedura. Un dubbio si pone in riferimento al fatto che il concordato proposto ha natura liquidatoria e il debitore non ha beni da liquidare. Tuttavia, viene messa a disposizione da un…
Continua a leggere...Estratto conto ex art. 50 TUB e decreto ingiuntivo: è necessario nei mutui?
L’estratto conto, richiesto dall’art. 50 TUB per la concessione del decreto ingiuntivo a favore delle banche, deve consistere in un’indicazione analitica dei movimenti che conducono al saldo finale. Diversamente, il saldaconto (previsto dalla normativa previgente) rappresenta solo l’espressione numerica del saldo risultante dalle diverse annotazioni in dare e in avere del conto (Cass., Sez. Un., n. 6707/1994). Solo un estratto conto dettagliato possiede i requisiti di completezza e intelligibilità necessari a consentire una contestazione consapevole delle risultanze del documento; un mero saldaconto è, pertanto, inidoneo a costituire prova per la concessione del decreto ingiuntivo (Cass. n. 13542/2017; Cass. n. 12935/2017; Cass. n. 12936/2017; per la giurisprudenza di merito, tra le altre, Trib. Torino 28.5.2013; Trib. Verona 2.12.2015). Secondo Dolmetta, la…
Continua a leggere...Cessione di crediti in blocco ex art. 58 TUB: recenti orientamenti giurisprudenziali
Il Tribunale di Ferrara, con sentenza del 2 gennaio 2025, pronunciata in un giudizio di opposizione all’esecuzione relativo alla riscossione di un credito bancario oggetto di cessione, si è espresso su questioni attinenti alla cessione di crediti in blocco ex art. 58 TUB e al loro recupero, aderendo ai principi sanciti dalla Corte di Cassazione in materia. Richiamando la sentenza n. 17944 del 2023 della Suprema Corte, il Tribunale ha ribadito che, in tema di cessione di crediti in blocco ai sensi dell’art. 58 T.U.B., «ove il debitore ceduto contesti l’esistenza dei contratti, ai fini della relativa prova non è sufficiente quella della notificazione della detta cessione, neppure se avvenuta mediante avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dovendo il giudice procedere…
Continua a leggere...Operatività di credito fondiario: riduzione e restrizioni ipotecarie
Ai sensi dell’art. 39, comma 5, TUB, i debitori hanno diritto di richiedere, una volta estinto almeno un quinto del debito originario, una riduzione proporzionale della somma iscritta a garanzia ipotecaria, con conseguente diminuzione della soglia di responsabilità ipotecaria. La riduzione prevista da tale disposizione, che sostanzialmente riprende quanto stabilito dall’art. 2873, comma 2, c.c., riguarda l’importo iscritto a garanzia. La cosiddetta restrizione ipotecaria, contemplata nella seconda parte del quinto comma citato, attiene invece alla consistenza dell’immobile costituito in garanzia. In particolare, il debitore ha il diritto di «ottenere la parziale liberazione di uno o più immobili ipotecati quando, dai documenti prodotti o da perizie», risulti che le somme ancora dovute siano adeguatamente garantite dai beni rimanenti «ai sensi dell’art….
Continua a leggere...Il recesso della banca nell’apertura di credito: condizioni e limiti di legittimità
La Corte di Cassazione (ex multis, Cass. n. 17291/2016) ha fornito utili indicazioni per stabilire quando il recesso della banca dal rapporto di affidamento in conto corrente sia legittimo, ovvero non arbitrario e/o privo di previsione contrattuale: – in caso di recesso da un rapporto di credito a tempo determinato per una giusta causa specificamente prevista dalle parti nel contratto, il giudice non deve limitarsi a un semplice riscontro obiettivo della sussistenza o meno della giusta causa tipica. Alla luce del principio secondo cui il contratto deve essere eseguito secondo buona fede (art. 1375 c.c.), è necessario accertare che il recesso non sia stato esercitato con modalità impreviste e arbitrarie (ad esempio, in assenza di inadempimenti, indici di insolvenza o…
Continua a leggere...L’Indicatore Sintetico di Costo nei contratti di leasing
L’Indicatore Sintetico di Costo (ISC), noto anche come Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG), è un parametro che rappresenta il costo totale di un’operazione di finanziamento, espresso in percentuale annua sul credito concesso. La sua indicazione è obbligatoria principalmente per le operazioni di credito al consumo, come previsto dal Decreto Legislativo n. 385/1993 (Testo Unico Bancario – TUB). La Cassazione ha chiarito che nel credito al consumo la ‘clausola TAEG’ costituisce un elemento essenziale ai fini della validità del contratto, la cui assenza o invalidità comporta l’applicazione del meccanismo sostitutivo previsto dall’art. 125 bis, comma 7, TUB, destinato ad assorbire, oltre agli interessi, anche tutte le altre componenti del costo totale del credito. Soltanto per i contratti conclusi con consumatori è…
Continua a leggere...Esdebitazione dell’incapiente, formazione dell’indebitamento e meritevolezza del debitore
Tribunale di Ferrara, 28 dicembre 2024, Giudice Anna Ghedini Parole chiave Sovraindebitato incapiente – Esdebitazione – Formazione dell’indebitamento – Dolo o colpa grave Massima: “Nel caso in cui il debitore che si trovi in stato di sovraindebitamento e sia incapiente chieda l’esdebitazione, l’esdebitazione non può essere concessa se il debitore ha causato il sovraindebitamento omettendo sistematicamente il pagamento delle imposte, connotandosi detto comportamento come colpa grave (se non dolo) del debitore”. Disposizioni applicate Art. 283 codice crisi (esdebitazione del sovraindebitato incapiente) CASO Un piccolo imprenditore è incapiente e chiede l’esdebitazione ai sensi dell’art. 283 del codice della crisi. Il Tribunale di Ferrara accerta le cause del sovraindebitamento, dovuto prevalentemente a IVA non pagata nel corso degli anni. Il giudice passa…
Continua a leggere...Estratti conto bancari: effetti dell’approvazione da parte del correntista
L’art. 119 TUB, intitolato “Comunicazioni periodiche alla clientela”, prescrive che, nei contratti di durata, gli intermediari finanziari sono tenuti a fornire al cliente, in forma scritta o mediante un supporto durevole previamente accettato da quest’ultimo, una comunicazione chiara e dettagliata riguardante l’andamento del rapporto. Tale obbligo deve essere adempiuto alla scadenza del contratto o, in ogni caso, con una cadenza minima annuale (comma 1). Nel caso specifico di rapporti regolati in conto corrente, l’estratto conto deve essere inviato al cliente con periodicità annuale, salvo che quest’ultimo opti per una frequenza differente (semestrale, trimestrale o mensile) (comma 2). L’estratto conto e le altre comunicazioni si intendono approvati trascorsi sessanta giorni dalla loro ricezione, salvo opposizione scritta del cliente (comma 3). La…
Continua a leggere...Oblio oncologico e accesso ai servizi bancari
L’oblio oncologico, regolamentato dalla Legge 7 dicembre 2023, n. 193, prevede un diritto fondamentale per le persone guarite da patologie oncologiche: non essere obbligate a fornire informazioni né a subire indagini sulla loro pregressa condizione clinica. Questo principio, particolarmente rilevante per il settore bancario e assicurativo, risponde all’esigenza di prevenire discriminazioni nel contesto dei servizi finanziari, di investimento e di assicurazione. La legge definisce il diritto all’oblio oncologico come il divieto di acquisire, trattare o utilizzare informazioni relative alla condizione clinica pregressa di un individuo guarito da una patologia oncologica nei seguenti ambiti: – Accesso a servizi bancari, finanziari, di investimento e assicurativi; – Procedure concorsuali, selettive e assunzioni lavorative; – Indagini sulla salute per adozioni nazionali o internazionali. Questo…
Continua a leggere...La richiesta di produzione del contratto di finanziamento
Nonostante l’art. 119 del Testo Unico Bancario (TUB) sia rubricato «Comunicazioni periodiche alla clientela» e il quarto comma preveda il diritto di ottenere copia della documentazione relativa «a singole operazioni» poste in essere negli ultimi dieci anni, è diffuso il convincimento che anche il contratto di finanziamento rientri nell’ambito di applicazione dell’art. 119 TUB. In tal senso, si sono espressi alcuni tribunali (Trib. Sassari 21.12.2015; Trib. Lucca 23.4.2019; Trib. Urbino 21.6.2021), sebbene non manchino decisioni di diverso avviso (Trib. Catania 14.1.2020; Trib. Massa 2.11.2020; App. Torino 28.3.2022; Trib. Genova 7.3.2023 n. 614). La Corte di Cassazione, in sostanziale adesione al primo degli orientamenti, ha ritenuto applicabile l’art. 119, comma 4, TUB anche ai contratti, riconoscendo al cliente il diritto di…
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