Diritto Bancario
Esdebitazione dell’incapiente, formazione dell’indebitamento e meritevolezza del debitore
Tribunale di Ferrara, 28 dicembre 2024, Giudice Anna Ghedini Parole chiave Sovraindebitato incapiente – Esdebitazione – Formazione dell’indebitamento – Dolo o colpa grave Massima: “Nel caso in cui il debitore che si trovi in stato di sovraindebitamento e sia incapiente chieda l’esdebitazione, l’esdebitazione non può essere concessa se il debitore ha causato il sovraindebitamento omettendo sistematicamente il pagamento delle imposte, connotandosi detto comportamento come colpa grave (se non dolo) del debitore”. Disposizioni applicate Art. 283 codice crisi (esdebitazione del sovraindebitato incapiente) CASO Un piccolo imprenditore è incapiente e chiede l’esdebitazione ai sensi dell’art. 283 del codice della crisi. Il Tribunale di Ferrara accerta le cause del sovraindebitamento, dovuto prevalentemente a IVA non pagata nel corso degli anni. Il giudice passa…
Continua a leggere...Estratti conto bancari: effetti dell’approvazione da parte del correntista
L’art. 119 TUB, intitolato “Comunicazioni periodiche alla clientela”, prescrive che, nei contratti di durata, gli intermediari finanziari sono tenuti a fornire al cliente, in forma scritta o mediante un supporto durevole previamente accettato da quest’ultimo, una comunicazione chiara e dettagliata riguardante l’andamento del rapporto. Tale obbligo deve essere adempiuto alla scadenza del contratto o, in ogni caso, con una cadenza minima annuale (comma 1). Nel caso specifico di rapporti regolati in conto corrente, l’estratto conto deve essere inviato al cliente con periodicità annuale, salvo che quest’ultimo opti per una frequenza differente (semestrale, trimestrale o mensile) (comma 2). L’estratto conto e le altre comunicazioni si intendono approvati trascorsi sessanta giorni dalla loro ricezione, salvo opposizione scritta del cliente (comma 3). La…
Continua a leggere...Oblio oncologico e accesso ai servizi bancari
L’oblio oncologico, regolamentato dalla Legge 7 dicembre 2023, n. 193, prevede un diritto fondamentale per le persone guarite da patologie oncologiche: non essere obbligate a fornire informazioni né a subire indagini sulla loro pregressa condizione clinica. Questo principio, particolarmente rilevante per il settore bancario e assicurativo, risponde all’esigenza di prevenire discriminazioni nel contesto dei servizi finanziari, di investimento e di assicurazione. La legge definisce il diritto all’oblio oncologico come il divieto di acquisire, trattare o utilizzare informazioni relative alla condizione clinica pregressa di un individuo guarito da una patologia oncologica nei seguenti ambiti: – Accesso a servizi bancari, finanziari, di investimento e assicurativi; – Procedure concorsuali, selettive e assunzioni lavorative; – Indagini sulla salute per adozioni nazionali o internazionali. Questo…
Continua a leggere...La richiesta di produzione del contratto di finanziamento
Nonostante l’art. 119 del Testo Unico Bancario (TUB) sia rubricato «Comunicazioni periodiche alla clientela» e il quarto comma preveda il diritto di ottenere copia della documentazione relativa «a singole operazioni» poste in essere negli ultimi dieci anni, è diffuso il convincimento che anche il contratto di finanziamento rientri nell’ambito di applicazione dell’art. 119 TUB. In tal senso, si sono espressi alcuni tribunali (Trib. Sassari 21.12.2015; Trib. Lucca 23.4.2019; Trib. Urbino 21.6.2021), sebbene non manchino decisioni di diverso avviso (Trib. Catania 14.1.2020; Trib. Massa 2.11.2020; App. Torino 28.3.2022; Trib. Genova 7.3.2023 n. 614). La Corte di Cassazione, in sostanziale adesione al primo degli orientamenti, ha ritenuto applicabile l’art. 119, comma 4, TUB anche ai contratti, riconoscendo al cliente il diritto di…
Continua a leggere...Caratteristiche essenziali del conto corrente bancario
La Corte di Cassazione definisce il conto corrente di corrispondenza, comunemente noto come conto corrente bancario, come un rapporto caratterizzato dall’espletamento di un servizio di cassa, finalizzato alla gestione di operazioni di pagamento o riscossione di somme effettuate, a qualsiasi titolo, per conto del cliente. La disponibilità sul conto può essere costituita mediante il versamento di somme, accrediti sul conto o interventi della banca, i quali possono configurarsi sia come un’apertura di credito in senso proprio, sia come una concessione temporanea di credito. Quest’ultima, nell’ambito del rapporto complessivo, rappresenta una prestazione accessoria rispetto alla principale funzione di mandato, purché non ecceda i relativi limiti e sia conforme ai principi di correttezza e buona fede (Cass. n. 25943/2011). Il contratto di…
Continua a leggere...Rapporti tra esecuzione per credito fondiario e liquidazione giudiziale
L’art. 41 del TUB disciplina l’esecuzione immobiliare per credito fondiario e regola i suoi rapporti con la procedura di liquidazione giudiziale. Come noto, la questione della sopravvivenza dei privilegi fondiari nel contesto del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (CCII) è stata decisa dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 22914/2024 ai sensi dell’art. 363 bis c.p.c., a seguito del rinvio pregiudiziale operato dal Tribunale di Brescia, nei seguenti termini: il creditore fondiario può avvalersi del “privilegio processuale” di cui all’art. 41, comma 2, d.lgs. n. 385 del 1993 sia nel caso di sottoposizione del debitore esecutato alla procedura concorsuale di liquidazione giudiziale di cui agli artt. 121 e ss. del d.lgs. n. 14 del 2019, sia nel caso…
Continua a leggere...Rinegoziazione del mutuo
La rinegoziazione del mutuo tra le parti (mutuatario e banca mutuante) consiste nella modifica di una o più condizioni contenute nel contratto originario, alterato da sopravvenienze che abbiano inciso, nella fase di esecuzione, sul suo assetto economico-giuridico. Lo scopo è consentire al mutuatario di individuare soluzioni più adeguate alla propria condizione economica e finanziaria, mutata nel tempo (ad esempio, possono essere oggetto di modifica la durata, il tasso applicato, il sistema di indicizzazione, lo spread, le commissioni legate al mutuo, ecc.). Pur in assenza di un espresso obbligo generale di rinegoziazione dei contratti di mutuo colpiti da sopravvenienze che rendano necessario un riequilibrio dell’assetto degli interessi delle parti contraenti, assumono rilievo i principi generali dell’ordinamento, in particolare la clausola generale…
Continua a leggere...La disciplina privilegiata delle operazioni di credito fondiario
Il regime privilegiato del credito fondiario, disciplinato dagli artt. 38-41 del Testo Unico Bancario (TUB), introduce una serie di norme derogatorie rispetto alla disciplina di diritto comune, che attribuiscono vantaggi sia ai soggetti finanziati sia alle banche mutuanti. Tali norme, concepite per incentivare la diffusione dei finanziamenti ipotecari e garantire maggiore sicurezza giuridica agli attori coinvolti, riflettono un bilanciamento di interessi, ma presentano anche rilevanti implicazioni applicative. Le disposizioni a favore del soggetto finanziato includono strumenti che agevolano la gestione del debito e rendono meno oneroso il ricorso al credito fondiario: 39, comma 5, TUB: Estende il diritto del debitore alla riduzione dell’importo ipotecario iscritto e alla restrizione dell’ipoteca. Questa previsione permette una maggiore flessibilità nella gestione dell’ipoteca in funzione…
Continua a leggere...Aspetti essenziali dell’anticipazione bancaria
L’anticipazione bancaria (art. 1846 cod. civ.) è il contratto con cui una banca concede al sovvenuto, mediante versamento o costituzione di una disponibilità, una somma di denaro per un determinato periodo di tempo, subordinatamente alla costituzione di un pegno su merci, titoli o documenti rappresentativi. Tale concessione deve rispettare i limiti della proporzione originaria tra la somma anticipata e il valore dei beni dati in pegno. Dal punto di vista operativo, l’anticipazione bancaria – che nella prassi viene regolata in conto corrente – si presenta come una sorta di apertura di credito garantita, pur conservando le sue caratteristiche peculiari: la garanzia della banca consiste in un pegno su merci o su titoli, solitamente rappresentativi di merci. Gli aspetti caratterizzanti di…
Continua a leggere...La giurisprudenza sul riconoscimento di affidamenti bancari di fatto: criteri sintomatici e presunzioni
L’esistenza di un c.d. affidamento di fatto è stata riconosciuta dalla giurisprudenza, anche di legittimità (Cass., 18 ottobre 2023, n. 34997; Cass., 24 gennaio 2024, n. 2338), alla presenza di una serie di indici sintomatici, tra cui: una sistematica, non occasionale e tollerata operatività del correntista con “saldo passivo”; l’assenza di azioni di recupero dell’esposizione debitoria da parte della banca. A tale riguardo, si sottolinea la mancanza di intimazioni di rientro, di rifiuti nell’esecuzione di ordini su saldo debitore o di diffide rivolte al correntista a non disporre ulteriormente sul conto passivo («neppure consta che la banca abbia mai intimato il rientro o rifiutato l’esecuzione di ordini sul saldo debitore, diffidato l’attrice dal fare ulteriori atti dispositivi sul c/c a…
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