Esecuzione forzata
di Viviana Battaglia
- 24 Ottobre 2017
Cass., Sez. Un., 20 settembre 2017, n. 21854; Pres. Amoroso; Est. Frasca; P.M. Fuzio (conf.) Esecuzione forzata in genere - Processi esecutivi promossi nei confronti delle vittime dell’usura – Sospensione – Decreto del P.M. – Poteri del giudice dell’esecuzione (legge 23 febbraio 1999, n. 44, Disposizioni concernenti il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura, art. 20, comma 7). Il Giudice dell’esecuzione cui sia stato trasmesso il provvedimento del Pubblico ministero che, ai sensi dell’art. 20, comma 7, l. n. 44/1999, dispone la sospensione dei termini di una procedura esecutiva a carico di soggetti vittime di richieste estorsive o di usura, non può sindacare le valutazioni del giudice penale circa la sussistenza dei presupposti della provvidenza...
Continua a leggere...
Esecuzione forzata
di Viviana Battaglia
- 28 Febbraio 2017
Cass., Sez. Un., 20 gennaio 2017, n. 1545 – Pres. Di Amato; – Est. Spirito; - P.M. Iacoviello (diff.) Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – Compensi dell’amministratore di società – Pignoramento – Limite del quinto – Applicabilità – Esclusione (cod. proc. civ., artt. 409 n. 3, 545, comma 4). [1] L’amministratore unico o il consigliere d’amministrazione di una società per azioni sono ad essa legati da un rapporto di tipo societario che, in considerazione dell’immedesimazione organica che si verifica tra persona fisica ed ente, e dell’assenza del requisito della coordinazione, non è compreso in quelli previsti dall’art. 409, n. 3, c.p.c., sicché i compensi spettanti ai soggetti predetti per le funzioni svolte in ambito societario sono pignorabili senza i limiti...
Continua a leggere...
Esecuzione forzata
di Viviana Battaglia
- 25 Ottobre 2016
Cass. civ., Sez. III, 18 luglio 2016, n. 14646 – Pres. Ambrosio – Est. Sestini – P.M. Cardino Sentenza resa su reclamo ex art. 630 c.p.c. – Appello – Applicazione rito camerale - Forma dell’atto introduttivo – Ricorso (c.p.c. disp. att., art. 130) [1] L’appello avverso la sentenza che provvede sul reclamo proposto ai sensi dell’art. 630 c.p.c. (art. 130 disp. att. c.p.c.) è retto dal rito camerale fin dal momento della proposizione dell’impugnazione, che va perciò introdotta con ricorso da depositarsi entro i termini perentori prescritti dagli artt. 325 e 327 c.p.c. CASO [1] Nell’ambito di un procedimento di espropriazione immobiliare il G.E. dispone la riduzione del pignoramento ai sensi dell’art. 496 c.p.c. Avverso la relativa ordinanza il creditore...
Continua a leggere...
Esecuzione forzata
di Viviana Battaglia
- 20 Giugno 2016
– Nonostante i ripetuti interventi legislativi, l’art. 495 c.p.c. in tema di conversione del pignoramento continua a porre numerosi problemi. Quello più spinoso, considerato “vero e proprio nodo cruciale dell’istituto” (in questo senso Verde, voce Pignoramento in generale, in Enc. dir., XXXIII, Milano, 1983, 784), riguarda l’ambito della cognizione riservato al giudice dell’esecuzione nel determinare “la somma da sostituire al bene pignorato” e, di conseguenza, la stabilità della relativa ordinanza e i rimedi contro la stessa esperibili.Ovviamente, il problema non si pone (o comunque risulta fortemente ridimensionato) quando il debitore non ottemperi alla conversione e venga perciò dichiarato decaduto dall’invocato beneficio, essendo pacifico in tal caso che l’ordinanza ex art. 495, 3° co, c.p.c. non esplica alcuna efficacia vincolante...
Continua a leggere...
Senza categoria
di Viviana Battaglia
- 12 Ottobre 2015
Il d.l. 27 giugno 2015, n. 83, recante “Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria”, convertito con modifiche in legge 6 agosto 2015, n. 132, ha riformato gli artt. 545 e 546 c.p.c., introducendo significative novità in tema di pignoramento di stipendi e pensioni. Recependo le indicazioni della giurisprudenza anche costituzionale, il legislatore è intervenuto essenzialmente su due fronti: il primo concerne la determinazione della quota di pensione assolutamente impignorabile; il secondo riguarda il pignoramento dei conti correnti su cui confluiscano emolumenti retributivi e pensionistici.Volte a garantire il c.d. minimo vitale al debitore, le novità sono certamente apprezzabili ma sollevano nuovi problemi applicativi. 1. La quota mensile di pensione assolutamente impignorabile....
Continua a leggere...