Diritto e reati societari
di Valerio Sangiovanni, Avvocato
- 31 Marzo 2020
Sintesi del focus Nelle procedure concorsuali, il curatore si trova spesso di fronte a una situazione di passivo enorme e attivo risicato (se non nullo). Al fine di recuperare attivo, i curatori dispongono generalmente solo delle seguenti azioni: le azioni di responsabilità contro amministratori e sindaci; le azioni revocatorie; le azioni per concessione abusiva di credito contro le banche. Nelle azioni di responsabilità si pone la questione della quantificazione del danno cagionato dall'amministratore. La tematica è stata riformata con l'art. 378 del codice della crisi, che ha modificato l'art. 2486 c.c., introducendo delle semplificazioni per la determinazione del nocumento patito dalla società. Contenuto L'art. 2486 c.c. è rubricato “poteri degli amministratori”. La disposizione disciplina i poteri degli amministratori nell'ambito dello...
Continua a leggere...
Diritto Bancario
di Valerio Sangiovanni, Avvocato
- 3 Marzo 2020
Cass., 21 gennaio 2020, n. 1193 Parole chiave Nozione di credito fondiario – Ammontare massimo dei finanziamenti – Valore dei beni ipotecati – Nullità del contratto Massima Il limite di finanziabilità ex art. 38 comma 2 t.u.b. è elemento essenziale del contenuto del contratto e il suo mancato rispetto determina la nullità del contratto stesso, costituendo un limite inderogabile all'autonomia privata in ragione della natura pubblica dell'interesse tutelato, volto a regolare il quantum della prestazione creditizia al fine di favorire la mobilizzazione della proprietà immobiliare e agevolare e sostenere l'attività di impresa. Disposizioni applicate Art. 38 testo unico bancario CASO Una banca chiede l'ammissione al passivo del fallimento di una società in relazione alla mancata restituzione di un mutuo fondiario...
Continua a leggere...
Diritto Bancario
di Valerio Sangiovanni, Avvocato
- 4 Febbraio 2020
In caso di procedure concorsuali, fra i creditori che cercano soddisfazione rientrano tipicamente le banche. Gli istituti di credito possono vantare crediti da finanziamento non onorati (mutui e leasing) oppure crediti da esposizioni debitorie in conto corrente. Quale che sia l'origine del credito, in caso di dichiarazione di fallimento del debitore è necessario per la banca presentare domanda di ammissione al passivo, pena la perdita definitiva del proprio credito. Il creditore deve presentare domanda di ammissione al passivo e, a questo riguardo, l'art. 93 comma 6 legge fallimentare stabilisce che “al ricorso sono allegati i documenti dimostrativi del diritto del creditore”. Nel caso di chiusura di un conto corrente in rosso, quali sono allora i documenti che la banca creditrice...
Continua a leggere...